Infrastrutture : A che punto sono i lavori per il consolidamento ed il risanamento del ponte sul Fossi di Pontelungo a Manciano?

Infrastrutture, Fratelli d’Italia: “A che punto sono i lavori per il consolidamento ed il risanamento del ponte sul Fossi di Pontelungo a Manciano?”
Interrogazione alla Regione e all’assessore Baccelli. Capecchi, Torselli, Rossi: “Per quale motivo si è venuta a creare una latenza così grave tra il finanziamento del progetto e l’esecuzione dei lavori, vista anche l’importanza strategica del ponte?”
Grosseto 04/09/2022 – “A che punto sono i lavori per il consolidamento ed il risanamento del ponte sul Fossi di Pontelungo a Manciano, in provincia di Grosseto?”. Lo chiedono il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Infrastrutture e Trasporti, il capogruppo Fdi in Consiglio regionale Francesco Torselli, ed il candidato Fdi alla Camera dei Deputati Fabrizio Rossi, con un’interrogazione rivolta alla Regione e all’assessore Baccelli.
Per quale motivo si è venuta a creare una latenza così grave tra il finanziamento del progetto e l’esecuzione dei lavori, vista anche l’importanza strategica del ponte? -domandano Capecchi, Torselli e Rossi– Vogliamo anche sapere se la Provincia di Grosseto ha rendicontato le somme spese stanziate dalla Regione Toscana, nei termini previsti dalla delibera del 2019, e se lo stato di degrado del ponte non necessiti di ulteriori valutazioni di sicurezza”.
“Il Ponte sul Fosso di Pontelungo, sulla strada regionale 74, tra Albinia e Manciano, è l’unica via di accesso obbligata al paese di Manciano. Già nel 2018 assessore e sindaco di Manciano avevano sollevato il problema della necessità di interventi di risanamento urgenti, la Provincia di Grosseto aveva richiesto il finanziamento di 400 mila euro per un intervento di manutenzione straordinaria. Nel 2019 la Regione, come capitolo di bilancio, aveva liquidato tale somma alla Provincia. Ma ad oggi, nonostante la predisposizione del cantiere stradale su un progetto di risanamento complessivo di 284 mila euro, nulla è stato ancora fatto e che il ponte, a distanza di 4 anni dai primi rilievi effettuati dai tecnici regionali, provinciali e comunali, presenta gravi criticità nelle spallette e nel cemento armato sotto la sede stradale” sottolineano gli esponenti Fdi.

Viabilità : Giani ha fallito! Follia, 2 ore e 55 minuti per spostarsi da Empoli a Calenzano. Fi-Pi-Li sempre più girone infernale

