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Trasporti : Un quotidiano calvario, Rfi, Trenitalia e Regione diano risposte ai pendolari del Valdarno

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Trasporti, Veneri-Capecchi (Fdi): “Un quotidiano calvario, Rfi, Trenitalia e Regione diano risposte ai pendolari del Valdarno”
“Abbiamo presentato un’interrogazione per capire i motivi dei continui ritardi, guasti, interruzioni, disservizi che si traducono in ore sottratte alla vita di migliaia di persone”
Firenze 14/09/2022 – “Un calvario quotidiano fatto di ritardi guasti, interruzioni, preparazioni di treni in ritardo, disservizi vari: la linea Direttissima che unisce il Valdarno a Firenze è diventata un girone infernale. I pendolari di Montevarchi, San Giovanni, Arezzo non sanno mai a che ora arriveranno, ormai è diventato un terno al lotto! E’ ora che Rfi per i continui guasti all’infrastruttura che generano ritardi ai convogli di Trenitalia, e Regione diano risposte concrete più che spiegazioni. Non è accettabile che ogni giorno i pendolari arrivino con ritardi più o meno considerevoli al lavoro e a casa. Si tratta di ore sottratte alla vita di migliaia di persone” dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, che hanno presentato un’interrogazione alla Regione e all’assessore regionale ai Trasporti.
“Accade spesso che i treni vengano dirottati sulla linea lenta anche quando sono regionali veloci, lunghe soste nel “nulla” senza alcun tipo di avviso ai passeggeri, nessuna indicazione sui motivi del ritardo o dell’arresto del convoglio. Disservizi gravi per i pendolari che pagano quasi 88,50 euro al mese di abbonamento e ricevono un servizio nemmeno lontanamente adeguato -sottolineano Veneri e Capecchi, che hanno raccolto decine di segnalazioni e lamentele da parte di pendolari esasperati- Ritardi che in tante occasioni superano i 100 minuti, ma se per caso un passeggero di dimentica di obliterare il biglietto è passibile di una multa di 60 euro! Rfi, Trenitalia, e Regione hanno l’obbligo di intervenire per tutelare i diritti dei viaggiatori. Essere ostaggi dei treni denota uno scandaloso sistema di gestione”.

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