Trasporti : In Autolinee Toscane manca un corretto rapporto con le maestranze

Trasporti, Veneri-Capecchi (Fdi): “In Autolinee Toscane manca un corretto rapporto con le maestranze”
Dopo il caso del neo autista che, salito sul bus per apprendere il percorso tra Arezzo e Indicatore, è stato costretto a fare il biglietto
Arezzo 06/05/2022 – “C’è un clima poco proficuo in Autolinee Toscane, manca un corretto rapporto con le maestranze. I verificatori di una ditta esterna, incentivati economicamente a fare multe, si trasformano in sceriffi del controllo! E spesso ad ogni controllo i mezzi perdono minuti preziosi sulla propria tabella di marcia” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, e Gabriele Veneri, dopo il caso del neo autista che, salito sul bus per apprendere il percorso tra Arezzo e Indicatore, è stato costretto a fare il biglietto.
“Ed è anche andata bene al neo assunto perché il verificatore, in un primo momento, voleva fargli la multa per non avere il biglietto, poi, dopo le spiegazioni del conducente, ha acconsentito ad evitargli la sanzione ma solo se avesse acquistato un biglietto da 1,50 euro. Visto che i verificatori sono incaricati dalla Regione Toscana, chiediamo all’assessore Baccelli di frenare tale intransigenza, anche l’utenza” sottolineano Capecchi e Veneri.

Telefonia : Indennizzo per i residenti di Spedaletto per i disagi subiti dagli operatori telefonici

Telefonia, Capecchi (Fdi): “Indennizzo per i residenti di Spedaletto per i disagi subiti dagli operatori telefonici!”
“Presenteremo un’interrogazione all’assessore Ciuoffo, serve un intervento strutturale e definitivo per risolvere disservizi di anni. I residenti di Spedaletto, alla luce dei ripetuti guasti alla linea telefonica fissa, finiscono per essere isolati dato che la zona non è servita dalla linea mobile”
Pistoia 05/05/2022 – “Inviteremo i residenti di Spedaletto a fare richiesta di indennizzo, tramite Corecom, per i disagi subiti dagli operatori telefonici!”. Lo propone il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.
“Lo prevede la normativa della Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, in materia di indennizzi applicabili nella definizione delle controversie tra utenti ed operatori. Gli indennizzi si applicano nella definizione amministrativa delle controversie fra utenti e operatori davanti ai Corecom, ovvero dopo che è stato fatto il tentativo obbligatorio di conciliazione e sono proporzionati alla gravità dei disservizi provocati agli utenti da parte degli operatori di comunicazione elettronica. Non è giusto che questi cittadini continuino a pagare un servizio che non funziona! -sottolinea CapecchiPresenteremo anche un’interrogazione all’assessore Ciuoffo, per sapere quali misure abbia messo in campo la Regione visto che aveva annunciato un maxi piano di intervento sulle linee telefoniche. Serve un intervento strutturale e definitivo per risolvere disservizi di anni. I residenti di Spedaletto, alla luce dei ripetuti guasti alla linea telefonica fissa, finiscono per essere isolati dato che la zona non è servita dalla linea mobile. E’ inutile lanciare progetti ad effetto come quello dei “Custodi della montagna” se, poi, si lasciano isolati interi paesi e frazioni, come nel caso di Spedaletto!”
“Abbiamo iniziato ad occuparci del caso di Spedaletto dal 28 giugno 2021 –ricordano il Consigliere regionale di Fdi– Da quel momento, sono state fatte almeno due note di sollecito di intervento agli uffici regionali competenti oltre che un accesso atti per approfondire gli interventi eseguiti sul luogo dagli operatori della telefonia. Per non parlare delle segnalazione fatte dai singoli utenti agli operatori telefonici ed allo stesso Difensore civico. L’operatore Tim, in risposta ad una nota, annunciò la possibilità di posare un nuovo armadio RL completo di Onu Cab per migliorare il segnale, intervento che avrebbe dovuto essere compiuto entro il 2021. Siamo a maggio 2022, e assistiamo ad un nuovo totale black-out. Ci rivolgeremo nuovamente al Corecom affinché solleciti la compagnia telefonica a intervenire per riparare l’ennesimo guasto ma soprattutto per sistemare i cavi telefonici, la linea corre a terra e può essere danneggiata da animali selvatici e fenomeni atmosferici”

A Milano per la Convention di Fratelli d’Italia

Un evento straordinario per dimensioni e qualità della proposta politica. Fratelli d’Italia si candida a governare auspicabilmente con un governo di centro-destra mettendo in campo idee, valori, donne uomini in grado di trasformare i progetti in azioni concrete nell’interesse del paese.

Lo ha fatto e lo fara’ attraverso un confronto quotidiano con le categorie professionali, col mondo universitario e della ricerca, con i non garantiti, con tutti coloro i quali hanno a cuore i destini d’Italia e dell’Europa. Con Libertà, indipendenza, e merito.

Informazione: Attacco da respingere, piena solidarietà alla redazione di Tvl

Informazione, Capecchi (Fdi): “Attacco da respingere, piena solidarietà alla redazione di Tvl”
Solidarietà dal Consigliere regionale di Fratelli d’Italia dopo che le mura della sede dell’emittente pistoiese e regionale sono state ricoperte di scritte del tipo “menzogne più censura uguale dittatura”
Pescia 02/05/22022 – “Un attacco da respingere! Piena solidarietà alla redazione, al direttore, ai giornalisti, all’editore dell’emittente pistoiese e regionale Tvl. Le intimidazioni sono inaccettabili, respingiamo ogni forma di violenza compresa quella verbale. L’informazione, come altro ambito della vita pubblica, può essere soggetta a critiche ma non certamente a offese e minacce, neppure verbali. Episodi che, purtroppo, in Toscana si stanno ripetendo con preoccupante frequenza” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, dopo che le mura della sede dell’emittente sono state ricoperte di scritte del tipo “menzogne più censura uguale dittatura”.

Lavoro: Più controlli, più ispettori, si investa sulla sicurezza. Non si può continuare a morire sui luoghi di lavoro

Lavoro, Fantozzi-Capecchi (Fdi): “Più controlli, più ispettori, si investa sulla sicurezza. Non si può continuare a morire sui luoghi di lavoro”
Intervento dei consiglieri regionali in occasione della Giornata mondiale sulla sicurezza sul lavoro. “Regione e Governo devono dare risposte e trovare soluzioni per fermare questa quotidiana strage. Nel 2021, la Toscana è risultata terza, tra le regioni italiane, per numero di decessi sui luoghi di lavoro: ben 55!”
Firenze 28/04/2022 – “Non è accettabile uscire di casa la mattina e non tornare a casa la sera lasciando la propria vita sul luogo di lavoro. Si deve investire sulla sicurezza, servono risorse per garantire i processi di sicurezza con cui i lavoratori svolgono le proprie attività, quindi più ispettori, maggiori controlli e interventi più diffusi e omogenei sul territorio regionale, rispetto delle regole e maggiore formazione. Non possiamo continuare ad aggiornare la triste statistica delle morti sul lavoro, Regione e Governo investano in sicurezza, il lavoro non può diventare una roulette russa. Nel 2021, la Toscana è risultata terza, tra le regioni italiane, per numero di decessi sui luoghi di lavoro: ben 55!” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, e Alessandro Capecchi, in occasione della Giornata mondiale sulla sicurezza sul lavoro.
Serve uno sforzo straordinario per abbattere drasticamente il numero degli infortuni sul lavoro. Una vigilanza corretta e non vessatoria rappresenta una garanzia per le imprese stesse, che così non vanno incontro a cadute di competitività. Gli incidenti sul lavoro non sono frutto di casualità. Non basta avere un lavoro se non è accompagnato da tutele, diritti e sicurezza. Come Gruppo regionale di Fratelli d’Italia abbiamo presentato una proposta di legge per istituire la giornata toscana del trasporto in sicurezza, e, ricordiamo, che è stato approvato un nostro ordine del giorno che impegna la Regione ad aumentare le risorse stanziate per promuovere interventi di formazione e attività di comunicazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” sottolineano Fantozzi e Capecchi.
La concorrenza sleale in molto settori della nostra economia e una sempre più complicata concorrenza sui mercati internazionali, dovuta a Paesi che producono in spregio di ogni regola di sicurezza, anche ambientale, spingono tante aziende al di sotto del limite di sicurezza. Si continua a non voler prendere atto di queste realtà, molti adempimenti formali ma poca attenzione alla sostanza delle origini di tali fenomeni” fanno notare i Consiglieri regionali di Fdi.

MEFIT: Nessun trionfalismo, il contributo della Regione era doveroso. Speriamo che non sia arrivato troppo tardi

Mefit, Capecchi (Fdi): “Nessun trionfalismo, il contributo della Regione era doveroso. Speriamo che non sia arrivato troppo tardi”
“Corsa contro il tempo per evitare l’interruzione dell’attività, i lavori al Mercato dei Fiori vanno iniziati entro la metà di giugno”

Pescia 26/04/2022 – “Nessun trionfalismo, la Regione sta soltanto facendo il suo dovere, e, visto che siamo in un periodo di campagna elettorale, lascia perplessi la scelta di aver fatto una conferenza stampa per annunciare un contributo dovuto. Speriamo che le risorse non solo sia sufficienti ma che siano messe in campo in tempo utile per evitare l’interruzione dell’attività, i lavori al Mercato dei Fiori vanno iniziati entro la metà di giugno. Il Meft, purtroppo, sconta annosi ritardi della Regione che solo in extremis sembra aver trovato una soluzione. Ogni settimana persa è un danno. Vedremo poi nel dettaglio i contenuti della variazione di bilancio che dovrà essere approvata in Consiglio regionale” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.

“Il progetto per la messa in sicurezza del Mercato dei Fiori di Pescia dovrebbe ammontare a 4 milioni e 428mila euro: 2 milioni li metterà la Regione, uno il Comune di Pescia e non si capisce chi dovrà mettere la differenza -sottolinea Capecchi- La Regione aveva dato al Comune di Pescia, con una formula ambigua, un immobile fatiscente ed è pertanto opportuno e doveroso che ora metta le risorse per la messa in sicurezza dell’edificio. Fondamentale è che siano salvaguardate le aziende piccole e piccolissime che operano al Mefit, che sia salvaguardato il livello occupazionale e la continuità operativa della struttura”.

Crisi Alival : Lactalis tradisce lo spirito del proprio codice etico, i lavoratori da oltre due anni erano rimasti in attesa del piano industriale dell’azienda

Crisi Alival, Capecchi (Fdi): “Lactalis tradisce lo spirito del proprio codice etico, i lavoratori da oltre due anni erano rimasti in attesa del piano industriale dell’azienda”
Il Consigliere regionale stamani ha partecipato al presidio dei lavoratori. “Siamo in contatto con i parlamentari di Fdi per lo stabilimento di Ponte Buggianese. Una multinazionale ha le spalle larghe per tenere in piedi e rilanciare i siti produttivi, non può badare solo al profitto e scaricare i costi, lavoratori in primis”
Ponte Buggianese 26/04/2022 – “I lavoratori di Alival sono rimasti in composta attesa oltre due anni del piano industriale dell’azienda ma alla fine non è arrivata riorganizzazione e rilancio ma è stata annunciata la chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese. La Lactalis, seppur attraverso una sua partecipata, tradisce lo spirito del suo codice etico che si basa sulla buona fede e la trasparenza, ma questi comportamenti sono lontani da un corretto comportamento aziendale, da un modo serio di rapportarsi con il territorio” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, che stamani ha partecipato al presidio dei lavoratori.
Siamo in contatto con il senatore Patrizio La Pietra e con la deputata Wanda Ferro che seguono la crisi degli stabilimenti Alival di Ponte Buggianese, che impiega 78 lavoratori, e di Reggio Calabria, che dà lavoro a 72 persone. Recentemente avevamo avuto contatti con Lactalis Italia, che si era presentata come azienda vicina al territorio interessata a fare investimenti. Nell’occasione avevamo chiesto informazioni sugli stabilimenti toscani ricevendo rassicurazioni da parte degli addetti alle relazioni esterne. La decisione della chiusura ci coglie, dunque, assolutamente di sorpresa e ci amareggia, ci aspettavamo un comportamento coerente. Non vogliamo sostituirci agli imprenditori ma, in qualità di rappresentanti del territorio, dobbiamo ricordare all’azienda che Alival rappresenta la storia della produzione agro-alimentare in Valdinievole, è il più grande impianto di Ponte Buggianese -sottolinea Capecchi–  Comprendiamo le difficoltà che le varie aziende stanno attraversando con gli aumenti indiscriminati dei costi dell’energia e delle materie prime, ed in modo particolare le aziende del comparto lattario-caseario, ma essendo Lactalis una multinazionale ha le spalle oltremodo larghe per tenere in piedi e rilanciare i siti produttivi. Non può badare solo al profitto e scaricare, invece, i costi, lavoratori in primis”.