Viabilità, Fratelli d’Italia: “Giani ha fallito! Follia, 2 ore e 55 minuti per spostarsi da Empoli a Calenzano. Fi-Pi-Li sempre più girone infernale”
“Giani ha puntato tutta la campagna elettorale sulla Fi-Pi-Li, promettendo messa in sicurezza, terza corsia e gestione in house tramite Toscana strade spa. Chi paga per i continui disservizi?”
Firenze 14/06/2022 – “Un’altra giornata di ordinaria follia sulla Fi-Pi-Li con automobilisti in coda dall’alba, una fila che ha toccato i 12 chilometri, 2 ore e 55 minuti per spostarsi da Empoli a Calenzano. Tutto bloccato tra Scandicci e Ginestra Fiorentina, tratti chiusi nell’empolese, viabilità secondaria in tilt e forti ripercussioni anche in autostrada. Purtroppo, pendolari ed lavoratori lo sanno molto bene, la superstrada si è progressivamente trasformata in un girone infernale che tiene in ostaggio gli automobilisti e che costituisce un freno alla competitività dell’economia regionale. Giani ha puntato tutta la sua campagna elettorale sulla Fi-Pi-Li, promettendo messa in sicurezza, terza corsia e gestione in house tramite Toscana strade spa, che non vedrà la luce prima della fine del 2023. A quasi due anni di distanza dall’elezione del Governatore la situazione della superstrada è precipitata: possiamo annunciare il primo grande fallimento di Giani nel governare la Regione” dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ed i consiglieri Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, e Diego Petrucci.
“Oltre danno la beffa perché agli automobilisti è stato comunicato, da Avr spa gestore della superstrada, che la chiusura del tratto empolese è stata dovuta a “imprevisti” nei lavori, cause misteriose a fronte di disagi e disservizi molto reali. Poi si è scoperto che la chiusura, tra Ginestra e Empoli Est, sarebbe dovuta avvenire durante la notte per l’installazione di un nuovo cantiere. La riapertura era prevista per le 6 del mattino ma sembra che il guasto a una delle macchine usate per la sistemazione dei divisori di corsia avrebbe fatto saltare il cronoprogramma e sarebbe stato necessario far arrivare un altro mezzo con tutti i ritardi del caso. Ma chi paga per questi continui disservizi? Nel caso specifico tali lavori straordinari erano stati affidati direttamente dalla Regione Toscana all’impresa che eseguiva i lavori nel cantiere del lotto Montelupo-Empoli est. Presenteremo un’interrogazione, e faremo un accesso agli atti, per verificare quanto accaduto e le eventuali penali a carico della ditta”.

Rifiuti : Aumenti Tari, con le promesse di Giani ed i silenzi di Nardella a pagare sono i cittadini!

Rifiuti, Fratelli d’Italia: “Aumenti Tari, con le promesse di Giani ed i silenzi di Nardella a pagare sono i cittadini!”
“34% di rifiuti ancora conferiti in discarica, aumento dei costi per il porta a porta e super aumento dei costi per la mancanza degli impianti di smaltimento. Una situazione allucinante”
Firenze 24/05/2022 – “Se non funzionerà Livorno e non faremo una scelta decisa di termovalorizzazione la Tari ci raddoppierà. Siamo una regione destinata a smaltire tutto fuori e questo non è possibile”.  Era il 6 giugno 2020 e a proferire il verbo era il candidato alla presidenza della Regione Eugenio Giani. Che pochi giorni dopo, per evitare di far saltare in aria la coalizione che lo sosteneva fece marcia indietro a 360 gradi passando dai carri armati ai fiorellini dell’economia circolare scoprendo che non c’era bisogno di nuovi termovalorizzatori. Oggi la questione di Livorno è ancora al palo mentre la profezia sui costi della Tari di Giani è una certezza. Dopo gli aumenti fino al 6,6 % della tari preventivati per un triennio ora arriva l’ennesimo aumento all’orizzonte” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, il Consigliere regionale Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, il coordinatore comunale di Fdi, Jacopo Cellai, ed il capogruppo in Consiglio comunale a Firenze, Alessandro Draghi
34% di rifiuti ancora conferiti in discarica, aumento dei costi per il porta a porta e super aumento dei costi per la mancanza degli impianti di smaltimento. Con la Regione targata Pd che si sveglia quasi 2 anni dopo le elezioni limitandosi a elencare le 39 proposte di nuovi impianti ricevute sapendo che per almeno 5/7anni non vedremo nessun nuovo impianto alla luce. E Firenze? Al sindaco Nardella può avere fatto anche comodo risparmiare la grana di Case Passerini ma la città che cosa ci ha guadagnato? Niente, solo aumenti Tari, specie per le imprese che coprono il 65% del gettito complessivo. Perché non ha battuto i pugni per un’alternativa a Case Passerini? Siamo in una situazione allucinante. E a pagarne le spese sono sempre i toscani”.

Viabilità : La Fi-Pi-Li rappresenta il fallimento del Pd! Che fine ha fatto Toscana Strade spa

Viabilità, Fratelli d’Italia: “La Fi-Pi-Li rappresenta il fallimento del Pd! Che fine ha fatto Toscana Strade spa?”
Fdi presenterà un’interrogazione alla Regione Toscana. “Anche la Città metropolitana di Firenze denuncia l’inadeguatezza della superstrada: basta con la politica delle toppe! La Fi-Pi-Li rappresenta il fallimento del Pd”
Firenze 24/05/2022 – “Che fine ha fatto Toscana Strade spa che doveva risolvere gli annosi problemi della Fi-Pi-Li? Giani aveva promesso che la nuova società, che avrebbe dovuto gestire la superstrada, sarebbe stata realizzata entro il 2020 e invece se ne sono perse le tracce. Ce la farà il Governatore a vararla entro fine legislatura? Che fine hanno fatto i lavori di adeguamento e messa in sicurezza della superstrada? Anche la Città metropolitana di Firenze ammette l’inadeguatezza della Fi-Pi-Li: basta con la politica delle toppe, con gli annunci da campagna elettorale. La Fi-Pi-Li è una sorta di girone infernale con automobilisti, pendolari, lavoratori costretti a continue code quotidiane, ma costituisce anche un freno alla competitività dell’economia regionale. E’ la dimostrazione del fallimento del Pd” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, il capogruppo Francesco Torselli, ed i consiglieri Diego Petrucci, Vittorio Fantozzi e Gabriele Veneri, che presenteranno un’interrogazione alla Regione Toscana.
“Siamo alla vigilia della stagione estiva con la Fi-Pi-Li che sarà presa d’assalto da vacanzieri e turisti che, immancabilmente, dovranno fare slalom tra cantieri e buche. Serve un intervento strutturale per risolvere i problemi quotidiani della superstrada che non rispetta gli standard di sicurezza: crateri, svincoli e intersezioni ne fanno una strada non a norma” sottolineano i consiglieri di Fratelli d’Italia.

Inchiesta Keu: La Regione ascolti i Comitati della sr 429. Tanti ancora i nodi da sciogliere

Inchiesta Keu, Capecchi-Torselli (Fdi). “La Regione ascolti i Comitati della sr 429. Tanti ancora i nodi da sciogliere”
“Quali contenziosi si sono innescati dopo il decreto della Commissaria speciale regionale Caselli che ha imposto anche al Consorzio Acquarno di attivarsi per le bonifiche?”
Firenze 11/04/2022 – “Ad un anno dall’inizio dell’inchiesta Keu la Regione non ha ancora trovato il tempo di ascoltare i Comitati della sr 429, che si sono appellati per avere certezze sui tempi delle bonifiche ma con cui Governatore e Assessore all’Ambiente non si sono ancora incontrati. Chi pagherà le bonifiche? Verranno fatte pagare davvero a chi ha inquinato o saranno a carico dei cittadini toscani?” Lo chiedono il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale Alessandro Capecchi, componente della Commissione d’Inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità in Toscana.
“Sono 13 i siti coinvolti nello scandalo Keu ma i timori è che siano molti di più anche perché il materiale è stato utilizzato anche per appalti privati e non solo per quelli pubblici come la sr 429. La conferma l’abbiamo dal decreto emesso, a fine gennaio, dalla Commissaria speciale regionale dottoressa Caselli: nel decreto viene chiamato in causa anche il Consorzio Acquarno e altre ditte oltre a quella dell’imprenditore Lerose, indagato dalla Dda di Firenze per presunta collusione con clan della ‘ndrangheta. Il decreto della dirigente Caselli parte dal presupposto che ci sia una nota della Provincia di Pisa che imponeva al Consorzio Aquarno di fare le verifiche ambientali prima di cedere a terzi il Keu,verifiche che pare non siano state effettuate, parliamo di circa 15mila tonnellate annue di Keu dal 2014 al 2019 –ricordano Torselli e Capecchi– Restano ancora tanti nodi da sciogliere, dunque, visto che l’indagine penale è ancora in corso e dal decreto della dott.essa Caselli è emerso un profilo di responsabilità del Consorzio Acquarno di cui il Consorzio di depurazione è proprietario al 93%. Ci sarebbe da capire, inoltre, quali contenziosi si sono innescati dopo il decreto della dirigente Caselli, che ha imposto anche al Consorzio Acquarno di attivarsi per le bonifiche. Tra le partite aperte, in attesa della discussione in Consiglio regionale delle due relazioni svolte in seno alla Commissione d’inchiesta, c’è quella dell’accordo di programma che regola  i rapporti tra Regione, Ministero, Associazione conciatori (Consorzio Acquarno) ed enti locali”.
Il Governatore Giani e l’assessore Monni hanno fatto di tutto per non valorizzare i lavori della Commissione d’Inchiesta tanto che la stessa ha partorito due relazioni conclusive: una di maggioranza e una di minoranza. La Commissione ha svolto il suo ruolo ma non è stata supportata dalla Giunta regionale e dagli uffici, abbiamo sempre avuto materiale in extremis e la Giunta è stata scorretta ed in preda ad un protagonismo tardivo cercando sempre di anticipare le possibili conclusioni e le proposte che di volta in volta emergevano in Commissione. Dai protocolli d’intesa alle bonifiche, ai sistemi di incrocio dei dati, tutto questo è stato anticipato dalla Regione per avere risalto mediatico” sottolineano Torselli e Capecchi.

