Podere Rota, Fdi: “La discarica va chiusa. Contraddizione clamorosa della Regione che ne prevede l’ampliamento”

“Dopo mesi in cui abbiamo dato battaglia con la nostra mozione in cui chiediamo la chiusura totale e incondizionata della discarica di Podere Rota siamo riusciti a far scoprire le carte al Pd. L’assessore Monni ha fatto sapere che la Regione Toscana non chiuderà Podere Rota entro la fine di quest’anno, come invece precedentemente garantito. Per il Pd Podere Rota potrà chiudere solo a fronte del raggiungimento del conferimento in discarica di un 10% di rifiuti rispetto all’attuale 36%. Ma con quale piano ci chiediamo noi? Grazie a quali impianti, da realizzare su proposta di gestori privati, si potrà diminuire la quantità di rifiuti conferita in discarica? Una clamorosa contraddizione bloccare il conferimento di rifiuti ordinari a Podere Rota ma prevederne l’ampliamento per i rifiuti speciali non pericolosi. Una forzatura che ci appare inspiegabile” dichiarano il consigliere regionale Fdi e vice presidente della commissione Ambiente e Territorio, Alessandro Capecchi e il consigliere regionale Gabriele Veneri.

La mozione di Fratelli d’Italia è stata discussa oggi in commissione Ambiente e Territorio senza tuttavia venire approvata.

“Tenendo conto degli esiti dell’inchiesta pubblica e del volere dei sindaci del territorio, ribadiamo con forza che non esistono le condizioni per concedere alcun tipo di ampliamento della discarica. Dopo 40 anni di attività Podere Rota non può continuare a restare aperta. Fratelli d’Italia è nettamente contraria alla scelta della Regione” -affermano gli esponenti di Fdi- “Inutile aver votato la mozione dei 5 Stelle su Podere Rota, una mozione farlocca che Fratelli d’Italia si è astenuta dal votare poiché si parla solo di chiudere la discarica, e ci mancherebbe non volerla chiudere, ma non si parla di volerne limitare l’ampliamento. I 5 Stelle si sono accorti di Podere Rota solo in tempo di campagna elettorale ma senza voler approfondire bene la questione. Da febbraio Fratelli d’Italia invece ha dato battaglia su tutti fronti per far sì che Podere Rota venga chiusa e non venga nemmeno ampliata. La vera battaglia ora è dire ‘no’ all’ampliamento di Podere Rota e il consiglio regionale ha tutte le carte in regola per poter dire la sua” sottolineano i consiglieri Fdi.

Quella di Pd e 5stelle è una mozione bandiera. Dicono pubblicamente che chiuderanno Podere Rota ma praticamente lasciano la strada aperta per l’ampliamento per i rifiuti speciali. Nel 2017 il Pd bocciò la stessa mozione del 5 stelle presentata dall’allora consigliere Giannarelli. Adesso, invece, l’hanno votata perché sono in campagna elettorale. Non chiudere Podere Rota serve solo a risolvere il problema della mala politica del Pd in tema di infrastrutture ed impianti”, manda a dire il consigliere Veneri.

Piano rifiuti. Fratelli d’Italia: “La Giunta non ha piani per il futuro. Non si può lasciare tutto nelle mani di lobby e stakeholder”

