Autolinee toscane e Trenitalia vengano convocate urgentemente in Commissione

Trasporti, Capecchi-Torselli (Fdi): “Autolinee toscane e Trenitalia vengano convocate urgentemente in Commissione”
“Vogliamo capire come l’assessore Baccelli intenda far rispettare il contratto di servizio dalle due società del trasporto pubblico. Il dilagare dell’epidemia e le tante assenze tra autisti e personale ferroviario sta mettendo seriamente a rischio il regolare svolgimento dei servizi per studenti, lavoratori e pendolari”
Firenze 10/01/2021 – “Il dilagare dell’epidemia e le tante assenze tra autisti e personale ferroviario sta mettendo seriamente a rischio il regolare svolgimento dei servizi. Assistiamo alla cancellazione di treni e la soppressione di corse di bus, andava fatto un piano in vista del ritorno a scuola che, purtroppo, non è stato elaborato. Stiamo parlando di un servizio essenziale per lavoratori, pendolari e studenti, un servizio che va garantito quotidianamente. Così come vanno assolutamente evitati gli affollamenti su autobus e treni. Chiediamo la convocazione urgente, in Commissione Trasporti, di Autolinee toscane e Trenitalia.Vogliamo capire come l’assessore Baccelli intenda far rispettare il contratto di servizio dalle due società del trasporto pubblico. Oltre ai problemi conseguenti alla nuova ondata pandemica, ci vengono segnalati difficoltà nei rapporti tra l’azienda Autolinee toscane ed il territorio e difficoltà nei rapporti interni tra azienda, personale e sindacati. Il Consiglio regionale è il depositario del contratto di servizio e, quindi, bisogna vigilare sull’osservanza e intervenire, dove possibile, per migliorare i servizi, alla luce anche del personale carente di Trenitalia di cui la Regione è da tempo a conoscenza.  L’aumento dei contagi fra il personale di Trenitalia ha reso necessario riorganizzare le tratte rimaste scoperte in Toscana attivando servizi di autobus sostitutivi. Purtroppo, aumentano vertiginosamente gli assenti anche fra il personale di Autolinee toscane.” E’ quanto dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, ed il capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, Francesco Torselli.
Già ad agosto 2020 avevamo proposto il coinvolgimento delle aziende private per allestire servizi sostitutivi aiutando così il sistema. Adesso, è necessario fare una riflessione sui trasporti perché questa situazione sta mettendo in grave difficoltà i passeggeri e le città. Se non ci sono trasporti sufficienti, se crolla la fiducia o c’è il rischio di essere contagiati è chiaro che le persone utilizzeranno sempre di più i mezzi privati andando a congestionare le vie di comunicazione. Inoltre, continuare a provocare disagi il passaggio di consegne tra vecchio e nuovo gestore del Tpl, così come i tanti cantieri sulle linee ferroviarie, aperti e chiusi e viceversa, stanno costringendo i pendolari ad utilizzare servizi sostitutivi che pesano essi stessi nell’organizzazione del trasporto. Trenitalia spesso ricorre ad operatori di trasporto bus privati che, poi, vengono ovviamente a mancare per il trasporto pubblico locale.” sottolineano Capecchi e Torselli.

Cosa sta facendo la Regione per tutelare i passeggeri toscani e per non pagare i servizi non effettuati?

“Cosa sta facendo la Regione per tutelare i passeggeri toscani e per non pagare i servizi non effettuati?”
Interrogazione alla Giunta regionale alla luce delle cancellazioni ordinarie e straordinarie di treni da parte di Trenitalia
Firenze 27/12/2021 – “I passeggeri, ed in particolare i pendolari, toscani sono ostaggio quotidianamente di cancellazioni ordinarie ed anche straordinarie dovute, sostiene Trenitalia, alla situazione pandemica. Preso atto di una tale situazione, chiederemo a brevissimo con un’interrogazione cosa stia facendo la Regione per cautelare gli utenti toscani, e se la Giunta regionale, compiendo una verifica puntuale delle cancellazioni, si è attivata per non pagare i servizi ferroviari non effettuati. Torneremo anche a chiedere, formalmente e con urgenza, la convocazione dei rappresentanti di Trenitalia in Commissione Trasporti per verificare il rispetto del contratto di servizio” annunciano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, ed il capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, Francesco Torselli.
“Ai tanti, troppi guasti si sommano le quotidiane interruzioni per lavori, con servizi sostitutivi inadeguati, se a ciò aggiungiamo l’assenza di personale causa pandemia, il servizio ferroviario toscano sta subendo limitazioni e riduzioni insostenibili da troppo tempo. Nella sola giornata di oggi si contano decine di convogli cancellati e una pesante modifica della normale programmazione ferroviaria sulle linee Firenze-Empoli, Firenze-Pontremoli, Firenze-Pisa, Siena-Firenze, Arezzo-Firenze. Senza dimenticare i forti ritardi per i cantieri che periodicamente si registrano sulla tratta Pistoia-Montecatini dove stanno procedendo molto a rilento i lavori per il raddoppio ferroviario -fanno notare Capecchi e Torselli– Tutto ciò merita la massima attenzione da parte della politica toscana. Pur considerando lo stato pandemico come una situazione eccezionale, la Regione deve tutelare lavoratori, studenti e passeggeri garantendo i servizi necessari ed evitando che si blocchi il trasporto pubblico. Infatti, chi tutela i lavoratori che non possono raggiungere i luoghi di lavoro e gli studenti che devono raggiungere le rispettive scuole ed università?” domandano Capecchi e Torselli.