Rifiuti : E’ la conferma che il Piano dei rifiuti arriverà già confezionato in Consiglio regionale

Comunicato stampa
Rifiuti, Fdi: “E’ la conferma che il Piano dei rifiuti arriverà già confezionato in Consiglio regionale”
Intervento del capogruppo Torselli e del Consigliere Capecchi dopo le 36 manifestazioni di interesse presentate nell’ambito dell’avviso pubblico destinato alle imprese per la realizzazione di impianti di recupero rifiuti. “Il piano regionale arriverà già confezionato in aula del Consiglio”
Firenze 01/04/2022 – E’ la conferma che il Piano dei rifiuti non lo fa il Consiglio regionale e la struttura tecnica della Giunta ma lo fanno altri, in altre stanze e con una modalità che lascia alquanto perplessi”. Lo dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
“Il piano regionale dei rifiuti arriverà già confezionato nell’aula del Consiglio, vorremmo avere la garanzia di vedere prima le 36 manifestazioni di interesse prima che vengano “digerite” dal gruppo di lavoro tecnico-istruttorio. Tale struttura tecnica dovrebbe verificare la coerenza del Piano rifiuti con il Piano regionale di Sviluppo ed il Piano energetico, ma questi ultimi due di fatto non esistono. Ricordiamo che in Toscana il Piano dei rifiuti è di competenza del Consiglio regionale, invece, così facendo e con i tempi ristrettissimi del Pnrr, arriverà in Consiglio già pre-contrattato con i soggetti gestori e con gli Ato. Sarebbe opportuno che tutti gli atti fossero sollecitamente trasmessi al Consiglio regionale e l’assessore Monni venisse subito a riferire in Commissione Ambiente” sottolineano Torselli e Capecchi.

Rifiuti: Il Piano rifiuti non lo sta facendo la Regione ma i soggetti gestori e gli Ato. Operazione al limite della legittimità

