Vigili del Fuoco sotto organico e senza mezzi adeguati. Chiesto l’intervento della Regione

Vigili del fuoco sotto organico e con carenza di mezzi e strumentazioni a disposizione. Un problema che affligge il comando di Pistoia e della Valdinievole mettendo a rischio i servizi d’emergenza. Il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi raccoglie le sollecitazioni pervenutegli dalla Fp Cgil per chiedere che la Regione si faccia portavoce della questione con il ministero dell’Interno.
“Pochi mezzi e per lo più datati, anche di 20 o 30 anni, mancanza delle strumentazioni necessarie ai servizi d’emergenza, camion fermi nei parchi macchine perché non ne viene autorizzata la manutenzione a seguito di recenti tagli al budget”, afferma il consigliere FdI.
“Un problema che accomuna la maggior parte dei comandi toscani ma che affligge in particolar modo il comando pistoiese dove si registra la maggior carenza di personale – sottolinea Capecchi -. Mancano le autopompe e soprattutto le autoscale, l’autogru è invece guasta e ferma nel parco macchine senza che ne venga autorizzata la riparazione. Tutto ciò a causa di recenti tagli al budget che però rischiano di avere ripercussioni sulla sicurezza dei cittadini e non permettono ai vigili del fuoco di operare al meglio delle loro possibilità ”
“Non è accettabile che i vigili del fuoco, che svolgono un servizio così importante, non possano usufruire di mezzi nuovi ed efficienti e che si rischi a scapito della sicurezza dei cittadini. La Regione non può ignorare la questione e deve chiedere l’intervento del ministero dell’Interno”, conclude il consigliere.

Rientro in classe: “Ancora una volta non si è pensato a riorganizzare il trasporto pubblico e gli ingressi”

Il 26 aprile è la data del rientro in classe per gli studenti di tutte le scuole fatta eccezione per le superiori in zona rossa. “La didattica tornerà in presenza al 100% mentre la capienza degli autobus resta, per motivi di distanziamento anti-contagio, al 50%. I conti, anche stavolta, non tornano – sottolinea il consigliere regionale FdI e vice presidente della commissione Trasporti Alessandro Capecchi – poiché a fronte di una riduzione della capienza dei mezzi pubblici non corrisponde un adeguato aumento dei mezzi di trasporto messi a disposizione delle aziende del tpl”.
“Ancora non sono state definite le modalità del rientro in classe tuttavia le aziende del trasporto pubblico locale e i presidi condividono non poche perplessità – aggiunge Capecchi -. Le aziende del tpl sanno di non avere autobus a sufficienza per raddoppiare le corse e le aziende di trasporto private, che già a settembre e gennaio avevano messo a disposizione i propri mezzi e i propri autisti per il servizio scolastico, aspettano ancora di essere pagate dalla Regione Toscana per il servizio”.
“I protocolli attuati dalle scuole risultano efficaci ma rischiano di essere vani se i ragazzi vi arrivano dopo essersi ammassati sui mezzi pubblici e sulle pensiline alle fermate degli autobus. La Regione deve dunque attivarsi subito per coordinare orari di ingresso e di uscita da scuola scaglionati, come richiesto dai presidi, oltre a sostenere le aziende di trasporto pubblico ed eventualmente privato a cui viene chiesto questo ulteriore sforzo”, conclude il consigliere.

Tagli sanificazione Covid sui treni: “Passo indietro inspiegabile. La Regione convochi un tavolo”

Tagli ai servizi delle pulizie e sanificazione sui treni. Il consigliere regionale FdI e vice presidente della commissione Trasporti Alessandro Capecchi ha raccolto le sollecitazioni pervenute dalle organizzazioni sindacali e ha depositato un’interrogazione in merito.
 
“Nonostante la diffusione del contagio non accenni a diminuire – afferma il consigliere regionale – ci risulta che la figura del pulitore viaggiatoreche Trenitalia aveva raddoppiato all’inizio della pandemia, è stata non solo ridimensionata, ma in alcune tratte addirittura eliminata, attestandosi a livelli pre-Covid. Un passo indietro inspiegabile, con forti ripercussioni sulla qualità del servizio di sanificazione”.
 
“Rimodulare il servizio significa impiegare il personale per un minor tempo – aggiunge Capecchi – ma la mancanza di tempo comporta l’impossibilità da parte degli operatori di seguire tutte le norme operative del protocollo di sicurezza in materia di pulizia e sanificazione. Se si vuole mantenere l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico durante la pandemia si devono garantire gli standard di igiene e pulizia, poiché proprio i mezzi pubblici sono luoghi in cui è più probabile contagiarsi”.
 
“Visto che gli appelli delle organizzazioni sindacali ai vertici di Trenitalia e all’assessore regionale ai trasporti non hanno portato a nessun riscontro sulla questione ho deciso di depositare un’apposita interrogazione – spiega il consigliere FdI – per chiedere alla Regione di convocare un tavolo con le organizzazioni sindacali in questione, in modo da chiarire le problematiche emerse”.

Difficoltà nel tracciamento degli irregolari sul territorio: “Rischio bomba sanitaria”

In occasione degli ultimi consigli regionali ho posto molte domande al presidente Giani e all’assessore Bezzini in merito alla campagna vaccinale.

In particolare modo ho voluto chiedere se la Regione possieda un piano per il tracciamento e il trattamento sanitario dei ‘socialmente fragili’, soprattutto degli immigrati irregolari sul nostro territorio.

E poi, la Regione Toscana sta intervenendo in conferenza Stato-Regioni per fare in modo di limitare l’immigrazione clandestina?

In un momento delicato come questo non possiamo certo permetterci il rischio di far scoppiare una ‘bomba sanitaria’ a causa di chi sfugge al controllo sanitario.

Agricoltura, Capecchi-Fantozzi (Fdi): “Non c’è tempo da perdere. Ristori immediati e stato di calamità”

“Le gelate hanno causato danni rilevanti in tutta la provincia pistoiese. I raccolti, i vitigni, le piante ornamentali sono andati in gran parte rovinati ma solo nei prossimi giorni si conoscerà e si potrà quantificare con certezza l’entità del disastro. La Regione Toscana deve intervenire subito a sostegno del settore già duramente colpito, perché con ristoranti e agriturismi chiusi la vendita di prodotti agricoli e vinicoli è calata drasticamente. Servono ristori immediati, la Regione deve scendere in campo al più presto per sostenere chi ha subito ingenti danni e non può permettersi di aspettare i tempi burocratici ed è già in balia di troppe incertezze”, commenta il consigliere FdI Alessandro Capecchi.
 
“La situazione è catastrofica e non c’è tempo da perdere. Le gelate primaverili hanno messo ko le colture in campo, a partire dagli ortaggi, ma anche alberi da frutto in piena fioritura e le viti che stavano germogliando. Produzioni compromesse che si sommano alle sofferenze economiche prodotte dalla pandemia. La Regione è chiamata a dare risposte urgenti a partire da ristori immediati ed al riconoscimento dell’evento calamitoso. Ho scritto al Presidente della Commissione Aree Interne affinché solleciti la Regione a chiedere lo stato di calamità. Le aziende hanno spese a cui devono far fronte nell’immediato: serve una rimodulazione degli impegni bancari, degli oneri fiscali e previdenziali. Molte aziende sono a rischio chiusura e migliaia di stagionali resteranno senza lavoro” esorta il consigliere regionale Vittorio Fantozzi (Fdi), vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico e rurale.

Prato: “Dati allarmanti. La Regione intende alleggerire la pressione sul Santo Stefano?”

“Sono allarmanti i dati circa i contagi nella città di Prato tanto da fargli conquistare la maglia nera in Toscana e da renderla seconda in Italia, dietro soltanto ad Aosta. E mentre il virus galoppa all’impazzata l’ospedale Santo Stefano è saturo, gli operatori sanitari sono allo stremo e non sono abbastanza per fronteggiare l’emergenza”. Afferma il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi, primo firmatario di un’interrogazione in merito alla situazione dei contagi a Prato e al congestionamento del Santo Stefano.

“Destano preoccupazioni anche le dichiarazioni del direttore del dipartimento di Prevenzione in merito al tracciamento dei contagi soprattutto tra gli stranieri – aggiunge Capecchi -. La Regione intende supportare in qualche modo il servizio di tracciamento offerto dalla Asl? Ha intenzione di alleggerire la pressione sul Santo Stefano? E perché allora non sono stati utilizzati i posti letto del Centro Pegaso?”.

“Continuiamo a leggere le proteste dei sindacati che ormai da più di un anno denunciano la medesima situazione: manca il personale sanitario. Soprattutto in questa terza ondata in cui, secondo le associazioni sindacali, non è nemmeno stato riprogrammato il personale sanitario all’ospedale cittadino dopo che parte del personale è stata assegnata al Centro Pegaso. È così che la Regione Toscana si è organizzata per gestire la terza ondata del virus?”, affonda Capecchi.

Podere Rota, Capecchi-Veneri (FdI): “Richiesta audizione dei sindaci in commissione Ambiente”

Grazie a Fratelli si continua a parlare del futuro della discarica di Podere Rota. Oggi in commissione Ambiente è stata inserita all’ordine del giorno la mozione con cui chiediamo la chiusura della discarica di Podere Rota entro la fine dell’anno” spiegano i consiglieri Fdi Alessandro Capecchi, vice presidente della commissione Ambiente, e Gabriele Veneri.
Abbiamo accettato di rinviare la votazione della mozione affinché possa concludersi l’inchiesta pubblica su Podere Rota –sottolinea Capecchi-. Riteniamo infatti fondamentale che sulla questione emergano tutti i nodi al pettine, per questo abbiamo anche richiesto l’audizione di tutti i sindaci del territorio e del presidente della Provincia di Arezzo in commissione Ambiente. Dopodiché rispetteremo i termini entro i quali andrà a concludersi l’inchiesta pubblica, verosimilmente alla fine di aprile, e poi, con tutte le carte alla mano, torneremo a votare la nostra mozione. Presto organizzeremo anche un sopralluogo per tenere alta l’attenzione sul tema”.
“La Regione non può più temporeggiare, anche i sindaci di Centrosinistra riconoscono che sulla discarica occorre confermare la chiusura del sito entro la fine del 2021, prima che si creino danni ambientali irreversibili. La regione difenda l’ambiente della provincia di Arezzo ed esca dall’ambiguità su Podere Rota. E’ doveroso che tutti gli aretini che siedono in Consiglio regionale si schierino senza imbarazzo facendo una scelta tra la tutela del territorio ed il partito, quella terra martoriata va bonificata!. Con dispiacere ho dovuto accettare tale rinvio, non avendo potere di voto in Commissione ambiente. Vedo che l’inchiesta ha un fine puramente tecnico mentre la nostra mozione ha un indirizzo politico. Si deve essere coerenti con quanto stabilito dalla Regione e avere il coraggio di votare la nostra mozione che chiede la chiusura della dannata discarica, è una nostra responsabilità!”.

Vaccini e sanità. Ecco come la penso

Consiglio regionale speciale sulla campagna di vaccinazione e sulla gestione sanitaria della pandemia.

Non siamo soddisfatti delle mezze risposte ricevute durante il consiglio regionale del 7 aprile dal presidente Giani e dall’assessore alla salute Bezzini.

Fratelli d’Italia continuerà a presentare atti ispettivi per approfondire ed entrare nel merito di tutte le questioni che riguardano la salute dei cittadini.

Disagi con il numero unico della guardia medica: “Rafforzare il servizio”

“In questo momento di emergenza pandemica vanno rafforzati anche tutti quei servizi sul territorio che garantiscono assistenza a tutte le altre patologie, perché ci si ammala e si muore non solo di Covid. A quanto mi hanno riferito il numero unico per contattare la guarda medica non funziona. Gli accessi e le telefonate sono troppi da gestire. Per questo il servizio va rafforzato e le postazioni e le linee telefoniche devono moltiplicarsi”. Afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi.
“Sono state diverse le segnalazioni da parte di cittadini per l’impossibilità di prendere la linea chiamando il numero unico per la continuità assistenziale 0573 454545, attivo dal 29 marzo per tutti i territori della Asl Toscana centro”, aggiunge Capecchi.
“La guardia medica costituisce un presidio territoriale importante e un punto di riferimento imprescindibile per la popolazione. A maggior ragione in tempo di pandemia deve essere potenziato per quanto possibile, anziché limitato. Auspichiamo dunque un intervento in questo senso da parte della Asl Toscana centro”, conclude il consigliere FdI.