Livorno, FdI: “Ireos tratta rifiuti senza parere sanitario dell’Asl”

 “A Livorno l’impianto di trattamento rifiuti gestito da Ireos opera senza aver ricevuto il parere sanitario dell’Asl, motivo per il quale le autorità competenti dovrebbero, a nostro parere, aver richiesto ulteriori approfondimenti in merito all’attività dell’impianto. La Regione Toscana sembra non essersi posta il dubbio e, con un decreto dirigenziale, ha concesso con leggerezza l’autorizzazione a Ireos per trattare rifiuti sia pericolosi che non, pur senza aver ottenuto un parere sanitario dall’Asl che garantisca ai cittadini che non corrono alcun pericolo per la loro salute”. Lo dichiara il consigliere regionale FdI e vicepresidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi primo firmatario di una mozione presentata dal gruppo FdI in consiglio regionale sulla vicenda dell’autorizzazione a Ireos spa.
 
“La Regione Toscana, governata ed amministrata, da sempre, dal Pd, sembra avere una predilezione circa la mala gestione nel trattamento dei rifiuti, ogni tanto facendolo in maniera colposa e ogni tanto in maniera dolosa. Fratelli’ d’Italia, anche a Livorno, vigilerà sempre e con estrema attenzione affinché il diritto alla salute dei cittadini sia sempre una priorità, per questa amministrazione comunale”. Lo dichiara il presidente provinciale FdI di Livorno Giacomo Lensi.  
 
“Non siamo a mettere in discussione il lavoro delle aziende e la gestione dell’impianto di trattamento rifiuti, quello che chiediamo è che ai livornesi venga garantito che l’impianto non è dannoso per l’ambiente e per la salute pubblica. La Asl competente si è chiusa in un silenzio assordante e preoccupante, ma non demorderemo finché non avremo le risposte che chiedono i cittadini”, aggiunge il consigliere comunale FdI Andrea Romiti, primo firmatario di una mozione sulla necessità di ricevere un parere sanitario dall’Asl su Ireos approvata all’unanimità dal consiglio comunale di Livorno lo scorso 17 giugno.
 
“Il passato di Ra.Ri, oggi sede di Ireos, non è dei più trasparenti, fino 2019 l’ex impianto Ra.ri  è stato sottoposto a sequestro preventivo dalla Dda di Firenze per traffico illecito di rifiuti – afferma Capecchi -. Con la nostra mozione chiediamo alla giunta di attivarsi al fine di procedere alla Valutazione integrata di impatto ambientale e sanitario, come già richiesto dalla mozione approvata in consiglio comunale a Livorno”. 
 
“È chiaro ormai che non esistono studi sugli effetti provocati dalle emissioni dell’impianto sulla salute pubblica – conclude il consigliere regionale -, perciò chiediamo alla giunta di richiedere al più presto all’Asl Toscana Nord Ovest di emettere il parere sanitario sull’impianto di Ireos spa”.

Stati generali Montagna, Fdi: “Entro il mese di luglio porteremo una proposta complessa per la montagna”

