Infrastrutture : A che punto sono i lavori per il consolidamento ed il risanamento del ponte sul Fossi di Pontelungo a Manciano?

Infrastrutture, Fratelli d’Italia: “A che punto sono i lavori per il consolidamento ed il risanamento del ponte sul Fossi di Pontelungo a Manciano?”
Interrogazione alla Regione e all’assessore Baccelli. Capecchi, Torselli, Rossi: “Per quale motivo si è venuta a creare una latenza così grave tra il finanziamento del progetto e l’esecuzione dei lavori, vista anche l’importanza strategica del ponte?”
Grosseto 04/09/2022 – “A che punto sono i lavori per il consolidamento ed il risanamento del ponte sul Fossi di Pontelungo a Manciano, in provincia di Grosseto?”. Lo chiedono il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti, il capogruppo Fdi in Consiglio regionale Francesco Torselli, ed il candidato Fdi alla Camera dei Deputati Fabrizio Rossi, con un’interrogazione rivolta alla Regione e all’assessore Baccelli.
Per quale motivo si è venuta a creare una latenza così grave tra il finanziamento del progetto e l’esecuzione dei lavori, vista anche l’importanza strategica del ponte? -domandano Capecchi, Torselli e Rossi– Vogliamo anche sapere se la Provincia di Grosseto ha rendicontato le somme spese stanziate dalla Regione Toscana, nei termini previsti dalla delibera del 2019, e se lo stato di degrado del ponte non necessiti di ulteriori valutazioni di sicurezza”.
“Il Ponte sul Fosso di Pontelungo, sulla strada regionale 74, tra Albinia e Manciano, è l’unica via di accesso obbligata al paese di Manciano. Già nel 2018 assessore e sindaco di Manciano avevano sollevato il problema della necessità di interventi di risanamento urgenti, la Provincia di Grosseto aveva richiesto il finanziamento di 400 mila euro per un intervento di manutenzione straordinaria. Nel 2019 la Regione, come capitolo di bilancio, aveva liquidato tale somma alla Provincia. Ma ad oggi, nonostante la predisposizione del cantiere stradale su un progetto di risanamento complessivo di 284 mila euro, nulla è stato ancora fatto e che il ponte, a distanza di 4 anni dai primi rilievi effettuati dai tecnici regionali, provinciali e comunali, presenta gravi criticità nelle spallette e nel cemento armato sotto la sede stradale” sottolineano gli esponenti Fdi.

Porrettana : Anas rassicura sulla prosecuzione e conclusione dei lavori entro ottobre

Viabilità, Capecchi (Fdi): “Porrettana, Anas rassicura sulla prosecuzione e conclusione dei lavori entro ottobre”
“Rappresenta un’arteria fondamentale per il collegamento tra Toscana ed Emilia Romagna e per tutte le attività che ruotano attorno alla collina e montagna pistoiese. Ci siamo presi l’impegno di monitorare i lavori di Anas per verificare l’andamento degli interventi e l’impatto dei cantieri sulla viabilità”
Pistoia 04/04/2022 – “Come vicepresidente della Commissione regionale Trasporti ho sentito Anas per avere un bilancio dei lavori sulla strada Porrettana, un’arteria fondamentale per il collegamento tra Toscana ed Emilia Romagna e per tutte le attività che ruotano attorno alla collina e montagna pistoiese. Anas ha avviato un importante piano di manutenzione straordinaria e rassicura sulla conclusione dei lavori della galleria entro ottobre” annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, che si è confrontato con la struttura tecnica di Anas.
“Per quanto riguarda la Galleria del Signorino i lavori stanno proseguendo con un lieve scostamento rispetto al cronoprogramma, per le avverse condizioni meteo. L’obiettivo è ultimare i lavori di ripristino strutturale entro l’estate, per poi realizzare i nuovi impianti tecnologici di sicurezza (illuminazione, videosorveglianza, ventilazione e antincendio) entro ottobre 2022 e quindi rimuovere il semaforo intelligente installato. A seguire, entro la seconda metà del 2023 saranno realizzati i lavori di risanamento strutturale di due ponti in prossimità della galleria, attualmente in fase di progettazione. Infine per quanto concerne l’asfaltatura della parte nord della collina vecchia, Anas avvierà i lavori a maggio per sfruttare le temperature più miti evitando che le basse temperature, invece, provochino problemi costringendo, quindi, a fare un doppio intervento -sottolinea Capecchi– Nella zona di Sambuca, dove era presente un importante movimento franoso, il cantiere è stato esteso per la realizzazione di ulteriori interventi di miglioramento già programmati, che dovrebbero vedere la conclusione entro il prossimo periodo estivo”.
Ci siamo presi l’impegno di monitorare i lavori di Anas, anche durante l’estate, per verificare l’andamento degli interventi e l’impatto dei cantieri sulla viabilità, che sono necessari ma costituiscono comunque un disagio per il territorio. Ci faremo carico delle segnalazioni dei cittadini e le riporteremo ad Anas” spiega Capecchi.

