Trasporti : Raddoppio ferroviario Pistoia-Montecatini, dopo un ritardo di due anni Rfi e Regione devono dare tempi certi

Trasporti, Capecchi (Fdi): “Raddoppio ferroviario Pistoia-Montecatini, dopo un ritardo di due anni Rfi e Regione devono dare tempi certi”
“Pendolari, lavoratori e studenti stanno pagando con notevoli disagi la lentezza del cantiere. I lavori iniziati nel 2016 sarebbero dovuti terminare nel 2019 ma ad oggi rimane irrisolto l’annoso nodo della galleria di Serravalle. Per non parlare delle opere compensative per il comune di Pistoia che sono giocoforza in forte ritardo”
Pistoia 10/03/2022 – “Dopo due anni di ritardo accumulato, adesso servono risposte e tempi certi. Li devono dare Rfi e Regione perché non è possibile continuare a tenere sospesa un’opera fondamentale prolungando enormi disagi per pendolari, lavoratori e studenti”. L’appello è del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti.
I lavori per il raddoppio ferroviario Pistoia-Montecatini iniziati nel 2016 sarebbero dovuti terminare nel 2019, con entrata in funzione nel 2020, ma ad oggi rimane irrisolto l’annoso nodo della galleria di Serravalle che sta comportando cicliche interruzioni del traffico sulla linea, il prossimo sarà infatti un altro fine settimana di stop come ha annunciato Rete Ferroviaria Italiana. E già sono previsti ulteriori stop nei prossimi mesi. Questi week-end senza treni si aggiungeranno alle sei settimane continuate di chiusura durante la scorsa estate. Disagi infiniti per 14 chilometri di doppio binario di cui la galleria rappresenta appena due chilometri. Una frana sul versante di Pistoia della galleria di Serravalle sta rallentando il cantiere, per cui ritardi si sommano ai ritardi visto che Rfi non ha ancora approvato il progetto di stabilizzazione e messa in sicurezza della collina di Serravalle. Stiamo parlando di un’opera su cui la Regione ha investito oltre 230 milioni di soldi pubblici –ricorda Capecchi– Sta, dunque, alla Regione, sollecitando Rfi, a dare risposte ai pendolari costretti a fare slalom tra le continue sospensioni della linea con inevitabile aumento dei tempi per gli spostamenti. E’ arrivato il momento di mettere un freno ai disagi!”
Non dobbiamo dimenticare, inoltre, che ci sono una serie di opere compensative previste per il comune di Pistoia che, di conseguenza, sono in forte ritardo come i parcheggi pubblici di Barile e Spazzavento tanto attesi dai residenti di queste località. Così come altre opere compensative, anche impattanti dal punto di vista paesaggistico, sono state già realizzate nel comune di Pieve a Nievole. Se non dovesse essere completato il raddoppio, al danno economico si sommerebbe, dunque, la beffa per i residenti espropriati e per il paese che risulterebbe diviso in due” fa notare Capecchi.

Mefit: Il Pd considera cosa propria la questione del Mercato dei Fiori, non ne discute in Consiglio regionale ma nelle segrete stanze