Comunicato stampa
Rifiuti, Centrodestra: “Il Piano rifiuti non lo sta facendo la Regione ma i soggetti gestori e gli Ato. Operazione al limite della legittimità”
“Quello del Governatore Giani è un modo contraddittorio di procedere che mette i soggetti gestori e gli Ato nelle condizioni di farsi il Piano rifiuti mentre, in realtà, dovrebbe essere di pertinenza, sotto il profilo della programmazione, del Consiglio regionale”
Firenze 15/03/2022 – “Come avevamo denunciato, lo scorso febbraio uscendo dall’aula consiliare, e come apparirà ancora più evidente con la scadenza del bando a fine marzo, il Piano generale dei rifiuti non lo sta facendo la Regione ma altri, i soggetti gestori e gli Ato, anche contro la volontà dei Comuni che hanno subito, e subiranno, scelte scaturite dalle menti di pochi che non conoscono i vari territori. E’ un’operazione al limite della legittimità”. Lo denunciano le forze di Centrodestra in Consiglio regionale, il capogruppo di Fratelli d’Italia, Francesco Torselli, il Consigliere Fdi, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, il capogruppo della Lega, Elisa Montemagni, il capogruppo di Forza Italia, Marco Stella, la Presidente del Gruppo Toscana Domani, Elisa Tozzi.
“Quello del Governatore Giani è un modo contraddittorio di procedere che mette i soggetti gestori e gli Ato nelle condizioni di farsi il Piano rifiuti mentre, in realtà, dovrebbe essere di pertinenza, sotto il profilo della programmazione, del Consiglio regionale. Il Presidente Giani, da una parte esalta il ruolo dei Comuni e delle amministrazioni locali nel nuovo piano dei rifiuti, dall’altra, invece, esalta gli Ato ed i gestori, con l’esempio dell’Ato Centro, che ha votato la collocazione di un impianto nel Comune di Pistoia contro la volontà del Comune e le sue previsioni urbanistiche. Invitiamo l’assessore Monni –chiedono Torselli, Capecchi, Montemagni, Stella e Tozzi– a mandare alla quarta Commissione tutta la documentazione, che è stata depositata, e chiediamo che l’Assemblea regionale sia messa nelle condizioni di recuperare il tempo perso e la mancanza di informazioni, che hanno caratterizzato gli ultimi dibattiti in aula. Attualmente la normativa si articola sui tre Ato ma in realtà non c’è stata una proposta presentata ala Consiglio regionale articolata sui tre Ato”.

Inchiesta Keu, Fdi: Non voteremo la relazione conclusiva della Commissione d’inchiesta. Giunta regionale scorretta e in preda ad un protagonismo tardivo