La E78 verrà finalmente completata, ma perché il Corridoio Tirrenico, forse più urgente, non rientra tra le priorità del Governo?

Finalmente la E78 Grosseto-Fano, la Due Mari, dopo 53 anni verrà completata e dovrebbe vedere la luce, il Governo ha riconosciuto l’importanza strategica che riveste il completamento di un’opera cruciale. Ma perché il Corridoio Tirrenico, forse più urgente, non rientra tra le priorità di Roma? Ancora una volta la costa toscana e la Maremma sono dimenticate dal Governo” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, il consigliere regionale, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, ed il Coordinatore regionale Fdi, Fabrizio Rossi.
“Che si parli di nuova autostrada tirrenica o della messa in sicurezza e sistemazione dell’Aurelia si tratta, comunque, di un’opera fondamentale per un’enorme fetta di Toscana. Dal 2018 si sono susseguiti proclami sui lavori di questa infrastruttura stradale che relega il sud della regione a rimanere un territorio dimenticato dalla politica regionale e nazionale. Per il Corridoio Tirrenico, nonostante gli annunci sbandierati dalla classe dirigente Pd, siamo ancora all’età della pietra visto che sono state previste solo briciole (200 milioni stanziati dal Governo Draghi rispetto al miliardo che servirebbe per la messa in sicurezza dell’arteria). Spiccioli che umiliano sindaci, territori e cittadini, che, invece, meritano rispetto. E’ la politica delle promesse non mantenute che i toscani ed i maremmani non si meritano. Tantissime persone ogni giorno, per lavorare o per spostarsi da un luogo ad un altro, percorrono questo tratto di strada da Rosignano a Tarquinia. Strada che molto spesso è alla ribalta delle cronache locali e nazionali per i tanti incidenti e per l’inadeguatezza di questa arteria” sottolineano gli esponenti Fdi.

Keu, Fdi: “Il Pd non vuole rafforzare i controlli nelle aree inquinate dal Keu. Un altro schiaffo per i toscani!”

“In Consiglio regionale la maggioranza ha respinto un nostro ordine del giorno che chiedeva di stanziare maggiori risorse da destinare all’organico tecnico di Arpat per rafforzare i controlli sul territorio dal punto di vista ambientale”
Firenze 07/12/2021 – “Il Pd ha detto no al rafforzamento dei controlli nelle aree inquinate dal Keu” rendono noto i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, capogruppo, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e componete della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Toscana, e Gabriele Veneri, il cui ordine del giorno è stato respinto dall’aula del Consiglio regionale.
“Sul bilancio Arpat si registra una contraddizione clamorosa. L’ente chiude il bilancio 2020 con 6 milioni di utile ma di questo utile l’80% torna alla Regione e, molto probabilmente, finirà per essere risucchiato nell’enorme buco di bilancio della sanità. In realtà, il direttore di Arpat ha confermato che mancano risorse per completare i controlli ordinari, figuriamoci per quelli straordinari. Per questo motivo abbiamo presentato un ordine del giorno chiedendo di potenziare le risorse strumentali, finanziarie e di personale per creare all’interno di Arpat una task force regionale che porti avanti un monitoraggio puntuale ed offra contributi tecnici per eventuali bonifiche nei territori contaminati dal Keu. La maggioranza consiliare ha risposto un secco “no” senza neppure motivare, dando così un altro schiaffo ai toscani che si sono trovati ad affrontare una vicenda gravissima come quella dell’inquinamento derivante dal Keu sotterrato per varie opere pubbliche –sottolineano i consiglieri di Fratelli d’Italia– Chiedevamo anche di potenziare le verifiche su altri siti proprio in chiave preventiva prima che l’inquinamento si trasferisca nella falda acquifera. Ogni volta che il Pd sente la parola Keu si chiude a riccio per non ammettere evidenti responsabilità di una politica sbagliata nella gestione dei rifiuti e dei controlli ambientali”.

