“L’ennesimo schiaffo alla Montagna e a chi ci abita. Non ci sono altre parole per commentare lo slittamento delle sedute di vaccinazione nella Montagna Pistoiese. Una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini che sono costretti a spostarsi fuori provincia per ricevere una dose di vaccino, questo perché, a quanto sembra, non ci sono dosi e non ci sono abbastanza abitanti per poter aprire gli hub vaccinali nelle zone montane. Lo ribadiamo per l’ennesima volta: i cittadini della montagna non sono cittadini di serie B e hanno diritto di ricevere un livello di assistenza e trattamento sanitario adeguato, al pari di chi vive in città. Auspichiamo che l’Asl ponga rimedio in fretta a questa imbarazzante situazione, sperando che si sia trattato di un errore di organizzazione a cui si può rimediare fin da subito”. È il commento dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi e Diego Petrucci, membro della commissione Sanità, in merito allo slittamento delle sedute vaccinali nella Montagna Pistoiese.
Aeroporti, Fdi: “Toscana Aeroporti spieghi come si coniuga un piano di sviluppo da 400 milioni con la vendita dell’handling”
Keu: “Bomba ambientale sotto i nostri piedi. Subito un commissario governativo per la 429”
Pnrr: “La Regione decida dove vuole spendere i fondi, per ora ha fatto troppo poco”
“Quella del Pnrr è un’occasione storica, eppure passano i mesi e le settimane ma la Regione ha fatto poco o nulla in questo senso e soprattutto non coinvolge l’aula del Consiglio regionale nelle scelte sul futuro della nostra Regione. Con una mozione il Pd ha richiesto l’istituzione di un tavolo tecnico presso la Giunta. E ci mancherebbe, ma questo tavolo avrebbe già dovuto essere istituito ed essere operante. Tante le idee della Giunta che si leggono sui giornali, ma poi, venendo ai fatti, i piani e la programmazione non esistono. La Regione deve individuare quali saranno le priorità della Toscana per i prossimi anni, in termini di scuola, sanità, infrastrutture. E’ vero che arriveranno molte risorse ma è anche vero che di certo non basteranno a sanare tutto quanto. Servono scelte chiare, per questo Fratelli d’Italia ha chiesto e ha ottenuto che il Consiglio Regionale e i Comuni vengano coinvolti nei progetti che vorrà realizzare la Regione“. Così il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi durante la seduta odierna del Consiglio Regionale.
Fi-Pi-Li, Fdi: “Giani porti una soluzione al prossimo Consiglio regionale. Basta con questa vergogna quotidiana”
“Tra rincari e inchieste il Pd non è più credibile. No a questa Multiutility”
“Il Pd toscano è arrivato al capolinea, è evidente che non è più in grado di amministrare la nostra Regione e i nostri Comuni! Non passa settimana che non si apprenda di una nuova inchiesta sulla gestione dei rifiuti in Toscana. E ieri è arrivata l’allucinante decisione di Ato Toscana Centro di aumentare le tasse sui rifiuti oltre il 6%. Ma stiamo scherzando? I toscani stanno vivendo una delle crisi economiche più dure della storia d’Italia ma sono nelle mani di una classe dirigente che fruga nelle tasche dei cittadini per ripianare i propri debiti! La Toscana ha bisogno di efficienza, investimenti e tariffe più eque nei servizi pubblici, non certo di una Multiutility – tanto cara ai democratici – che riunirà in un’unica grande holding tutte le singole aziende toscane che operano nei settori energia, acqua e igiene urbana. Temiamo che questa Multiutility sia l’ennesimo carrozzone della sinistra utile ad alimentare aspettative di carriere e prebende. La nostra idea è un’altra. Una vera Multiutility toscana, che tenga in equilibrio visione imprenditoriale e sociale con al centro la governance pubblica per i servizi di energia, acqua e igiene urbana con il costante coinvolgimento dei territori, un progetto industriale serio e affiancata da una authority in grado di verificare efficienze ed efficacia dei servizi pubblici”. E’ la dichiarazione di Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Toscana, assieme ad Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e vicepresidente della Commissione Ambiente e Infrastrutture.
Dalla Regione ristori per gli impianti sciistici
“Finalmente si apre alla sospensione dei canoni di concessione del demanio regionale per gli impianti sciistici. Una vittoria per la nostra montagna!”