Il turismo in Toscana ha bisogno di infrastrutture

Il turismo, pilastro dell’economia toscana dalla costa alle aree interne, dalle città d’arte ai nostri parchi, ha bisogno di infrastrutture adeguate, di regole chiare e rispettate, di una classe dirigente che si confronta con gli operatori e gli enti locali, e di idee innovative. Legalità, sostenibilità, per una Regione al passo con le sfide del nostro tempo. Una regione a guida fratelli d’italia!

Il mio intervento al convegno Ripartiamo dai porti e dai litorali

Autopalio e Siena-Grosseto. Fdi: “Altro che pedaggio, automobilisti da rimborsare”

No assoluto al pedaggio per le strade Anas come la Firenze-Siena, l’Autopalio, e la Siena-Grosseto. Anzi, dovrebbero essere rimborsati gli automobilisti che ogni giorno sono costretti a percorrere queste strade disastrate. Significherebbe introdurre una nuova tassa per migliaia di pendolari a fronte di un servizio inadeguato. Stiamo parlando di strade prive di corsie d’emergenza, invase periodicamente da cantieri infiniti, con buche e avvallamenti, con frequenti restringimenti da quattro a due corsie, e persino poco illuminate. Non vogliamo nemmeno sentir parlare del rischio-gabella!” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Mobilità e Infrastrutture.

“Ci chiediamo anche che fine abbia fatto “Toscana Strade spa” che nell’annuncio di un anno fa del Governatore Giani sarebbe dovuta nascere entro il 2021 E che avrebbe dovuto gestire la Firenze-Pisa-Livorno realizzando una terza corsia, dove possibile, e gestendola come un’autostrada. Una società che sarebbe dovuta nascere per garantire interventi più veloci. Promesse elettorali che sono rimaste sulla carta, di “Toscana Strade Spa” si sono perse le tracce” ricordano Torselli e Capecchi.

“Ci aspettiamo –auspicano Torselli e Capecchi- di poter fare nelle prossime settimane un confronto per individuare le infrastrutture strategiche per la viabilità regionale su cui investire. E’ finita da un pezzo l’epoca degli interventi a pioggia, adesso bisogna individuare le infrastrutture essenziali per lo sviluppo regionale e su di esse convogliare investimenti ed energie per non ritrovarci, magari dopo dieci anni, con arterie incomplete e vecchie prima di essere inaugurate. Strategia e tempo devono fare la differenza per non frenare la ripresa economica in atto”.

Trasporti, “Pendolari intrappolati in Fi-Pi-Li e a Impruneta, Baccelli riferisca in commissione”

 “L’apertura di cantieri simultanei, svincoli e corsie chiusi stanno diventando un incubo per pendolari, lavoratori e operatori economici che transitano dalla Fi-Pi-Li, dall’A1 verso Impruneta e dall’Autopalio. Chiediamo che l’assessore ai Trasporti Baccelli venga a riferire in Commissione sul perché si è arrivati a questo caos nel traffico toscano a discapito dei cittadini”. Lo afferma il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi, vicepresidente della commissione Trasporti.
 
“La chiusura dello svincolo dell’A1 Firenze Impruneta e lungo l’Autopalio, dove sono previsti otto mesi di cantieri nel tratto da Impruneta a San Casciano, pone il Chianti fiorentino sotto assedio, proprio nel periodo della ripartenza e dell’arrivo dei turisti, il che, unito alla frana e ai restringimenti della Fi-Pi-Li, ha causato un’esplosione a catena di un problema dopo l’altro nel traffico toscano”, sottolinea Capecchi.
 
