“Continuano a spuntare altri terreni avvelenati dagli scarti tossici delle concerie pisane smaltiti illecitamente. Un aspetto su cui la commissione d’inchiesta su Infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata in Toscana è chiamata a indagare. Occorre al più presto che la commissione convochi di nuovo in audizione Arpat e l’assessore Monni per illustrare, rispettivamente, i nuovi dati emersi dai rilievi nei territori di Bucine, Crespina e Massarosa e i rischi che si corrono per la popolazione, e cosa intende fare la Regione per sanare il disastro di questa bomba ambientale sotto i nostri piedi. Sono passati ben quattro mesi dallo scoppio dello scandalo ‘keu‘ e in tutto questo tempo la Giunta non ha nemmeno dato il via alla bonifica della strada regionale 429 dove sono state sepolte almeno 8mila tonnellate di scarti tossici. Bisogna agire subito a tutela della salute pubblica e ambientale. Al momento le falde acquifere non sono contaminate ma più passa il tempo e più è probabile che l’area venga irrimediabilmente inquinata. La sinistra aveva assicurato che si sarebbe occupata della bonifica ma niente è stato fatto e migliaia di persone, ormai deluse e abbandonate a sé stesse, attendono ancora risposte e fatti concreti”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, presidente del gruppo, e Alessandro Capecchi, membro della commissione d’inchiesta su Infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata in Toscana e vice presidente della commissione Ambiente e Territorio.
“Padre lasciato fuori dall’ospedale. Inspiegabile che i guariti dal Covid non abbiano il Green pass”
Consorzio bonifica: “Addio alla sede di Pistoia e i cittadini rischiano il rincaro del contributo”
“Oltre il danno la beffa. Non solo la sede del Consorzio di bonifica Medio-Valdarno sarà smantellato a Pistoia, ma i cittadini rischiano anche di dover pagare un rincaro del contributo di bonifica a fronte di una riduzione dei servizi. Dal primo ottobre dei 31 dipendenti della sede di Pistoia, ben 24 saranno trasferiti a quella di Firenze.
I trasferiti appartengono alle seguenti aree e settori: area appalti espropri e legale, contabilità, affari generali, catasto, personale e ambiente. Pistoia perde la sua sede così vengono ridotti servizi e operatività sul territorio pistoiese nonostante che la zona sia ricca di opere di regimazione idraulica. Ci avevano garantito che l’affitto della maxi sede fiorentina sarebbe stato pagato attraverso la locazione attiva degli uffici che rimarrebbero vuoti. Siamo a ridosso del trasferimento a Firenze ed ancora non c’è alcun contratto d’affitto. Saranno sempre i cittadini a dover pagare le scelte avventate della nostra amministrazione?”. Lo dichiara Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e vice presidente della Quarta Commissione.
Infrastrutture, “Barriere anti-rumore a Quercianella, la Regione è a conoscenza degli espropri dei terreni annunciati da Rfi?”
Tecnologia 5G,“La Regione tuteli la salute pubblica e la riservatezza dei dati personali”
VarianteMontalese: stanziati 175mila euro dalla Regione
Pistoia – Variante Sp5 Montalese: stanziati 175mila euro dalla Regione. Intervista al consigliere regionale Alessandro Capecchi a Tvl.
“Grazie al lavoro di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ed in particolare nella Commissione di cui sono Vice Presidente, la Regione Toscana ha stanziato 175 mila euro per elaborare lo studio di fattibilità della variante alla cosiddetta ‘Montalese’, la strada provinciale cinque. I fondi stanziati non sono però sufficienti: servirebbero almeno 400 mila euro per mettere a punto lo studio di fattibilità della variante. Lo scorso maggio, avevamo depositato un’interrogazione affinché si aprisse il tavolo tecnico per la progettazione della variante. Oggi, finalmente, abbiamo ricevuto la notizia dello stanziamento. La strada è un vero e proprio pericolo, si verificano troppo spesso incidenti stradali, anche fatali: in via Sestini e via Montalese i residenti e i membri dei comitati di Pontenuovo e Santomato vedono mezzi sfrecciare a tutta velocità come se transitassero in superstrada, con rischi concreti per l’incolumità degli abitanti. La variante si rende necessaria per aumentare la sicurezza e al contempo venire incontro alle esigenze delle imprese del territorio ed era infatti già stata prevista nel piano operativo del Comune di Pistoia. Questo è solo un primo passo per la risoluzione di un problema che affligge centinaia di pistoiesi”. E’ la dichiarazione di Alessandro Capecchi, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, vice presidente della Quarta Commissione e già assessore all’urbanistica del Comune di Pistoia.
Tradizioni e turismo: “Impegno per ottenere contributi per i Cammini della Toscana”
Serravalle. Raddoppio ferroviario: “Ancora troppi intoppi. I residenti sono stremati”
“Ancora intoppi nei lavori al raddoppio ferroviario nella tratta Lucca-Pistoia. Oggi i residenti di Masotti mi hanno contatto per riferirmi che si sono visti tranciare il tubo del gas, l’incidente ha creato allarmismo tanto da dover richiedere l’intervento dei vigili del fuoco. Inoltre i cittadini di Masotti aspettano ancora di ricevere spiegazioni sulla posa dei binari vicino alle proprie abitazioni. Una soluzione che va a restringere la carreggiata stradale e che impedisce la possibilità di manovra ai mezzi di soccorso. Ma a destare la maggior preoccupazione negli abitanti sono le barriere anti-rumore che li priverebbe di aria e luce nelle proprie case, come hanno spiegato e richiesto in più occasioni alle istituzioni ma senza tuttavia ottenere risposta. Come nel caso dell’assessore regionale Baccelli che i cittadini attendono di ricevere in occasione di un sopralluogo”. È quanto afferma il consigliere regionale FdI e vicepresidente della commissione Infrastrutture Alessandro Capecchi che ha depositato una interrogazione in merito allo stop ai lavori di raddoppio all’altezza della galleria di Serravalle e sulla realizzazione dei binari a ridosso delle abitazioni in località Masotti, nel Comune di Serravalle Pistoiese.
Piombino, FdI: “Non crediamo a Jindal, dopo tre anni siamo ancora a un nulla di fatto”
“Grazie a Fratelli d’Italia, il prossimo 29 luglio il governatore Giani si presenterà al tavolo del Ministero con un documento condiviso da tutto il Consiglio regionale a sostegno delle acciaierie di Piombino. Sono passati più di tre anni da quando JSW ha acquisito il polo siderurgico ma siamo ancora ad un nulla di fatto. Per adesso abbiamo sentito solo tante belle parole e intanto, però, i lavoratori sono ancora in cassa integrazione. Nel caso ci sbagliassimo, saremo i primi a complimentarci con Jindal per essere riuscito a rilanciare il polo siderurgico toscano. Questo è il momento giusto per rilanciare il polo di Piombino perché c’è una penuria di materia prima nel mercato. Per questo chiediamo che il Governo Draghi si impegni per elaborare un vero piano strategico per la siderurgia, che sia capace di definire nel dettaglio il fabbisogno di acciaio nel nostro Paese. Sarebbe grave rinviare il rilancio di un settore così strategico a pochi mesi dall’arrivo dei fondi del Pnrr, potrebbe addirittura inficiare la messa in opera dei piani infrastrutturali finanziati con le risorse europee. Piombino e i tanti lavoratori del siderurgico meritano risposte. Immediate. Basta rimbalzi di responsabilità, rinvii e annunci mai rispettati. Ora servono fatti concreti per uno dei settori più importanti dell’economia regionale”. E’ quanto dichiarato dal gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano (Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Alessandro Capecchi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri).