Sanità: A che punto è la richiesta di deroga avanzata dall’assessore Bezzini al Ministero per il punto nascite dell’ospedale di Pescia?

Sanità, Capecchi (Fdi): “A che punto è la richiesta di deroga avanzata dall’assessore Bezzini al Ministero per il punto nascite dell’ospedale di Pescia?”
“Dalla nostra interrogazione e successivo accesso agli atti non si capisce a che punto sia l’iter della richiesta di deroga datata 23 giugno. L’Asl ci ha detto che ad essersi rapportato con il Ministero della Salute è stato l’Assessorato regionale”
Firenze 04/10/2022 – “I tecnici hanno fatto la loro parte, adesso è la politica, l’Assessore Bezzini, a dover dare delle risposte. A che punto è la richiesta di deroga avanzata al Ministero della Salute per il punto nascite dell’ospedale di Pescia? I 90 giorni previsti per rispondere alla richiesta di deroga sono scaduti il 23 settembre e ancora non si hanno notizie in merito. E l’Asl Toscana Centro, rispondendo al nostro accesso agli atti, ha spiegato che ad essersi rapportato con il Ministero è stato l’Assessorato regionale. Sono intercorsi scambi documentali tra Ministero e Assessorato tanto da far capire l’orientamento del Comitato percorso nascita?” chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, che a maggio ha effettuato un sopralluogo all’ospedale SS. Cosma e Damiano di Pescia incontrando la direttrice sanitaria, il Capo dipartimento di Ginecologia e ostetricia, il responsabile dell’Area infermieristica.
“Inoltre, non è stata ancora definita l’unificazione delle strutture di Ostetricia e Ginecologia di Pistoia e Pescia in un’unica struttura complessa, unificazione che è al vaglio degli organi sindacali. La creazione di un’unica struttura consentirebbe, sostiene la Asl, la rotazione del personale medico, così da garantire la sicurezza per bambini, mamme e operatori sanitari -sottolinea Capecchi– E’ stato, invece espletato il concorso per dirigenti medici in Ostetricia e Ginecologia e la graduatoria è stata pubblicata: 24 medici specialisti e 69 medici in formazione specialistica, seguirà a breve la chiamata dei vincitori per avere contezza della disponibilità dei dirigenti medici candidati all’assunzione. Mentre è ancora in corso di svolgimento il concorso per i dirigenti medici in Pediatria: il 7 ottobre verranno corrette le prove scritte tenutesi il 28 settembre. Il 17 ottobre è fissata la prova orale per i candidati ammessi.  Continueremo a seguire il tutto con la massima attenzione”.

Liceo Lorenzini : Cosa sta facendo la Regione? Solleciti Provincia di Pistoia e Comune di Pescia, i lavori alla sede del liceo Lorenzini non sono ancora iniziati

Liceo Lorenzini, Capecchi (Fdi): “Cosa sta facendo la Regione? Solleciti Provincia di Pistoia e Comune di Pescia, i lavori alla sede del liceo Lorenzini non sono ancora iniziati”
Interrogazione di Fratelli d’Italia per chiarire ruoli, responsabilità e impegni per risolvere la vicenda. “Fondamentale è capire se il 16 ottobre la scuola potrà recuperare le classi mancanti, ne occorrono 44 e ora sono 21 quelle delle succursali, nella sede centrale e nella vecchia Pretura”
Pescia 17/09/2022 – “Cosa sta facendo la Regione? Presenteremo un’interrogazione affinché la Giunta regionale solleciti Provincia di Pistoia e Comune di Pescia, vogliamo chiarire ruoli, responsabilità e impegni per risolvere la vicenda del Liceo “Lorenzini” di Pescia visto che i lavori alla sede centrale non sono ancora iniziati” annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, che ha raccolto segnalazioni da insegnanti, studenti, genitori, dal Circolo Fdi di Pescia e dagli eletti sul territorio.
“Le notizie che arrivano da Pescia non sono confortanti. I lavori alla sede centrale non sono ancora iniziati e questo fa pensare che, difficilmente, possano essere ultimati nei tempi previsti -sottolineano il consigliere regionale Capecchi, Francesca Capecchi, Andrea Tonarelli e Lorenzo Vignali del gruppo provinciale di Fdi- Se davvero fosse così, l’unica possibilità sarebbe quella del doppio turno mattina/pomeriggio. Sarebbe, infatti, impossibile continuare con la turnazione attuale perché le ore sono poche e la regolarità dell’anno scolastico sarebbe a rischio. Senza dimenticare che il doppio turno mattina/pomeriggio comporterebbe il pressoché totale annullamento della vita sociale di ciascuno studente, molti ragazzi del liceo, ad esempio, frequentano sport a livello agonistico. Inoltre verrebbe azzerata anche la possibilità di svolgere progetti pomeridiani che hanno sempre caratterizzato il Liceo “Lorenzini” –fanno notare gli esponenti di Fdi– Fondamentale è capire se il 16 ottobre la scuola potrà recuperare le classi mancanti, ne occorrono 44 e ora sono 21 quelle delle succursali, nella sede centrale e nella vecchia Pretura. Per il 16 ottobre saranno, come previsto, agibili piano terra e parte del piano primo della sede centrale? Inoltre, i lavori rispetteranno la normativa antisismica?”
“C’è poi la questione dei trasporti. La preside del liceo aveva garantito che Autolinee Toscane avrebbe aggiunto degli autobus per il periodo transitorio dei due turni di lezione (8-11; 11.15-14.15) ma cosi non è stato. Ci sono ancora orari non coperti dal trasporto pubblico urbano” affermano gli esponenti Fdi.

Mefit : Il Governo ha messo i soldi, ma il progetto per rilanciare il Mefit c’è?

Mefit, Capecchi-La Pietra (Fdi): “Il Governo ha messo i soldi, ma il progetto per rilanciare il Mefit c’è?”
Firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Patuanelli il decreto per lo sviluppo della capacità logistica dei mercati agroalimentari all’ingrosso a cui sono destinati 150 milioni di euro nell’ambito della misura Pnrr. “Il progetto per il Mefit è pronto? E’ condiviso da Regione, Comune di Pescia e Mefit? Per partecipare alla ripartizione di questi fondi servono progetti seri”

Pescia 06/08/2022 – “Il Governo ha messo i soldi, ma il progetto per rilanciare il Mefit c’è? Il progetto è pronto? E’ condiviso da Regione, Comune di Pescia e Mercato dei fiori? Per partecipare alla ripartizione di questi fondi servono progetti seri”. Lo dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi ed il senatore Patrizio La Pietra, componente della Commissione Agricoltura e Agroalimentare, dopo che è stato firmato dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Patuanelli il decreto per lo sviluppo della capacità logistica dei mercati agroalimentari all’ingrosso a cui sono destinati 150 milioni di euro nell’ambito della misura Pnrr.

“In occasione della conferenza stampa che Fratelli d’Italia tenne a Pescia lo scorso febbraio, annunciai che per rilanciare la struttura del Mefit c’era la possibilità di attingere ai fondi del Pnrr che riguardano i poli logistici, ed i bandi sarebbero stati aperti a giugno. Adesso i soldi ci sono ma serve un progetto credibile” spiega La Pietra.

“Questa struttura garantisce lavoro, occupazione e sviluppo in un settore centrale dell’economia regionale che va dalla Valdinievole fino alla costa, coinvolgendo 1200 aziende con 3.500-4000 lavoratori e relative famiglie, per un giro d’affari di oltre 250 milioni di euro. Fondamentale sostenere le aziende piccole e piccolissime che operano al Mefit ed il livello occupazionale” ricordano i due esponenti di Fdi Capecchi e La Pietra.

Sanità : Qual è l’esito del concorso bandito dall’Asl per reperire pediatri e ginecologi per il punto nascite dell’ospedale di Pescia?

Sanità, Capecchi (Fdi): “Qual è l’esito del concorso bandito dall’Asl per reperire pediatri e ginecologi per il punto nascite dell’ospedale di Pescia?”
Interrogazione di Fratelli d’Italia. “Il concorso, bandito a maggio e le cui prove erano previste nel mese di luglio, era stato annunciato nella deroga inviata dalla Regione al Ministero”
Pescia 02/08/2022 – “Con un’interrogazione voglio chiedere alla Regione Toscana qual è l’esito del concorso per reperire pediatri e ginecologi per il punto nascite dell’ospedale di Pescia. Il concorso era stato annunciato nella deroga inviata dalla Regione al Ministero. Il concorso, bandito a maggio e le cui prove erano previste per il mese di luglio, rappresenta l’elemento qualificante della richiesta di deroga per l’assunzione di nuovi professionisti. Considerato che le attività previste sono soddisfatte dal punto di vista strutturale, impiantistico e tecnologico, l’Asl fa sapere che, per ottenere la deroga, tutto è legato al superamento delle criticità relative al personale” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, che, lo scorso maggio, aveva effettuato un sopralluogo all’ospedale di Pescia incontrando la direttrice sanitaria, il Capo dipartimento di Ginecologia e ostetricia, il responsabile dell’Area infermieristica e la referente del presidio.
“Con questa interrogazione continuiamo a seguire la vicenda. Abbiamo fatto anche un accesso agli atti del materiale che la Regione ha inviato al Ministero per giustificare il mantenimento del punto nascite, disciplinato da norma nazionali in rapporto sia al personale che al numero dei parti effettuati nell’anno. Confidiamo nel buon esito del concorso ma, soprattutto, che la Regione continui ad investire, dopo averlo fatto nel 2017-2018, sul punto nascite di Pescia” si augura Capecchi.
“Il punto nascite può funzionare soltanto con un adeguato livello di personale –sottolinea Capecchi– L’Asl deve fare in modo di rendere attrattivo il punto nascite di Pescia mettendolo insieme a Pistoia ma, soprattutto, deve assicurare la sicurezza per i bambini, mamme e operatori sanitari. Il numero dei parti deve essere sempre proporzionale alla sicurezza. Abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà allo smantellamento progressivo dell’ospedale di Pescia, la sanità toscana deve ripartire dai territori, dagli ospedali periferici che garantiscono una sanità diffusa. Mantenere aperto e operativo l’ospedale di Pescia, a partire dal punto nascite, è fondamentale per l’intera Valdinievole e non solo, visto che a Pescia arrivano partorienti anche dalla Piana lucchese”.

Crisi Alival : Non lasciare soli i lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Bekaert

Crisi Alival, Capecchi-La Pietra (Fdi): “Non lasciare soli i lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Bekaert”
“Poca collaborazione da parte di Lactalis, che si deve assumere la responsabilità sociale e morale della chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese”
Pescia 16/06/2022 – “Lactalis al tavolo ministeriale ha preso ancora tempo mostrando poca collaborazione e, soprattutto, non volendo tornare sui propri passi. Ha annunciato di voler chiudere gli stabilimenti in Toscana e Calabria ma non ha presentato un piano industriale che supporti la volontà di chiudere e licenziare né di reale prospettiva e sviluppo degli altri siti. L’azienda si deve assumere la responsabilità sociale e morale della chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese. Occorre garantire la continuità occupazionale e produttiva del sito pistoiese. Le istituzioni devono rimanere a fianco dei lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Beakert!” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ed il senatore Patrizio La Pietra, componente della Commissione Agricoltura e Agroalimentare.
“Il totale atteggiamento di chiusura, con iniziative unilaterali nei confronti dei lavoratori, non conviene a Lactalis. Tale comportamento di netta chiusura al confronto costituisce una pessima pubblicità per la proprietà stessa che, peraltro, ha acquisito importanti marchi italiani” ribadiscono Capecchi e La Pietra, che sono in contatto costante con le rappresentanze sindacali.

Mefit : A che punto è l’accordo di programma alla cui sottoscrizione è subordinata l’erogazione di 2 milioni da parte della Regione?

Mefit, Capecchi (Fdi): “A che punto è l’accordo di programma alla cui sottoscrizione è subordinata l’erogazione di 2 milioni da parte della Regione?”
“Il Meft, purtroppo, sconta annosi ritardi della Regione, ogni settimana persa è un danno”
Pescia 15/06/2022 – “Visto che l’erogazione del contributo di 2 milioni da parte della Regione Toscana è subordinata alla sottoscrizione di un accordo di programma, a che punto è l’accordo di programma?”. Lo chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
“Le risorse a disposizione per il Mefit di Pescia sono circa tre milioni di euro, compresi i due recentemente annunciati dalla Regione. Ma per l’effettiva erogazione serve, appunto, la sottoscrizione di un accordo di programma. Il Meft, purtroppo, sconta annosi ritardi della Regione, ogni settimana persa è un danno -spiega Capecchi– Oltre ai tre milioni di euro che sembrerebbero a disposizione, per completare la riqualificazione dell’immobile servono altri 2,5 milioni di euro, che, si dice, possano arrivare dai fondi del Pnrr. Il commissario prefettizio ha annunciato che dopo il 22 giugno le attività al Mercato dei Fiori andranno avanti e ha cercato di rassicurare gli operatori. Il 22 giugno era stato annunciato come il termine oltre il quale si sarebbero dovute interrompere le attività all’interno dell’immobile, che deve essere messo in sicurezza. Fondamentale è che siano salvaguardate le aziende piccole e piccolissime che operano al Mefit, il livello occupazionale e la continuità operativa della struttura” sottolinea Capecchi.

Sanità: Lo smantellamento della sanità territoriale è una scelta miope. Ospedale di Pescia è presidio per l’intera Valdinievole

Sanità, Capecchi (Fdi): “Lo smantellamento della sanità territoriale è una scelta miope. Ospedale di Pescia è presidio per l’intera Valdinievole”
“Aspettiamo la risposta all’interrogazione che abbiamo presentato sull’ospedale di Pescia, dove abbiamo effettuato un sopralluogo e incontrato la direttrice sanitaria”
Pescia 13/06/2022 – “Sin da subito ci siamo interessati alla situazione dell’ospedale Cosma e Damiano di Pescia, con tanto di interrogazione, sopralluogo e incontro con la direttrice sanitaria, il Capo dipartimento di Ginecologia e ostetricia, il responsabile dell’Area infermieristica. Mantenere aperto e operativo l’ospedale di Pescia, a partire dal punto nascite, è fondamentale per l’intera Valdinievole e non solo, visto che a Pescia arrivano partorienti anche dalla Piana lucchese. Gli ospedali periferici devono essere dotati anche di un supporto normativo per spingere i giovani medici specializzandi a svolgere in quelle strutture il loro percorso professionale. Ospedali periferici che devono essere sostenuti dalla telemedicina, da servizi innovativi che possono assicurare, in determinate situazioni, il miglior trattamento anche a distanza. Mentre, invece, assistiamo ad un progressivo smantellamento della sanità territoriale senza avere un’idea precisa. Si organizzano Stati generali della salute, passerelle con il ministro Speranza e poi, invece, si tagliano i servizi sui territori” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro  Capecchi.
“Il capo dipartimento dell’ospedale di Pescia ci ha riferito che sarebbe stato creato un bando unico per il punto nascite di Pistoia e Pescia, i medici vincitori del bando verrebbero poi spalmati sui due presidi sanitari così da garantire la continuità del servizio. Il punto nascite può, infatti, funzionare soltanto con un adeguato livello di personale. L’Asl deve fare in modo di rendere attrattivo il punto nascite di Pescia mettendolo insieme a Pistoia ma, soprattutto, deve assicurare la sicurezza per i bambini, mamme e operatori sanitari. Il numero dei parti deve essere sempre proporzionale alla sicurezza” sottolinea Capecchi.

Liceo Lorenzini : Proponiamo un tavolo d’incontro tra Comune, Provincia, Regione e studenti per trovare una soluzione

Liceo Lorenzini, Capecchi (Fdi): “Proponiamo un tavolo d’incontro tra Comune, Provincia, Regione e studenti per trovare una soluzione”
Interrogazione presentata dal Consigliere regionale alla Regione. “Evitare polemiche e rimpalli di responsabilità”
Pescia 07/06/2022 – “Proponiamo un tavolo d’incontro tra Comune, Provincia, Regione, rappresentanti di studenti e genitori per parlare un’unica lingua e per evitare il rimpallo delle responsabilità. Coinvolgere anche il Comitato dei docenti che da tempo si batte per risolvere il problema. Le polemiche non servono, la priorità è trovare una soluzione per il Liceo “Lorenzini” di Pescia in vista di settembre e del nuovo anno scolastico” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, che è intervenuto sul caso del liceo chiuso per l’inagibilità dell’edificio.
“Altra priorità è quella di far rimanere i ragazzi il minor tempo possibile nei moduli in attesa di trovare una sede alternativa, così da non penalizzare ulteriormente sia gli studenti, sia il numero delle iscrizioni dello stesso liceo. Possono emergere soluzioni nel breve periodo ma va individuata una  sede che possa garantire l’uniformità dell’offerta didattica” sottolinea Capecchi, che poi domanda:E’ stato presentato il progetto per attingere ai fondi del Pnrr?”
Abbiamo presentato un’interrogazione alla Giunta regionale per sapere quali misure abbia, eventualmente, messo in atto per scongiurare l’utilizzo provvisorio di container da settembre, come è stato ipotizzato. Vogliamo anche capire se la Regione intenda fornire ogni supporto utile all’Amministrazione Provinciale di Pistoia affinché possa superare l’attuale situazione emergenziale per gli studenti e per il corpo docente e ricercare una soluzione alternativa di transizione funzionale alla ripresa delle attività scolastiche a settembre –annuncia Capecchi– Abbiamo poi chiesto quali sono i programmi triennali di edilizia scolastica presentati dalla Regione al Miur, a quanto ammontano le richieste per gli istituti e le scuole della Provincia di Pistoia, e se ci sono altri casi emergenziali simili a questo del Liceo Lorenzini”.
“Dopo la proposta di Fratelli d’Italia di utilizzare l’edificio degli ex Uffici finanziari di via Galeotti, già sede dell’Agenzia delle Entrate, come soluzione più immediata per risolvere il problema, adesso anche gli studenti, e i loro genitori, guardano agli ex uffici finanziari come soluzione preferita” ricorda il portavoce di Fdi Pescia Roberto Franchini.

Sanità: L’Asl ha 180 giorni per risolvere la situazione del punto nascite di Pescia

Sanità, Capecchi-Bartolini: “L’Asl ha 180 giorni per risolvere la situazione del punto nascite di Pescia”
“Il capo dipartimento di Ginecologia e Ostetricia Mattei ci ha detto che a fine maggio verrà pubblicato il bando per reperire professionisti ed a luglio si terranno le prove del concorso”
Pescia 20/05/2022 – Sopralluogo all’ospedale SS. Cosma e Damiano di Pescia dei consiglieri regionali Alessandro Capecchi (Fdi) e Luciana Bartolini (Lega), che hanno incontrato la direttrice sanitaria Lucilla Di Renzo, il Capo dipartimento di Ginecologia e ostetricia Alberto Mattei, il responsabile dell’Area infermieristica Fabio Pronti, e la referente del presidio di Pescia Giuditta Niccolai. Sono emerse importanti novità relativamente al caso del punto nascite, del quale è stata annunciata la sospensione dell’attività.
L’Asl ha 180 giorni per risolvere la situazione del punto nascite di Pescia, prima dell’intervento degli ispettori ministeriali. Il capo dipartimento Mattei ci ha riferito che a fine maggio verrà pubblicato il bando per reperire professionisti ed a luglio si terranno le prove del concorso -annuncia il Consigliere Alessandro Capecchi– Verrà creato un bando unico per il punto nascite di Pistoia e Pescia, i medici vincitori del bando verranno poi spalmati sui due presidi sanitari così da garantire la continuità del servizio. Il punto nascite può, infatti, funzionare soltanto con un adeguato livello di personale. L’Asl deve fare in modo di rendere attrattivo il punto nascite di Pescia mettendolo insieme a Pistoia ma, soprattutto, deve assicurare la sicurezza per i bambini, mamme e operatori sanitari. Il numero dei parti deve essere sempre proporzionale alla sicurezza -sottolinea Capecchi– Esprimiamo ferma contrarietà allo smantellamento progressivo dell’ospedale di Pescia, la sanità toscana deve ripartire dai territori, dagli ospedali periferici che garantiscono una sanità diffusa Mantenere aperto e operativo l’ospedale di Pescia, a partire dal punto nascite, è fondamentale per l’intera Valdinievole e non solo, visto che a Pescia arrivano partorienti anche dalla Piana lucchese. Gli ospedali periferici devono essere dotati anche di un supporto normativo per spingere i giovani medici specializzandi a svolgere in quelle strutture il loro percorso professionale. Ospedali periferici che devono anche essere sostenuti dalla telemedicina, da servizi innovativi che possono assicurare, in determinate situazioni, il miglior trattamento anche a distanza”.
“La questione riguardante il mantenimento del Punto nascite a Pescia -afferma il consigliere Luciana Bartolini– è molto importante e l’incontro odierno con i responsabili della struttura ospedaliera, che ringraziamo per l’ospitalità e la chiarezza delle informazioni, è sicuramente servito per dissipare alcuni dubbi. Alla base -prosegue il Consiglierevi è, purtroppo, ma questa non è una novità per i nosocomi toscani, una carenza di personale medico che si cercherà di ovviare con un bando a fine mese riguardante anche l’ospedale di Pistoia. Sembra ci sia la volontà di salvaguardare, in loco, la pre e post assistenza delle partorienti, anche se è fortemente auspicabile che da Roma possa arrivare il via libera che stoppi la chiusura del reparto. Da parte nostra -conclude Luciana Bartolini- continueremo a monitorare l’evolversi della delicata questione, ricordando che il senatore Vescovi ha presentato, sul tema, una specifica interrogazione al Ministro Speranza.”

Sanità : No allo smantellamento del Cosma e Damiano di Pescia, la sanità toscana deve ripartire dagli ospedali periferici

Sanità, Fratelli d’Italia: “No allo smantellamento del Cosma e Damiano di Pescia, la sanità toscana deve ripartire dagli ospedali periferici”
“Dalla Regione fanno sapere che i fondi per la sanità ci sono, allora è un problema di organizzazione dei servizi. Sfidiamo la maggioranza regionale a trovare urgentemente una soluzione”
Pescia 17/05/2022 – “Esprimiamo ferma contrarietà allo smantellamento progressivo dell’ospedale Cosma e Damiano di Pescia, la sanità toscana deve ripartire dai territori, dagli ospedali periferici che garantiscono una sanità diffusa. Dalla Regione fanno sapere che i fondi per la sanità ci sono, tra Pnrr ed un miliardo aggiuntivo che dovrebbe mettere il Governo, allora è un problema di organizzazione dei servizi. Sfidiamo la maggioranza regionale a trovare urgentemente una soluzione per mantenere aperto e operativo l’ospedale di Pescia, a partire dal punto nascite, che serve la Valdinievole e anche la Piana lucchese. Non ci interessa una guerra di logoramento, siamo interessati soltanto a garantire i servizi per le persone” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, e Vittorio Fantozzi, presidente della Commissione d’inchiesta sulla pandemia.
I problemi degli ospedali territoriali, come quello di Pescia, vengono da lontano, quando furono realizzati i quattro nuovi ospedali di Pistoia, Prato, Lucca, Massa con il project financing, strumento di partenariato pubblico-privato. Costo complessivo 419 milioni e 499 mila euro, dei quali 169 milioni messi dallo Stato, 56 milioni dalle Aziende sanitarie e 194 milioni dal concessionario. Nell’ottobre 2019 la Regione destinò alle aziende ed agli enti del Servizio sanitario un miliardo e mezzo di investimenti per interventi di adeguamento e miglioramento degli ospedali e delle strutture sanitarie, quali Case della Salute, sedi distrettuali, strutture psichiatriche, elisuperfici. Il project financing non si è rivelata la strada giusta per la realizzazione degli ospedali pubblici, con un forte squilibrio a vantaggio del privato, come, tra l’altro ha confermato la Corte dei conti. L’impegno finanziario della Regione è stato dell’80% con un costo complessivo di 1,59 miliardi di euro, cifra che ha appesantito le casse regionali penalizzando di fatto i piccoli ospedali”.
“Se davvero la Regione vuole mantenere servizi efficienti, mi chiedo come mai allora non è stato fatto nulla per ottenere la deroga prevista dalla legge per gli ospedali in condizioni orogeografiche difficili e che non raggiungono la quota dei 500 parti annui, quando anche a causa dei dirottamenti delle partorienti in altre strutture a causa del Covid si poteva benissimo prevedere questo calo -dichiara Giacomo Melosi consigliere comunale di FDI di Pescia– Sono evidenti le responsabilità politiche frutto di una chiara volontà di depotenziare ulteriormente l’ospedale della Valdinievole”.
“L’annunciata chiusura del punto nascite dell’ospedale di Pescia è solamente l’ultimo di una serie di azioni politiche sanitarie regionali che hanno depotenziato, di volta in volta, il presidio sanitario della Valdinievole. La scelta politica della Regione, legittima (sia chiaro) ma che non condivido in alcun modo, è quella di accentrare i servizi nelle zone maggiormente popolate -sottolinea Lorenzo Vignali, vicesindaco di Chiesina Uzzanese e consigliere provinciale- La Valdinievole, come tutte le altre aree “periferiche” della Toscana è continuamente penalizzata in tutta una serie di scelte fondamentali per lo sviluppo futuro del nostro territorio: infrastrutture, rifiuti, mobilità, sanità. La scelta della Regione è sempre quella di avere un occhio di riguardo verso i grandi centri, un centralismo che si va a scontrare con l’essenza del nostro territorio che si forma da secoli sui campanili, sulle specificità dei vari comuni che animano e rendono grande la nostra Regione. Spero in un dietrofront sull’ospedale di Pescia”.