Padule Fucecchio, Capecchi (Fdi): “Da 15 anni nessuno gestisce l’area “La Monaca” di proprietà privata ma che rientrerebbe nella riserva naturale istituita dalla Regione”
Interrogazione di Fratelli d’Italia. “Lo conferma il fatto che all’interno dei suoi 30 ettari vi è recentemente stata scoperta una piantagione di canapa indiana. Dopo anni di parole manca ancora il gestore”
Ponte Buggianese 14/10/2022 – “Ma in quale stato di abbandono versa la riserva naturale “La Monaca” tanto che, in un terreno di proprietà privata della cui gestione, come risulta da notizie di stampa, dovrebbe occuparsi la Regione Toscana, una banda vi ha potuto coltivare oltre 500 piante di canapa indiana?”. Lo chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, dopo che la Guardia di Finanza ha individuato e sequestrato una piantagione destinata alla produzione e alla commercializzazione di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente del tipo marijuana e arrestato cinque persone in flagranza del reato.
“Purtroppo, non si sblocca la questione della tutela e della gestione dell’area protetta del Padule e del lago di Sibolla, dopo anni di parole manca ancora il gestore -sottolinea Capecchi– E pensare che stiamo parlando di un’area di rilevante valore ambientale e naturalistico. Nonostante faccia parte dei siti strategici per la tutela della biodiversità in Europa, ai sensi delle direttive habitat e uccelli e che sia stato incluso nel 2014 fra le zone umide di interesse internazionale attraverso la convenzione di Ramsar, il suo livello di protezione, gestione e conservazione è del tutto inadeguato. Anche la Regione e l’assessore Monni devono trovare il modo di tutelare l’area e arginarne il preoccupante degrado in cui purtroppo versa da 15 anni”.
“Come ho avuto modo di leggere sulla stampa, da tempo da più parti viene richiesto l’ampliamento delle riserve naturali perché a loro dire non congrue in termini di superficie: considerato che la competenza è della Regione Toscana mi chiedo come possa essere possibile pensare una cosa simile quando non si è nemmeno in grado di gestire quelle attualmente esistenti” spiega Capecchi, che presenterà un’interrogazione all’assessore Monni e farà un accesso agli atti.