“Com’è stato possibile far partire simultaneamente questi cantieri ed essersi ritrovati in questa situazione insostenibile? La Regione Toscana dov’era? Perché non ha interloquito con Autostrade per l’Italia e Anas? Perché non si sono coinvolti i sindaci del Chianti fiorentino nel pianificare questi lavori? E per la Fi-Pi-Li possibile che Regione e Città Metropolitana di Firenze non trovino una soluzione per fare il meglio per i cittadini? Queste sono le conseguenze dello scaricabarile nel Pd e della programmazione di cantieri e chiusure senza coordinamento tra enti preposti. La Regione avrebbe dovuto agire in prima persona per non arrivare a intrappolare i propri automobilisti. Ci aspettiamo che l’assessore Baccelli riferisca in commissione quali sono tutti i lavori previsti e quali soluzioni intende adottare per far riprendere a scorrere il traffico in questi punti nevralgici della viabilità toscana”, conclude Capecchi.

Tramvia fino a Pistoia: “Inaccettabile che Giani liquidi l’ipotesi definendola troppo costosa”

“In un incontro tenutosi a Pistoia il presidente Giani si è lasciato scappare che secondo lui l’estensione della tramvia fino a Pistoia sarebbe troppo costosa e quindi da non prendersi nemmeno in considerazione. Ma non dovrebbe essere uno studio di fattibilità a sciogliere il nodo? Se lo studio di fattibilità, richiesto da un mio ordine del giorno presentato in consiglio regionale lo scorso febbraio, ci dirà che la tramvia Firenze-Pistoia non è realizzabile spetterà comunque alla giunta Giani trovare una soluzione per collegare Pistoia al resto dell’area metropolitana. Di certo non si può continuare a trattare Pistoia come il fanalino di coda dell’intera Toscana”. Così il consigliere regionale FdI e vicepresidente della commissione Trasporti Alessandro Capecchi.
 
“Sembra che il presidente Giani non si sia accorto che la campagna elettorale è finita da un pezzo e che adesso spetta a lui dare risposte concrete ai toscani. Il tempo delle promesse è finito, un presidente di Regione non può permettersi di esprimersi attraverso valutazioni personali, ma deve riferire ai cittadini come stanno le cose e quali siano i fatti supportati a livello tecnico”, affonda Capecchi.
 
Nell’odg presentato a febbraio – continua il consigliere – ho richiesto di avviare, contemporaneamente a quello per Prato, uno studio di fattibilità per verificare anche per la città di Pistoia l’effettiva possibilità di estensione della linea tramviaria o, in caso contrario, di prevedere altri interventi di mobilità collettiva. Dopo quattro mesi stiamo ancora aspettando che l’atto venga discusso in commissione mentre il presidente Giani continua a pontificare sul tema! Per Pistoia vogliamo risposte certe con carte alla mano e non le personali opinioni del presidente”.

Tramvia Firenze-Pistoia: “Chimera o realtà? Se ne discuterà in commissione”

“In Regione si torna a parlare di collegamento tramviario fino a Pistoia grazie a un mio ordine del giorno presentato in consiglio e rinviato all’esame della commissione competente al fine di approfondire il tema con la massima attenzione”. Ne dà notizia il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi.
“Nell’atto presentato – continua il consigliere – ho richiesto di avviare, contemporaneamente a quello per Prato, uno studio di fattibilità per verificare anche per la città di Pistoia l’effettiva possibilità di estendervi la linea tramviaria o, in caso contrario, di prevedere altri interventi di mobilità collettiva”.
“È necessario entrare al più presto nel merito della questione, analizzarla da vicino e sciogliere l’interrogativo: la tramvia da Firenze fino a Pistoia è veramente fattibile? Sono molti gli aspetti da valutare. La tramvia è infatti un mezzo lento e dai cospicui costi di manutenzione – sottolinea Capecchi -. È dunque importante oltremodo non lasciare che la tramvia diventi l’ennesima chimera e concentrarsi sui possibili risultati concreti che possiamo portare alla città”.
“Forse la soluzione migliore per il nostro territorio – conclude il consigliere – è rappresentata al momento da un efficientamento della linea ferroviaria Viareggio-Firenze e la conclusione, al più presto, dei lavori di raddoppio ferroviario tra Lucca e Pistoia. In modo tale che il nostro capoluogo possa essere collegato tramite mezzi veloci con la piana fiorentina e con l’area lucchese”.

