“Estate per i centri di raccolta sangue significa di solito difficoltà nel reperire risorse ematologiche perciò chiudere per 18 giornate i centri di prelievo Avis e Fratres della provincia di Pistoia tra luglio e agosto appare preoccupante oltre che inspiegabile”. Lo afferma il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi che annuncia una apposita interrogazione in merito.
“Stupisce dunque la decisione del direttore Sos di Pistoia, denunciata da Avis e Fratres, di chiudere per così molti giorni al prelievo in un periodo in cui invece si auspica una ripresa delle attività ospedaliere e di sala operatoria, con conseguente rinnovato bisogno di risorse ematologiche”, sottolinea l’esponente FdI.
“I centri di raccolta della provincia di Pistoia soffrono da anni una situazione di criticità dovuta a riduzioni di orario, problemi con il trasporto delle sacche, sempre meno posti prenotabili per la donazione del plasma con la conseguenza che i donatori preferiscono spostarsi a Lucca, Prato o Empoli. Basta tagli, in provincia di Pistoia sono già stati troppi, basti pensare ai presidi ospedalieri di Pescia e San Marcello. La Regione Toscana deve intervenire per interrompere questa migrazione forzata di donatori verso i centri maggiori, a discapito di quelli periferici, e ascoltare le istanze di Avis e Fratres”, conclude Capecchi.