Sanità, Capecchi-Petrucci (Fdi): “Inaccettabile il taglio della pediatria sulla montagna pistoiese. La Regione intervenga!”

I Consiglieri regionali FdI Diego Petrucci, componente della commissione Sanità, e Alessandro Capecchi hanno depositato un’interrogazione in merito al servizio ambulatoriale dei pediatri di famiglia dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano.

Non è accettabile penalizzare famiglie e bambini della Montagna pistoiese –afferma Capecchi-. In questo modo si costringono le famiglie, in attesa di un sostituto, a effettuare la scelta di un nuovo pediatra per i propri figli al presidio ospedaliero di Pistoia, con un inevitabile prolungamento dei tempi oltre al disagio per il viaggio da affrontare. La pediatria è un servizio essenziale e non si può permettere che vanga tagliato nei Comuni montani. Il Pd deve rispettare quanto annunciato in campagna elettorale, non si può promettere alle persone di voler salvaguardare i presidi sanitari periferici e poi invece effettuare tagli continui”.

Con il trasferimento del pediatra della montagna a Pistoia, il servizio ambulatoriale dei pediatri di famiglia dei Comuni di San Marcello Piteglio e Abetone Cutigliano rimane scoperto. Nell’attesa del reperimento di una nuova figura professionale, i bambini dovranno spostarsi a Pistoia per ricevere delle cure, affrontando un viaggio lungo e stancante, in condizioni di malattia o sintomi, dove inevitabilmente si allungheranno anche i tempi di presa in carico e cura dei pazienti. Tutto questo in un periodo di emergenza Covid dove i pediatri sono fondamentali per gli accertamenti diagnostici” dichiarano Petrucci e Capecchi.

 

“Partendo dal presupposto che avere un figlio e farlo crescere in montagna è molto più complicato –dichiara il Consigliere Petrucci– mi sono battuto in questi anni per alleggerirlo, partendo con l’istituzione del bonus bebè, l’accompagnamento gratuito sugli autobus di linea, la diminuzione del costo per le famiglie del servizio scuolabus, la mensa scolastica gratuita, il contributo per l’abbonamento del trasporto pubblico di linea per gli studenti delle superiori, oltre a importanti interventi infrastrutturali come i lavori di messa in sicurezza antisismica e ammodernamento della scuola di Cutigliano. Ma anche i banchi antisismici nei plessi di Abetone e Pian degli Ontani, il potenziamento della rete Wifi in tutti gli istituti scolastici, senza dimenticare il finanziamento degli asili estivi. A fronte di uno sforzo così importante da parte dell’amministrazione comunale di Abetone Cutigliano, non è accettabile che venga tagliato un servizio essenziale quale quello del pediatra. La Regione intervenga!”

Lottare contro la droga si deve e si può

Lottare contro la droga si deve e si può.
Fratelli d’Italia ha redatto il manifesto nazionale per la lotta alla droga che si basa su dieci punti.
▪️le droghe fanno tutte male,
▫️sì alla cultura della vita contro la cultura dello sballo e della morte,
▪️la liberalizzazione aumenta le dipendenze patologiche e non sconfigge la mafia,
▫️diritto alla cura e libertà di scelta,
▪️potenziamento del sistema integrato di servizi pubblico-privato per prevenzione, cura, reinserimento socio lavorativo,
▫️più risorse per attività di contrasto delle forze dell’ordine,
▪️certezza della pena per chi spaccia e rimpatrio per spacciatori stranieri,
▫️chiusura cannabis shop,
▪️si all’uso medico della cannabis per gravi patologie,
▫️promozione di campagne di prevenzione nazionale contro la droga e promozione di stili di vita sani.
Ho avuto la fortuna di conoscere di persona una comunità di recupero della nostra provincia che tutti i giorni aiuta i ragazzi a lottare per difendere la propria vita e lottare contro la droga e contro la morte.
La ritengo una battaglia di civiltà poiché non esiste il diritto a sballarsi.
E’ vero che il disagio giovanile, l’immigrazione clandestina e altri fattori aiutano chi vuole seminare morte e gravi patologie tra i giovani e i più fragili. 
Ritengo però che il dovere di uno Stato serio sia quello di combattere questa deriva e aiutare chi è più in difficoltà.
Per questo condivido totalmente il manifesto di Fratelli d’Italia.

Centri estivi, Capecchi-Veneri (FdI): “Servono contributi straordinari e una pianificazione tempestiva”

Cosa sta facendo la Regione Toscana per garantire le attività estive dedicate a bambini e ragazzi?”. Chiedono i consiglieri FdI Alessandro Capecchi e Gabriele Veneri, quest’ultimo membro della commissione Istruzione.
 