“L’idea della tramvia fino a Pistoia riaccende il dibattito sulle infrastrutture, ma non distolga l’attenzione da opere prioritarie: terza corsia e raddoppio ferroviario”

«Bene che si ricominci a parlare di infrastrutture, perché l’attesa sul tema è alta da parte di tutti, cittadini, imprenditori e associazioni di categoria perché non dobbiamo lasciarci scappare l’occasione dei fondi del Recovery Fund. È arrivato il momento di lavorare per colmare il gap infrastrutturale che da troppo tempo caratterizza la nostra regione». È il commento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Mobilità e Infrastrutture Alessandro Capecchi.
«Ben venga quindi parlare l’ipotesi della tramvia che da Firenze arriva fino a Pistoia, lanciata dalle associazioni di categoria. Per questo serve al più presto uno studio di fattibilità che ci dica quali sedi andrebbe a attraversare questo collegamento. Da Firenze a Prato il percorso è delineabile in sede urbana, ma lo sarebbe altrettanto, vista la conformazione del nostro territorio, anche da Prato a Pistoia? In una città, Pistoia, in cui si dorme a ovest e si lavora a est, fin dove dovrebbe arrivare il servizio della tramvia per essere efficace? Inoltre, quale mezzo di trasporto si vorrebbe installare? Il presidente Giani ha parlato di tram-treno per la Pecci-Peretola, anche a Pistoia si avrebbe lo stesso mezzo? E ancora, meglio la tramvia o la metropolitana di superficie?», continua il consigliere FdI.
«Sulla tramvia si faccia subito un progetto di fattibilità che contempli anche Pistoia. Altrimenti il rischio concreto è quello di parlare per anni di un progetto che potrebbe essere irrealizzabile e nel frattempo si andrebbe a distogliere l’attenzione da altre opere veramente importanti e necessarie per Pistoia: la terza corsia dell’autostrada A11 con le relative opere connesse – l’Asse dei vivai e il casello Pistoia Est – oltre al raddoppio ferroviario. La terza corsia renderebbe il traffico più scorrevole, soprattutto in direzione del nodo fiorentino che verrebbe risolto con la modifica dell’area di Peretola. Le opere connesse costituiscono un tassello fondamentale per lo sviluppo del distretto vivaistico pistoiese, oltre a contribuire a decongestionare l’area sud di Pistoia, semplificare l’accesso all’area industriale e smaltire il traffico dei mezzi pesanti dalle strade della piana. È impensabile inoltre avere fasce della giornata non servite da treni da e per Firenze, occorrono più treni subito. Insomma ben vengano le nuove idee, ma prima si dia il via alle opere già progettate e cantierabili. La Regione deve adoperarsi per uscire da questa impasse e sollecitare il Ministero dei trasporti affinché si decida sulla convenzione ad Autostrade per l’Italia, senza la quale i lavori per la terza corsia non potranno realizzarsi», conclude Capecchi.

Tratta Firenze-Lucca. In consiglio regionale il caso del sabotaggio

 Il caso del presunto sabotaggio alla linea ferrata Lucca-Firenze, avvenuto nella notte del 12 gennaio scorso, arriva in Regione Toscana tramite un’interrogazione del consigliere FdI e vicepresidente della commissione Mobilità e Infrastrutture Alessandro Capecchi.
 
«Il presunto atto di sabotaggio alla linea ferroviaria Lucca-Firenze ha destato sconcerto e apre a molti interrogativi che necessitano risposte – spiega Capecchi -. La questione merita la massima attenzione e per questo ritengo siano necessari i dovuti approfondimenti. Primo su tutti, come richiedo nella mia interrogazione indirizzata alla giunta, penso sia fondamentale un’audizione dell’assessore regionale ai trasporti direttamente nella commissione competente, quella Mobilità e Trasporti di cui sono vicepresidente, per riferire ai commissari i dettagli di quanto accaduto».
 
«Ma sono molti i nodi da sciogliere, tra cui se ci sia o meno l’intenzione, da parte della Regione, di potenziare il controllo e la sicurezza sulle linee ferroviarie regionali, in primis sulla tratta in questione – continua il consigliere FdI –, come ritengo che i cittadini debbano sapere se il guasto causato dal presunto sabotaggio possa produrre danni permanenti alla linea al punto da incidere sulla percorribilità. Oltre alle questioni tecniche è bene ricordare che pendolari e studenti hanno subito disagi notevoli nella mattinata del 12 gennaio, è perciò necessario che la Regione dia garanzia del servizio sulla tratta».
 
«E poi c’è la questione del raddoppio ferroviario Pistoia-Valdinievole – conclude Capecchi -. I lavori procedono a rilento ma senza un motivo preciso. A questo punto i cittadini vogliono risposte, la Regione deve essere in grado di indicare una data di ultimazione dei lavori e fare in modo che sia rispettata».