Alla giornata di confronto e riflessione degli “Stati generali della montagna” hanno partecipato anche i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci e Alessandro Capecchi, ed il Capogruppo di maggioranza di Abetone Cutigliano e Consigliere provinciale di Pistoia Andrea Tonarelli.
“Discussione deludente, un dibattito senza alcun tipo di contraddittorio e con poche idee. Come Fratelli d’Italia, entro il mese di luglio, ci impegniamo a portare una proposta complessa per la montagna –annuncia il Consigliere Petrucci– Meno regole, perché non si può continuare a gravare su chi vuole lavorare e fare impresa in un territorio già di per se difficile; più servizi che non possono essere legati a criteri numerici o di sostenibilità economica specialmente nelle aree montane; più interventi di manutenzione e cura del territorio in montagna per assicurare maggiore sicurezza a valle; meno tasse, serve una zona tax free per quegli imprenditori che decidono di investire in montagna; valorizzare e far fruttare, anche in termini economici, le grandi risorse delle aree montane”.
“Non servono tanti discorsi ma concetti concreti: migliorare le infrastrutture e aumentare i servizi, portare le risorse in montagna e dare opportunità –manda a dire il Consigliere Capecchi– Questa è la formula per poter riavvicinare tanti giovani alla montagna, far ripartire le attività economiche sul territorio. Un grande problema da affrontare è quello della mancanza di personale nei comuni medi e piccoli per reggere l’urto delle progettazioni relative al Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa. La Regione deve sostenere gli enti locali per fare una progettazione adeguata e non perdere così questa grande occasione”.
“Agli Stati generali della montagna abbiamo notato l’assenza assoluta della parola “turismo”, non si può parlare di montagna se non si parla di turismo. Condividiamo le parole dell’assessore Saccardi di una sburocratizzazione del settore della forestazione ed un potenziamento delle forze a disposizione dell’Unione dei comuni” commenta il Capogruppo di maggioranza di Abetone Cutigliano e Consigliere provinciale di Pistoia Andrea Tonarelli.

Keu: “Bomba ambientale sotto i nostri piedi. Subito un commissario governativo per la 429”

“Durante la seduta della commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose di ieri è stato confermato che Arpat non ha trasmesso in quali siti sono state svolte le verifiche per il rilevamento di sostanze tossiche e inquinanti, nello stesso momento l’assessore Monni diffondeva un comunicato rassicurante sul tema keu. Noi invece non siamo affatto tranquilli e soddisfatti dell’operato della Regione. È vergognoso continuare a delegittimare il consiglio regionale che invece vuole approfondire quanto accaduto ed essere parte coinvolta nella programmazione degli interventi di controllo e bonifica”. Lo afferma il consigliere regionale FdI, vicepresidente della commissione Ambiente e membro della commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose Alessandro Capecchi.
“È chiaro ormai che in questa vicenda urga l’intervento del Governo – affonda il presidente FdI in consiglio regionale Francesco Torselli -. Ribadiamo la necessità della nomina di un commissario governativo che si occupi della bonifica della 429. Il Pd locale è coinvolto direttamente nello scandalo ‘keu’ e quindi non può occuparsi di risolvere la questione. Bisogna agire al più presto e questo non può essere garantito dal centrosinistra che guida la Regione”.
È una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che si siano pubblicati solo i risultati preliminari dei controlli lungo la sr 429, in cui si dà notizia di livelli di cromo presenti nel rilevato stradale fino a 27 volte superiore ai limiti consentiti, senza fornire risposte tempestive e adeguate a chi lungo quella strada ci vive”, aggiungono Capecchi e Torselli.
“Occorre pianificare la bonifica dei siti inquinati e continuare il monitoraggio dei pozzi, come suggerito da Arpat, oltre che delle acque di rii e fiumi, per scongiurare la presenza di sostanze nocive nelle falde. Una bomba ambientale sotto i nostri piedi e per la quale i responsabili dovranno pagare. Ma adesso è indispensabile che la Regione promuova al più presto le bonifiche e tuteli la salute pubblica e ambientale”, concludono i consiglieri FdI.

Fi-Pi-Li, Fdi: “Giani porti una soluzione al prossimo Consiglio regionale. Basta con questa vergogna quotidiana”

“La Fi-Pi-Li è diventata una sorta di girone infernale con automobilisti, pendolari, lavoratori costretti a continue code quotidiane, ma costituisce anche un freno alla competitività dell’economia regionale. E’ la dimostrazione del fallimento del Pd. Servono interventi subito, basta con i proclami da campagna elettorale: Giani, che aveva promesso la creazione di Toscana Strade spa, porti una soluzione al prossimo Consiglio regionale!”. Lo chiedono Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ed i consiglieri Diego Petrucci e Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti.
“Dirottare il traffico sull’autostrada sarebbe una “toppa peggiore del buco” perché così facendo si rischia solo di gravare sull’A11 –sottolineano i consiglieri del partito di Giorgia Meloni– La Regione non deve lasciarsi scappare l’opportunità del Pnrr per mettere definitivamente mano a questa strada ed in generale per colmare il gap infrastrutturale della Toscana”.
“Sulla Fi-Pi-Li, poi, ci mancava solo il battibecco tra il Presidente Giani e il sindaco Nardella. Siamo purtroppo abituati agli scontri interni al Pd toscano. Sarebbe meglio che governatore e primo cittadino mettessero da parte il loro ego e iniziassero a pensare ad una reale e repentina soluzione. La Fi-Pi-Li è una vergogna e l’emblema di quanto la nostra Regione sia arretrata a livello infrastrutturale! Se la strada non ha corsie sufficienti ed è sempre più dissestata, la responsabilità è da imputare alla Sinistra! Giani e Nardella, anziché litigare sui giornali, lavorino per i cittadini”.

Rifiuti: “Giani sgrava la colpa dell’aumento delle tariffe sui Comuni, pensi a presentare il piano regionale di smaltimento”

“Sembra che il presidente Giani in materia di rifiuti non ne azzecchi proprio una e commette anche uno scivolone in materia. Per il presidente la colpa del rincaro della tariffa dello smaltimento rifiuti sarebbe dei singoli Comuni, peccato che le tariffe scaturiscano dal piano finanziario delle Ato (le comunità di ambito territoriale) e poi rispettare i parametri del metodo tariffario di Arera (l’autorità di vigilanza sulle tariffe per quanto riguarda energia e ambiente). Le tariffe dipendono dunque dalla valutazione del piano finanziario che viene fatto in Ato e approvato dalla maggioranza dei partecipanti, composta da tutti i Comuni dell’ambito territoriale. Il Comune di Pistoia ha espresso voto contrario all’ultima proposta di piano economico finanziario deliberata dall’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ato Toscana centro. Per Pistoia non dovrebbero infatti essere i cittadini a farsi carico degli aumenti dovuti alle carenze impiantistiche per lo smaltimento dell’indifferenziata e alle irrealizzate previsioni contenute nel piano regionale di gestione dei rifiuti che, come si intuisce dal nome, è di diretta competenza della Regione, che ha individuato il gestore unico nell’ambito Toscana centro. Pistoia non ha potuto fare altro che votare contro il provvedimento. La Regione potrebbe invece redigere un piano regionale di gestione dei rifiuti in cui decida quale direzione intende intraprendere: vuole continuare a tartassare i cittadini con aumenti delle tariffe o investire in impianti di smaltimento moderni in modo da gravare meno sulle tasche dei contribuenti? È ora che il presidente si assuma le proprie responsabilità”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi.

Infrastrutture: “Giani guarda ai francesi quando ha in casa un colosso come Hitachi”

