Consigliere della Regione Toscana

RIFIUTI : QUESTO NON È UN PIANO. PER ANNI LA SITUAZIONE RIMARRÁ LA STESSA A DISCAPITO DI CITTADINI E IMPRESE

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Firenze, 25 settembre 2023: “Questo non è un piano dei rifiuti ma un non-piano che difatti non decide niente sulla gestione e smaltimento dei rifiuti nella nostra Regione. Per questo in Commissione abbiamo votato contro.
La maggioranza sta insistendo nell’andare avanti nonostante che non sappiamo che fine faranno centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti. Ricordiamo che Alia ha ufficializzato che ad Empoli non sarà fatto alcun gassificatore, non conosciamo il futuro del termovalorizzatore di Montale e le forze politiche di maggioranza e opposizione del Comune di Serravalle Pistoiese si stanno opponendo a trasformare la discarica del Cassero, che oggi raccoglie rifiuti speciali, a discarica per i rifiuti urbani.

Bisogna sottolineare che la Giunta non ha idea di quanto durerà la fase transitoria dalla situazione attuale a quella in cui il piano sarà a regime. Infatti il governatore Giani ha dichiarato che gli impianti attualmente esistenti dovranno rimanere aperti per tutta la transizione. Cosa significa? Che per un tempo indefinito, la gestione dei rifiuti nella nostra Regione rimarrà la stessa con tutte le sue storture e i territori svantaggiati dal punto di vista ambientale nella gestione e smaltimento dei rifiuti continueranno a rimanere tali. Il Piano non risolverà il nodo dell’Ato Toscana Centro perché già oggi si dice che si potrà ricorrere ad accordi extra-ambito portando per esempio i rifiuti della Toscana Centro in altre zone e determinando così un innalzamento dei costi.

Questo non può essere definito un Piano visto che la Regione si priva del ruolo di coordinatore e gestore della materia. Cioè, il Piano non è ancora stato votato e ci sono già sedici autorizzazioni richieste per i più svariati impianti, sei delle quali hanno già ricevuto il via libera. Inoltre, è stata data l’autorizzazione per ampliare e ammodernare due dei quattro termovalorizzatori della Regione Toscana. E pensare che l’assessore Monni si è sempre detta contraria ai termovalorizzatori. Non solo li mantiene ma li rafforza anche!

Infine, il Pd dice di essere pronto a contrattare con gli amministratori locali dopo la votazione del Piano. Ma quest’atto non era nato dal basso così come dichiarato dal Presidente di Regione qualche giorno fa? Se fosse partito dal basso, la fase di contrattazione con gli enti locali doveva essere già conclusa. A quanto pare il governatore Giani non ha le idee chiare. La mancanza di concertazione farà sì che le responsabilità delle scelte del Piano si scaricheranno su Comuni e Ato, ma a quel punto queste scelte non saranno più solo politiche ma anche tecniche-economiche.

E’ grave che l’assessore Monni non abbia partecipato alla Commissione di questa mattina che ha licenziato uno degli atti più importanti di questa legislatura. L’assessore ci ha tenuto a farci sapere che lo stop alla quotazione in Borsa della futura Multiutility non ha alcuna implicazione nel Piano rifiuti. Comprendiamo che Monni ha l’esigenza di mettere insieme i cocci del suo partito, ma noi – assieme a tutti i toscani – vogliamo sapere con quali risorse saranno finanziati gli impianti presenti nel Piano dei rifiuti voluto dal Pd, visto che la quotazione voleva ovviare al problema del finanziamento degli impianti. C’è il serio rischio che a rimetterci sia sempre pantalone, cioè cittadini e imprese!” lo dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vice-presidente della Commissione Ambiente Alessandro Capecchi.

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