Viabilità : Regione e Provincia promettono un’opera faraonica per collegare Signorino a Pontepetri

Viabilità, Fdi: “Regione e Provincia promettono un’opera faraonica per collegare Signorino a Pontepetri”
Capecchi-Pelagalli: “Un accordo di programma siglato da Giani e Marmo in clima di campagna elettorale, in barba ad opere da finanziare che avrebbero un costo assolutamente più contenuto e maggiori ricadute”. Tonarelli: “Tale progetto viene venduto come la risoluzione della viabilità per raggiungere la montagna. Noi da sempre contrari, è una soluzione inefficiente e inefficace”
Pistoia 14/04/2022 – “Regione e Provincia, con un accordo di programma, promettono un’opera faraonica per collegare Signorino a Pontepetri. Uno stanziamento di 80.000 euro che la Regione ha deliberato a favore della Provincia di Pistoia per lo studio di fattibilità della Pontepetri Signorino. Un accordo siglato da Giani e Marmo in clima di campagna elettorale. Si tratta, innanzitutto, dell’ennesimo sgarbo istituzionale nei confronti del Comune di Pistoia, che non è firmatario dell’accordo nonostante l’opera ricade per il 99% nel territorio comunale. Ma è anche una questione di priorità e convenienza visto che, rispetto al collegamento Signorino-Pontepetri, ci sarebbero altre opere da finanziare a un costo assolutamente più contento e, soprattutto, con maggiori ricadute sulla viabilità territoriale. In particolare, il collegamento della Riola con la Tangenziale est risolverebbe, definitivamente, il nodo di Candeglia andando così a risolvere i quotidiani problemi di viabilità a migliaia di persone” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, ed il capogruppo di Fdi in Consiglio comunale a Pistoia, Francesco Pelagalli.
“La democrazia spesso è sopravvalutata dalla Regione Toscana e dal Presidente Giani, così come vengono calpestati quotidianamente i rapporti istituzionali tra enti –incalza il consigliere provinciale Andrea Tonarelli insieme al gruppo di Fratelli d’Italia- Tale progetto viene venduto come la risoluzione della viabilità, sia in termini di traffico che di tempo, per raggiungere la montagna. Noi da sempre pensiamo che questa soluzione sia inefficiente e inefficace, oltretutto si stanziano soldi pubblici per un progetto vecchio e obsoleto. Invitiamo il Presidente Giani a ripensarci e a metterci tutti intorno ad un tavolo per poter sviscerare al meglio un’ipotesi di studio moderna su un percorso condiviso, che sia veramente di servizio. I comuni dell’alta montagna pistoiese dovrebbero essere agevolati da tale infrastruttura, secondo la Regione, ma non secondo la realtà dei fatti”.

Inchiesta Keu: La Regione ascolti i Comitati della sr 429. Tanti ancora i nodi da sciogliere

Inchiesta Keu, Capecchi-Torselli (Fdi). “La Regione ascolti i Comitati della sr 429. Tanti ancora i nodi da sciogliere”
“Quali contenziosi si sono innescati dopo il decreto della Commissaria speciale regionale Caselli che ha imposto anche al Consorzio Acquarno di attivarsi per le bonifiche?”
Firenze 11/04/2022 – “Ad un anno dall’inizio dell’inchiesta Keu la Regione non ha ancora trovato il tempo di ascoltare i Comitati della sr 429, che si sono appellati per avere certezze sui tempi delle bonifiche ma con cui Governatore e Assessore all’Ambiente non si sono ancora incontrati. Chi pagherà le bonifiche? Verranno fatte pagare davvero a chi ha inquinato o saranno a carico dei cittadini toscani?” Lo chiedono il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Francesco Torselli, ed il Consigliere regionale Alessandro Capecchi, componente della Commissione d’Inchiesta sulle infiltrazioni della criminalità in Toscana.
“Sono 13 i siti coinvolti nello scandalo Keu ma i timori è che siano molti di più anche perché il materiale è stato utilizzato anche per appalti privati e non solo per quelli pubblici come la sr 429. La conferma l’abbiamo dal decreto emesso, a fine gennaio, dalla Commissaria speciale regionale dottoressa Caselli: nel decreto viene chiamato in causa anche il Consorzio Acquarno e altre ditte oltre a quella dell’imprenditore Lerose, indagato dalla Dda di Firenze per presunta collusione con clan della ‘ndrangheta. Il decreto della dirigente Caselli parte dal presupposto che ci sia una nota della Provincia di Pisa che imponeva al Consorzio Aquarno di fare le verifiche ambientali prima di cedere a terzi il Keu,verifiche che pare non siano state effettuate, parliamo di circa 15mila tonnellate annue di Keu dal 2014 al 2019 –ricordano Torselli e Capecchi– Restano ancora tanti nodi da sciogliere, dunque, visto che l’indagine penale è ancora in corso e dal decreto della dott.essa Caselli è emerso un profilo di responsabilità del Consorzio Acquarno di cui il Consorzio di depurazione è proprietario al 93%. Ci sarebbe da capire, inoltre, quali contenziosi si sono innescati dopo il decreto della dirigente Caselli, che ha imposto anche al Consorzio Acquarno di attivarsi per le bonifiche. Tra le partite aperte, in attesa della discussione in Consiglio regionale delle due relazioni svolte in seno alla Commissione d’inchiesta, c’è quella dell’accordo di programma che regola  i rapporti tra Regione, Ministero, Associazione conciatori (Consorzio Acquarno) ed enti locali”.
Il Governatore Giani e l’assessore Monni hanno fatto di tutto per non valorizzare i lavori della Commissione d’Inchiesta tanto che la stessa ha partorito due relazioni conclusive: una di maggioranza e una di minoranza. La Commissione ha svolto il suo ruolo ma non è stata supportata dalla Giunta regionale e dagli uffici, abbiamo sempre avuto materiale in extremis e la Giunta è stata scorretta ed in preda ad un protagonismo tardivo cercando sempre di anticipare le possibili conclusioni e le proposte che di volta in volta emergevano in Commissione. Dai protocolli d’intesa alle bonifiche, ai sistemi di incrocio dei dati, tutto questo è stato anticipato dalla Regione per avere risalto mediatico” sottolineano Torselli e Capecchi.

Consorzio Medio Valdarno: Il Consorzio di Bonifica come giustifica l’aggravio di spesa annuale di 480mila euro, pagato dai contribuenti?

Consorzio Medio Valdarno, Capecchi (Fdi): “Il Consorzio di Bonifica come giustifica l’aggravio di spesa annuale di 480mila euro, pagato dai contribuenti?”
Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione alla Regione. “Era stato annunciato che la nuova mega sede nel capoluogo di regione sarebbe stata pagata con gli affitti delle vecchie sedi, ma questa operazione non è andata a buon fine come emerge dagli atti pubblicati sul sito del Consorzio”
Pistoia 07/04/2022 – “Già nel 2021 avevamo denunciato la smobilitazione delle sedi sul territorio pistoiese del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno ed il pericolo che l’operazione di accentramento a Firenze, con l’affitto di una mega sede per quasi mezzo milione di euro, generasse uno scompenso finanziario a carico del Consorzio e quindi a carico dei contribuenti. Era stato annunciato che la nuova sede nel capoluogo di regione sarebbe stata pagata con gli affitti delle vecchie sedi. In realtà, dagli atti pubblicati sul sito del Consorzio, emerge come questa operazione non sia andata a buon fine visto che, ad oggi, sulle tasche dei contribuenti pesano circa 480mila euro in più di spese per la nuova sede. Infatti, nel 2020 il Consorzio aveva speso 58 mila euro mentre nel 2021 ne ha spesi ben 526 mila per contratti di locazione per il centro direzionale a Firenze. Per la zona pistoiese ci sono stati due bandi di interesse che hanno visto solo una risposta parziale sul Comune di Agliana perché l’area non appare idonea ed è soggetta a rischio idraulico” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
Presenteremo un’interrogazione alla Regione per chiedere conto al Consorzio di questo scompenso finanziario. Il Consiglio regionale aveva dato indirizzo alla Giunta di rinviare l’operazione di locazione per evitare uno scompenso di 480 mila euro. Vorremmo anche capire se l’assessore Monni è disponibile, non solo a fare conferenze stampa, ma anche a parlare nelle sedi dovute, come la Commissione ad esempio, del merito dei problemi che riguardano il territorio di Quarrata e di quello di altri comuni del pistoiese -sottolinea CapecchiL’assessore Monni, infatti, pare essersi prestata ad un’apertura in grande stile della campagna elettorale, visto che per l’ennesima volta ha rivenduto interventi idraulici realizzati nell’arco di dieci anni, opere che non sono da accogliere con toni trionfalistici visto che la sicurezza idraulica non è mai assoluta. Ha voluto mettere il cappello su interventi preparati, seppur con ritardo, da altri”.