Mefit, Capecchi-Bartolini: “Il Pd considera cosa propria la questione del Mercato dei Fiori, non ne discute in Consiglio regionale ma nelle segrete stanze”
Bocciati gli atti di Fratelli d’Italia e Lega che chiedevano alla Regione di attivarsi per salvare il Mefit “Se la struttura verrà chiusa determinerà la morte di centinaia di aziende piccole e piccolissime ed il trasferimento in altra sede delle aziende medio grandi”
Firenze 09/03/2022 – “Il Pd considera cosa propria la questione del Mercato dei Fiori, da trattare nelle segrete stanze anziché discuterne in Consiglio regionale. Non è una partita da giocare in solitaria ma c’è bisogno di unità di intenti da parte di tutte le forze politiche perché è in gioco il futuro economico dell’intera Valdinievole. La maggioranza ha bocciato la mozione con le proposte di Fratelli d’Italia perché ritenuta tardiva. Invece, ci siamo mossi tempestivamente dopo un sopralluogo e l’incontro con dirigente e presidente del Mefit. Da notare che in aula, durante la discussione della nostra mozione, non c’era alcun componente della Giunta regionale, un’assenza ingombrante –commenta il Consigliere regionale di Fdi, Alessandro Capecchi, componete della Commissione Ambiente e Territorio- Chiedevamo che il Governo intervenisse con fondi straordinari anche tramite la nomina di un commissario ad acta, visti i tempi ristrettissimi, per affiancare la Regione. Ma chiedevamo anche il coinvolgimento delle associazioni di categoria sulle modalità di effettuazione dei lavori per mettere in sicurezza la struttura. Se il Mefit verrà chiuso determinerà la morte di centinaia di aziende piccole e piccolissime ed il trasferimento in altra sede delle aziende medio grandi, che sono quelle che contribuiscono, con l’affitto delle celle frigorifere e dei magazzini della struttura, al mantenimento in vita della società di gestione del Mefit. Una struttura che vanta 10mila metri quadrati di superficie coperta e quasi 90mila metri quadrati di superficie esterna. Proprio la superficie esterna potrebbe essere utilizzata, temporaneamente, realizzando alcune tensostrutture per consentire la prosecuzione del mercato”.
“La questione relativa al Mercato dei Fiori di Pescia -afferma Luciana Bartolini, Consigliere regionale della Lega– merita la massima attenzione da parte delle istituzioni, Regione in primis. Per tale motivo ci siamo mossi con uno specifico atto che l’Aula ci ha però respinto. In particolare-prosegue la Consigliera della Lega– nel nostro documento chiedevamo d’intervenire, nell’ambito delle risorse del Pnrr assegnate alla Toscana, per reperire i fondi necessari alfine di scongiurarne la chiusura. Oltre a questo, pensavamo fosse utile promuovere un accordo interistituzionale che consentisse di proseguire la normale attività durante l’esecuzione dei necessari lavori. Tutto ciò, come detto non è stato, purtroppo, ritenuto utile dalla maggioranza; vedremo, dunque, se il Pd saprà risolvere la spinosa criticità, oppure se il problema si trascinerà, colpevolmente, senza alcun effetto concreto per altro tempo ancora.”

Urbanistica : La legge Marson ha fallito, la Sinistra lo ammetta! Stop alla doppia pianificazione

