Comunicato stampa
Mefit, Capecchi (Fdi): “Scongiurare la chiusura del Mefit, serve l’unità di tutte le forze politiche”
“Stamani, insieme al consigliere di Pescia Melosi, abbiamo incontrato al Mefit l’amministratore unico Grassotti e il direttore Incerpi. Abbiamo assunto precisi impegni e presto presenteremo un’interrogazione per conoscere la volontà della Giunta in merito al salvataggio del Mefit”
Pescia 16/02/2022 – Il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ed il consigliere comunale di Fdi in Consiglio comunale a Pescia, Giacomo Melosi, stamani hanno incontrato al Mefit l’amministratore unico Grassotti e il direttore Incerpi.
“Abbiamo fatto il punto, con amministratore e direttore, per trovare la strada da percorrere per scongiurare la chiusura del Mefit, che avrebbe notevoli ed infelici ripercussioni sul tessuto economico di Pescia e del territorio della Valdinievole. Abbiamo assunto precisi impegni e presto presenteremo un’interrogazione per conoscere la volontà della Giunta in merito al salvataggio del Mefit, visto e considerato che l’accordo di programma nel 2019 prevedeva anche la possibilità, dopo 3 anni, di riverificare l’impegno finanziario della Giunta. E anche perché quell’immobile era di proprietà della Regione ed è stato ceduto al Comune nelle attuali precarie condizioni di sicurezza. C’è, dunque, anche una responsabilità morale e, ovviamente, amministrativa da parte della Regione. L’impegno di Fratelli d’Italia, per questa vicenda che seguiamo da tempo, è massimo ma serve l’unità di tutte le forze politiche per far arrivare sui tavoli regionali e ministeriali la ferrea volontà di mantenere in vita il Mefit -dichiara il consigliere Capecchi– A livello nazionale ci stiamo muovendo con il senatore La Pietra per verificare la possibilità di intercettare i finanziamenti del Pnrr per questa infrastruttura che garantisce lavoro, occupazione e lo sviluppo in un settore centrale dell’economia regionale che va dalla Valdinievole fino alla costa, coinvolgendo 1200 aziende con 3.500-4000 lavoratori e relative famiglie, per un giro d’affari di oltre 250 milioni di euro”.