Crisi Alival : La Regione ha incontrato i vertici di Lactalis per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese

Crisi Alival, Capecchi-Fantozzi (Fdi): “La Regione ha incontrato i vertici di Lactalis per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese?”
Interrogazione di Fratelli d’Italia. “E nel caso in cui la strada non sia percorribile, ci sono idee per sostenere la produzione casearia, il percorso industriale del sito produttivo della Valdinievole evitandone l’abbandono?”
Firenze 11/11/2022 – “La Regione ha incontrato i vertici di Lactalis per scongiurare la chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese? E nel caso in cui la strada non sia percorribile, ci sono idee per sostenere la produzione casearia, il percorso industriale del sito produttivo della Valdinievole evitandone l’abbandono?”. Lo chiedono, con un’interrogazione, i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi e Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico.
Vogliamo, inoltre, sapere se la Regione ha intenzione di valutare o meno la proposta di Fratelli d’Italia, avanzata insieme al senatore La Pietra, di creare un organismo di tutela del settore agroalimentare. Un ente di ricerca, da istituire con legge regionale, per difendere e valorizzare la specificità dei prodotti caseari toscani” domandano Capecchi e Fantozzi.
“La Regione si è confrontata con la proprietà delle mura dello stabilimento? Alival rappresenta la storia della produzione agro-alimentare ed un’eccellenza casearia tradizionale della Valdinievole e della Toscana. I lavoratori di Alival vantano un’alta professionalità e preparazione, è a rischio un grande patrimonio di competenze -sottolineano Capecchi e Fantozzi– Già lo scorso maggio avevamo chiesto un tavolo di crisi alla Regione per trovare soluzioni alternative rispetto alla chiusura dello stabilimento, visto che il mercato chiede sempre maggiore qualità e nuove produzioni di eccellenza che lo stabilimento di Ponte Buggianese e i suoi lavoratori sono in grado di offrire vista l’elevata specializzazione. Del resto la multinazionale Lactalis è in grado di sostenere interventi di reindustrializzazione del sito pistoiese”.

Crisi Alival: La Regione deve garantire la reindustrializzazione del sito di Ponte Buggianese

Crisi Alival, Capecchi-La Pietra (Fdi): “La Regione deve garantire la reindustrializzazione del sito di Ponte Buggianese”
“Sostenere quei lavoratori che non si possono spostare per andare a lavorare negli altri stabilimenti del gruppo Alival”
Ponte Buggianese 31/10/2022 – “La Regione deve garantire la reindustrializzazione del sito di Ponte Buggianese e sostenere quei lavoratori che non si possono spostare per andare a lavorare negli altri stabilimenti del gruppo Alival, senza dimenticare che non per tutti i dipendenti sono previste posizioni aperte per le quali candidarsi” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi ed il senatore Patrizio La Pietra.
“La volontà dell’azienda è quella di garantire il posto a chi accetta di spostarsi ma non possiamo dimenticare coloro che sono impossibilitati a trasferirsi perché vivono con la famiglia a Ponte Buggianese, in Valdinevole e in provincia di Pistoia. I lavoratori non possono essere lasciati soli, le istituzioni devono rimanere al loro fianco.. La Regione deve anche considerare che con la chiusura dello stabilimento viene meno un punto di riferimento della produzione agroalimentare della Valdinievole e della provincia di Pistoia” sottolineano Capecchi e La Pietra.

Crisi Alival : Si pensi ad un ente regionale per difendere e valorizzare i prodotti caseari toscani