Urbanistica, Fratelli d’Italia: “La legge Marson ha fallito, la Sinistra lo ammetta! Stop alla doppia pianificazione”
Il partito di Giorgia Meloni, assieme ai professionisti, alle imprese del territorio e alle altre forze politiche, vuole elaborare un nuovo modello di sviluppo urbanistico
Firenze 03/03/2022 – “La legge Marson ha fallito e la Sinistra toscana dovrebbe avere il coraggio di ammetterlo, invece che procedere con continui correttivi. In Toscana i Comuni sono costretti ad elaborare un doppio livello di pianificazione nonostante ci siano esempi di regioni, anche governate dal Centrosinistra come l’Emilia Romagna, in cui questo meccanismo è stato abbandonato. Un meccanismo inutilmente complesso che mette in difficoltà le amministrazioni e le imprese. Senza dimenticare che esautora totalmente il ruolo politico dei Comuni visto che i piani devono passare dal vaglio regionale. E’ giunto il momento di voltare pagina, le scelte di governo del territorio devono tornare ad appartenere agli enti locali con un unico livello di pianificazione, evitando il doppio livello (piano strutturale e piano operativo). Fratelli d’Italia vuole lavorare assieme ai professionisti, alle imprese del territorio e alle altre forze politiche per elaborare un nuovo modello di sviluppo urbanistico. Non siamo d’accordo con la proposta del Pd di cancellare la discrezionalità politica delle scelte dei consigli comunali rimettendo alla Conferenza dei servizi la collocazione di impianti di termovalorizzazione o di altri impianti solo perché legate al Pnrr. Vanno velocizzate le procedure ma la responsabilità delle scelte politiche deve appartenere alle assemblee elettive”. Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, Francesco Torselli, assieme al consigliere regionale e vicepresidente della Commissione Urbanistica, Alessandro Capecchi, nel corso della conferenza stampa su “Legge Marson e Pnrr: i risultati di Siena e le proposte di Fratelli d’Italia” che si è tenuta, stamani, in Consiglio regionale. Sono intervenuti anche l’assessore all’Urbanistica del Comune di Siena, Francesco Michelotti, e il coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni, nonché vicesindaco di Grosseto, Fabrizio Rossi.
“Vogliamo rivedere la legge Marson ormai vecchia, il mondo è cambiato, ci sono i fondi del Pnrr. Bisogna superare queste norme che hanno ingessato i territori, che hanno prescrizioni troppo invadenti con le realtà territoriali. Bisogna snellire i procedimenti e la burocrazia che finisce soltanto per ingessare lo sviluppo dei territori” fa notare Fabrizio Rossi.
“A Siena abbiamo approvato il Piano operativo e lo abbiamo fatto nonostante le difficoltà incontrate con la legge Marson, dai vincoli che hanno rallentato anche questo percorso amministrativo. Presentando il Piano operativo di Siena, strumento molto elastico e duttile, abbiamo anche annunciato che Fratelli d’Italia presenterà una proposta per modificare la legge urbanistica regionale ormai superata, i consigli comunali devono riacquistare centralità nella pianificazione urbanistica” sottolinea Francesco Michelotti.

Il Governo stanzi risorse eccezionali e garantisca la continuità funzionale del Mefit

Mefit, Capecchi (Fdi): “Il Governo stanzi risorse eccezionali e garantisca la continuità funzionale del Mefit”
Mozione presentata dal Consigliere regionale. “Il Presidente Giani si attivi con il Governo per rilanciare il Mefit grazie ai fondi del Pnrr, e si faccia promotore con l’esecutivo affinché sia nominato un Commissario ad acta che richieda l’accesso al Fondo per le situazioni eccezionali a disposizione del Mise”
Firenze 25/02/2022 – “Il Governo stanzi risorse eccezionali e garantisca la continuità funzionale del Mefit”. Lo chiede, con una mozione rivolta alla Regione Toscana, il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, componete della Commissione Ambiente e Territorio.
“Facendo seguito alla proposta, illustrata dal senatore La Pietra, di nominare un Commissario ad acta, il gruppo regionale di Fdi chiede che il Governatore Giani si attivi in questa direzione perché questo permetterebbe di accedere al Fondo per le situazioni eccezionali a disposizione del Mise. Giani potrebbe anche attivarsi con l’esecutivo nazionale per rilanciare il Mefit anche grazie ai fondi del Pnrr. Si istituisca, poi, un tavolo tecnico di coordinamento dei lavori di manutenzione straordinaria del Mefit, non più rinviabili, garantendo alle associazioni di categoria di poter contribuire, per salvaguardare la continuità delle attività di mercato, l’utilizzo delle celle frigorifere e dei magazzini- sottolinea Capecchi nella mozione- Vogliamo impegnare anche la Giunta a relazionare tempestivamente in merito alla salvaguardia ed al rilancio del Mercato dei Fiori di Pescia, considerato che la legge regionale 57/2009 prevedeva il controllo e valutazione da parte del Consiglio regionale, ed in particolare della commissione competente, del trasferimento della proprietà dell’immobile in oggetto dalla Regione al Comune di Pescia”.
La Regione, oltre a sollecitare il Governo, faccia una verifica per capire quali risorse può destinare al Mefit visto che l’accordo di programma nel 2016, per il passaggio dell’immobile dalla Regione stessa al Comune di Pescia, prevedeva dopo 3 anni la possibilità che la Regione riverificasse l’impegno finanziario” ricorda Capecchi.
“Il Mefit entro il prossimo giugno rischia la chiusura ed il fermo totale della sua strategica attività nel settore florovivaistico, a seguito delle prescrizioni in materia di sicurezza previste dal Corpo dei Vigili del Fuoco e dei mancati lavori di manutenzione del complesso immobiliare, che ammonterebbero ad 8,6 milioni di euro. Il complesso immobiliare ha caratteristiche di ubicazione uniche e strategiche: interessa una superficie di 95.000 mq con una piazza di contrattazione coperta di oltre 10.000 mq che nel quinquennio 2017/2021, nonostante la crisi pandemica, ha visto l’iscrizione di oltre 800 operatori del mercato della filiera florovivaistica. Il Mercato ha un’importanza per il territorio della provincia di Pistoia e per tutta la Toscana. L’interruzione delle attività, conseguenti alla chiusura dell’impianto, determinerebbe un grave danno per tante aziende medio piccole, allo stesso tempo il trasferimento in altra sede delle aziende più grandi minerebbe la sostenibilità finanziaria della gestione da parte della società Mefit” fa notare Capecchi.

