Scongiurare la chiusura del Mefit, serve l’unità di tutte le forze politiche

Comunicato stampa
Mefit, Capecchi (Fdi): “Scongiurare la chiusura del Mefit, serve l’unità di tutte le forze politiche”
“Stamani, insieme al consigliere di Pescia Melosi, abbiamo incontrato al Mefit l’amministratore unico Grassotti e il direttore Incerpi. Abbiamo assunto precisi impegni e presto presenteremo un’interrogazione per conoscere la volontà della Giunta in merito al salvataggio del Mefit”
Pescia 16/02/2022 – Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ed il consigliere comunale di Fdi in Consiglio comunale a Pescia, Giacomo Melosi, stamani hanno incontrato al Mefit l’amministratore unico Grassotti e il direttore Incerpi.
“Abbiamo fatto il punto, con amministratore e direttore, per trovare la strada da percorrere per scongiurare la chiusura del Mefit, che avrebbe notevoli ed infelici ripercussioni sul tessuto economico di Pescia e del territorio della Valdinievole. Abbiamo assunto precisi impegni e presto presenteremo un’interrogazione per conoscere la volontà della Giunta in merito al salvataggio del Mefit, visto e considerato che l’accordo di programma nel 2019 prevedeva anche la possibilità, dopo 3 anni, di riverificare l’impegno finanziario della Giunta. E anche perché quell’immobile era di proprietà della Regione ed è stato ceduto al Comune nelle attuali precarie condizioni  di sicurezza. C’è, dunque, anche una responsabilità morale e, ovviamente, amministrativa da parte della Regione. L’impegno di Fratelli d’Italia, per questa vicenda che seguiamo da tempo, è massimo ma serve l’unità di tutte le forze politiche per far arrivare sui tavoli regionali e ministeriali la ferrea volontà di mantenere in vita il Mefit -dichiara il consigliere Capecchi– A livello nazionale ci stiamo muovendo con il senatore La Pietra per verificare la possibilità di intercettare i finanziamenti del Pnrr per questa infrastruttura che garantisce lavoro, occupazione e lo sviluppo in un settore centrale dell’economia regionale che va dalla Valdinievole fino alla costa, coinvolgendo 1200 aziende con 3.500-4000 lavoratori e relative famiglie, per un giro d’affari di oltre 250 milioni di euro”.

Rifiuti : La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano dei rifiuti della Regione

Rifiuti, Capecchi (Fdi): “La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano dei rifiuti della Regione”
“Una vittoria del Centrodestra ma anche del Consiglio regionale, la Giunta rispetti l’Assemblea consiliare e non la metta sempre di fronte al fatto compiuto. Il Piano rifiuti della Toscana continua a non esistere, senza numeri e senza una strategia!
Firenze 09/02/2022 – “La pregiudiziale di Fratelli d’Italia ha fatto saltare l’avvio del Piano rifiuti della Regione, una vittoria del Centrodestra ma anche del Consiglio regionale che deve essere rispettato! Un avvio scorretto, che non consentiva al Consiglio di dare effettivamente gli indirizzi come prevede l’articolo 48 dello Statuto consiliare –dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio- Affinché l’Assemblea consiliare dia gli indirizzi bisogna metterla nelle condizioni di avere tutte le conoscenze possibili compreso l’esito del bando che è ancora aperto e che si concluderà, con la proroga, il 14 marzo. Come Fratelli d’Italia abbiamo posto una questione non solo formale ma anche di sostanza, perché l’articolo 48 dello Statuto del Consiglio regionale recita che l’informativa al Consiglio deve essere precedente rispetto all’avvio formale dei piani, in questo caso del Piano dei rifiuti. In realtà la Giunta, sulla base di un regolamento del 2019, ha fatto contestualmente l’informativa al Consiglio regionale e l’avvio del procedimento. Questo significa mettere il Consiglio di fronte al fatto compiuto. Avremmo potuto dare indirizzi ben diversi rispetto a quelli dell’informativa ma il materiale è già tutto pubblicato. E’ un approccio che ci preoccupa perché su altre questioni, ad esempio l’aeroporto, sono state proprio le forzature formali a generare il contenzioso che poi ha bloccato l’iter. Siamo pronti a discutere il Piano dei rifiuti nel merito rispetto al quale abbiamo molte riserve ma anche proposte. Un piano che continua a non convincere molti Comuni con numeri che non si conoscono e senza una precisa strategia: per legge la Regione non può sottrarsi all’obbligo di pianificare il piano.