“L’emergenza sanitaria ha costretto alla chiusura a singhiozzo delle scuole da marzo 2020 –sottolineano i consiglieri FdI-. Da più di un anno bambini e ragazzi si alternano tra didattica in presenza e didattica a distanza con ripercussioni sugli equilibri familiari che vedono i genitori costretti a organizzarsi per non lasciare i figli soli a casa durante la dad. È perciò ancor più importante iniziare a pianificare e prevedere i finanziamenti per i centri estivi tramite la programmazione dei Pez (Progetti Educativi Zonali), tutto ciò tenendo conto che molti Comuni, in questo ultimo anno, hanno sostenuto un carico importante per il mantenimento dei servizi offerti”.
 
“Serve un intervento straordinario della Regione per finanziare con risorse aggiuntive i centri estivi e una programmazione tempestiva che dia certezze alle famiglie –affermano Capecchi e Veneri-. In questo periodo di emergenza sanitaria i centri estivi assumono ancora più importanza in quanto costituiscono un possibile ritorno alla socialità e a nuove possibilità di apprendimento per bambini e ragazzi, oltre che un’opportunità in cui tutti i genitori sperano per poter conciliare al meglio la cura dei figli con l’attività lavorativa”.
 
In tali occasioni e contesti si potrebbero fare dei progetti culturali rivolti alla conoscenza delle tradizioni della Toscana, artistiche e dei mestieri artigiani. Cogliere l’occasione, insomma, per tramandare alle future generazioni le nostre arti e mestieri che si stanno perdendo, essendo i giovani molto assorbiti dalla comunicazione e informazione veicolata dai social network” sottolineano i due consiglieri regionali del partito di Giorgia Meloni.

Rifiuti Lazio in Toscana, interrogazione di Capecchi (FdI) in consiglio regionale

“Una montagna di rifiuti indifferenziati prodotti a Roma andranno andranno a finire in Toscana nelle province di Massa Carrara, Pisa e Livorno.13.500 le tonnellate di rifiuti in arrivo secondo l’accordo sottoscritto tra Regione Lazio e Regione Toscana. Una decisione che ha dell’incredibile, ratificata all’indomani dell’inchiesta della Dda di Firenze sulla gestione dei rifiuti del distretto conciario di Santa Croce. Ho presentato un’apposita interrogazione per conoscere le motivazioni per cui, nonostante il sistema impiantistico della nostra regione sia al collasso, si accettino ancora rifiuti provenienti da altre regioni”, afferma il consigliere FdI e vice presidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi.
“Una scelta che non condividiamo affatto, quella di dover smaltire i rifiuti prodotti a Roma per risolvere i problemi della gestione totalmente fallimentare del governo grillino della capitale. È inaccettabile che la Toscana sia ancora gravata di rifiuti che vanno a finire in discarica, come nel caso dell’impianto di Scapigliato, a Rosignano. La Regione Toscana dovrebbe occuparsi di stilare un piano dei rifiuti aggiornato e adeguato invece di continuare ad approvare ampliamenti di discariche per continuare a seppellire problemi e rifiuti sotto terra”, conclude Capecchi.

Vigili del Fuoco sotto organico e senza mezzi adeguati. Chiesto l’intervento della Regione

Vigili del fuoco sotto organico e con carenza di mezzi e strumentazioni a disposizione. Un problema che affligge il comando di Pistoia e della Valdinievole mettendo a rischio i servizi d’emergenza. Il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi raccoglie le sollecitazioni pervenutegli dalla Fp Cgil per chiedere che la Regione si faccia portavoce della questione con il ministero dell’Interno.
“Pochi mezzi e per lo più datati, anche di 20 o 30 anni, mancanza delle strumentazioni necessarie ai servizi d’emergenza, camion fermi nei parchi macchine perché non ne viene autorizzata la manutenzione a seguito di recenti tagli al budget”, afferma il consigliere FdI.
“Un problema che accomuna la maggior parte dei comandi toscani ma che affligge in particolar modo il comando pistoiese dove si registra la maggior carenza di personale – sottolinea Capecchi -. Mancano le autopompe e soprattutto le autoscale, l’autogru è invece guasta e ferma nel parco macchine senza che ne venga autorizzata la riparazione. Tutto ciò a causa di recenti tagli al budget che però rischiano di avere ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini e non permettono ai vigili del fuoco di operare al meglio delle loro possibilità ”
“Non è accettabile che i vigili del fuoco, che svolgono un servizio così importante, non possano usufruire di mezzi nuovi ed efficienti e che si rischi a scapito della sicurezza dei cittadini. La Regione non può ignorare la questione e deve chiedere l’intervento del ministero dell’Interno”, conclude il consigliere.

Rientro in classe: “Ancora una volta non si è pensato a riorganizzare il trasporto pubblico e gli ingressi”

Il 26 aprile è la data del rientro in classe per gli studenti di tutte le scuole fatta eccezione per le superiori in zona rossa. “La didattica tornerà in presenza al 100% mentre la capienza degli autobus resta, per motivi di distanziamento anti-contagio, al 50%. I conti, anche stavolta, non tornano – sottolinea il consigliere regionale FdI e vice presidente della commissione Trasporti Alessandro Capecchi – poiché a fronte di una riduzione della capienza dei mezzi pubblici non corrisponde un adeguato aumento dei mezzi di trasporto messi a disposizione delle aziende del tpl”.
“Ancora non sono state definite le modalità del rientro in classe tuttavia le aziende del trasporto pubblico locale e i presidi condividono non poche perplessità – aggiunge Capecchi -. Le aziende del tpl sanno di non avere autobus a sufficienza per raddoppiare le corse e le aziende di trasporto private, che già a settembre e gennaio avevano messo a disposizione i propri mezzi e i propri autisti per il servizio scolastico, aspettano ancora di essere pagate dalla Regione Toscana per il servizio”.
“I protocolli attuati dalle scuole risultano efficaci ma rischiano di essere vani se i ragazzi vi arrivano dopo essersi ammassati sui mezzi pubblici e sulle pensiline alle fermate degli autobus. La Regione deve dunque attivarsi subito per coordinare orari di ingresso e di uscita da scuola scaglionati, come richiesto dai presidi, oltre a sostenere le aziende di trasporto pubblico ed eventualmente privato a cui viene chiesto questo ulteriore sforzo”, conclude il consigliere.

Tagli sanificazione Covid sui treni: “Passo indietro inspiegabile. La Regione convochi un tavolo”

Tagli ai servizi delle pulizie e sanificazione sui treni. Il consigliere regionale FdI e vice presidente della commissione Trasporti Alessandro Capecchi ha raccolto le sollecitazioni pervenute dalle organizzazioni sindacali e ha depositato un’interrogazione in merito.
 
“Nonostante la diffusione del contagio non accenni a diminuire – afferma il consigliere regionale – ci risulta che la figura del pulitore viaggiatoreche Trenitalia aveva raddoppiato all’inizio della pandemia, è stata non solo ridimensionata, ma in alcune tratte addirittura eliminata, attestandosi a livelli pre-Covid. Un passo indietro inspiegabile, con forti ripercussioni sulla qualità del servizio di sanificazione”.
 
“Rimodulare il servizio significa impiegare il personale per un minor tempo – aggiunge Capecchi – ma la mancanza di tempo comporta l’impossibilità da parte degli operatori di seguire tutte le norme operative del protocollo di sicurezza in materia di pulizia e sanificazione. Se si vuole mantenere l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico durante la pandemia si devono garantire gli standard di igiene e pulizia, poiché proprio i mezzi pubblici sono luoghi in cui è più probabile contagiarsi”.
 
“Visto che gli appelli delle organizzazioni sindacali ai vertici di Trenitalia e all’assessore regionale ai trasporti non hanno portato a nessun riscontro sulla questione ho deciso di depositare un’apposita interrogazione – spiega il consigliere FdI – per chiedere alla Regione di convocare un tavolo con le organizzazioni sindacali in questione, in modo da chiarire le problematiche emerse”.

Difficoltà nel tracciamento degli irregolari sul territorio: “Rischio bomba sanitaria”

In occasione degli ultimi consigli regionali ho posto molte domande al presidente Giani e all’assessore Bezzini in merito alla campagna vaccinale.

In particolare modo ho voluto chiedere se la Regione possieda un piano per il tracciamento e il trattamento sanitario dei ‘socialmente fragili’, soprattutto degli immigrati irregolari sul nostro territorio.

E poi, la Regione Toscana sta intervenendo in conferenza Stato-Regioni per fare in modo di limitare l’immigrazione clandestina?

In un momento delicato come questo non possiamo certo permetterci il rischio di far scoppiare una ‘bomba sanitaria’ a causa di chi sfugge al controllo sanitario.