“Peccato che il presidente Giani abbia organizzato la sua visita allo stabilimento Hitachi Rail di Pistoia solo in occasione dell’apertura dell’hub vaccinale e non abbia posto la giusta attenzione al futuro dell’azienda”. È quanto dichiara il consigliere regionale FdI e vicepresidente della commissione Trasporti Alessandro Capecchi al termine di una visita allo stabilimento di via Ciliegiole assieme al sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi.
Dopo l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio regionale della mozione sul rilancio del distretto, occorre compiere un ulteriore passo per dimostrare il sostegno della Regione allo stabilimento pistoiese di Hitachi Rail e a tutto il distretto ferroviario toscano – afferma Capecchi -. E proprio Pistoia merita una menzione d’onore perché è qui che ci si occupa di tutte le fasi del procedimento della realizzazione di un treno, dalla progettazione alla produzione, fino all’immissione sul mercato e messa in servizio”.
Dall’incontro che con il sindaco abbiamo avuto con i vertici di Hitachi riteniamo necessario e imprescindibile che la Regione Toscana coinvolga le aziende del territorio per progettare nuove soluzioni di trasporto pubblico e mobilità da inserire all’interno del Piano regionale di mobilità e, al tempo stesso, valorizzare, promuovere e consolidare questa realtà. In questo caso la Regione avrebbe la fortuna di poter contare su un leader del settore e player mondiale come Hitachi Rail e sull’intero distretto Ditecfer”, sottolinea il consigliere FdI.
Preoccupa che il presidente Giani, durante la visita allo stabilimento di via Ciliegiole, abbia invece riferito di aspettare un project del gruppo francese Alstom su nuove forme di mobilità e trasporto pubblico. Se così fosse sarebbe davvero assurdo scegliere di non valorizzare e non aprire un tavolo di confronto con un colosso mondiale che ha deciso di investire su Pistoia e sulla Toscana. Hitachi Rail è un’eccellenza del territorio da tutelare e valorizzare, la Toscana non ha certo bisogno di cercare all’estero gruppi che si occupano di costruzione di treni e di infrastrutture ferroviarie. Sarebbe bene che la Regione valutasse la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con Hitachi Rail e a non lasciarsi scappare l’occasione del Recovery Fund – conclude Capecchi -, ma anzi sfruttarlo per investire nel distretto tecnologico ferroviario e potenziarlo in termini di ricerca e innovazione”.

“Tra rincari e inchieste il Pd non è più credibile. No a questa Multiutility”

“Il Pd toscano è arrivato al capolinea, è evidente che non è più in grado di amministrare la nostra Regione e i nostri Comuni! Non passa settimana che non si apprenda di una nuova inchiesta sulla gestione dei rifiuti in Toscana. E ieri è arrivata l’allucinante decisione di Ato Toscana Centro di aumentare le tasse sui rifiuti oltre il 6%. Ma stiamo scherzando? I toscani stanno vivendo una delle crisi economiche più dure della storia d’Italia ma sono nelle mani di una classe dirigente che fruga nelle tasche dei cittadini per ripianare i propri debiti! La Toscana ha bisogno di efficienza, investimenti e tariffe più eque nei servizi pubblici, non certo di una Multiutility – tanto cara ai democratici – che riunirà in un’unica grande holding tutte le singole aziende toscane che operano nei settori energia, acqua e igiene urbana. Temiamo che questa Multiutility sia l’ennesimo carrozzone della sinistra utile ad alimentare aspettative di carriere e prebende. La nostra idea è un’altra. Una vera Multiutility toscana, che tenga in equilibrio visione imprenditoriale e sociale con al centro la governance pubblica per i servizi di energia, acqua e igiene urbana con il costante coinvolgimento dei territori, un progetto industriale serio e affiancata da una authority in grado di verificare efficienze ed efficacia dei servizi pubblici”. E’ la dichiarazione di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana, assieme ad Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e vicepresidente della Commissione Ambiente e Infrastrutture.

Pnrr: “Sul piatto tanti soldi ma troppi vincoli”

Alessandro Capecchi (Fratelli d’Italia), aprendo il dibattito sull’informativa della Giunta regionale, relativa al documento preliminare sul Programma regionale di sviluppo (Prs) 2021-2025, ha invitato a partire dalla “foto dell’esistente”, che ci parla di “una economia reale dai dati drammatici e di una regione che non ha un confronto roseo con gli altri paesi”. E di fronte ad un Prs strettamente legato al Pnrr e ai Fondi strutturali europei, caratterizzati da condizioni e scadenze stringenti, il consigliere ha chiesto “chiarezza sul percorso”, con schemi e tempi dei principali programmi e opere pubbliche. E sfogliando il documento presentato dal presidente Eugenio Giani, Capecchi si è soffermato sul ritardo nella attuazione dei piani, in particolare sulla non menzione del Piano dei Rifiuti, “vera emergenza di questa regione”, così come sulla problematica delle dipendenze, concludendo che “sul piatto ci sono molti soldi, ma poco si dice di come ci verranno dati e come li potremo spendere”.