Volontariato : “E’ un grave errore assoggettare al regime Iva il Terzo settore. Non sono enti commerciali!”

Volontariato, Fdi: “E’ un grave errore assoggettare al regime Iva il Terzo settore. Non sono enti commerciali!”
“Assoggettare il mondo dell’associazionismo no profit al regime Iva, e poi esentarlo dal pagamento, significa caricare le realtà associative di adempimenti burocratici che possono portare al blocco delle attività. La Toscana è terra di volontariato ed anche durante la pandemia i volontari si sono spesi in prima linea per l’assistenza socio-sanitaria colmando i vuoti lasciati dalle istituzioni”
Firenze 06/12/2021 – “Perché il Governo ha deciso di assoggettare al regime Iva il Terzo settore? Non stiamo parlando di enti commerciali ma di associazioni di volontariato che, anche durante la pandemia, si sono spese in prima linea per l’assistenza socio-sanitaria colmando i vuoti lasciati dalle istituzioni. Assoggettare il mondo dell’associazionismo no profit al regime Iva, e poi esentarlo dal pagamento, significa caricare le realtà associative di adempimenti burocratici che possono portare al blocco delle attività. Un problema serissimo soprattutto in Toscanadove si è sempre investito, dalla sanità, all’assistenza ai disabili, alla protezione civile, sull’integrazione dei servizi pubblici con quelli offerti da una miriade di enti di volontariato. Come Fratelli d’Italia diciamo no e confidiamo che ci possa essere un ripensamento da parte del Governo. Continueremo a difendere il patrimonio di solidarietà sociale e di servizi garantito dal Volontariato toscano e italiano: i volontari sono al fianco dei bisognosi, degli ultimi, degli anziani, degli non autosufficienti, e offrono quotidianamente risposte concrete sociali, sanitarie, culturali a centinaia di migliaia di toscani e milioni di italiani” dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, il capogruppo Francesco Torselli, Alessandro Capecchi, Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri.
“Gli anziani, la comunità in generale e le persone con disabilità sono i principali destinatari delle attività e dei servizi offerti dalle organizzazioni di volontariato che operano in Toscana dove sono presenti, secondi dati Istat, oltre 27.800 istituzioni non profit, sono attivi più di 469mila volontari e sono oltre 51mila i dipendenti. La Toscana registra una presenza di organizzazioni non profit tra le più alte in Italia (75 ogni 10mila abitanti a fronte del 60 nazionale). Si tratta, per lo più, di organizzazioni piccole con un numero di volontari inferiore a 25, solo il 28% delle organizzazioni ha dimensioni grandi, con oltre 50 volontari. Applicare l’Iva a queste realtà significa perciò aggredirle, gravarle e non valorizzarle come si dovrebbe. Senza dimenticare che da diversi anni stiamo assistendo ad una progressiva diminuzione delle organizzazioni di volontariato. Il processo di ricambio generazionale è lento: sono over 55 il 48% dei volontari. Servirebbe investire sulla capacità attrattiva verso i giovani: solo il 2% dei volontari ha meno di 18 anni e il 13,8% ha un’età compresa tra 19 e 29 anni” fanno i consiglieri di Fdi.

Piano Rifiuti “L’assessore Monni si muove al limite della legalità rispetto alla normativa vigente”

Piano rifiuti, Torselli-Capecchi (Fdi): “L’assessore Monni si muove al limite della legalità rispetto alla normativa vigente”
“La Giunta ha preparato un avviso pubblico esplorativo senza aver rifatto il piano rifiuti, diventa difficile anche per gli industriali presentare proposte e progetti senza sapere di quali numeri si sta parlando”
Firenze 24/11/2021 – “L’assessore regionale Monni si muove al limite della legalità rispetto alla normativa vigente. La Giunta ha preparato un avviso pubblico esplorativo senza aver rifatto il piano rifiuti, diventa difficile anche per gli industriali presentare proposte e progetti senza sapere di quali numeri si sta parlando e quali le scelte adottate in un piano. E’ un modo di procedere che tende a deresponsabilizzare la politica cercando di farsi dire dagli industriali e dagli imprenditori dove realizzare gli impianti. Non è poi possibile chiudere le discariche senza aumentare il livello di termovalorizzazione, non puoi chiudere le discariche se non hai gli impianti e per realizzare termovalorizzatori di quarta generazione necessiteranno degli anni. Inoltre, resta il grosso problema delle aree di stoccaggio per i materiali inerti: ad oggi non esistono e i costruttori ce lo hanno a più riprese segnalato. Ci riserviamo di leggere il bando ma la procedura adottata dalla Giunta regionale non convince affatto” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.

Ireos, Capecchi-Torselli (Fdi): “Grazie a FdI in Commissione si inizia a discutere della vicenda. L’Asl rilasci il parere sanitario”

“Grazie ad una mozione di Fratelli d’Italia è iniziata la discussione in Commissione Ambiente della complessa vicenda Ireos, ex Rari, di Livorno, che si è occupata negli anni dello smaltimento di rifiuti anche tossici. L’impianto di trattamento rifiuti, sotto la gestione Rari, era già stato oggetto di un’indagine della Dda per presunto smaltimento illecito di rifiuti tossici. L’attività dell’impianto, anche sotto la gestione Ireos, continua a scatenare le preoccupazioni dei cittadini che si sono riuniti in un comitato –dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale di Fdi Alessandro Capecchi, quest’ultimo nei mesi scorsi ha effettuato un sopralluogo all’impianto incontrando il comitato di cittadini- E’ in corso, dallo scorso luglio, una procedura di valutazione di impatto ambientale postuma. Abbiamo chiesto agli uffici regionali di occuparsi di tale questione e chiesto che l’Asl Toscana Nord Ovest rilasci il parere sanitario, cosa che non ha fatto nella Conferenza dei servizi, così da monitorare l’impatto ambientale dell’impianto. Abbiamo accettato la proposta di sentire il Commissione, il prossimo 16 novembre, l’Arpat ed i tecnici dell’ufficio Ambiente regionale per raccogliere informazioni utili ad integrare la nostra mozione che ricalca quella già presentata in Consiglio comunale a Livorno e a cui ha lavorato il nostro capogruppo Andrea Romiti”.
“A Livorno l’impianto di trattamento rifiuti gestito da Ireos opera senza aver ricevuto il parere sanitario dell’Asl, motivo per il quale le autorità competenti dovrebbero, a nostro parere, richiedere ulteriori approfondimenti in merito all’attività dell’impianto. Ambiente e salute devono essere due priorità per Asl e Regione Toscana” sottolineano Torselli e Capecchi.

Autopalio e Siena-Grosseto. Fdi: “Altro che pedaggio, automobilisti da rimborsare”

No assoluto al pedaggio per le strade Anas come la Firenze-Siena, l’Autopalio, e la Siena-Grosseto. Anzi, dovrebbero essere rimborsati gli automobilisti che ogni giorno sono costretti a percorrere queste strade disastrate. Significherebbe introdurre una nuova tassa per migliaia di pendolari a fronte di un servizio inadeguato. Stiamo parlando di strade prive di corsie d’emergenza, invase periodicamente da cantieri infiniti, con buche e avvallamenti, con frequenti restringimenti da quattro a due corsie, e persino poco illuminate. Non vogliamo nemmeno sentir parlare del rischio-gabella!” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Mobilità e Infrastrutture.

“Ci chiediamo anche che fine abbia fatto “Toscana Strade spa” che nell’annuncio di un anno fa del Governatore Giani sarebbe dovuta nascere entro il 2021 E che avrebbe dovuto gestire la Firenze-Pisa-Livorno realizzando una terza corsia, dove possibile, e gestendola come un’autostrada. Una società che sarebbe dovuta nascere per garantire interventi più veloci. Promesse elettorali che sono rimaste sulla carta, di “Toscana Strade Spa” si sono perse le tracce” ricordano Torselli e Capecchi.

“Ci aspettiamo –auspicano Torselli e Capecchi- di poter fare nelle prossime settimane un confronto per individuare le infrastrutture strategiche per la viabilità regionale su cui investire. E’ finita da un pezzo l’epoca degli interventi a pioggia, adesso bisogna individuare le infrastrutture essenziali per lo sviluppo regionale e su di esse convogliare investimenti ed energie per non ritrovarci, magari dopo dieci anni, con arterie incomplete e vecchie prima di essere inaugurate. Strategia e tempo devono fare la differenza per non frenare la ripresa economica in atto”.

keu. “Situazione più grave del previsto. La sinistra non può gestire la bonifica”

“I risultati delle analisi della Procura di Firenze sul Keu, inquadrano una situazione ancora più grave di quella che ci saremmo aspettati e sembra che i siti inquinati siano destinati ad aumentare. Pensavamo che non ci fosse niente di peggio della regionale 429, dove sono state sepolte 8 tonnellate di materiale tossico. Invece al peggio non c’è mai fine. Nell’area ex Valcis del pisano, i livelli di cromo sono superiori di ben 50 volte rispetto al limite consentito. E a Bucine, questi assassini avevano addirittura venduto il materiale nocivo per riempire i terrapieni di un complesso residenziale in costruzione.