La Regione stia al fianco di Comuni ed enti locali per recuperare e destinare alla collettività gli immobili confiscati

Infiltrazioni Criminalità, Capecchi (Fdi): “La Regione stia al fianco di Comuni ed enti locali per recuperare e destinare alla collettività gli immobili confiscati”
Intervento in seguito all’operazione delle Fiamme Gialle che, per frode e riciclaggio internazionale, ha portato al sequestro di un appartamento a Montecatini. Assessore Rastelli: “Sarebbe importante che, al termine dei processi e alla luce di una confisca definitiva, potessimo pensare di programmare la disponibilità di tale immobile tra i beni comunali”
Montecatini 02/02/2022 – “Un ringraziamento va alle forze dell’ordine che stanno intensificando la lotta alle infiltrazioni della criminalità organizzata. La normativa Antimafia, relativa alla confisca dei beni immobili, oggetto di riciclaggio di soldi sporchi, da destinare ai servizi sociali, ricreativi e sportivi dei Comuni, va velocizzata anche attraverso il ruolo della Regione che deve stare a fianco degli enti locali per recuperare e destinare alla collettività i beni immobili oggetto di confisca. La confisca dei beni è lo strumento più efficace di contrasto alla criminalità. Già lo scorso luglio la Dia di Firenze aveva confiscato in provincia di Pistoia immobili per 10 milioni di euro a un imprenditore campano, ritenuto dagli investigatori legato a clan camorristici, operante nel settore turistico alberghiero” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, componete della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità organizzata in Toscana, alla luce dell’operazione delle Fiamme Gialle che, per frode e riciclaggio internazionale, ha sequestrato un appartamento anche a Montecatini.
“Doveroso ringraziamento a chi ha portato avanti le indagini e alla Guardia di Finanza. Leggendo le varie notizie di stampa, mi è subito venuto in mente, al termine dei processi e alla luce di una confisca definitiva, di provare a mettere a disposizione questi beni, al momento solo sequestrati, del Comune di Montecatini. Potrebbe essere messo a disposizione dei servizi sociali, ad uso abitativo o associativo. Sarebbe importante che, al termine dell’iter giudiziario, potessimo pensare di programmare la disponibilità di tale immobile tra i beni comunali” sottolinea l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Montecatini, Federica Rastelli.

Osservatorio sui prezzi in Toscana? Lo avevamo proposto ad ottobre ma ci fu bocciato. Giani smetta di fare campagna elettorale

Prezzi, Capecchi (Fdi): “Osservatorio sui prezzi in Toscana? Lo avevamo proposto ad ottobre ma ci fu bocciato. Giani smetta di fare campagna elettorale”
“Avevamo proposto di attribuire un ulteriore compito a Irpet, ovvero realizzare un focus sul tema energia in Toscana legato allo choc energetico che sta mettendo in ginocchio aziende e famiglie. Una proposta che, se Giani fosse stato più attento in Consiglio regionale, poteva essere operativa da mesi e dare oggi già le prime indicazioni”
Firenze 01/02/2022 – “Non ci sorprende l’ennesima uscita del Presidente Giani che annuncia di voler coinvolgere l’Irpet per un Osservatorio sui prezzi in Toscana. Avevamo, infatti, avanzato tale proposta ad ottobre ma la maggioranza regionale bocciò la nostra mozione in merito agli aumenti eccezionali del prezzo del gas. E come al solito, a distanza di mesi, ecco il Presidente Giani che ripropone l’idea bocciata all’opposizione. Purtroppo, si tratta dell’ennesima occasione persa dal Governatore che prosegue nella sua quotidiana campagna elettorale. Presenzia alle sedute del Consiglio regionale ma non le segue con attenzione: se fosse stato più attento, il Governatore si sarebbe accorto della nostra proposta di diminuire del 10% le accise regionali sul gas, di istituire un Osservatorio sui prezzi e in particolar modo di attribuire un ulteriore compito a Irpet, ovvero realizzare un focus sul tema energia in Toscana. Una proposta che poteva essere operativa da mesi e dare oggi già le prime indicazioni” attacca il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, Presidente della Commissione di Controllo.
“Nella nostra mozione avevamo chiesto che fosse predisposto uno studio dell’evoluzione degli scenari in atto per quanto riguardava il mercato energetico internazionale stimando tutti i possibili effetti che tale choc economico avrebbe potuto avere sulle famiglie e sul tessuto economico toscano, così da poter adottare adeguate misure di mitigazione per le categorie più a rischio –ricorda Capecchi– Lo choc energetico, che produce bollette stratosferiche, sta mettendo in ginocchio migliaia di aziende. Aumenti spropositati che si riflettono lungo la catena produttiva fino ad arrivare al consumatore finale e quindi al cittadino. Servono misure immediate e adeguate, basta con annunci e parole. Ci sono in ballo migliaia di posti di lavoro da tutelare con ogni mezzo così come il  bagaglio di competenze e professionalità delle nostre aziende.”

La maggioranza regionale ha perso tempo prezioso, adesso speriamo in una soluzione ragionevole per il futuro delle Terme, di Montecatini e della Valdinievole

Terme, Capecchi (Fdi): “La maggioranza regionale ha perso tempo prezioso, adesso speriamo in una soluzione ragionevole per il futuro delle Terme, di Montecatini e della Valdinievole”
“Il Pd, quando si è discusso il Defr collegato al Bilancio 2022, ha bocciato gli emendamenti da me presentati, di cui uno tendeva a correggere la scelta sbagliata di scioglimento e liquidazione della società Terme”
Montecatini 22/01/2022 – “Il prossimo 26 gennaio il Consiglio regionale sarà chiamato ad esprimersi una comunicazione della Giunta relativa alle  Terme di Montecatini. Siccome ne abbiamo discusso, poche settimane fa, nel Defr collegato al Bilancio 2022 evidentemente la Giunta ha necessità di cambiare indirizzo che non si è sentita di mutare quando, lo scorso dicembre, abbiamo presentato i nostri emendamenti: ossia eliminare la scelta univoca ed errata dello scioglimento e della messa in liquidazione della società. Speriamo che la mossa non sia tardiva e che questa sia la nuova direzione intrapresa, come quella di un eventuale concordato. Si è però perso ancora una volta tempo prezioso, un mese e mezzo, costringendo gli uffici regionali a muoversi in una cornice molto vincolistica” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, Presidente della Commissione di Controllo.
“A questo punto speriamo che la maggioranza regionale persegua una soluzione ragionevole per il futuro delle Terme, di Montecatini e dell’intera Valdinievole. La Regione cambi strategia rispetto al Defr e proceda, nell’ambito delle procedure previste dalla legge, all’acquisto del Tettuccio” si augura Capecchi.

Mozione di Fratelli d’Italia. La Regione stanzi ristori urgenti per scongiurare chiusura e fallimento delle società o associazioni che gestiscono le piscine pubbliche in concessione a terzi e privati

Piscine, Capecchi (Fdi): “Mozione di Fratelli d’Italia. La Regione stanzi ristori urgenti per scongiurare chiusura e fallimento delle società o associazioni che gestiscono le piscine pubbliche in concessione a terzi e privati”
“Ingestibili gli aumenti del costo dell’energia e del gas. Sta saltando il sistema, si rischia di perdere un enorme patrimonio territoriale e regionale fatto di strutture, competenze e professionalità, proprio nel momento in cui arrivano i fondi europei per realizzare nuovi impianti”
Firenze 21/01/2022 – “Con una mozione abbiamo chiesto alla Regione di stanziare, con una variazione di bilancio, risorse straordinarie per scongiurare la chiusura ed il fallimento delle società o associazioni che gestiscono le piscine pubbliche in concessione a terzi e privati. I costi di gestione si sono moltiplicati a causa degli aumenti considerevoli del costo dell’energia e del gas” chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.
“Sta saltando il sistema, si rischia di perdere un enorme patrimonio territoriale e regionale fatto di strutture, competenze e professionalità, proprio nel momento in cui arrivano i fondi europei per realizzare nuovi impianti. Il rincaro energetico fa fallire le esperienze di gestione diretta e in concessione degli impianti stessi. Paradossalmente rischiamo di costruire impianti nuovi o di ristrutturare quelli esistenti senza avere società o associazioni che li gestiscano. Infatti, la piscina regionale di 50 metri “Il Pegaso”, che il Presidente Giani sogna, è un salto nel buio visti i costi pazzeschi di gestione e manutenzione che comporterebbe -fa notare Capecchi– Nonostante le misure di contenimento dei super rincari messe in campo dal Governo nazionale, gli aumenti in bolletta di energia elettrica e gas aggravano pesantemente le già compromesse condizioni economiche di alcuni settori, ormai vicini al collasso, quali gli impianti sportivi ed in particolare quelli natatori già duramente provati da pesanti limitazioni delle attività e chiusure degli impianti. Dalle prime stime delle federazioni sportive, i costi per l’utilizzo di energia elettrica di un impianto di nuoto medio passeranno da 5 mila euro a oltre 13 mila mensili: aumento che non rendono sostenibili i costi di gestioni degli impianti stessi. Federnuoto ha dichiarato il rischio di fallimento per molti impianti ed ha previsto perdite per 1 miliardo di euro”.
“Gli impianti sportivi hanno una funzione sociale importante, perché, oltre ad essere luoghi di aggregazione sociale, garantiscono la pratica ludico sportiva, funzionale al benessere fisico della persona. Secondo il Rapporto dello Sport 2019, il nuoto, nello specifico rientra tra i primi cinque sport più diffusi per numero di atleti tesserati nelle province toscane. Ed anche in Toscana il nuoto è tra le discipline più praticate da persone con disabilità fisica e riveste un ruolo importante per tutte quelle associazioni che lavorano con disabilità intellettive e relazionali e la chiusura di questi impianti costituirebbe un ulteriore danno sociale per tutte queste categorie, che già hanno sofferto a causa delle chiusure e delle limitazioni delle attività negli ultimi due anni di pandemia” sottolinea Capecchi.

Bene il lavoro delle forze dell’ordine, ma la pubblica amministrazione deve fare la sua parte rafforzando i controlli

Inchiesta Keu, Capecchi-Torselli (Fdi): “Bene il lavoro delle forze dell’ordine, ma la pubblica amministrazione deve fare la sua parte rafforzando i controlli”
“Un protocollo operativo per l’incrocio dei dati potrebbe essere sottoscritto fra le Prefetture, forze dell’ordine, Regione ed enti locali rendendo così i controlli più rigorosi e impedendo le infiltrazioni malavitose anche con l’utilizzo di prestanome. Attenzione, poi, al pericolo di infiltrazioni della malavita organizzata per i progetti legati al Pnrr e alla loro concreta realizzazione”
Firenze 19/01/2022 – “Non possiamo che complimentarci con il lavoro della Dia regionale che è intervenuta, nell’ambito dell’inchiesta sul Keu, sul patrimonio di alcuni imprenditori. Abbiamo la garanzia che le forze dell’ordine sono presenti e seguono l’evoluzione patrimoniale e imprenditoriale di determinati gruppi, ma anche la pubblica amministrazione deve fare la sua parte rafforzando e potenziando i controlli. Da mesi abbiamo proposto un protocollo operativo fra enti locali, forze dell’ordine, Prefetture e Regione affinché, attraverso l’incrocio dei dati, si impediscano le infiltrazioni malavitose anche con l’utilizzo di prestanome. Si dovrebbero estendere tali protocolli operativi anche alle banche dati che riguardano i soggetti privati coinvolti nel passaggio di attività economiche, sulla scorta dei protocolli che sono in corso di elaborazione per il settore pubblico” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, componente della Commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata, ed il capogruppo di Fdi in Consiglio regionale, Francesco Torselli.
“L’incrocio dei dati è fondamentale. Ad oggi il sistema della certificazione antimafia riguarda solo gli appalti pubblici, ma se un’organizzazione criminale, un affiliato o un prestanome rileva attività private questo non viene registrato. Gli Sportelli Unici Attività produttive (Suap) si limitano esclusivamente a verificare le caratteristiche formali dei subingressi o delle cessioni delle aziende. Dietro ad ogni cessione di attività o acquisto, come ad esempio ristoranti, alberghi o altre attività legate al commercio, c’è un notevole flusso dei denaro, ecco quindi che l’incrocio dei dati dell’Antimafia con le banche dati dei Comuni può diventare uno strumento efficace per compiere un adeguato monitoraggio. Si potrebbe così compiere un’efficace attività di contrasto nei confronti di quelle società che operano come prestanome. Accenderemmo così vere e proprie spie sul territorio, visto che, spesso, le operazioni della criminalità organizzata non riguardano una singola attività ma interessano interi settori o zone” fanno notare Capecchi e Torselli.
Vogliamo anche richiamare l’attenzione sul pericolo di infiltrazioni della malavita organizzata per i progetti legati al Pnrr e alla loro concreta realizzazione. Visti i tempi molto ristretti, con cui tali progetti devono essere realizzati, si sta decidendo di semplificare e sburocratizzare ma si vorrebbero eliminare anche passaggi fondamentali di controllo e verifica. Occorre, invece, da parte del pubblico un controllo ancora più rigoroso e capillare sul territorio” sottolineano Capecchi e Torselli.

Volontariato : “E’ un grave errore assoggettare al regime Iva il Terzo settore. Non sono enti commerciali!”

Volontariato, Fdi: “E’ un grave errore assoggettare al regime Iva il Terzo settore. Non sono enti commerciali!”
“Assoggettare il mondo dell’associazionismo no profit al regime Iva, e poi esentarlo dal pagamento, significa caricare le realtà associative di adempimenti burocratici che possono portare al blocco delle attività. La Toscana è terra di volontariato ed anche durante la pandemia i volontari si sono spesi in prima linea per l’assistenza socio-sanitaria colmando i vuoti lasciati dalle istituzioni”
Firenze 06/12/2021 – “Perché il Governo ha deciso di assoggettare al regime Iva il Terzo settore? Non stiamo parlando di enti commerciali ma di associazioni di volontariato che, anche durante la pandemia, si sono spese in prima linea per l’assistenza socio-sanitaria colmando i vuoti lasciati dalle istituzioni. Assoggettare il mondo dell’associazionismo no profit al regime Iva, e poi esentarlo dal pagamento, significa caricare le realtà associative di adempimenti burocratici che possono portare al blocco delle attività. Un problema serissimo soprattutto in Toscanadove si è sempre investito, dalla sanità, all’assistenza ai disabili, alla protezione civile, sull’integrazione dei servizi pubblici con quelli offerti da una miriade di enti di volontariato. Come Fratelli d’Italia diciamo no e confidiamo che ci possa essere un ripensamento da parte del Governo. Continueremo a difendere il patrimonio di solidarietà sociale e di servizi garantito dal Volontariato toscano e italiano: i volontari sono al fianco dei bisognosi, degli ultimi, degli anziani, degli non autosufficienti, e offrono quotidianamente risposte concrete sociali, sanitarie, culturali a centinaia di migliaia di toscani e milioni di italiani” dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, il capogruppo Francesco Torselli, Alessandro Capecchi, Vittorio Fantozzi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri.
“Gli anziani, la comunità in generale e le persone con disabilità sono i principali destinatari delle attività e dei servizi offerti dalle organizzazioni di volontariato che operano in Toscana dove sono presenti, secondi dati Istat, oltre 27.800 istituzioni non profit, sono attivi più di 469mila volontari e sono oltre 51mila i dipendenti. La Toscana registra una presenza di organizzazioni non profit tra le più alte in Italia (75 ogni 10mila abitanti a fronte del 60 nazionale). Si tratta, per lo più, di organizzazioni piccole con un numero di volontari inferiore a 25, solo il 28% delle organizzazioni ha dimensioni grandi, con oltre 50 volontari. Applicare l’Iva a queste realtà significa perciò aggredirle, gravarle e non valorizzarle come si dovrebbe. Senza dimenticare che da diversi anni stiamo assistendo ad una progressiva diminuzione delle organizzazioni di volontariato. Il processo di ricambio generazionale è lento: sono over 55 il 48% dei volontari. Servirebbe investire sulla capacità attrattiva verso i giovani: solo il 2% dei volontari ha meno di 18 anni e il 13,8% ha un’età compresa tra 19 e 29 anni” fanno i consiglieri di Fdi.

