Rifiuti : E’ la conferma che il Piano dei rifiuti arriverà già confezionato in Consiglio regionale

Comunicato stampa
Rifiuti, Fdi: “E’ la conferma che il Piano dei rifiuti arriverà già confezionato in Consiglio regionale”
Intervento del capogruppo Torselli e del Consigliere Capecchi dopo le 36 manifestazioni di interesse presentate nell’ambito dell’avviso pubblico destinato alle imprese per la realizzazione di impianti di recupero rifiuti. “Il piano regionale arriverà già confezionato in aula del Consiglio”
Firenze 01/04/2022 – E’ la conferma che il Piano dei rifiuti non lo fa il Consiglio regionale e la struttura tecnica della Giunta ma lo fanno altri, in altre stanze e con una modalità che lascia alquanto perplessi”. Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
“Il piano regionale dei rifiuti arriverà già confezionato nell’aula del Consiglio, vorremmo avere la garanzia di vedere prima le 36 manifestazioni di interesse prima che vengano “digerite” dal gruppo di lavoro tecnico-istruttorio. Tale struttura tecnica dovrebbe verificare la coerenza del Piano rifiuti con il Piano regionale di Sviluppo ed il Piano energetico, ma questi ultimi due di fatto non esistono. Ricordiamo che in Toscana il Piano dei rifiuti è di competenza del Consiglio regionale, invece, così facendo e con i tempi ristrettissimi del Pnrr, arriverà in Consiglio già pre-contrattato con i soggetti gestori e con gli Ato. Sarebbe opportuno che tutti gli atti fossero sollecitamente trasmessi al Consiglio regionale e l’assessore Monni venisse subito a riferire in Commissione Ambiente” sottolineano Torselli e Capecchi.

Impianto Dano : Pistoia ha già dato, è un impianto che ha già svolto la sua funzione

Impianto Dano, Capecchi (Fdi): “Pistoia ha già dato, è un impianto che ha già svolto la sua funzione”
“Nel Piano di Ambito quell’impianto è previsto in bonifica e in recupero per la comunità non prevede un nuovo utilizzo nel ciclo dei rifiuti”
Pistoia 23/03/2022 – “Pistoia ha già dato, l’impianto del Dano è lì da decenni e ha svolto la sua funzione, provocando un inevitabile impatto sull’ambiente e sulla vita dei cittadini della zona sud della città. Nel Piano di Ambito quell’impianto era previsto in dismissione con bonifica e recupero dell’area per la comunità, non certo per un nuovo utilizzo nel ciclo dei rifiuti. Nonostante questo, l’Ato ha comunque votato contro il parere del Comune di Pistoia per collocarci un impianto di compattazione della carta. Non si è, però, ben capito che impatto avrebbe questo nuovo impianto, in Regione non è stato presentato alcun progetto, non c’è uno specifico dato tecnico che indichi quel sito come opportuno per lo smaltimento della carta dei 58 comuni compresi nell’Ato. Senza dimenticare che quella del Dano è tra le aree più pregiate della città (e non certamente collocata in periferia, come sostiene qualcuno) collegata alla viabilità principale, un’area interamente pubblica. Si dovrebbe puntare a farla diventare un luogo di sviluppo economico” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
“Il metodo utilizzato, poi, è inaccettabile. La Regione non può imporre certe scelte, addirittura in una fase di pre-adozione del Piano rifiuti. Il Governatore Giani va dicendo che il Piano rifiuti nascerà dal basso. Giani ci dica se i Comuni che contano sono soltanto quelli amministrati dai suoi amici sindaci del Pd -sottolinea Capecchi– Stiamo aspettando la conclusione del bando per la previsione degli impianti voluto dalla Giunta Giani, e vigileremo sugli esiti. Certamente, l’esempio dell’impianto Dano di Pistoia è l’esatto contrario di quello che dovrebbe fare una buona amministrazione: ossia, assumersi la responsabilità di fare un piano adeguato alle quantità di rifiuti urbani, non urbani, speciali prodotti, valutando gli impianti esistenti e le reali necessità dell’economia circolare, senza escludere nessuna tecnologia, articolando gli impianti su (almeno) 3 Ato in base al principio dell’autosufficienza e di una corretta logistica”.