Crisi Alival, Capecchi-La Pietra (Fdi): “Si pensi ad un ente regionale per difendere e valorizzare i prodotti caseari toscani”
“Possibilità che tale ente sostenga le ragioni della produzione dello stabilimento di Ponte Buggianese”
Firenze 19/07/2022 – “Sull’esempio del Corfilac, ente di ricerca strumentale della Regione siciliana, anche la Toscana potrebbe pensare di istituire con legge regionale un ente simile per difendere e valorizzare la specificità dei prodotti caseari. Tale progetto regionale potrebbe sostenere le ragioni della produzione dello stabilimento di Ponte Buggianese” propongo il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi ed il senatore Patrizio La Pietra, componente della Commissione  Agricoltura e Agroalimentare.
“La mission del nuovo ente regionale sarebbe quella di sviluppare l’attività di ricerca così da metterla al servizio delle produzioni casearie tradizionali ottenute da piccoli produttori che operano in aree marginali con sistemi eco-sostenibili. Attività e servizi che le piccole imprese non potrebbero sostenere economicamente da sole. Un ente, dunque, capace di sensibilizzare l’attenzione sulle produzioni casearie locali, in un momento in cui multinazionali come Lactalis sembrano puntare più al profitto che al prodotto. La Regione non deve e non può mollare la presa sollecitando, con tutti i mezzi a disposizione, la proprietà verso una soluzione della crisi Alival che eviti la dismissione dei siti produttivi. Dobbiamo dare un futuro allo stabilimento della Valdinievole!” si appellano Capecchi e La Pietra.

Crisi Alival : Dopo la presentazione del piano industriale si parli del futuro dello stabilimento di Ponte Buggianese

Crisi Alival, Capecchi-La Pietra (Fdi): “Dopo la presentazione del piano industriale si parli del futuro dello stabilimento di Ponte Buggianese”
“I lavoratori da tre mesi sono in attesa che l’azienda si renda disponibile ad aprire un vero confronto”
Ponte Buggianese 12/07/2022 – “Si riparta dal piano industriale per evitare la chiusura dei tre stabilimenti di Lactalis a Ponte Buggianese, Reggio Calabria e Cinigiano. E dopo la presentazione del piano industriale si parli del futuro dello stabilimento della Valdinievole: i lavoratori da tre mesi sono in attesa che l’azienda si renda disponibile ad aprire un vero confronto” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ed il senatore Patrizio La Pietra, componente della Commissione Agricoltura e Agroalimentare.
“L’azienda si deve assumere la responsabilità sociale e morale della chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese. Basta con la solita retorica del “chiudiamo tutto”, deve intavolare realmente un confronto serio con i lavoratori sulle prospettive e sugli investimenti –sottolineano Capecchi e La Pietra– Nel recente consiglio comunale aperto è emerso che il canale istituzionale regionale è l’unico praticabile per una trattativa ad ampio raggio, visto che il Ministero dello Sviluppo economico interviene soltanto per casistiche più consistenti. La Regione non deve e non può mollare la presa sollecitando, con tutti i mezzi a disposizione, la proprietà verso una soluzione della crisi che eviti la dismissione dei siti produttivi”.

Crisi Alival : Non lasciare soli i lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Bekaert

Crisi Alival, Capecchi-La Pietra (Fdi): “Non lasciare soli i lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Bekaert”
“Poca collaborazione da parte di Lactalis, che si deve assumere la responsabilità sociale e morale della chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese”
Pescia 16/06/2022 – “Lactalis al tavolo ministeriale ha preso ancora tempo mostrando poca collaborazione e, soprattutto, non volendo tornare sui propri passi. Ha annunciato di voler chiudere gli stabilimenti in Toscana e Calabria ma non ha presentato un piano industriale che supporti la volontà di chiudere e licenziare né di reale prospettiva e sviluppo degli altri siti. L’azienda si deve assumere la responsabilità sociale e morale della chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese. Occorre garantire la continuità occupazionale e produttiva del sito pistoiese. Le istituzioni devono rimanere a fianco dei lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Beakert!” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ed il senatore Patrizio La Pietra, componente della Commissione Agricoltura e Agroalimentare.
“Il totale atteggiamento di chiusura, con iniziative unilaterali nei confronti dei lavoratori, non conviene a Lactalis. Tale comportamento di netta chiusura al confronto costituisce una pessima pubblicità per la proprietà stessa che, peraltro, ha acquisito importanti marchi italiani” ribadiscono Capecchi e La Pietra, che sono in contatto costante con le rappresentanze sindacali.

