Bene la consegna dei mezzi ai volontari, ma la Regione dia corpo alla riforma della Protezione Civile toscana

Protezione Civile, Capecchi (Fdi): “Bene la consegna dei mezzi ai volontari, ma la Regione dia corpo alla riforma della Protezione Civile toscana”
In occasione della visita del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio alla Cross di Pistoia, il Consigliere di Fratelli d’Italia ha rilanciato l’allarme sulla colonna mobile della protezione civile: “La Giunta si è dimenticata di prorogare la Convenzione in ambito di protezione civile con il Comitato Operativo Regionale del Volontariato, che è scaduta il 31 dicembre”
Pistoia 04/02/2022 – “Bene la consegna dei mezzi ai volontari, ma la Regione dia corpo alla riforma della Protezione civile toscana. La legge regionale 45 del 2020 ha riformato la Protezione civile ma è, purtroppo, una legge quasi completamente disapplicata visto che a distanza di due anni mancano ancora i decreti attuativi della Giunta” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Protezione Civile, che ha partecipato alla visita del capo della Protezione civile Fabrizio Curcio alla Cross di Pistoia.
Il Consigliere Capecchi ha rilanciato l’allarme sulla colonna mobile della protezione civile: “La Giunta si è dimenticata di prorogare la Convenzione in ambito di protezione civile con il Comitato Operativo Regionale del Volontariato, che è scaduta il 31 dicembre. Di fatto la colonna mobile della protezione civile toscana è fortemente compromessa. Una dimenticanza di questo tipo è inaccettabile nella situazione in cui ci troviamo. Siamo ancora in mezzo ad una pandemia e per ragioni del tutto formali, i toscani rischiano di avere una protezione civile azzoppata. Ci rendiamo conto che siamo, ormai, in uno stato di emergenza perenne e la nostra Regione è priva del principale strumento che permette il coordinamento tra i soggetti del volontariato che affrontano le emergenze? Abbiamo presentato un’interrogazione su questo grave errore. Il mancato rinnovo, contravviene alla legge regionale 45/2020 che ha riformato la protezione civile toscana”.

La Regione valuti l’opportunità di impugnare lo statuto della Fondazione Marini, che è stato modificato con un vero e proprio blitz

“La Regione valuti l’opportunità di impugnare lo statuto della Fondazione Marini, che è stato modificato con un vero e proprio blitz”
“E comunque intraprenda ogni azione giuridica possibile a difesa e tutela della storia culturale di Pistoia e della Toscana, oltre che per la tutela della reale volontà della moglie del maestro Marino Marini”
Pistoia 02/01/2021 – “La Regione valuti l’opportunità di impugnare lo statuto della Fondazione Marini, che è stato modificato con un vero e proprio blitz. E comunque intraprenda ogni azione giuridica possibile a difesa e tutela della storia culturale di Pistoia e della Toscana, oltre che per la tutela della reale volontà della moglie del maestro Marino Marini”. Lo chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ponendosi sulla scia di quanto affermato in questi giorni scorsi dal sindaco di Pistoia Tomasi.
Dopo la chiusura del museo, si tratta di un nuovo schiaffo alla città di Pistoia. E’ un atto lesivo delle disposizioni e in violazione delle disposizioni delle volontà della moglie del maestro Marini. La Regione prenda tutte le iniziative nei confronti della Fondazione per bloccare questa operazione che va contro l’identità culturale di Pistoia. E’ un’evidente forzatura: con la Fondazione che diventa un ente del terzo settore, vengono esclusi dal Cda della Fondazione stessa due membri fondamentali, di nomina pubblica, vale a dire il soprintendente regionale Andrea Pessina e il rappresentante di Intesa Sanpaolo, la banca che ha assorbito la Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia, espressione del territorio pistoiese. Con la qualifica di Ets la Fondazione viene iscritta nell’albo unico nazionale sotto la disciplina del Mise, chiediamo perciò che Giani metta in campo ogni misura per opporsi a questa scelta” fa notare Capecchi.

“Rfi velocizzi i lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Montecatini”

Trasporti, Capecchi (Fdi): “Rfi velocizzi i lavori per il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Montecatini”
L’aula del Consiglio regionale ha approvato l’ordine del giorno del Consigliere regionale di Fratelli d’Italia. “Rfi spieghi i gravi ritardi dei cantieri e comunichi un crono programma dettagliato dei lavori. Importante anche monitorare l’andamento dei servizi di autobus sostituivi in termini di qualità e quantità”
Firenze 24/11/2021 – “Il Consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno a mia firma che impegna la Regione a confrontarsi con Rfi per conoscere lo stato dell’arte dei lavori sulla linea ferroviaria Pistoia-Montecatini, individuare le motivazioni dei gravi ritardi dei lavori per il raddoppio ferroviario, stabilire un cronoprogramma dettagliato degli interventi e un monitoraggio sullo svolgimento degli stessi, riferendo in sede di Commissione Trasporti. Un atto che impegna ad utilizzare ogni risorsa e strumento a disposizione per velocizzare la conclusione dei cantieri sulla tratta Pistoia-Montecatini così da offrire ai pendolari un servizio fruibile, efficace, sicuro, con un miglioramento della qualità delle prestazioni, con particolare riferimento ad orari, tempi di percorrenza e tariffe. Così come importante sarà monitorare l’andamento dei servizi di autobus sostituivi in termini di qualità e quantità” lo annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti.
“La linea Pistoia-Montecatini risulta una delle più disagiate. Su tale tratta si attende il raddoppio della ferrovia da molti anni, e nel frattempo si verificano episodi di sovraffollamento, ma soprattutto numerosi e cronici ritardi che gravano sui pendolari, con ovvie ripercussioni sul piano professionale, scolastico, personale, familiare. Costanti i ritardi tra i 5 e i 15 minuti, fino a casi in cui si registrano anche ritardi di oltre 1 ora. I collegamenti ferroviari tra Montecatini Terme e Pistoia sono ripresi il 5 settembre scorso, dopo l’interruzione estiva per i cantieri di realizzazione del doppio binario. Nei mesi estivi di blocco dei treni era stato attivato un servizio sostitutivo con autobus “via Autostrada A11” che hanno provocato numerose lamentele degli utenti per sovraffollamento e ritardi. Tra settembre ed i primi di novembre sulla linea ferroviaria si sono verificati ulteriori disservizi e gravi ritardi per guasti e cantieri, tanto che un comitato di pendolari starebbe promuovendo una class action. Non bisogna dimenticare che pendolari e passeggeri non hanno rimborsi da Trenitalia per i ritardi e i disservizi subiti, se non per ritardi superiori a 60 minuti” sottolinea Capecchi.
Su tale linea ferroviaria perdurano problematiche e incertezze, motivo per cui si rende necessario e urgente un tavolo di confronto tra Regione, Rfi e Comuni coinvolti, per stabilire un cronoprogramma dettagliato, individuare provvedimenti per limitare i disservizi per gli utenti, rendere più agile e rapida la conclusione dei cantieri e l’avvio di un servizio ferroviario efficiente e di qualità -chiede CapecchiFondamentale anche un confronto con il territorio e gli enti locali sulle opere perché resta da risolvere il nodo del sottoattraversamento di Serravalle. Vanno presi impegni precisi per arrivare ad una conclusione dell’opera tenendo conto, anche nella fase esecutiva, delle indicazioni dei residenti che subiscono un notevole impatto da quest’opera. La linea ferroviaria Pistoia-Montecatini rappresenta uno snodo infrastrutturale fondamentale anche sul piano turistico, visti i territori che attraversa. Il flusso dei pendolari ha visto un importante aumento negli ultimi mesi per il ritorno a scuola ed il ritorno al lavoro in presenza. La Regione ha il dovere di intervenire con Rfi per garantire il collegamento ferroviario limitando i gravi disagi che da anni affliggono cittadini e imprese”.
(foto ferrovie.info)

“Sostegno alla disabilità non solo a parole, la Fondazione Maic ha bisogno dei finanziamenti promessi”


Sanità, Capecchi (Fdi): “Sostegno alla disabilità non solo a parole, la Fondazione Maic ha bisogno dei finanziamenti promessi” Il Consigliere regionale interviene dopo l’allarme lanciato dal Presidente della Fondazione Maic di Pistoia. “Ad ottobre la Fondazione ha ricevuto 130mila euro in meno rispetto allo stesso mese del 2019 nonostante le prestazioni siano in aumento. Presenteremo un’interrogazione urgente”


Pistoia 20/11/2021 – “Raccogliamo l’allarme lanciato dal presidente della Fondazione Maic e vogliamo capire cosa sta succedendo, presenteremo un’interrogazione urgente in Consiglio regionale! La sanità toscana sta subendo i contraccolpi di un clamoroso buco di bilancio che sta mettendo a rischio servizi e prestazioni fondamentali. La vicenda della Maic dimostra che si sta tagliando o, comunque, rallentando il finanziamento di attività anche fondamentali per la cura della persona. Ad ottobre la Fondazione ha ricevuto 130mila euro in meno rispetto allo stesso mese del 2019 nonostante le prestazioni siano in aumento.

Sarebbero stati interrotti anche nuovi progetti proprio perché manca la sicurezza di ricevere i finanziamenti previsti –fa sapere il Consigliere regionale di Fdi, Alessandro Capecchi– La Fondazione a Pistoia rappresenta una realtà di eccellenza per il sostegno alle famiglie e la cura di bambini e bambine, uomini e donne con problemi di disabilità gravi, una realtà che è quotidianamente in prima linea per affrontare e curare i vari disturbi dello spettro autistico. A tal proposito vorrei ricordare come il Consiglio regionale abbia approvato la mozione di Fratelli d’Italia che impegna la Regione a potenziare gli interventi a sostegno dei pazienti con disturbi autistici in relazione alle conseguenze della pandemia”.


Si profila una situazione gravissima per le famiglie visto che la Fondazione assiste oltre duemila pazienti, un problema soprattutto pei bambini e ragazzi in età evolutiva perché determinati disturbi e patologie possono essere mitigati solo se si effettuato cure e prestazioni quotidiane. La Regione sta diventando latitante nei confronti del mondo della disabilità, quasi sorda davanti alle richieste di aiuto da parte di tante famiglie. Ci sono anche rischi occupazionali gravi visto che la Fondazione conta 130 dipendenti, che ogni garantiscono professionalità e competenza” incalza Capecchi.


“La seconda variazione di bilancio, che discuteremo nelle prossime sedute consiliari martedì e mercoledì prossimi, riporta circa 53 milioni di spostamento di spese dal 2021 al 2022-2023 in termini di investimento per dare 53 milioni entro la fine dell’anno alle Asl per spese sugli immobili già effettuate. In più il bilancio regionale si carica di altri 40 milioni destinandoli a fondo di riserva, e quindi sottraendo risorse anche ai servizi sociali, per coprire le perdite delle aziende sanitarie –spiega Capecchi– Una situazione grave che sta mettendo in difficoltà anche tante realtà convenzionate con la Regione, come quella storica della Fondazione Maic”.

 

Consorzio bonifica: “Addio alla sede di Pistoia e i cittadini rischiano il rincaro del contributo”

“Oltre il danno la beffa. Non solo la sede del Consorzio di bonifica Medio-Valdarno sarà smantellato a Pistoia, ma i cittadini rischiano anche di dover pagare un rincaro del contributo di bonifica a fronte di una riduzione dei servizi. Dal primo ottobre dei 31 dipendenti della sede di Pistoia, ben 24 saranno trasferiti a quella di Firenze.
I trasferiti appartengono alle seguenti aree e settori: area appalti espropri e legale, contabilità, affari generali, catasto, personale e ambiente. Pistoia perde la sua sede così vengono ridotti servizi e operatività sul territorio pistoiese nonostante che la zona sia ricca di opere di regimazione idraulica. Ci avevano garantito che l’affitto della maxi sede fiorentina sarebbe stato pagato attraverso la locazione attiva degli uffici che rimarrebbero vuoti. Siamo a ridosso del trasferimento a Firenze ed ancora non c’è alcun contratto d’affitto. Saranno sempre i cittadini a dover pagare le scelte avventate della nostra amministrazione?”. Lo dichiara Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e vice presidente della Quarta Commissione.

Hitachi Rail: “Un’acquisizione che rafforza la presenza di Hitachi sul territorio pistoiese e il rapporto con l’indotto”

“Si tratta di un’acquisizione che rafforza la presenza sul territorio pistoiese ed il progetto industriale di Hitachi Rail. Ma anche l’occasione per rafforzare il rapporto con l’indotto” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, commentando l’acquisizione da parte del colosso  giapponese di Gts, leader nel segnalamento ferroviario.
“Sulla base della mozione di Fratelli d’Italia, approvata all’unanimità in Consiglio regionale e in cui si chiedeva alla Regione di sostenere concretamente lo stabilimento Hitachi di Pistoia ed il polo tecnologico ferroviario rendendo sempre più attrattivo il territorio toscano con infrastrutture di mobilità innovative, è il momento di proporre ad Hitachi, da parte della Regione, un protocollo d’intesa che metta nero su bianco gli impegni reciproci, nel rispetto della normativa sulla concorrenza, affinché si rafforzi il legame dell’azienda con il territorio e si faccia di Pistoia e della Toscana il laboratorio progettuale, di ricerca e innovazione del settore della mobilità sostenibile. Valutando in modo positivo l’accordo con i lavoratori dell’Incentrato ci sono le condizioni per un definitivo salto di qualità del rapporto con il territorio. Rimarco con forza la valenza strategica che il presidio pistoiese rappresenta nella galassia Hitachi e nel distretto tecnologico ferroviario toscano. La Toscana deve riprendere a investire e sostenere questo settore in fermento e in grado di crescere e fornire nuovi posti di lavoro” auspica Capecchi.

VarianteMontalese: stanziati 175mila euro dalla Regione

Pistoia – Variante Sp5 Montalese: stanziati 175mila euro dalla Regione. Intervista al consigliere regionale Alessandro Capecchi a Tvl.

“Grazie al lavoro di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ed in particolare nella Commissione di cui sono Vice Presidente, la Regione Toscana ha stanziato 175 mila euro per elaborare lo studio di fattibilità della variante alla cosiddetta ‘Montalese’, la strada provinciale cinque. I fondi stanziati non sono però sufficienti: servirebbero almeno 400 mila euro per mettere a punto lo studio di fattibilità della variante. Lo scorso maggio, avevamo depositato un’interrogazione affinché si aprisse il tavolo tecnico per la progettazione della variante. Oggi, finalmente, abbiamo ricevuto la notizia dello stanziamento. La strada è un vero e proprio pericolo, si verificano troppo spesso incidenti stradali, anche fatali: in via Sestini e via Montalese i residenti e i membri dei comitati di Pontenuovo e Santomato vedono mezzi sfrecciare a tutta velocità come se transitassero in superstrada, con rischi concreti per l’incolumità degli abitanti. La variante si rende necessaria per aumentare la sicurezza e al contempo venire incontro alle esigenze delle imprese del territorio ed era infatti già stata prevista nel piano operativo del Comune di Pistoia. Questo è solo un primo passo per la risoluzione di un problema che affligge centinaia di pistoiesi”. E’ la dichiarazione di Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, vice presidente della Quarta Commissione e già assessore all’urbanistica del Comune di Pistoia. 

Tradizioni e turismo: “Impegno per ottenere contributi per i Cammini della Toscana”

Grazie ad un ordine del giorno di Fratelli d’Italia, di cui sono stato primo firmatario, il Consiglio regionale si è occupato, nell’ambito della variazione di bilancio, anche dei Cammini della Toscana, riconoscendo che il bando scaduto al 31 dicembre non li ha finanziati tutti ma ne sono rimasti fuori alcuni, pur importanti e strategici. Abbiamo, dunque, condiviso l’idea con la maggioranza consiliare impegnando la Regione a trovare le risorse adeguate già con la prossima variazione di bilancio. Speriamo di veder riconosciuto, quanto prima, un sostegno economico anche per il Cammino della Romea Strata e, soprattutto, per quello di San Jacopo proprio nell’anno santo Iacobeo, dichiarato dal Papa, che arriva fino al 25 luglio 2022. E proprio Papa Francesco ha equiparato l’ingresso in porta Santa a Pistoia con quello di Santiago de Compostela” ricorda il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.
“E’ stato approvato il progetto definitivo del cammino di San Jacopo in Toscana di cui Pistoia è capofila di 17 comuni, un progetto in un’area che va da Firenze a Lucca. A questi si stanno aggiungendo anche i comuni di Pisa, Livorno, San Giuliano Terme –sottolinea Capecchi– Fucecchio è invece capofila di 12 comuni toscani nella promozione della Via Romea Strata, un cammino storico che dall’Europa orientale e dal nord Italia arriva fino alla nostra regione”.