Impianti di depurazione: “Un altro pasticcio targato Pd”

 “Il governatore Giani si è talmente tanto affrettato a far cancellare l’emendamento pro conciatori da lasciare sul piatto una legge regionale che adesso mette in difficoltà gli impianti di depurazione”. Lo denuncia il consigliere regionale FdI e vicepresidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi, venuto a conoscenza, tramite un accesso agli atti, del fatto che con la nuova legge regionale sugli impianti di depurazione non è più concessa la gestione in comunicazione degli extraflussi. Per poter gestire gli extraflussi si rende necessaria una specifica autorizzazione fino a quantitativi compresi in 50 mg al giorno, mentre per quantitativi superiori serve l’Aia (Autorizzazione integrata ambientale), la cui istruttoria ai fini dell’ottenimento richiede mesi di tempo.
 
“Inutile aver chiesto l’audizione dell’ufficio ambiente in commissione, come aver richiesto approfondimenti sull’abrogazione dei commi 6 e 8 dell’articolo 13 bis della legge regionale 31 maggio 2006 (sui quali non influiva «l’emendamento della vergogna»), inutile aver ribadito tutte le perplessità sull’abrogazione di alcuni commi di una legge senza prevederne una totale e attenta revisione anche in Consiglio regionale direttamente al presidente Giani”, sottolinea Capecchi.
 
“La legge attuale così come modificata penalizza molti impianti di depurazione, tra cui il pratese Gida, poiché vieta la possibilità di smaltire gli extraflussi tramite comunicazione. I risultati prevedibili non possono che essere deleteri: dal creare disservizi, all’aggravio dei costi fino alla difficoltà oggettiva delle imprese di depurazione che non possiedono l’Aia – afferma il consigliere FdI -. Quindi adesso tutti quegli impianti che fino a ora potevano lavorare con una semplice comunicazione si ritrovano dall’oggi al domani a doversi adeguare a nuove regole senza un minimo di preavviso”.
 
Insomma in materia di smaltimento reflui la Regione non sembra farne una giusta -conclude Capecchi -, manca del tutto il coordinamento tra uffici e la qualità normativa è migliorabile. In questo caso sarebbe stato decisamente meglio prevedere una norma transitoria, cioè prevedere un termine di tre/sei mesi entro il quale le aziende prive di Aia avrebbero potuto adeguarsi per poter continuare a smaltire gli extraflussi. Così facendo la Regione Toscana mette a rischio le aziende di depurazione e di spurgo, facendo loro perdere tempo, denaro e forse anche posti di lavoro”.

Pistoia. Donazioni del sangue ridotte d’estate: “Preoccupante e inspiegabile”

“Estate per i centri di raccolta sangue significa di solito difficoltà nel reperire risorse ematologiche perciò chiudere per 18 giornate i centri di prelievo Avis e Fratres della provincia di Pistoia tra luglio e agosto appare preoccupante oltre che inspiegabile”. Lo afferma il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi che annuncia una apposita interrogazione in merito.
 
“Stupisce dunque la decisione del direttore Sos di Pistoia, denunciata da Avis e Fratres, di chiudere per così molti giorni al prelievo in un periodo in cui invece si auspica una ripresa delle attività ospedaliere e di sala operatoria, con conseguente rinnovato bisogno di risorse ematologiche”, sottolinea l’esponente FdI.
 
“I centri di raccolta della provincia di Pistoia soffrono da anni una situazione di criticità dovuta a riduzioni di orario, problemi con il trasporto delle sacche, sempre meno posti prenotabili per la donazione del plasma con la conseguenza che i donatori preferiscono spostarsi a Lucca, Prato o Empoli. Basta tagli, in provincia di Pistoia sono già stati troppi, basti pensare ai presidi ospedalieri di Pescia e San Marcello. La Regione Toscana deve intervenire per interrompere questa migrazione forzata di donatori verso i centri maggiori, a discapito di quelli periferici, e ascoltare le istanze di Avis e Fratres”, conclude Capecchi.