“Dopo aver letto la comunicazione dell’assessore all’Ambiente Monni non si può che pensare: che pasticcio questo nuovo Piano rifiuti! La comunicazione dell’assessore non cita numeri, dati certificati, quantità di rifiuti smaltiti oggi e in che modalità e nemmeno quali siano i risultati attesi da qui a lungo termine. Si citano soltanto alcune previsioni e linee guida dell’Unione europea in materia di riduzione dei conferimenti in discarica e poco altro. Si glissa completamente sull’inchiesta ‘keu‘, come se il tema dei rifiuti non sia invece la vera emergenza in Toscana, e questo è confermato anche dai risultati della commissione parlamentare di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose del 2018. La Giunta sembra non prendere la questione sul serio e sembra voler rinunciare al ruolo politico in materia: non si possono rimandare ai privati le scelte che definiranno il nuovo disegno regionale degli impianti di smaltimento rifiuti, scelte che gravano su imprese e cittadini. Come si fa, poi, a parlare di futuri scenari se non si parla dell’oggi? Siamo fermi ai dati del 2014! La Regione deve assumere termini e responsabilità precise. I territori e i comuni devono essere coinvolti, devono essere parte attiva del nuovo disegno regionale in materia di smaltimento rifiuti, non si può lasciare tutto nelle mani di lobby e stakeholder. Inoltre, in una comunicazione di due anni e mezzo fa dell’allora assessore Fratoni si parlava di tonnellate e tonnellate di rifiuti non riciclabili, individuando come una via quella dei termovalorizzatori, mentre oggi l’assessore Monni magicamente non ne parla più, preferendo trincerarsi dietro uno scolastico slogan ‘no inceneritori, no discariche’ e parlando di ipotetiche ‘nuove tecnologie’. Dove finiranno quindi questi rifiuti che fino a ieri dovevano essere inceneriti? All’estero? Sotto terra? Quali sono queste nuove tecnologie? Che costi hanno? Quale impatto ambientale? Ora il Piano rifiuti cambia nome e diventa Piano dell’economia circolare, ma in sostanza in Toscana si continua a produrre rifiuti senza essere in grado di riciclarli e trarne energia. Al contrario è necessario intervenire con un Piano preciso e articolato, che si basi su dati certi e previsioni puntuali e realizzabili, con il fine ultimo di abbassare le tariffe in bolletta (che invece continuano a crescere a dismisura). Altrimenti lo smaltimento rifiuti diventerà sempre più possibile campo fertile per divenire preda di infiltrazioni malavitose che stabiliscono business fraudolenti anche nella nostra regione”. Così il gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano composto da Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Alessandro Capecchi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri.

Scuola, Fdi: “Persa un’altra estate. Organizzazione ancora ferma, si parla solo di green pass”

Poco o niente è stato fatto in questi mesi estivi per garantire un ritorno in classe in sicurezza. L’organizzazione è ferma, assistiamo solo a proclami. Fratelli d’Italia più volte ha posto l’attenzione sulla necessità di adeguare le strutture scolastiche, gli organici, i trasporti per far fronte all’emergenza sanitaria e garantire a studenti, insegnanti, personale Ata lo svolgimento delle attività didattiche ed evitare la didattica a distanza e gli scaglionamenti in ingresso e uscita. L’anno scolastico 2021/2022 è alle porte e nei palazzi romani ci si interroga ancora su cosa fare” dichiarano i Consiglieri regionali di Fdi Gabriele Veneri, componente della Commissione Cultura e Istruzione, e Alessandro Capecchi.
L’unica novità partorita dal Ministro Bianchi è l’obbligo del green pass che si traduce in un macigno scaricato sul personale scolastico divenuto capro espiatorio. Per poter stare in cattedra i docenti dovranno essere in possesso di green pass, come alternativa al vaccino c’è il meccanismo dei tamponi ogni 48 ore, un’alternativa che, di fatto, rende impossibile, per i presidi, impostare logisticamente il corpo docente. Oltre ad essere un salasso per i singoli insegnanti. Ogni responsabilità va, dunque, a ricadere sul personale scolastico, il Governo procede ad obblighi rinunciando ad interventi strutturali per scongiurare i disagi e i grossolani errori dello scorso anno” sottolineano Veneri e Capecchi.

I consiglieri FdI in festa: il servizio di Italia7

La “Festa dei Patrioti” di ieri sera – organizzata dal nostro Gruppo consiliare in Regione Toscana per raccontare il primo anno istituzionale e per incontrare cittadini, elettori e tantissimi amici – è stata un vero successo.
Grazie a tutti per la partecipazione e per la riuscita dell’evento.

Podere Rota: “Basta rifiuti! Dopo l’audizione dei sindaci la Regione non può più nascondersi”

Basta seppellire rifiuti nella discarica di Podere Rota!”. Lo ribadiscono i consiglieri FdI Gabriele Veneri e Alessandro Capecchi, vicepresidente della commissione Ambiente a seguito dell’audizione dei sindaci del Valdarno in commissione sulla discarica di Podere Rota.
“Affermazioni decise e pesanti quelle dei sindaci che chiedono all’unisono e a gran voce il rispetto degli accordi e la chiusura della discarica entro il 2021 –sottolineano i consiglieri-. Consentire un ulteriore ampliamento della discarica di Podere Rota significherebbe rendere nulla la volontà dei territori e voler procedere in barba alle normative europee”.
Il 4 febbraio come Fratelli d’Italia abbiamo presentato una mozione per impegnare la Regione a chiudere la discarica entro il 2021 –ricordano Veneri e Capecchi-, alla luce di quanto emerso dall’audizione odierna è chiaro che la nostra mozione debba essere messa in votazione quanto prima. La Regione deve procedere entro i termini previsti con la gestione post mortem e conseguente bonifica della discarica, oltre a dover stilare il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti di cui attendiamo l’illustrazione, una volta pronto, da parte dell’assessore all’Ambiente Monni”.
La discarica va chiusa per le emissioni odorigene che emana, per la vicinanza con il Parco naturale delle Balze, per l’inquinamento delle falde acquifere e della zona circostante, per il rispetto delle impegnative come da contratto per l’esaurimento dei volumi. E’ la prima volta che si registra una tale unità di intenti da parte di sindaci di Centrosinistra e Centrodestra, e cittadini. La Regione non può più nascondersi dietro scuse tecnico-amministrative –concludono gli esponenti FdI-. La politica ha la responsabilità di decidere: si facciano impianti tecnologicamente adeguati per lo smaltimento dei rifiuti e si chiudano le discariche. Non vanno deluse le aspettative di una popolazione, Valdarno e provincia di Arezzo meritano rispetto”.

Podere Rota, Veneri-Capecchi (Fdi): “Ampliamento impossibile, dopo oltre 30 anni la discarica va chiusa. C’è in ballo la salute”

Lo affermano in modo chiaro le direttive europee e il nuovo modello della transizione ecologica: è necessario il superamento delle discariche come sistema di smaltimento dei rifiuti e, dunque, è impossibile un ampliamento della discarica di Podere Rota. Dopo oltre trent’anni di attività la discarica deve essere chiusa, come, del resto, era negli accordi del 2013, e devono cominciare le operazioni di bonifica del terreno visto che l’Arpat ha lanciato l’allarme di una potenziale contaminazione delle acque sotterranee” chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri.
“La discarica di Podere Rota, nata alla fine degli anni Ottanta per servire il Valdarno, è diventata  un sito che serve non soltanto la provincia di Arezzo e l’Ato Sud, ma una zona molto più ampia con tonnellate di rifiuti provenienti, ogni giorno, dalla zona fiorentina. Non si può pensare che siano sempre gli stessi territori a subire l’impatto dovuto alla presenza di un impianto di smaltimento dei rifiuti. Come ci sembra ingiustificabile che la Regione definisca l’eventuale ampliamento come una semplice procedura amministrativa, in ballo c’è la salute pubblica perché si tratta anche di rifiuti speciali e non urbani” incalza Veneri.
“Con la sentenza del Consiglio di Stato, che stabilisce che è compito della Regione Toscana provvedere alla bonifica, si risolve un nodo importante nella vicenda di Podere Rota –sottolinea il Consigliere regionale Alessandro Capecchi-. A questo punto la Regione non può che accelerare i tempi e bocciare la richiesta di ampliamento della discarica che metterebbe a rischio la salute dei cittadini per poi, auspicabilmente, mettere mano a un piano regionale dei rifiuti serio e aggiornato. L’inchiesta pubblica sta per volgere al termine e ricordiamo che attendiamo ancora la calendarizzazione dell’audizione dei sindaci del Valdarno aretino in commissione Ambiente”.