Crisi Alival : Al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie. Alival è un’eccellenza per la Valdinievole

Crisi Alival, Capecchi (Fdi): “Al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie. Alival è un’eccellenza per la Valdinievole”
“Oltre alla chiusura degli stabilimenti del gruppo preoccupa la mancanza di un piano industriale”
Ponte Buggianese 13/06/2022 – “Siamo al fianco dei lavoratori e delle loro famiglie in questa dura vertenza, con tanto di volontà di chiudere lo stabilimento di Ponte Buggianese, che ricade sull’intero territorio della Valdinievole di cui Alival rappresenta un’eccellenza nel settore agroalimentare. Preoccupa la chiusura degli stabilimenti del gruppo e la mancanza di un piano industriale che possa garantire a tutte le maestranze una continuità lavorativa” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.
“Una multinazionale come Lactalis non può avere nel suo vocabolario soltanto la parola “chiusura”, ha le spalle oltremodo larghe per tenere in piedi e rilanciare i siti produttivi. Speriamo che l’azienda si presenti al tavolo convocato dalle Regioni Toscana e Calabria per mercoledì 15 giugno e che, finalmente, si apra un confronto” sottolinea Capecchi.

Crisi Alival: Disimpegno Lactalis brutto segnale per la Valdinievole e per il Paese

Crisi Alival, Capecchi (Fdi): “Disimpegno Lactalis brutto segnale per la Valdinievole e per il Paese”
“Pessima pubblicità per la proprietà che, peraltro, ha acquisito importanti marchi italiani”
Ponte Buggianese 09/06/2022 – “Il disimpegno di Lactalis è un brutto segnale per la Valdinievole e per il Paese”. Lo dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, che dal primo giorno si è interessato alla crisi dell’Alival di Ponte Buggianese, partecipando anche ad un presidio dei lavoratori dello stabilimento, e che è in contatto costante con le rappresentanze sindacali.
“La dirigenza Lactalis, al tavolo al Ministero dello sviluppo economico, ha mantenuto la volontà di chiusura degli stabilimenti, e continua a mettere in campo iniziative unilaterali nei confronti dei lavoratori negando l’incontro richiesto dalle Rsu aziendali. Il comportamento di netta chiusura al dialogo, successivo ad un piano industriale annunciato ma mai arrivato, costituisce una pessima pubblicità per la proprietà stessa che, peraltro, ha acquisito importanti marchi italiani. Posizioni lontane da un corretto comportamento aziendale, da un modo serio di rapportarsi con il territorio” sottolinea Capecchi.
“Lactalis dimentica che Alival rappresenta la storia della produzione agro-alimentare in Valdinievole, oltre al profitto, dunque, c’è molto di più: competenze professionali e famiglie! La via di uscita non può essere solo la chiusura e lo spostamento della produzione. Grazie alle tante risorse, messe a disposizione dall’Europa e dall’Italia specifiche per il settore, si potrebbe anche pensare a produzioni alternative sfruttando l’elevata professionalità dei lavoratori di Ponte Buggianese” propone il Consigliere regionale di Fdi.

Crisi Alival : Fondamentale portare Lactalis al tavolo regionale e avere entro breve una data del tavolo al Mise

Crisi Alival, Capecchi-La Pietra (Fdi): “Fondamentale portare Lactalis al tavolo regionale e avere entro breve una data del tavolo al Mise”
“Crediamo che ci siano le condizioni per trovare altre vie di uscita rispetto alla chiusura”
Pescia 18/05/2022 – “Alival rappresenta la storia della produzione agro-alimentare in Valdinievole, è il più grande impianto di Ponte Buggianese, per questo è fondamentale portare Lactalis al tavolo regionale e avere entro breve una data del tavolo al Mise”. Lo chiedono il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, che nei giorni scorsi ha partecipato al presidio dei lavoratori, ed il senatore Patrizio La Pietra.
“Il tavolo in Regione Toscana è importante per capire la reale situazione dell’azienda ma anche per la preparazione dell’altro tavolo al Ministero dello Sviluppo economico. Comprendiamo le difficoltà che le aziende stanno attraversando con gli aumenti dei costi dell’energia e delle materie prime, ed in particolare le aziende del comparto lattario-caseario, ma Lactalis è una multinazionale e ha certamente le possibilità per tenere in piedi i siti produttivi. Lactalis non può utilizzare i lavoratori come merce di scambio con Regione Toscana e Ministero, appare senza dubbio strana la decisone aziendale di chiusura dello stabilimento spostata al primo trimestre 2023. Ogni giorno che passa è un giorno di angoscia per i lavoratori e le loro famiglie, già molto sfiduciati” sottolinea Capecchi.
La crisi del settore è conclamata, ma nonostante questo la via di uscita non può essere solo la chiusura. L’azienda deve sedersi ad un tavolo di crisi, ma credo che ci siano le condizioni per trovare altre vie di uscita rispetto alla chiusura –auspica il senatore Patrizio La Pietra– Il mercato, sempre di più, chiede qualità e nuove produzioni di eccellenza potrebbero dare in alternativa, grazie anche all’elevata professionalità dei lavoratori. Una strada che non può essere esclusa ma che deve essere supportata anche dalle istituzioni grazie alle tante risorse messe a disposizione dall’Europa e dall’Italia specifiche per il settore.”

Crisi Alival : Lactalis tradisce lo spirito del proprio codice etico, i lavoratori da oltre due anni erano rimasti in attesa del piano industriale dell’azienda

Crisi Alival, Capecchi (Fdi): “Lactalis tradisce lo spirito del proprio codice etico, i lavoratori da oltre due anni erano rimasti in attesa del piano industriale dell’azienda”
Il Consigliere regionale stamani ha partecipato al presidio dei lavoratori. “Siamo in contatto con i parlamentari di Fdi per lo stabilimento di Ponte Buggianese. Una multinazionale ha le spalle larghe per tenere in piedi e rilanciare i siti produttivi, non può badare solo al profitto e scaricare i costi, lavoratori in primis”
Ponte Buggianese 26/04/2022 – “I lavoratori di Alival sono rimasti in composta attesa oltre due anni del piano industriale dell’azienda ma alla fine non è arrivata riorganizzazione e rilancio ma è stata annunciata la chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese. La Lactalis, seppur attraverso una sua partecipata, tradisce lo spirito del suo codice etico che si basa sulla buona fede e la trasparenza, ma questi comportamenti sono lontani da un corretto comportamento aziendale, da un modo serio di rapportarsi con il territorio” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, che stamani ha partecipato al presidio dei lavoratori.
Siamo in contatto con il senatore Patrizio La Pietra e con la deputata Wanda Ferro che seguono la crisi degli stabilimenti Alival di Ponte Buggianese, che impiega 78 lavoratori, e di Reggio Calabria, che dà lavoro a 72 persone. Recentemente avevamo avuto contatti con Lactalis Italia, che si era presentata come azienda vicina al territorio interessata a fare investimenti. Nell’occasione avevamo chiesto informazioni sugli stabilimenti toscani ricevendo rassicurazioni da parte degli addetti alle relazioni esterne. La decisione della chiusura ci coglie, dunque, assolutamente di sorpresa e ci amareggia, ci aspettavamo un comportamento coerente. Non vogliamo sostituirci agli imprenditori ma, in qualità di rappresentanti del territorio, dobbiamo ricordare all’azienda che Alival rappresenta la storia della produzione agro-alimentare in Valdinievole, è il più grande impianto di Ponte Buggianese -sottolinea Capecchi–  Comprendiamo le difficoltà che le varie aziende stanno attraversando con gli aumenti indiscriminati dei costi dell’energia e delle materie prime, ed in modo particolare le aziende del comparto lattario-caseario, ma essendo Lactalis una multinazionale ha le spalle oltremodo larghe per tenere in piedi e rilanciare i siti produttivi. Non può badare solo al profitto e scaricare, invece, i costi, lavoratori in primis”.