Rifiuti: “Giani sgrava la colpa dell’aumento delle tariffe sui Comuni, pensi a presentare il piano regionale di smaltimento”

“Sembra che il presidente Giani in materia di rifiuti non ne azzecchi proprio una e commette anche uno scivolone in materia. Per il presidente la colpa del rincaro della tariffa dello smaltimento rifiuti sarebbe dei singoli Comuni, peccato che le tariffe scaturiscano dal piano finanziario delle Ato (le comunità di ambito territoriale) e poi rispettare i parametri del metodo tariffario di Arera (l’autorità di vigilanza sulle tariffe per quanto riguarda energia e ambiente). Le tariffe dipendono dunque dalla valutazione del piano finanziario che viene fatto in Ato e approvato dalla maggioranza dei partecipanti, composta da tutti i Comuni dell’ambito territoriale. Il Comune di Pistoia ha espresso voto contrario all’ultima proposta di piano economico finanziario deliberata dall’Autorità per il servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani Ato Toscana centro. Per Pistoia non dovrebbero infatti essere i cittadini a farsi carico degli aumenti dovuti alle carenze impiantistiche per lo smaltimento dell’indifferenziata e alle irrealizzate previsioni contenute nel piano regionale di gestione dei rifiuti che, come si intuisce dal nome, è di diretta competenza della Regione, che ha individuato il gestore unico nell’ambito Toscana centro. Pistoia non ha potuto fare altro che votare contro il provvedimento. La Regione potrebbe invece redigere un piano regionale di gestione dei rifiuti in cui decida quale direzione intende intraprendere: vuole continuare a tartassare i cittadini con aumenti delle tariffe o investire in impianti di smaltimento moderni in modo da gravare meno sulle tasche dei contribuenti? È ora che il presidente si assuma le proprie responsabilità”. Così il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi.

Vigili del Fuoco sotto organico e senza mezzi adeguati. Chiesto l’intervento della Regione

Vigili del fuoco sotto organico e con carenza di mezzi e strumentazioni a disposizione. Un problema che affligge il comando di Pistoia e della Valdinievole mettendo a rischio i servizi d’emergenza. Il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi raccoglie le sollecitazioni pervenutegli dalla Fp Cgil per chiedere che la Regione si faccia portavoce della questione con il ministero dell’Interno.
“Pochi mezzi e per lo più datati, anche di 20 o 30 anni, mancanza delle strumentazioni necessarie ai servizi d’emergenza, camion fermi nei parchi macchine perché non ne viene autorizzata la manutenzione a seguito di recenti tagli al budget”, afferma il consigliere FdI.
“Un problema che accomuna la maggior parte dei comandi toscani ma che affligge in particolar modo il comando pistoiese dove si registra la maggior carenza di personale – sottolinea Capecchi -. Mancano le autopompe e soprattutto le autoscale, l’autogru è invece guasta e ferma nel parco macchine senza che ne venga autorizzata la riparazione. Tutto ciò a causa di recenti tagli al budget che però rischiano di avere ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini e non permettono ai vigili del fuoco di operare al meglio delle loro possibilità ”
“Non è accettabile che i vigili del fuoco, che svolgono un servizio così importante, non possano usufruire di mezzi nuovi ed efficienti e che si rischi a scapito della sicurezza dei cittadini. La Regione non può ignorare la questione e deve chiedere l’intervento del ministero dell’Interno”, conclude il consigliere.