Inchiesta Keu, Fdi: Non voteremo la relazione conclusiva della Commissione d’inchiesta. Giunta regionale scorretta e in preda ad un protagonismo tardivo

Inchiesta Keu, Fdi: “Non voteremo la relazione conclusiva della Commissione d’inchiesta. Giunta regionale scorretta e in preda ad un protagonismo tardivo”
“La Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata non è stata messa nelle condizioni di lavorare, la Giunta ha anticipato a più riprese le possibili conclusioni. La situazione è più complessa di quello che si ipotizzava, il decreto di fine gennaio della Commissaria regionale Caselli chiama in causa in corresponsabilità il Consorzio Acquarno e altri soggetti”
Firenze 21/02/2022 – “Sono 13 i siti coinvolti nello scandalo Keu ma i timori è che siano molti di più anche perché il materiale è stato utilizzato anche per appalti privati e non solo per quelli pubblici come la sr 429. La conferma l’abbiamo dal decreto emesso, a fine gennaio, dalla Commissaria speciale regionale dottoressa Caselli: nel decreto viene chiamato in causa anche il Consorzio Acquarno e altre ditte oltre a quella dell’imprenditore Lerose, indagato dalla Dda di Firenze per presunta collusione con clan della ‘ndeangheta. Il decreto della dirigente Caselli parte dal presupposto che ci sia una nota della Provincia di Pisa che imponeva al Consorzio Aquarno di fare le verifiche ambientali prima di cedere a terzi il Keu, verifiche che pare non siano state effettuate, parliamo di circa 15mila tonnellate annue di Keu dal 2014 al 2019” dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, il capogruppo Francesco Torselli, Alessandro Capecchi, componente della Commissione d’Inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata in Toscana, Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, e Vittorio Fantozzi, presenti alla conferenza stampa organizzata in Consiglio regionale.
“La Commissione ha svolto il suo ruolo ma non è stata supportata dalla Giunta regionale e dagli uffici, abbiamo sempre avuto materiale in extremis e la Giunta è stata scorretta ed in preda ad un protagonismo tardivo cercando sempre di anticipare le possibili conclusioni, come il presidente Giani che ha reso noto l’accordo con la Guardia di Finanza e l’assessore Monni che ha annunciato l’intesa con l’Università di Pisa per verificare i livelli di inquinamento del Keu sul territorio regionale -attaccano gli esponenti di FdiChiederemo anche agli altri componenti della Commissione, espressione della minoranza regionale, di non votare una relazione unica perché sulla vicenda Keu la Giunta ha giocato al ribasso non mettendo la Commissione nelle condizioni di preparare quelle proposte che rendano molto più difficile la possibilità per le organizzazioni criminali di infiltrarsi e radicarsi nella nostra regione”.
“In Toscana la Sinistra continua a minimizzare il problema delle infiltrazioni mafiose oltre a voler gettare una coltre di silenzio sulla scandalosa vicenda Keu. Serve una Commissione permanente Antimafia, ricordiamo che il giorno prima che deflagrasse lo scandalo Keu, il Pd bocciò la proposta di Fratelli d’Italia di istituire tale Commissione dicendo che la loro parte politica stava già facendo tutto il possibile -ricordano Torselli, Capecchi, Petrucci e Fantozzi– Gli imprenditori della zona del Cuoio sono da tutelare perché settore d’eccellenza per la nostra economia, da sempre all’avanguardia nell’innovazione tecnologica. Riteniamo tuttavia che anche l’Associazione conciatori debba costituirsi come parte civile nel processo penale esattamente come il Comune di Santa Croce, non si può fare finta di niente.”