“Bene per i ristori –commenta il consigliere regionale Alessandro Capecchi– tuttavia non apprezziamo il modello di calcolo iniquo per attribuire i contributi, metodo che nel nostro Paese tenderebbe a concentrare la maggior parte delle risorse nelle regioni del Nord Italia lasciando ancora una volta indietro realtà come quella dell’Appennino tosco-emiliano. La Regione Toscana deve, invece, battersi per una distribuzione equa delle risorse tra tutti gli impianti sciistici a prescindere dalle presenze turistiche e dai ricavi da questi registrati”.
“Finalmente, il Consiglio regionale ha votato una risoluzione contenente una richiesta per cui mi batto da mesi: ossia la Regione deve sospendere per il 2020 e 2021 il pagamento dei canoni di concessione del demanio regionale per i terreni adibiti ad impianti di risalita. È una misura giusta in quanto in assenza di attività, si configurano come costi non giustificati -annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci– Si tratta di una vittoria per la nostra montagna, un aiuto che avevamo chiesto a più riprese da mesi. Soltanto per il Comune di Abetone Cutigliano si tratta di un risparmio di decine di migliaia di euro”.
“In consiglio ridicoli giochetti del Pd per non approvare i nostri atti”
“Un Pd in preda alla più totale confusione e di nuovo ai ferri corti con Italia Viva. Scene di cui avremmo fatto volentieri a meno e che sono andate in onda durante l’ultimo consiglio regionale”. E’ quanto affermato da Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
“Pur di non far approvare una proposta valida avanzata dall’opposizione, come quella della nostra mozione per richiedere misure ad hoc a sostegno del settore di organizzazione eventi e matrimoni, si è ricorsi a dilazionare oltre modo il tempo della votazione dell’atto per attendere che tutti i consiglieri Pd fossero pronti a votare contro. Un comportamento a dir poco scorretto al quale ci siamo opposti. La mozione alla fine non è passata perché si è conclusa con un pareggio: 15 voti favorevoli e 15 contrari. Il Pd ha votato contro sostenendo che si trattasse di un tema già approfondito, mentre Italia Viva ha votato a favore”.
“È triste – conclude Capecchi – vedere come la sinistra non sia assolutamente interessata alla ripartenza economica della nostra Regione. Incentivare gli eventi, anche tramite la sospensione del canone di locazione degli spazi pubblici, sempre in ottemperanza ai criteri di sicurezza sanitaria, significherebbe riattivare un indotto economico enorme, i cui proventi avrebbero offerto ossigeno a migliaia di lavoratori e aziende”.
Infiltrazioni ‘Ndrangheta in Toscana: battaglia in commissione Ambiente
La commissione Ambiente del Consiglio regionale illustra la proposta di legge della Giunta che vuole abrogare l’ormai famoso emendamento pro concerie, contenuto nella normativa sulla depurazione industriale, ma rinvia ogni
decisione. E i consiglieri della Lega Elisa Montemagni e Marco Landi insieme ad Alessandro Capecchi di Fratelli d’Italia tornano all’attacco della maggioranza.
La riunione della commissione, ricordano, “era stata convocata in tutta fretta per trattare dell’ormai famoso emendamento pro-concerie, ma il tutto è stato
rimandato a data da destinarsi per una palese inadeguatezza ed impreparazione, oltre che per l’immotivata assenza, di esponenti
della Giunta che hanno mandato letteralmente allo sbaraglio un
funzionario, il quale non ha saputo rispondere ai nostri quesiti”.
L’intento del centrosinistra era di sbarazzarsi, già nella seduta del Consiglio regionale di questo pomeriggio, della norma che sta creando enormi imbarazzi a seguito dell’apertura da parte della direzione distrettuale antimafia di un’inchiesta sul distretto conciario di Santa Croce (Pisa). “Tutto si è risolto ricordano i tre consiglieri regionali di Lega e Fdi- in un nulla
di fatto ed un’imbarazzata De Robertis, presidente della commissione, ha dovuto prendere atto che il percorso stava diventando particolarmente accidentato”.
Montemagni, Landi e Capecchi sostengono di non capire “questa sollecitudine nel togliere di mezzo un emendamento che non può sortire alcun effetto pratico. Forse- insinuano- qualcuno vuole lavarsi velocemente la coscienza? Insomma – concludono – tanto per cambiare, per manifesta incapacità, la maggioranza esce da questa commissione miseramente con la coda fra le gambe”.