Ireos, Capecchi-Torselli (Fdi): “Grazie a FdI in Commissione si inizia a discutere della vicenda. L’Asl rilasci il parere sanitario”

“Grazie ad una mozione di Fratelli d’Italia è iniziata la discussione in Commissione Ambiente della complessa vicenda Ireos, ex Rari, di Livorno, che si è occupata negli anni dello smaltimento di rifiuti anche tossici. L’impianto di trattamento rifiuti, sotto la gestione Rari, era già stato oggetto di un’indagine della Dda per presunto smaltimento illecito di rifiuti tossici. L’attività dell’impianto, anche sotto la gestione Ireos, continua a scatenare le preoccupazioni dei cittadini che si sono riuniti in un comitato –dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale di Fdi Alessandro Capecchi, quest’ultimo nei mesi scorsi ha effettuato un sopralluogo all’impianto incontrando il comitato di cittadini- E’ in corso, dallo scorso luglio, una procedura di valutazione di impatto ambientale postuma. Abbiamo chiesto agli uffici regionali di occuparsi di tale questione e chiesto che l’Asl Toscana Nord Ovest rilasci il parere sanitario, cosa che non ha fatto nella Conferenza dei servizi, così da monitorare l’impatto ambientale dell’impianto. Abbiamo accettato la proposta di sentire il Commissione, il prossimo 16 novembre, l’Arpat ed i tecnici dell’ufficio Ambiente regionale per raccogliere informazioni utili ad integrare la nostra mozione che ricalca quella già presentata in Consiglio comunale a Livorno e a cui ha lavorato il nostro capogruppo Andrea Romiti”.
“A Livorno l’impianto di trattamento rifiuti gestito da Ireos opera senza aver ricevuto il parere sanitario dell’Asl, motivo per il quale le autorità competenti dovrebbero, a nostro parere, richiedere ulteriori approfondimenti in merito all’attività dell’impianto. Ambiente e salute devono essere due priorità per Asl e Regione Toscana” sottolineano Torselli e Capecchi.

Autopalio e Siena-Grosseto. Fdi: “Altro che pedaggio, automobilisti da rimborsare”

No assoluto al pedaggio per le strade Anas come la Firenze-Siena, l’Autopalio, e la Siena-Grosseto. Anzi, dovrebbero essere rimborsati gli automobilisti che ogni giorno sono costretti a percorrere queste strade disastrate. Significherebbe introdurre una nuova tassa per migliaia di pendolari a fronte di un servizio inadeguato. Stiamo parlando di strade prive di corsie d’emergenza, invase periodicamente da cantieri infiniti, con buche e avvallamenti, con frequenti restringimenti da quattro a due corsie, e persino poco illuminate. Non vogliamo nemmeno sentir parlare del rischio-gabella!” dichiarano il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Mobilità e Infrastrutture.

“Ci chiediamo anche che fine abbia fatto “Toscana Strade spa” che nell’annuncio di un anno fa del Governatore Giani sarebbe dovuta nascere entro il 2021 E che avrebbe dovuto gestire la Firenze-Pisa-Livorno realizzando una terza corsia, dove possibile, e gestendola come un’autostrada. Una società che sarebbe dovuta nascere per garantire interventi più veloci. Promesse elettorali che sono rimaste sulla carta, di “Toscana Strade Spa” si sono perse le tracce” ricordano Torselli e Capecchi.

“Ci aspettiamo –auspicano Torselli e Capecchi- di poter fare nelle prossime settimane un confronto per individuare le infrastrutture strategiche per la viabilità regionale su cui investire. E’ finita da un pezzo l’epoca degli interventi a pioggia, adesso bisogna individuare le infrastrutture essenziali per lo sviluppo regionale e su di esse convogliare investimenti ed energie per non ritrovarci, magari dopo dieci anni, con arterie incomplete e vecchie prima di essere inaugurate. Strategia e tempo devono fare la differenza per non frenare la ripresa economica in atto”.