Ciò che sconvolge ancora di più è il silenzio della sinistra e il fatto che tutti i politici coinvolti, ad eccezione di Ledo Gori che era ormai a fine carriera, siano ancora al loro posto. Pensate, il sindaco Deidda – indagata per associazione a delinquere – è ancora primo cittadino e nessuno ha chiesto che si dimettesse. Arpat, già nel 2018, aveva fatto sapere che quel Keu non era a norma. Perché la Regione non ha mosso un dito? Quale interesse aveva la sinistra a tenere tutto nascosto?  La sinistra è troppo compromessa per poter gestire la bonifica dei dodici siti inquinati.

Inoltre, Arpat è da mesi impegnata prevalentemente nella vicenda Keu e il numero di siti inquinati sembra aumentare ogni giorno: temiamo che il suo personale non sia sufficiente per portare avanti la sua attività ordinaria. Ed oggi più che mai la Toscana ha bisogno di una Agenzia di tutela ambientale che funzioni. Per questo chiediamo che il ministro Cingolani mandi un commissario straordinario in Toscana che si occupi di questa delicata fase”. Lo dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano, e Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e membro della Commissione d’Inchiesta sulle infiltrazioni mafiose.

Piano rifiuti. Fratelli d’Italia: “La Giunta non ha piani per il futuro. Non si può lasciare tutto nelle mani di lobby e stakeholder”

“Dopo aver letto la comunicazione dell’assessore all’Ambiente Monni non si può che pensare: che pasticcio questo nuovo Piano rifiuti! La comunicazione dell’assessore non cita numeri, dati certificati, quantità di rifiuti smaltiti oggi e in che modalità e nemmeno quali siano i risultati attesi da qui a lungo termine. Si citano soltanto alcune previsioni e linee guida dell’Unione europea in materia di riduzione dei conferimenti in discarica e poco altro. Si glissa completamente sull’inchiesta ‘keu‘, come se il tema dei rifiuti non sia invece la vera emergenza in Toscana, e questo è confermato anche dai risultati della commissione parlamentare di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose del 2018. La Giunta sembra non prendere la questione sul serio e sembra voler rinunciare al ruolo politico in materia: non si possono rimandare ai privati le scelte che definiranno il nuovo disegno regionale degli impianti di smaltimento rifiuti, scelte che gravano su imprese e cittadini. Come si fa, poi, a parlare di futuri scenari se non si parla dell’oggi? Siamo fermi ai dati del 2014! La Regione deve assumere termini e responsabilità precise. I territori e i comuni devono essere coinvolti, devono essere parte attiva del nuovo disegno regionale in materia di smaltimento rifiuti, non si può lasciare tutto nelle mani di lobby e stakeholder. Inoltre, in una comunicazione di due anni e mezzo fa dell’allora assessore Fratoni si parlava di tonnellate e tonnellate di rifiuti non riciclabili, individuando come una via quella dei termovalorizzatori, mentre oggi l’assessore Monni magicamente non ne parla più, preferendo trincerarsi dietro uno scolastico slogan ‘no inceneritori, no discariche’ e parlando di ipotetiche ‘nuove tecnologie’. Dove finiranno quindi questi rifiuti che fino a ieri dovevano essere inceneriti? All’estero? Sotto terra? Quali sono queste nuove tecnologie? Che costi hanno? Quale impatto ambientale? Ora il Piano rifiuti cambia nome e diventa Piano dell’economia circolare, ma in sostanza in Toscana si continua a produrre rifiuti senza essere in grado di riciclarli e trarne energia. Al contrario è necessario intervenire con un Piano preciso e articolato, che si basi su dati certi e previsioni puntuali e realizzabili, con il fine ultimo di abbassare le tariffe in bolletta (che invece continuano a crescere a dismisura). Altrimenti lo smaltimento rifiuti diventerà sempre più possibile campo fertile per divenire preda di infiltrazioni malavitose che stabiliscono business fraudolenti anche nella nostra regione”. Così il gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano composto da Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Alessandro Capecchi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri.