Sanità : 147 residenti di Sambuca Pistoiese sono senza medico

Sanità, Capecchi-Petrucci (Fdi): “147 residenti di Sambuca Pistoiese sono senza medico”
Risposta del direttore generale dell’Asl Morello all’interrogazione di Fratelli d’Italia: “Sono state avviate le procedure per l’attribuzione di un incarico provvisorio con obbligo di ambulatorio nelle frazioni di Taviano, Ponte alla Venturina e Pavana”
Pistoia 05/12/2022 – “Sono 147 i residenti di Sambuca Pistoiese senza medico”. Lo ha comunicato il direttore generale dell’Asl Centro Morello rispondendo all’interrogazione di Fratelli d’Italia presentata dai consiglieri regionali Alessandro Capecchi e Diego Petrucci, componente della Commissione sanità.
“L’Asl ha fatto sapere che sono state avviate le procedure per l’attribuzione di un incarico provvisorio con obbligo di ambulatorio nelle frazioni di Taviano, Ponte alla Venturina e Pavana -sottolineano Capecchi e Petrucci– La figura del medico di famiglia riveste una grande importanza nel nostro sistema sanitario soprattutto nelle aree interne e montane troppo spesso distanti dagli ospedali e dai presidi sanitari anche di primo soccorso. Nelle zone come la montagna pistoiese il medico di famiglia assume un ruolo strategico per la cura, assistenza e soccorso dei pazienti, in particolare gli anziani che hanno più difficoltà a spostarsi”.
“Nell’interrogazione avevamo anche chiesto quale fosse stato l’esito del bando per l’assegnazione degli incarichi e se fossero stati assegnati tutti gli incarichi vacanti per il Comune di Pistoia. E’ emerso che risultano ancora scoperti 7 posti, di medico di base, per il Comune di Pistoia”.
Ufficio Stampa

Sanità: L’assessore Bezzini ammette che il nuovo meccanismo per il trasporto dei malati oncologici non funziona!

Sanità, Capecchi (Fdi): “L’assessore Bezzini ammette che il nuovo meccanismo per il trasporto dei malati oncologici non funziona!”
“L’assessore ha risposto ad una nostra interrogazione annunciando che si stanno studiando soluzioni al problema. Presenteremo una mozione ad hoc”
Firenze 26/11/2022 – “Al di là delle giustificazioni, l’assessore Bezzini, rispondendo ad una nostra interrogazione, ammette che il meccanismo messo in piedi dall’assessorato alla Sanità non funziona e penalizza determinate categorie di pazienti come i malati oncologici, a cui viene in pratica tagliato il trasporto gratuito.L’assessorato regionale, che ammette che c’è bisogno di un intervento mirato, sta già lavorando per trovare delle soluzioni adeguate. Evidentemente avevamo ragione quando abbiamo sollevato il problema e adesso aspettiamo a breve soluzioni. Presenteremo una mozione per indirizzare, anche con proposte, l’attività della Giunta regionale” dichiara il Consigliere regionale di Fdi Alessandro Capecchi, primo firmatario di un’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia alla Regione.
“La Regione dal primo di novembre ha tolto il trasporto gratuito ai malati oncologici con auto-vettura e soccorritore. Il trasporto richiesto per tali terapie (chemioterapiche e radioterapiche) non può essere paragonato ai servizi di trasporto di cui si occupano le Società della Salute toscane, ma deve essere gestito dal sistema regionale come servizio sanitario –sottolinea Capecchi– Le terapie comportano situazioni di notevole spossatezza e nausea ed è quindi comprensibile come sia importante essere riaccompagnati a casa da una persona qualificata. Doversi, invece, arrangiare con un mezzo privato o far ricorso ad un mezzo a pagamento diventa un doppio aggravio per le famiglie”.

Sanità: La Regione come pensa di risolvere la mancanza del medico di famiglia per i residenti del Comune di Sambuca Pistoiese?

Sanità, Capecchi-Petrucci (Fdi): “La Regione come pensa di risolvere la mancanza del medico di famiglia per i residenti del Comune di Sambuca Pistoiese?”
Interrogazione di Fratelli d’Italia all’assessore Bezzini. “Visto che il Comune di Sambuca è stato accorpato a quello di Pistoia AFT Pistoia 2, è stato previsto per quest’ultimo un incarico di medico curante con vincolo di ambulatorio?”
Firenze 17/10/2022 – “La Regione come pensa di risolvere la mancanza del medico di famiglia per i residenti del Comune di Sambuca Pistoiese?” Lo chiedono, con un’interrogazione alla Regione e all’assessore Bezzini, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi e Diego Petrucci, componente della Commissione sanità.
“Visto che il Comune di Sambuca è stato accorpato a quello di Pistoia AFT (Aggregazione funzionale territoriale) Pistoia 2, è stato previsto per quest’ultimo un incarico di medico curante con vincolo di ambulatorio? In caso contrario quali sono le motivazioni della direzione sanitaria che hanno portato a questa scelta? -domandano Capecchi e Petrucci– Abbiamo anche chiesto quale sia l’esito del bando di assegnazione degli incarichi e se siano stati assegnati tutti gli incarichi vacanti per il Comune di Pistoia. E, considerata la vicinanza del Comune di Sambuca Pistoiese all’area emiliano-romagnola, se sia mai stata valutata la possibilità di prevedere accordi con la Regione Emilia Romagna per lo sviluppo di forme associative tra i medici di medicina generale”.
“La figura del medico di famiglia riveste una grande importanza nel nostro sistema sanitario soprattutto nelle aree interne e montane troppo spesso distanti dagli ospedali e dai presidi sanitari anche di primo soccorso. Nelle zone come la montagna pistoiese il medico di famiglia assume un ruolo strategico per la cura, assistenza e soccorso dei pazienti, in particolare gli anziani che hanno più difficoltà a spostarsi” sottolineano Capecchi e Petrucci.

Sanità: A che punto è la richiesta di deroga avanzata dall’assessore Bezzini al Ministero per il punto nascite dell’ospedale di Pescia?

Sanità, Capecchi (Fdi): “A che punto è la richiesta di deroga avanzata dall’assessore Bezzini al Ministero per il punto nascite dell’ospedale di Pescia?”
“Dalla nostra interrogazione e successivo accesso agli atti non si capisce a che punto sia l’iter della richiesta di deroga datata 23 giugno. L’Asl ci ha detto che ad essersi rapportato con il Ministero della Salute è stato l’Assessorato regionale”
Firenze 04/10/2022 – “I tecnici hanno fatto la loro parte, adesso è la politica, l’Assessore Bezzini, a dover dare delle risposte. A che punto è la richiesta di deroga avanzata al Ministero della Salute per il punto nascite dell’ospedale di Pescia? I 90 giorni previsti per rispondere alla richiesta di deroga sono scaduti il 23 settembre e ancora non si hanno notizie in merito. E l’Asl Toscana Centro, rispondendo al nostro accesso agli atti, ha spiegato che ad essersi rapportato con il Ministero è stato l’Assessorato regionale. Sono intercorsi scambi documentali tra Ministero e Assessorato tanto da far capire l’orientamento del Comitato percorso nascita?” chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, che a maggio ha effettuato un sopralluogo all’ospedale SS. Cosma e Damiano di Pescia incontrando la direttrice sanitaria, il Capo dipartimento di Ginecologia e ostetricia, il responsabile dell’Area infermieristica.
“Inoltre, non è stata ancora definita l’unificazione delle strutture di Ostetricia e Ginecologia di Pistoia e Pescia in un’unica struttura complessa, unificazione che è al vaglio degli organi sindacali. La creazione di un’unica struttura consentirebbe, sostiene la Asl, la rotazione del personale medico, così da garantire la sicurezza per bambini, mamme e operatori sanitari -sottolinea Capecchi– E’ stato, invece espletato il concorso per dirigenti medici in Ostetricia e Ginecologia e la graduatoria è stata pubblicata: 24 medici specialisti e 69 medici in formazione specialistica, seguirà a breve la chiamata dei vincitori per avere contezza della disponibilità dei dirigenti medici candidati all’assunzione. Mentre è ancora in corso di svolgimento il concorso per i dirigenti medici in Pediatria: il 7 ottobre verranno corrette le prove scritte tenutesi il 28 settembre. Il 17 ottobre è fissata la prova orale per i candidati ammessi.  Continueremo a seguire il tutto con la massima attenzione”.

Sanità : Qual è l’esito del concorso bandito dall’Asl per reperire pediatri e ginecologi per il punto nascite dell’ospedale di Pescia?

Sanità, Capecchi (Fdi): “Qual è l’esito del concorso bandito dall’Asl per reperire pediatri e ginecologi per il punto nascite dell’ospedale di Pescia?”
Interrogazione di Fratelli d’Italia. “Il concorso, bandito a maggio e le cui prove erano previste nel mese di luglio, era stato annunciato nella deroga inviata dalla Regione al Ministero”
Pescia 02/08/2022 – “Con un’interrogazione voglio chiedere alla Regione Toscana qual è l’esito del concorso per reperire pediatri e ginecologi per il punto nascite dell’ospedale di Pescia. Il concorso era stato annunciato nella deroga inviata dalla Regione al Ministero. Il concorso, bandito a maggio e le cui prove erano previste per il mese di luglio, rappresenta l’elemento qualificante della richiesta di deroga per l’assunzione di nuovi professionisti. Considerato che le attività previste sono soddisfatte dal punto di vista strutturale, impiantistico e tecnologico, l’Asl fa sapere che, per ottenere la deroga, tutto è legato al superamento delle criticità relative al personale” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, che, lo scorso maggio, aveva effettuato un sopralluogo all’ospedale di Pescia incontrando la direttrice sanitaria, il Capo dipartimento di Ginecologia e ostetricia, il responsabile dell’Area infermieristica e la referente del presidio.
“Con questa interrogazione continuiamo a seguire la vicenda. Abbiamo fatto anche un accesso agli atti del materiale che la Regione ha inviato al Ministero per giustificare il mantenimento del punto nascite, disciplinato da norma nazionali in rapporto sia al personale che al numero dei parti effettuati nell’anno. Confidiamo nel buon esito del concorso ma, soprattutto, che la Regione continui ad investire, dopo averlo fatto nel 2017-2018, sul punto nascite di Pescia” si augura Capecchi.
“Il punto nascite può funzionare soltanto con un adeguato livello di personale –sottolinea Capecchi– L’Asl deve fare in modo di rendere attrattivo il punto nascite di Pescia mettendolo insieme a Pistoia ma, soprattutto, deve assicurare la sicurezza per i bambini, mamme e operatori sanitari. Il numero dei parti deve essere sempre proporzionale alla sicurezza. Abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà allo smantellamento progressivo dell’ospedale di Pescia, la sanità toscana deve ripartire dai territori, dagli ospedali periferici che garantiscono una sanità diffusa. Mantenere aperto e operativo l’ospedale di Pescia, a partire dal punto nascite, è fondamentale per l’intera Valdinievole e non solo, visto che a Pescia arrivano partorienti anche dalla Piana lucchese”.

“Padre lasciato fuori dall’ospedale. Inspiegabile che i guariti dal Covid non abbiano il Green pass”

“A pochi giorni di distanza dall’obbligo di esibire il Green pass per accedere in luoghi al chiuso cominciano già a emergere forti criticità. Siamo rimasti senza parole quando ci è stato riferito di un padre che, giunto all’ospedale San Jacopo per accompagnare la consorte alla visita ecografica per il nascituro, è stato lasciato fuori dal nosocomio poiché privo di Green pass. L’uomo ha ricevuto una sola dose di vaccino, dietro consiglio del proprio medico, poiché aveva già contratto il Covid ed era guarito. Un caso particolare, ma non raro e che riguarda molti in tutto il Paese. Nel caso citato la positività al Covid non è stata riscontrata in tempo reale tramite tampone ma solo in seguito è stata rilevata la presenza di anticorpi al virus tramite un test sierologico. Da qui il problema che non permette di ottenere il Green pass, poiché senza una data certa di certificazione del virus non è possibile ricevere il Green pass con una sola dose di vaccino, nonostante la forte reazione immunitaria. Eppure la sanità toscana, che secondo la sinistra è la migliore d’Italia, non ha previsto misure speciali per i guariti dal Covid che magari, proprio come in questo caso, presentano ancora moltissimi anticorpi al virus e per i quali è quindi sconsigliata una seconda dose di vaccino. Possibile che nessuno abbia pensato a questa eventualità? Il protocollo nazionale sul Green pass è certamente lacunoso, infatti come Fratelli d’Italia avevamo richiesto anche la possibilità di eseguire tamponi gratuiti alla popolazione per scongiurare il rischio della diffusione del virus, ma non siamo stati ascoltati. Presenterò una apposita interrogazione sul tema, perché il problema dei guariti dal Covid a cui non viene concesso il Green pass deve essere affrontato e deve essere fornita una soluzione, come va trovata una soluzione agli inaccettabili ritardi nella notifica di fine isolamento a chi si è negativizzato al Covid. Così non può andare”. Lo afferma il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi.

Sanità, Capecchi-Petrucci (Fdi): “Inaccettabile il taglio della pediatria sulla montagna pistoiese. La Regione intervenga!”

I Consiglieri regionali FdI Diego Petrucci, componente della commissione Sanità, e Alessandro Capecchi hanno depositato un’interrogazione in merito al servizio ambulatoriale dei pediatri di famiglia dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano.

Non è accettabile penalizzare famiglie e bambini della Montagna pistoiese –afferma Capecchi-. In questo modo si costringono le famiglie, in attesa di un sostituto, a effettuare la scelta di un nuovo pediatra per i propri figli al presidio ospedaliero di Pistoia, con un inevitabile prolungamento dei tempi oltre al disagio per il viaggio da affrontare. La pediatria è un servizio essenziale e non si può permettere che vanga tagliato nei Comuni montani. Il Pd deve rispettare quanto annunciato in campagna elettorale, non si può promettere alle persone di voler salvaguardare i presidi sanitari periferici e poi invece effettuare tagli continui”.

Con il trasferimento del pediatra della montagna a Pistoia, il servizio ambulatoriale dei pediatri di famiglia dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano rimane scoperto. Nell’attesa del reperimento di una nuova figura professionale, i bambini dovranno spostarsi a Pistoia per ricevere delle cure, affrontando un viaggio lungo e stancante, in condizioni di malattia o sintomi, dove inevitabilmente si allungheranno anche i tempi di presa in carico e cura dei pazienti. Tutto questo in un periodo di emergenza Covid dove i pediatri sono fondamentali per gli accertamenti diagnostici” dichiarano Petrucci e Capecchi.

 

“Partendo dal presupposto che avere un figlio e farlo crescere in montagna è molto più complicato –dichiara il Consigliere Petrucci– mi sono battuto in questi anni per alleggerirlo, partendo con l’istituzione del bonus bebè, l’accompagnamento gratuito sugli autobus di linea, la diminuzione del costo per le famiglie del servizio scuolabus, la mensa scolastica gratuita, il contributo per l’abbonamento del trasporto pubblico di linea per gli studenti delle superiori, oltre a importanti interventi infrastrutturali come i lavori di messa in sicurezza antisismica e ammodernamento della scuola di Cutigliano. Ma anche i banchi antisismici nei plessi di Abetone e Pian degli Ontani, il potenziamento della rete Wifi in tutti gli istituti scolastici, senza dimenticare il finanziamento degli asili estivi. A fronte di uno sforzo così importante da parte dell’amministrazione comunale di Abetone Cutigliano, non è accettabile che venga tagliato un servizio essenziale quale quello del pediatra. La Regione intervenga!”

Difficoltà nel tracciamento degli irregolari sul territorio: “Rischio bomba sanitaria”

In occasione degli ultimi consigli regionali ho posto molte domande al presidente Giani e all’assessore Bezzini in merito alla campagna vaccinale.

In particolare modo ho voluto chiedere se la Regione possieda un piano per il tracciamento e il trattamento sanitario dei ‘socialmente fragili’, soprattutto degli immigrati irregolari sul nostro territorio.

E poi, la Regione Toscana sta intervenendo in conferenza Stato-Regioni per fare in modo di limitare l’immigrazione clandestina?

In un momento delicato come questo non possiamo certo permetterci il rischio di far scoppiare una ‘bomba sanitaria’ a causa di chi sfugge al controllo sanitario.

Prato: “Dati allarmanti. La Regione intende alleggerire la pressione sul Santo Stefano?”

“Sono allarmanti i dati circa i contagi nella città di Prato tanto da fargli conquistare la maglia nera in Toscana e da renderla seconda in Italia, dietro soltanto ad Aosta. E mentre il virus galoppa all’impazzata l’ospedale Santo Stefano è saturo, gli operatori sanitari sono allo stremo e non sono abbastanza per fronteggiare l’emergenza”. Afferma il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi, primo firmatario di un’interrogazione in merito alla situazione dei contagi a Prato e al congestionamento del Santo Stefano.

“Destano preoccupazioni anche le dichiarazioni del direttore del dipartimento di Prevenzione in merito al tracciamento dei contagi soprattutto tra gli stranieri – aggiunge Capecchi -. La Regione intende supportare in qualche modo il servizio di tracciamento offerto dalla Asl? Ha intenzione di alleggerire la pressione sul Santo Stefano? E perché allora non sono stati utilizzati i posti letto del Centro Pegaso?”.

“Continuiamo a leggere le proteste dei sindacati che ormai da più di un anno denunciano la medesima situazione: manca il personale sanitario. Soprattutto in questa terza ondata in cui, secondo le associazioni sindacali, non è nemmeno stato riprogrammato il personale sanitario all’ospedale cittadino dopo che parte del personale è stata assegnata al Centro Pegaso. È così che la Regione Toscana si è organizzata per gestire la terza ondata del virus?”, affonda Capecchi.