Scongiurare la chiusura del Mefit, serve l’unità di tutte le forze politiche

Comunicato stampa
Mefit, Capecchi (Fdi): “Scongiurare la chiusura del Mefit, serve l’unità di tutte le forze politiche”
“Stamani, insieme al consigliere di Pescia Melosi, abbiamo incontrato al Mefit l’amministratore unico Grassotti e il direttore Incerpi. Abbiamo assunto precisi impegni e presto presenteremo un’interrogazione per conoscere la volontà della Giunta in merito al salvataggio del Mefit”
Pescia 16/02/2022 – Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ed il consigliere comunale di Fdi in Consiglio comunale a Pescia, Giacomo Melosi, stamani hanno incontrato al Mefit l’amministratore unico Grassotti e il direttore Incerpi.
“Abbiamo fatto il punto, con amministratore e direttore, per trovare la strada da percorrere per scongiurare la chiusura del Mefit, che avrebbe notevoli ed infelici ripercussioni sul tessuto economico di Pescia e del territorio della Valdinievole. Abbiamo assunto precisi impegni e presto presenteremo un’interrogazione per conoscere la volontà della Giunta in merito al salvataggio del Mefit, visto e considerato che l’accordo di programma nel 2019 prevedeva anche la possibilità, dopo 3 anni, di riverificare l’impegno finanziario della Giunta. E anche perché quell’immobile era di proprietà della Regione ed è stato ceduto al Comune nelle attuali precarie condizioni  di sicurezza. C’è, dunque, anche una responsabilità morale e, ovviamente, amministrativa da parte della Regione. L’impegno di Fratelli d’Italia, per questa vicenda che seguiamo da tempo, è massimo ma serve l’unità di tutte le forze politiche per far arrivare sui tavoli regionali e ministeriali la ferrea volontà di mantenere in vita il Mefit -dichiara il consigliere Capecchi– A livello nazionale ci stiamo muovendo con il senatore La Pietra per verificare la possibilità di intercettare i finanziamenti del Pnrr per questa infrastruttura che garantisce lavoro, occupazione e lo sviluppo in un settore centrale dell’economia regionale che va dalla Valdinievole fino alla costa, coinvolgendo 1200 aziende con 3.500-4000 lavoratori e relative famiglie, per un giro d’affari di oltre 250 milioni di euro”.

Le piscine sono un patrimonio. Con una mozione abbiamo chiesto alla Regione di stanziare ristori urgenti per scongiurarne la chiusura

Caro energia, Capecchi (Fdi): “Le piscine sono un patrimonio. Con una mozione abbiamo chiesto alla Regione di stanziare ristori urgenti per scongiurarne la chiusura”
“La piscina Marchi di Pescia va difesa, così come tutte quelle della provincia di Pistoia e quelle regionali. Ingestibili gli aumenti del costo dell’energia e del gas. Sta saltando il sistema”
Pistoia 11/02/2022 – “Ingestibili, anche per le piscine, gli aumenti del costo dell’energia e del gas. Sta saltando il sistema, si rischia di perdere un enorme patrimonio territoriale e regionale fatto di strutture, competenze e professionalità, proprio nel momento in cui arrivano i fondi europei per realizzare nuovi impianti. La piscina Marchi di Pescia va difesa, così come tutte quelle della provincia di Pistoia e quelle regionali. Con una mozione di Fratelli d’Italia abbiamo chiesto alla Regione di stanziare, con una variazione di bilancio, risorse straordinarie per scongiurare la chiusura ed il fallimento delle società o associazioni che gestiscono le piscine pubbliche in concessione a terzi e privati” fa sapere il Consigliere regionale di Fdi, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Infrastrutture.
“Le bollette sono raddoppiate, se non triplicate, e gli utenti si sono sensibilmente ridotti, senza dimenticare che la piscina Marchi ha chiuso i battenti nel marzo del 2020 ed è rimasta chiusa per un anno e mezzo –sottolinea Capecchi– Nonostante le misure di contenimento dei super rincari messe in campo dal Governo nazionale, gli aumenti in bolletta di energia elettrica e gas aggravano pesantemente le già compromesse condizioni economiche di alcuni settori, ormai vicini al collasso, quali gli impianti sportivi ed in particolare quelli natatori. Le piscine sono in assoluto tra gli impianti sportivi più “energivori”, e nonostante la riduzione di incassi i gestori si trovano comunque a dove far fronte a ingentissimi costi per riscaldamento ed elettricità.”

Rifiuti : La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano dei rifiuti della Regione

Rifiuti, Capecchi (Fdi): “La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano dei rifiuti della Regione”
“Una vittoria del Centrodestra ma anche del Consiglio regionale, la Giunta rispetti l’Assemblea consiliare e non la metta sempre di fronte al fatto compiuto. Il Piano rifiuti della Toscana continua a non esistere, senza numeri e senza una strategia!
Firenze 09/02/2022 – “La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano rifiuti della Regione, una vittoria del Centrodestra ma anche del Consiglio regionale che deve essere rispettato! Un avvio scorretto, che non consentiva al Consiglio di dare effettivamente gli indirizzi come prevede l’articolo 48 dello Statuto consiliare –dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio- Affinché l’Assemblea consiliare dia gli indirizzi bisogna metterla nelle condizioni di avere tutte le conoscenze possibili compreso l’esito del bando che è ancora aperto e che si concluderà, con la proroga, il 14 marzo. Come Fratelli d’Italia abbiamo posto una questione non solo formale ma anche di sostanza, perché l’articolo 48 dello Statuto del Consiglio regionale recita che l’informativa al Consiglio deve essere precedente rispetto all’avvio formale dei piani, in questo caso del Piano dei rifiuti. In realtà la Giunta, sulla base di un regolamento del 2019, ha fatto contestualmente l’informativa al Consiglio regionale e l’avvio del procedimento. Questo significa mettere il Consiglio di fronte al fatto compiuto. Avremmo potuto dare indirizzi ben diversi rispetto a quelli dell’informativa ma il materiale è già tutto pubblicato. E’ un approccio che ci preoccupa perché su altre questioni, ad esempio l’aeroporto, sono state proprio le forzature formali a generare il contenzioso che poi ha bloccato l’iter. Siamo pronti a discutere il Piano dei rifiuti nel merito rispetto al quale abbiamo molte riserve ma anche proposte. Un piano che continua a non convincere molti Comuni con numeri che non si conoscono e senza una precisa strategia: per legge la Regione non può sottrarsi all’obbligo di pianificare il piano.

Sanità : Perché gli infermieri di famiglia sono senza soldi sulle carte carburante?

Sanità, Capecchi (Fdi): “Perché gli infermieri di famiglia sono senza soldi sulle carte carburante?”
Interrogazione del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia in merito alla situazione delle carte carburante della flotta delle auto aziendali delle Asl nell’area pistoiese e della Valdinievole. “Da quanto denuncia il sindacato Nursind l’Asl avrebbe anche chiesto agli infermieri di anticipare il denaro di tasca propria”
Pistoia 09/02/2022 – “E’ davvero clamorosa la denuncia fatta dalla sigla sindacale Nursind degli operatori sanitari, secondo la quale la flotta delle auto aziendali delle Asl, usate dagli infermieri di famiglia e comunità per svolgere i propri servizi sul territorio, sono rimaste senza carburante, carte bloccate ed è perciò impossibile fare il pieno alle auto aziendali. Ho presentato un’interrogazione per sapere il motivo per cui le carte di credito aziendali per il carburante siano state improvvisamente bloccate causando disagi non solo ai lavoratori sanitari ma anche a tutti i cittadini che usufruiscono di tali servizi; in base a quale normativa l’Asl ha chiesto agli infermieri di famiglia e comunità di colmare il deficit organizzativo che si è creato relativamente ai rifornimenti carburante, in pratica, secondo la denuncia del sindacato Nursind, l’Asl avrebbe chiesto agli infermieri di anticipare il denaro di tasca propria. Vorrei anche sapere lo stato attuale degli investimenti che Regione Toscana e Asl stanno portando avanti sul territorio pistoiese per migliorare il servizio di infermieristica di famiglia e comunità”. Lo chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.
“Stiamo parlando di un servizio fondamentale, l’assistenza domiciliare è di primaria importanza per la rete socio-sanitaria nei nostri territori -sottolinea Capecchi- Soprattutto, dopo l’esperienza pandemica che stiamo vivendo, si tratta di un servizio ancora più essenziale per non sovraffollare le strutture ospedaliere. Vogliamo ricordare come tutti gli operatori e infermieri si sono adoperati, in questi anni, nonostante la carenza di personale più volte denunciata, garantendo l’equilibrio del servizio da prestare ai cittadini bisognosi. Molti operatori sanitari hanno dovuto rinunciare anche a ferie e permessi e hanno prestato servizio con orari straordinari insostenibili per garantire tutte le prestazioni necessarie all’assistenza sanitaria, sociale e domiciliare. La riorganizzazione dei servizi non può giustificare tali scempi”.

Trasporti : La Regione ha autorizzato gli aumenti del 30% applicati da Autolinee Toscane sugli abbonamenti trimestrali?

Trasporti, Capecchi (Fdi): “La Regione ha autorizzato gli aumenti del 30% applicati da Autolinee Toscane sugli abbonamenti trimestrali?”
Il Consigliere di Fratelli d’Italia, che ha raccolto varie segnalazioni delle famiglie, con una interrogazione chiederà alla Regione il motivo di questi aumenti e come ha intenzione di intervenire la Giunta per limitarli visto che le famiglie sono già in difficoltà
Firenze 07/02/2022 – “Grazie alle varie segnalazioni che ci arrivano dalle famiglie, apprendiamo che gli abbonamenti trimestrali di Autolinee Toscane, dallo scorso novembre, hanno subito un aumento di circa il 30%. Un rincaro pesante per le famiglie già difficoltà e alle prese con bollette salatissime dovute al caro energia. Con un’interrogazione, vogliamo sapere quale è il motivo di tali decisi aumenti, se sono corretti nell’ambito del contratto di servizio e se sono stati autorizzati dalla Regione. Chiediamo, soprattutto, come intende intervenire la Giunta regionale per limitare tali rincari alleviandone il peso su famiglie e pendolari” annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti.
“Oltre ai rincari degli abbonamenti, sarebbe il caso di rivedere, per alcuni dei centri più grandi, il sistema della tariffazione. Si registrano situazioni in cui, per una differenza di pochi chilometri, c’è un aumento delle tariffe del 60-70%. Alla luce di tutto questo, diventa fondamentale ascoltare in Commissione, come richiesto più volte, i vertici di Autolinee Toscane perché vogliamo vederci chiaro sull’applicazione del contratto di servizio” torna a chiedere Capecchi.