Podere Rota, Capecchi-Veneri (FdI): “Richiesta audizione dei sindaci in commissione Ambiente”

Grazie a Fratelli si continua a parlare del futuro della discarica di Podere Rota. Oggi in commissione Ambiente è stata inserita all’ordine del giorno la mozione con cui chiediamo la chiusura della discarica di Podere Rota entro la fine dell’anno” spiegano i consiglieri Fdi Alessandro Capecchi, vice presidente della commissione Ambiente, e Gabriele Veneri.
Abbiamo accettato di rinviare la votazione della mozione affinché possa concludersi l’inchiesta pubblica su Podere Rota –sottolinea Capecchi-. Riteniamo infatti fondamentale che sulla questione emergano tutti i nodi al pettine, per questo abbiamo anche richiesto l’audizione di tutti i sindaci del territorio e del presidente della Provincia di Arezzo in commissione Ambiente. Dopodiché rispetteremo i termini entro i quali andrà a concludersi l’inchiesta pubblica, verosimilmente alla fine di aprile, e poi, con tutte le carte alla mano, torneremo a votare la nostra mozione. Presto organizzeremo anche un sopralluogo per tenere alta l’attenzione sul tema”.
“La Regione non può più temporeggiare, anche i sindaci di Centrosinistra riconoscono che sulla discarica occorre confermare la chiusura del sito entro la fine del 2021, prima che si creino danni ambientali irreversibili. La regione difenda l’ambiente della provincia di Arezzo ed esca dall’ambiguità su Podere Rota. E’ doveroso che tutti gli aretini che siedono in Consiglio regionale si schierino senza imbarazzo facendo una scelta tra la tutela del territorio ed il partito, quella terra martoriata va bonificata!. Con dispiacere ho dovuto accettare tale rinvio, non avendo potere di voto in Commissione ambiente. Vedo che l’inchiesta ha un fine puramente tecnico mentre la nostra mozione ha un indirizzo politico. Si deve essere coerenti con quanto stabilito dalla Regione e avere il coraggio di votare la nostra mozione che chiede la chiusura della dannata discarica, è una nostra responsabilità!”.

Podere Rota: “Potenziale contaminazione, la Regione sospenda l’autorizzazione per ampliare la discarica”

Ho richiesto per l’ennesima volta in commissione Ambiente di discutere al più presto la mozione presentata da Fratelli d’Italia in cui si chiede la chiusura della discarica di Podere Rota entro la fine dell’anno, come più volte promesso dalla Regione Toscana –afferma il consigliere FdI e vice presidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi-. Dopo quanto emerso a seguito delle analisi di Arpat è chiaro che non c’è tempo da perdere. La Regione deve chiudere la discarica e gestirne il post mortem per poi intervenire quanto prima per la bonifica. La Toscana deve dare un segnale chiaro e forte sulla strada che vuole intraprendere in materia di rifiuti. Attendiamo di conoscere il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti in cui si delinei, una volta per tutte, cosa vuole fare la Regione in materia di smaltimento”.
Dopo la relazione dell’Arpat, che parla di “potenziale contaminazione e inaccettabili livelli di odori” a Podere Rota, la Regione deve subito sospendere il provvedimento autorizzativo per ampliare i volumi della discarica -chiede il Consigliere regionale Gabriele Veneri– Inoltre, non capiamo come mai la Presidente della Commissione Ambiente e Territorio del Consiglio regionale, De Robertis, votata dagli elettori della provincia di Arezzo, non si esprima sulla discarica di Podere Rota. Come mai, su un tema così delicato per il territorio, gli esponenti del Pd aretino non si schierano a favore dei cittadini ma si attengono agli ordini impartiti dall’alto?”.