Ponte sul Serchio: I lavori del Ponte sul Serchio erano stati annunciati dal 2014. Infrastrutture moderne sono indispensabili

Ponte sul Serchio, Fratelli d’Italia: “I lavori del Ponte sul Serchio erano stati annunciati dal 2014. Infrastrutture moderne sono indispensabili”
“Adesso però si acceleri anche su altre opere come gli Assi Viari ed il raddoppio della ferrovia Viareggio-Lucca-Pistoia-Firenze”
Lucca 26/10/2022 – “Speriamo sia la volta buona per la partenza di quest’opera fondamentale per Lucca e per un vasto territorio. Sui lavori per il Ponte sul Serchio abbiamo brutti ricordi visto che è dal 2014 che se ne annuncia l’inizio salvo poi non vedere mai la posa della prima pietra. Adesso però si acceleri anche su altre opere come gli Assi Viari ed il raddoppio della ferrovia Viareggio-Lucca-Pistoia-Firenze che collega la costa al capoluogo di regione” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti, ed il coordinatore comunale Fdi Marco Martinelli.
“Da sempre insistiamo sull’urgenza del Ponte sul Serchio e rivendichiamo la nostra continua attenzione per la realizzazione di infrastrutture moderne indispensabili per il rilancio del territorio: sia per migliorare la pressione del traffico intorno a Lucca sia per lo sviluppo delle nostre aziende. Quindi attendiamo con fiducia l’inizio lavori -sottolineano Fantozzi, Capecchi e Martinelli– E’ un’opera che il territorio di Lucca aspetta soltanto da 8 anni! E’ dal 2014 che veniva dato per certo l’inizio dei lavori dall’allora presidente della Provincia Baccelli e che il presidente Menesini parlava del 2020 come “l’anno del ponte”, assicurando che sarebbero stati affidati i lavori a settembre dello stesso anno. Il prezzo, a causa del rincaro delle materie prime, è lievitato di 3,7 milioni di euro portando l’opera ad oltre 23 milioni. Pensate a quale risparmio per la comunità ci sarebbe stato se i lavori fossero davvero partiti nel 2014: si è passati dai 15milioni e 620mila del 2017 ai 19milioni e 700mila del 2021 fino e agli oltre 23 milioni attuali”.

Trasporti: La Regione non ha gli strumenti per verificare e controllare inadempimenti e disservizi di Autolinee toscane

Trasporti, Capecchi (Fdi): “La Regione non ha gli strumenti per verificare e controllare inadempimenti e disservizi di Autolinee toscane”
“Da tempo Fratelli d’Italia ha lanciato l’idea di un’Authority indipendente che verifichi quantità e qualità dei servizi pubblici: Tpl ma anche in vista del riassetto dei servizi di luce, acqua e gas”
Firenze 25/10/2022 – “Giani di fatto ci dà ragione: la Giunta regionale non ha gli strumenti per verificare e controllare inadempimenti e disservizi di Autolinee toscane. E questo è clamoroso visto che la regione ha fatto una gara di circa 4 miliardi di euro per 11 anni di servizio”. Lo dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti e Presidente della Commissione Controllo, replicando al Governatore Giani che si dice pronto a creare un ufficio di controllo sul trasporto pubblico locale.
La Regione ha lasciato tutto nelle mani del gestore unico, anche controlli e verifiche sul servizio offerto. Già una volta abbiamo portato At a riferire in Commissione ma continuiamo a ricevere decine di segnalazioni, tutti i giorni, su tutto il territorio regionale di disservizi, ritardi, tagli di corse e corse saltate -sottolinea Capecchi– vogliamo capire cosa intende fare la Regione, non è possibile, ad esempio, che si taglino milioni di chilometri di corse riducendo così il servizio pubblico soltanto ai grandi centri che, ovviamente, sono più convenienti in termini di redditività per l’azienda. va assolutamente messa in pratica l’idea lanciata da tempo da Fratelli d’Italia: una Authority indipendente che possa verificare quantità e qualità dei servizi pubblici: Tpl ma anche in vista del riassetto dei servizi di luce, acqua e gas”.
Stamani da un incontro organizzato da Cispel è emerso che la gara regionale per il gestore unico sta mostrando grossi limiti sotto il profilo dell’organizzazione del personale e dei costi per le famiglie. I territori si stanno scontrando con tagli da milioni di chilometri per ogni provincia, a pagarne le conseguenze saranno soprattutto i centri minori, le frazioni e le periferie. La Regione, attraverso nuove risorse ed un ripensamento del servizio, deve garantire a tutti il diritto alla mobilità, e deve organizzare in modo ottimale il settore dei pubblici servizi dotandosi di strumenti per verificare la quantità e qualità dei servizi offerti”.

Terme : Il piano di salvataggio delle Terme passa dalla dichiarazione di strategicità da parte della Regione

Terme, Capecchi (Fdi): “Il piano di salvataggio delle Terme passa dalla dichiarazione di strategicità da parte della Regione”
Audizione dell’assessore Ciuoffo in Commissione Controllo. “La ricapitalizzazione della società delle Terme si scontra con i conti in rosso della sanità toscana. Interesseremo anche il Governo nazionale”
Firenze 24/10/2022 – “L’assessore Ciuoffo ha ribadito che per la Giunta le Terme sono strategiche ma, gli ho ricordato, che dall’aggiornamento del piano di razionalizzazione del 2020 emergeva, invece, l’esatto contrario. Si evidenziava che le Terme non hanno caratteristiche particolari e quindi sono soggette allo stesso piano di razionalizzazione, ossia se la società Terme non avesse raggiunto una situazione di miglioramento dei conti, cosa impossibile che potesse accadere con le sole forze della società, la stessa doveva essere messa in liquidazione” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, Presidente della Commissione Controllo dove oggi l’assessore Ciuoffo ha riferito sulla situazione delle Terme di Montecatini.
“La discussione è stata aggiornata a dopo il 2 novembre quando ci sarà l’udienza del Tribunale di Pistoia in cui il giudice dovrà valutare se la documentazione integrativa richiesta alla società Terme sia congrua, visto che mancano i bilanci approvati dai soci 2020 e 2021. Abbiamo dato la disponibilità delle varie forze politiche a fare quanto possibile ed anche a sensibilizzare il Governo, ma la condizione prioritaria deve essere la dichiarazione di strategicità delle Terme da parte della Regione Toscana, ossia se la Regione intende intervenire economicamente per sostenere le Term -sottolinea Capecchi– E’ la Regione che deve dare un segnale alle Terme di Montecatini ed a tutto il sistema termale regionale, di cui il Governatore Giani detiene la delega ma che fino ad oggi non ha prodotto risultati. La strategicità delle Terme è la premessa per realizzare il piano di salvataggio ma anche per dare segnali concreti alle altre realtà termali a partire da Chianciano. L’assessore regionale ci ha detto che ci sono due strade: o la Regione compra il patrimonio, nell’ambito del concordato, facendo fallire la società oppure si ricapitalizza la società con un’operazione complessa che richiede l’investimento di tanti soldi ma che si scontra con i conti in rosso della sanità toscana”.

Caminetti: Inquinamento? L’assessore Monni vuol far ricadere sull’opposizione la sconfitta della Regione

Caminetti, Fantozzi-Capecchi (Fdi): “Inquinamento? L’assessore Monni vuol far ricadere sull’opposizione la sconfitta della Regione”
“In una situazione emergenziale come l’attuale bisogna contemperare le esigenze connesse alla transizione ecologica con quelle dovute al caro energia”
Firenze 20/10/2022 – “L’assessore Monni vuol far ricadere sull’opposizione la sconfitta della Regione in tema di inquinamento ambientale. La verità è che i livelli di inquinamento, soprattutto nella Piana Lucca Pistoia, sono così alti per la Regione non è riuscita a risolvere strutturalmente i problemi. L’assessore dovrebbe anche confrontarsi con la maggioranza che sostiene la Giunta di cui fa parte visto che anche Italia Viva ha presentato una mozione in tema di inquinamento atmosferico e divieto dell’uso dei caminetti. Quando ci sarà un nuovo ministro della Transizione ecologica saremo i primi a sottoporgli la questione ma intanto ricordiamo all’assessore che il Centrosinistra guida la Regione da sempre e che sono stati loro a decidere le politiche ambientali” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, che faranno una serie di accessi agli atti per verificare gli annunci dell’assessore Monni.
“Il tema dell’inquinamento ambientale è sulle spalle della Regione Toscana, non è possibile che a pagare siano sempre i cittadini. Il Pd, che ha governato a livello nazionale negli ultimi 10 anni, non è stato capace di realizzare la metanizzazione di importanti porzioni di territori e gli indispensabili interventi infrastrutturali. Le autostrade non sono più in grado di reggere un determinato tipo di traffico e quindi generano alti livelli di inquinamento, basti pensare all’A11 e alla circonvallazione di Lucca che soffocano per la circolazione pesante. Così come la Regione ha finanziato a singhiozzo il ricambio degli impianti di riscaldamento. In una situazione emergenziale come l’attuale bisogna riuscire a contemperare le esigenze connesse alla transizione ecologica con quelle dovute al caro-energia”.

Terme Montecatini : Lunedì l’assessore Ciuoffo riferirà in Commissione controllo

Terme Montecatini, Capecchi (Fdi): “Lunedì l’assessore Ciuoffo riferirà in Commissione controllo”
“Convocato per avere aggiornamenti sullo stato di attuazione delle procedure in Tribunale e l’eventuale evoluzione delle trattative per la cessione del capitale a privati”
Firenze 20/10/2022 – “Come Presidente della Commissione Controllo del Consiglio regionale ho convocato lunedì prossimo l’assessore Stefano Ciuoffo sulla situazione complessa e delicata delle Terme di Montecatini spa. Abbiamo chiesto all’assessore di riferire sullo stato di attuazione delle procedure in Tribunale e l’eventuale evoluzione delle trattative per la cessione del capitale a soggetti privati. Costante è l’attenzione della Commissione controllo sulla vicenda, visto che la Regione è proprietaria di circa il 67% delle quote e ha, perciò, la responsabilità di definire gli assetti ma anche il futuro della società. La Regione ha il dovere di evitare il fallimento della società e garantire l’attività” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, Presidente della Commissione di Controllo.
“Non si può tollerare un’interruzione dell’attività non solo per la tutela dei livelli occupazionali ma anche per continuare ad offrire servizi importanti che hanno fatto conoscere Montecatini nel mondo. Le Terme vanno rilanciate con un progetto industriale che faccia della città di Montecatini la culla del benessere delle persone. Si deve promuovere l’offerta termale, del benessere, della salute, della bellezza, in un prodotto unico al mondo, la Toscana: mettendo così anche i soggetti privati (non solo gli albergatori) nelle condizioni di poter programmare investimenti importanti in un quadro normativo, finanziario e turistico coerente e proattivo. In Francia il termalismo è sostenuto dallo Stato, in Italia invece è stato bollato, dal Centrosinistra dell’allora premier Amato, come spesa da tagliare”.

Caminetti: La Regione, invece di trincerarsi dietro alla sentenza europea, si attivi per capire quali margini di derogabilità ci sono

Caminetti, Fantozzi-Capecchi (Fdi): “La Regione, invece di trincerarsi dietro alla sentenza europea, si attivi per capire quali margini di derogabilità ci sono”
Fratelli d’Italia presenterà un atto sulla questione dei caminetti. “La questione, complessa, venga portata in seno alla Conferenza Stato-Regioni. Dobbiamo arrivare a fare in modo che le persone possano riscaldarsi senza pagare bollette astronomiche”
Firenze 19/10/2022 – “Vorremmo capire cosa ha fatto fino ad oggi la Regione sul fronte dell’inquinamento atmosferico, perché ha poco senso annunciare un piano da 15 milioni di euro per un’area molto estesa della piana tra Lucca e Pistoia. Inoltre, il piano della qualità dell’aria è stato aggiornato? C’è un confronto con gli enti locali che possa far capire quanti dei soldi stanziati dalla Regione possano essere effettivamente ricaduti sul territorio per incentivare l’acquisto di impianti meno inquinanti rispetto a stufe o caminetti? Tante famiglie e tanti pensionati, che hanno anche la possibilità di scaldarsi con il gas, in realtà per far quadrare i bilanci familiari non riescono a pagare le bollette e, quindi, l’alternativa caminetto sarebbe molto più economica. La Regione, invece di trincerarsi dietro alla sentenza europea che ha condannato l’Italia per lo sforamento dei limiti delle PM10, si attivi per capire in Conferenza Stato-Regioni quali margini di derogabilità ci sono, visto il caro-energia e l’emergenza energetica con cui cittadini e imprese devono fare quotidianamente i conti. La Regione, invece che fare proclami, si confronti, come la legge prevede, con i vari comuni” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio. Fratelli d’Italia presenterà un atto sulla questione dei caminetti.
“Dobbiamo arrivare a fare in modo che le persone possano riscaldarsi senza pagare bollette astronomiche. Bisogna contemperare le esigenze connesse alla transizione ecologica con quelle dovute al caro energia. La questione, complessa, della sentenza europea sull’inquinamento atmosferico e della deroga all’uso dei caminetti e stufe deve essere portata in seno alla Conferenza Stato-Regioni -sottolineano Fantozzi e Capecchi– E’ sicuramente da censurare il gioco delle parti degli amministratori Pd, tra sceriffi, ambientalisti e produttivisti, anche perché la responsabilità della questione ambientale, avendo sempre governato, ricade proprio su di loro”.

Medioetruria: Non deve essere una scelta politica ma tecnica

Medioetruria, Veneri-Capecchi (Fdi): “Non deve essere una scelta politica ma tecnica”
“Non possiamo perdere l’occasione dell’Alta velocità e, soprattutto, di realizzare la fermata nell’Aretino. Sarebbe un enorme volano di sviluppo economico e turistico”
Arezzo 19/10/2022 – “Non deve essere una scelta politica ma tecnica”. Lo dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti in relazione alla discussione sulla stazione Medioetruria e le dichiarazioni del Governatore Giani.
“Il protocollo di intesa tra Toscana, Umbria, Ministero delle Infrastrutture e Rfi prevede da sei mesi ad un anno per sciogliere il nodo sul luogo migliore dove realizzare la stazione alta velocità Medioetruria. Uno studio, presentato in Provincia ad Arezzo, ha dimostrato come in base ai flussi, il territorio aretino risulti essere quello più funzionale alla localizzazione della stazione Medioetruria per rispondere alle esigenze di spostamento di persone e merci -sottolineano Veneri e Capecchi– Il Governatore Giani deve agire concretamente, anche a fronte di quanto sta facendo la presidente dell’Umbria per il raggiungimento di un obiettivo fondamentale per la mobilità del centro Italia. Non possiamo perdere l’occasione dell’Alta velocità e, soprattutto, di realizzare la fermata nell’Aretino. Appena il nuovo Governo avrà assunto le sue funzioni, sottoporremo subito la questione al nuovo Ministro delle Infrastrutture, perché è un’opportunità indispensabile, di sviluppo economico e turistico, per la Toscana e la provincia di Arezzo”.

Ponte Maresca : Dopo quattro anni di chiusura ancora non si vede la luce in fondo al tunnel. Disagi e danni per residenti e imprese

Ponte Maresca, Fratelli d’Italia: “Dopo quattro anni di chiusura ancora non si vede la luce in fondo al tunnel. Disagi e danni per residenti e imprese”
“Dovremmo attendere un mese per la riprogettazione degli interventi e ulteriori mesi per la realizzazione senza avere una data certa di fine lavori. Pronti a sollecitare la Regione per i ristori”
Maresca 19/10/2022 – “Dopo quattro anni di chiusura ancora non si vede la luce in fondo al tunnel per il ponte di Maresca con disagi e danni per residenti e imprese. Vorremmo anche capire di chi è la responsabilità del tempo perso e dei soldi pubblici spesi in questi anni” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, il Consigliere provinciale Andrea Tonarelli, la consigliera comunale di San Marcello Chiara Venturi.
“Nel 2018 fu chiusa una corsia e il completo immobilismo arrivò fino all’aprile 2021, quando l’Università di Pisa stilò un elenco di problemi strutturali. A luglio 2021 la Provincia stanziò risorse per non aggravare la situazione e superare l’inverno. I lavori iniziarono solo ad agosto 2022 ma, ad oggi, sono fermi e dovremmo attendere un mese per la riprogettazione degli interventi e ulteriori mesi per la realizzazione senza avere una data certa di fine lavori -ricordano Capecchi, Tonarelli e Venturi– Speriamo che il 2 di giugno, Festa della Repubblica, sia di buon auspicio e possa vedere la riapertura del ponte ma, forse, siamo troppo ottimisti. Vigileremo sull’avanzamento di progettazione e lavori. Siamo pronti a sollecitare la Regione ed il presidente Giani affinché siano attivati i ristori per tutta la comunità esasperata da questa grottesca vicenda; pronti anche a verificare se la Giunta regionale possa intervenire economicamente per arrivare il prima possibile alla conclusione dei lavori”.