Inchiesta Keu, Fdi: “Non voteremo la relazione conclusiva della Commissione d’inchiesta. Giunta regionale scorretta e in preda ad un protagonismo tardivo”
“La Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata non è stata messa nelle condizioni di lavorare, la Giunta ha anticipato a più riprese le possibili conclusioni. La situazione è più complessa di quello che si ipotizzava, il decreto di fine gennaio della Commissaria regionale Caselli chiama in causa in corresponsabilità il Consorzio Acquarno e altri soggetti”
Firenze 21/02/2022 – “Sono 13 i siti coinvolti nello scandalo Keu ma i timori è che siano molti di più anche perché il materiale è stato utilizzato anche per appalti privati e non solo per quelli pubblici come la sr 429. La conferma l’abbiamo dal decreto emesso, a fine gennaio, dalla Commissaria speciale regionale dottoressa Caselli: nel decreto viene chiamato in causa anche il Consorzio Acquarno e altre ditte oltre a quella dell’imprenditore Lerose, indagato dalla Dda di Firenze per presunta collusione con clan della ‘ndeangheta. Il decreto della dirigente Caselli parte dal presupposto che ci sia una nota della Provincia di Pisa che imponeva al Consorzio Aquarno di fare le verifiche ambientali prima di cedere a terzi il Keu, verifiche che pare non siano state effettuate, parliamo di circa 15mila tonnellate annue di Keu dal 2014 al 2019” dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, il capogruppo Francesco Torselli, Alessandro Capecchi, componente della Commissione d’Inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata in Toscana, Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, e Vittorio Fantozzi, presenti alla conferenza stampa organizzata in Consiglio regionale.
“La Commissione ha svolto il suo ruolo ma non è stata supportata dalla Giunta regionale e dagli uffici, abbiamo sempre avuto materiale in extremis e la Giunta è stata scorretta ed in preda ad un protagonismo tardivo cercando sempre di anticipare le possibili conclusioni, come il presidente Giani che ha reso noto l’accordo con la Guardia di Finanza e l’assessore Monni che ha annunciato l’intesa con l’Università di Pisa per verificare i livelli di inquinamento del Keu sul territorio regionale -attaccano gli esponenti di FdiChiederemo anche agli altri componenti della Commissione, espressione della minoranza regionale, di non votare una relazione unica perché sulla vicenda Keu la Giunta ha giocato al ribasso non mettendo la Commissione nelle condizioni di preparare quelle proposte che rendano molto più difficile la possibilità per le organizzazioni criminali di infiltrarsi e radicarsi nella nostra regione”.
“In Toscana la Sinistra continua a minimizzare il problema delle infiltrazioni mafiose oltre a voler gettare una coltre di silenzio sulla scandalosa vicenda Keu. Serve una Commissione permanente Antimafia, ricordiamo che il giorno prima che deflagrasse lo scandalo Keu, il Pd bocciò la proposta di Fratelli d’Italia di istituire tale Commissione dicendo che la loro parte politica stava già facendo tutto il possibile -ricordano Torselli, Capecchi, Petrucci e Fantozzi– Gli imprenditori della zona del Cuoio sono da tutelare perché settore d’eccellenza per la nostra economia, da sempre all’avanguardia nell’innovazione tecnologica. Riteniamo tuttavia che anche l’Associazione conciatori debba costituirsi come parte civile nel processo penale esattamente come il Comune di Santa Croce, non si può fare finta di niente.”

Aumentano, rispetto a novembre, le linee ferroviarie per le quali scatta il cosiddetto “bonus” destinato agli abbonati come risarcimento ritardi e soppressioni dei treni. A dicembre ben 6 linee ferroviarie sono risultate sotto la soglia di affidabilità

Trasporto ferroviario regionale, Fdi: “Aumentano ritardi e rimborsi. Basta parole, i problemi vanno risolti!”
“Aumentano, rispetto a novembre, le linee ferroviarie per le quali scatta il cosiddetto “bonus” destinato agli abbonati come risarcimento ritardi e soppressioni dei treni. A dicembre ben 6 linee ferroviarie sono risultate sotto la soglia di affidabilità”
Firenze 24/01/2022 – “Aumentano ritardi e rimborsi, basta con le dichiarazioni di principio, i problemi si risolvono con risposte concrete. Aumentano, rispetto a novembre, le linee ferroviarie per le quali scatta il cosiddetto “bonus” destinato agli abbonati come risarcimento ritardi e soppressioni dei treni. A dicembre ben 6 linee ferroviarie sono risultate sotto la soglia di affidabilità fissata al 97,25 dal contratto di servizio tra Regione Toscana e Trenitalia. Fra queste a sorprendere particolarmente è la linea aretina per la quale il bonus ordinario non era mai scattato e che è una delle linee regionali fondamentali, su cui si spostano ogni giorno migliaia di pendolari. E’, quindi, evidente che il problema è di carattere strutturale e deriva da fattori tecnici (linee non elettrificate, linee con armamenti vecchi, utilizzo di vecchi Aln in alcune tratte) oltre a essere agevolato da una grave inadempienza da parte della Regione” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, il consigliere Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, Matteo Mazzanti, responsabile regionale Dipartimento Trasporti Fratelli d’Italia, Giampaolo Giannelli, responsabile provinciale Dipartimento Trasporti Fratelli d’Italia Firenze.
“La Regione continua a non applicare in maniera corretta e puntuale le penali previste nel contratto di servizio, in presenza di inadempimento da parte di un vettore. Questa è una grave inadempienza e non a caso come gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale abbiamo chiesto, a più riprese, la convocazione in Commissione Trasporti dei vertici di Trenitalia e Autolinee Toscane, per poter verificare la corretta applicazione del contratto di servizio. L’Assessore Baccelli dovrebbe smetterla con dichiarazioni di principio fini a se stesse, entrando, invece, nel merito dei problemi e proponendo soluzioni. Quello che interessa ai pendolari toscani non sono i miseri rimborsi, previsti dal non raggiungimento dell’indice di puntualità, ma un servizio funzionale ed efficiente” sottolinea Torselli e Capecchi.

Bene il lavoro delle forze dell’ordine, ma la pubblica amministrazione deve fare la sua parte rafforzando i controlli

Inchiesta Keu, Capecchi-Torselli (Fdi): “Bene il lavoro delle forze dell’ordine, ma la pubblica amministrazione deve fare la sua parte rafforzando i controlli”
“Un protocollo operativo per l’incrocio dei dati potrebbe essere sottoscritto fra le Prefetture, forze dell’ordine, Regione ed enti locali rendendo così i controlli più rigorosi e impedendo le infiltrazioni malavitose anche con l’utilizzo di prestanome. Attenzione, poi, al pericolo di infiltrazioni della malavita organizzata per i progetti legati al Pnrr e alla loro concreta realizzazione”
Firenze 19/01/2022 – “Non possiamo che complimentarci con il lavoro della Dia regionale che è intervenuta, nell’ambito dell’inchiesta sul Keu, sul patrimonio di alcuni imprenditori. Abbiamo la garanzia che le forze dell’ordine sono presenti e seguono l’evoluzione patrimoniale e imprenditoriale di determinati gruppi, ma anche la pubblica amministrazione deve fare la sua parte rafforzando e potenziando i controlli. Da mesi abbiamo proposto un protocollo operativo fra enti locali, forze dell’ordine, Prefetture e Regione affinché, attraverso l’incrocio dei dati, si impediscano le infiltrazioni malavitose anche con l’utilizzo di prestanome. Si dovrebbero estendere tali protocolli operativi anche alle banche dati che riguardano i soggetti privati coinvolti nel passaggio di attività economiche, sulla scorta dei protocolli che sono in corso di elaborazione per il settore pubblico” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, componente della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata, ed il capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, Francesco Torselli.
“L’incrocio dei dati è fondamentale. Ad oggi il sistema della certificazione antimafia riguarda solo gli appalti pubblici, ma se un’organizzazione criminale, un affiliato o un prestanome rileva attività private questo non viene registrato. Gli Sportelli Unici Attività produttive (Suap) si limitano esclusivamente a verificare le caratteristiche formali dei subingressi o delle cessioni delle aziende. Dietro ad ogni cessione di attività o acquisto, come ad esempio ristoranti, alberghi o altre attività legate al commercio, c’è un notevole flusso dei denaro, ecco quindi che l’incrocio dei dati dell’Antimafia con le banche dati dei Comuni può diventare uno strumento efficace per compiere un adeguato monitoraggio. Si potrebbe così compiere un’efficace attività di contrasto nei confronti di quelle società che operano come prestanome. Accenderemmo così vere e proprie spie sul territorio, visto che, spesso, le operazioni della criminalità organizzata non riguardano una singola attività ma interessano interi settori o zone” fanno notare Capecchi e Torselli.
Vogliamo anche richiamare l’attenzione sul pericolo di infiltrazioni della malavita organizzata per i progetti legati al Pnrr e alla loro concreta realizzazione. Visti i tempi molto ristretti, con cui tali progetti devono essere realizzati, si sta decidendo di semplificare e sburocratizzare ma si vorrebbero eliminare anche passaggi fondamentali di controllo e verifica. Occorre, invece, da parte del pubblico un controllo ancora più rigoroso e capillare sul territorio” sottolineano Capecchi e Torselli.