Rifiuti: Il Piano rifiuti non lo sta facendo la Regione ma i soggetti gestori e gli Ato. Operazione al limite della legittimità

Comunicato stampa
Rifiuti, Centrodestra: “Il Piano rifiuti non lo sta facendo la Regione ma i soggetti gestori e gli Ato. Operazione al limite della legittimità”
“Quello del Governatore Giani è un modo contraddittorio di procedere che mette i soggetti gestori e gli Ato nelle condizioni di farsi il Piano rifiuti mentre, in realtà, dovrebbe essere di pertinenza, sotto il profilo della programmazione, del Consiglio regionale”
Firenze 15/03/2022 – “Come avevamo denunciato, lo scorso febbraio uscendo dall’aula consiliare, e come apparirà ancora più evidente con la scadenza del bando a fine marzo, il Piano generale dei rifiuti non lo sta facendo la Regione ma altri, i soggetti gestori e gli Ato, anche contro la volontà dei Comuni che hanno subito, e subiranno, scelte scaturite dalle menti di pochi che non conoscono i vari territori. E’ un’operazione al limite della legittimità”. Lo denunciano le forze di Centrodestra in Consiglio regionale, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, il Consigliere Fdi, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, il capogruppo della Lega, Elisa Montemagni, il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, la Presidente del Gruppo Toscana Domani, Elisa Tozzi.
“Quello del Governatore Giani è un modo contraddittorio di procedere che mette i soggetti gestori e gli Ato nelle condizioni di farsi il Piano rifiuti mentre, in realtà, dovrebbe essere di pertinenza, sotto il profilo della programmazione, del Consiglio regionale. Il Presidente Giani, da una parte esalta il ruolo dei Comuni e delle amministrazioni locali nel nuovo piano dei rifiuti, dall’altra, invece, esalta gli Ato ed i gestori, con l’esempio dell’Ato Centro, che ha votato la collocazione di un impianto nel Comune di Pistoia contro la volontà del Comune e le sue previsioni urbanistiche. Invitiamo l’assessore Monni –chiedono Torselli, Capecchi, Montemagni, Stella e Tozzi– a mandare alla quarta Commissione tutta la documentazione, che è stata depositata, e chiediamo che l’Assemblea regionale sia messa nelle condizioni di recuperare il tempo perso e la mancanza di informazioni, che hanno caratterizzato gli ultimi dibattiti in aula. Attualmente la normativa si articola sui tre Ato ma in realtà non c’è stata una proposta presentata ala Consiglio regionale articolata sui tre Ato”.

Rifiuti : La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano dei rifiuti della Regione

Rifiuti, Capecchi (Fdi): “La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano dei rifiuti della Regione”
“Una vittoria del Centrodestra ma anche del Consiglio regionale, la Giunta rispetti l’Assemblea consiliare e non la metta sempre di fronte al fatto compiuto. Il Piano rifiuti della Toscana continua a non esistere, senza numeri e senza una strategia!
Firenze 09/02/2022 – “La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano rifiuti della Regione, una vittoria del Centrodestra ma anche del Consiglio regionale che deve essere rispettato! Un avvio scorretto, che non consentiva al Consiglio di dare effettivamente gli indirizzi come prevede l’articolo 48 dello Statuto consiliare –dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio- Affinché l’Assemblea consiliare dia gli indirizzi bisogna metterla nelle condizioni di avere tutte le conoscenze possibili compreso l’esito del bando che è ancora aperto e che si concluderà, con la proroga, il 14 marzo. Come Fratelli d’Italia abbiamo posto una questione non solo formale ma anche di sostanza, perché l’articolo 48 dello Statuto del Consiglio regionale recita che l’informativa al Consiglio deve essere precedente rispetto all’avvio formale dei piani, in questo caso del Piano dei rifiuti. In realtà la Giunta, sulla base di un regolamento del 2019, ha fatto contestualmente l’informativa al Consiglio regionale e l’avvio del procedimento. Questo significa mettere il Consiglio di fronte al fatto compiuto. Avremmo potuto dare indirizzi ben diversi rispetto a quelli dell’informativa ma il materiale è già tutto pubblicato. E’ un approccio che ci preoccupa perché su altre questioni, ad esempio l’aeroporto, sono state proprio le forzature formali a generare il contenzioso che poi ha bloccato l’iter. Siamo pronti a discutere il Piano dei rifiuti nel merito rispetto al quale abbiamo molte riserve ma anche proposte. Un piano che continua a non convincere molti Comuni con numeri che non si conoscono e senza una precisa strategia: per legge la Regione non può sottrarsi all’obbligo di pianificare il piano.

Piano Rifiuti “L’assessore Monni si muove al limite della legalità rispetto alla normativa vigente”

Piano rifiuti, Torselli-Capecchi (Fdi): “L’assessore Monni si muove al limite della legalità rispetto alla normativa vigente”
“La Giunta ha preparato un avviso pubblico esplorativo senza aver rifatto il piano rifiuti, diventa difficile anche per gli industriali presentare proposte e progetti senza sapere di quali numeri si sta parlando”
Firenze 24/11/2021 – “L’assessore regionale Monni si muove al limite della legalità rispetto alla normativa vigente. La Giunta ha preparato un avviso pubblico esplorativo senza aver rifatto il piano rifiuti, diventa difficile anche per gli industriali presentare proposte e progetti senza sapere di quali numeri si sta parlando e quali le scelte adottate in un piano. E’ un modo di procedere che tende a deresponsabilizzare la politica cercando di farsi dire dagli industriali e dagli imprenditori dove realizzare gli impianti. Non è poi possibile chiudere le discariche senza aumentare il livello di termovalorizzazione, non puoi chiudere le discariche se non hai gli impianti e per realizzare termovalorizzatori di quarta generazione necessiteranno degli anni. Inoltre, resta il grosso problema delle aree di stoccaggio per i materiali inerti: ad oggi non esistono e i costruttori ce lo hanno a più riprese segnalato. Ci riserviamo di leggere il bando ma la procedura adottata dalla Giunta regionale non convince affatto” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

Piano rifiuti. Fratelli d’Italia: “La Giunta non ha piani per il futuro. Non si può lasciare tutto nelle mani di lobby e stakeholder”

“Dopo aver letto la comunicazione dell’assessore all’Ambiente Monni non si può che pensare: che pasticcio questo nuovo Piano rifiuti! La comunicazione dell’assessore non cita numeri, dati certificati, quantità di rifiuti smaltiti oggi e in che modalità e nemmeno quali siano i risultati attesi da qui a lungo termine. Si citano soltanto alcune previsioni e linee guida dell’Unione europea in materia di riduzione dei conferimenti in discarica e poco altro. Si glissa completamente sull’inchiesta ‘keu‘, come se il tema dei rifiuti non sia invece la vera emergenza in Toscana, e questo è confermato anche dai risultati della commissione parlamentare di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose del 2018. La Giunta sembra non prendere la questione sul serio e sembra voler rinunciare al ruolo politico in materia: non si possono rimandare ai privati le scelte che definiranno il nuovo disegno regionale degli impianti di smaltimento rifiuti, scelte che gravano su imprese e cittadini. Come si fa, poi, a parlare di futuri scenari se non si parla dell’oggi? Siamo fermi ai dati del 2014! La Regione deve assumere termini e responsabilità precise. I territori e i comuni devono essere coinvolti, devono essere parte attiva del nuovo disegno regionale in materia di smaltimento rifiuti, non si può lasciare tutto nelle mani di lobby e stakeholder. Inoltre, in una comunicazione di due anni e mezzo fa dell’allora assessore Fratoni si parlava di tonnellate e tonnellate di rifiuti non riciclabili, individuando come una via quella dei termovalorizzatori, mentre oggi l’assessore Monni magicamente non ne parla più, preferendo trincerarsi dietro uno scolastico slogan ‘no inceneritori, no discariche’ e parlando di ipotetiche ‘nuove tecnologie’. Dove finiranno quindi questi rifiuti che fino a ieri dovevano essere inceneriti? All’estero? Sotto terra? Quali sono queste nuove tecnologie? Che costi hanno? Quale impatto ambientale? Ora il Piano rifiuti cambia nome e diventa Piano dell’economia circolare, ma in sostanza in Toscana si continua a produrre rifiuti senza essere in grado di riciclarli e trarne energia. Al contrario è necessario intervenire con un Piano preciso e articolato, che si basi su dati certi e previsioni puntuali e realizzabili, con il fine ultimo di abbassare le tariffe in bolletta (che invece continuano a crescere a dismisura). Altrimenti lo smaltimento rifiuti diventerà sempre più possibile campo fertile per divenire preda di infiltrazioni malavitose che stabiliscono business fraudolenti anche nella nostra regione”. Così il gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano composto da Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Alessandro Capecchi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri.

Rifiuti: “Giani sgrava la colpa dell’aumento delle tariffe sui Comuni, pensi a presentare il piano regionale di smaltimento”

“Sembra che il presidente Giani in materia di rifiuti non ne azzecchi proprio una e commette anche uno scivolone in materia. Per il presidente la colpa del rincaro della tariffa dello smaltimento rifiuti sarebbe dei singoli Comuni, peccato che le tariffe scaturiscano dal piano finanziario delle Ato (le comunità di ambito territoriale) e poi rispettare i parametri del metodo tariffario di Arera (l’autorità di vigilanza sulle tariffe per quanto riguarda energia e ambiente). Le tariffe dipendono dunque dalla valutazione del piano finanziario che viene fatto in Ato e approvato dalla maggioranza dei partecipanti, composta da tutti i Comuni dell’ambito territoriale. Il Comune di Pistoia ha espresso voto contrario all’ultima proposta di piano economico finanziario deliberata dall’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ato Toscana centro. Per Pistoia non dovrebbero infatti essere i cittadini a farsi carico degli aumenti dovuti alle carenze impiantistiche per lo smaltimento dell’indifferenziata e alle irrealizzate previsioni contenute nel piano regionale di gestione dei rifiuti che, come si intuisce dal nome, è di diretta competenza della Regione, che ha individuato il gestore unico nell’ambito Toscana centro. Pistoia non ha potuto fare altro che votare contro il provvedimento. La Regione potrebbe invece redigere un piano regionale di gestione dei rifiuti in cui decida quale direzione intende intraprendere: vuole continuare a tartassare i cittadini con aumenti delle tariffe o investire in impianti di smaltimento moderni in modo da gravare meno sulle tasche dei contribuenti? È ora che il presidente si assuma le proprie responsabilità”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi.

Rifiuti Lazio in Toscana, interrogazione di Capecchi (FdI) in consiglio regionale

“Una montagna di rifiuti indifferenziati prodotti a Roma andranno andranno a finire in Toscana nelle province di Massa Carrara, Pisa e Livorno.13.500 le tonnellate di rifiuti in arrivo secondo l’accordo sottoscritto tra Regione Lazio e Regione Toscana. Una decisione che ha dell’incredibile, ratificata all’indomani dell’inchiesta della Dda di Firenze sulla gestione dei rifiuti del distretto conciario di Santa Croce. Ho presentato un’apposita interrogazione per conoscere le motivazioni per cui, nonostante il sistema impiantistico della nostra regione sia al collasso, si accettino ancora rifiuti provenienti da altre regioni”, afferma il consigliere FdI e vice presidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi.
“Una scelta che non condividiamo affatto, quella di dover smaltire i rifiuti prodotti a Roma per risolvere i problemi della gestione totalmente fallimentare del governo grillino della capitale. È inaccettabile che la Toscana sia ancora gravata di rifiuti che vanno a finire in discarica, come nel caso dell’impianto di Scapigliato, a Rosignano. La Regione Toscana dovrebbe occuparsi di stilare un piano dei rifiuti aggiornato e adeguato invece di continuare ad approvare ampliamenti di discariche per continuare a seppellire problemi e rifiuti sotto terra”, conclude Capecchi.