Liceo Lorenzini: Si è creata una tale emergenza che è difficile ipotizzare quando gli studenti potranno normalmente riprendere le lezioni

Liceo Lorenzini, Capecchi (Fdi): “Si è creata una tale emergenza che è difficile ipotizzare quando gli studenti potranno normalmente riprendere le lezioni”
“Stamani ho incontrato i ragazzi del liceo: Provincia di Pistoia, Comune di Pescia, ma anche la Regione devono dare risposte chiare”
Pistoia 17/10/2022 – “Gli studenti sono stati costretti a scendere in piazza per accelerare i lavori alla sede del Liceo Lorenzini, studenti, insegnanti e genitori hanno manifestato contro Provincia di Pistoia e Comune di Pescia a fronte della mancata conclusione dei lavori nella sede centrale del liceo, quasi completamente inagibile, nonostante sia trascorso un mese dall’inizio della scuola. Si è creata una situazione tale di emergenza che è difficile ipotizzare quando i ragazzi potranno normalmente riprendere le lezioni nella sede centrale del Lorenzini. Non c’è cosa peggiore che non fare programmazione e, poi, adottare interventi tampone promettendo tempi che non vengono rispettati A settembre avevamo presentato un’interrogazione alla Regione affinché sollecitasse Provincia di Pistoia e Comune di Pescia perché avevamo visto che i lavori non erano iniziati. Ma anche la Regione deve dare risposte chiare. C’è un problema di sicurezza e di rapporto con la città visto che gli studenti sono disseminati in 5 edifici diversi a Pescia” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, che stamani ha incontrato gli studenti in occasione della manifestazione a Pistoia, ed il vice coordinatore provinciale di Fdi Lorenzo Vignali.
“I lavori dovevano essere conclusi entro il 15 di ottobre, invece i ragazzi stanno continuando a subire riduzione di orari e, comunque, sono costretti ad un orario scolastico spezzettato che non consente una corretta didattica. Ed ancora Comune di Pescia e Provincia non sono riusciti a pianificare una risposta adeguata nel medio/lungo periodo -sottolineano Capecchi e Vignali– Fra i tanti cartelli della manifestazione mi ha colpito, in particolare, uno che recitava “il domani appartiene a coloro che oggi sono messi in condizione di studiare”. Gli studenti vanno sostenuti in ogni modo”.
“Per gli studenti è una situazione oltre il limite della sopportazione e non possiamo pensare che il dislocamento su più strutture possa essere una soluzione definitiva. Tamponata l’emergenza sarà necessario mettersi seriamente a progettare una nuova ed adeguata sede, sempre all’interno del nostro comune, in un progetto che preveda spazi adeguati per la scuola, senza però tralasciare la riqualifica degli immobili che verranno lasciati vuoti, per un completo ed organico rilancio della città” dichiara il consigliere comunale Fdi a Pescia Giacomo Melosi.

Sanità: La Regione come pensa di risolvere la mancanza del medico di famiglia per i residenti del Comune di Sambuca Pistoiese?

Sanità, Capecchi-Petrucci (Fdi): “La Regione come pensa di risolvere la mancanza del medico di famiglia per i residenti del Comune di Sambuca Pistoiese?”
Interrogazione di Fratelli d’Italia all’assessore Bezzini. “Visto che il Comune di Sambuca è stato accorpato a quello di Pistoia AFT Pistoia 2, è stato previsto per quest’ultimo un incarico di medico curante con vincolo di ambulatorio?”
Firenze 17/10/2022 – “La Regione come pensa di risolvere la mancanza del medico di famiglia per i residenti del Comune di Sambuca Pistoiese?” Lo chiedono, con un’interrogazione alla Regione e all’assessore Bezzini, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi e Diego Petrucci, componente della Commissione sanità.
“Visto che il Comune di Sambuca è stato accorpato a quello di Pistoia AFT (Aggregazione funzionale territoriale) Pistoia 2, è stato previsto per quest’ultimo un incarico di medico curante con vincolo di ambulatorio? In caso contrario quali sono le motivazioni della direzione sanitaria che hanno portato a questa scelta? -domandano Capecchi e Petrucci– Abbiamo anche chiesto quale sia l’esito del bando di assegnazione degli incarichi e se siano stati assegnati tutti gli incarichi vacanti per il Comune di Pistoia. E, considerata la vicinanza del Comune di Sambuca Pistoiese all’area emiliano-romagnola, se sia mai stata valutata la possibilità di prevedere accordi con la Regione Emilia Romagna per lo sviluppo di forme associative tra i medici di medicina generale”.
“La figura del medico di famiglia riveste una grande importanza nel nostro sistema sanitario soprattutto nelle aree interne e montane troppo spesso distanti dagli ospedali e dai presidi sanitari anche di primo soccorso. Nelle zone come la montagna pistoiese il medico di famiglia assume un ruolo strategico per la cura, assistenza e soccorso dei pazienti, in particolare gli anziani che hanno più difficoltà a spostarsi” sottolineano Capecchi e Petrucci.