“Fidi Toscana va ripensata e riformata. Si costituisca un soggetto di credito regionale, nell’ambito del quadro normativo nazionale ed europeo”. Lo ha chiesto il Gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale che ha presentato una proposta di risoluzione.
“È nostro dovere ricordare al Pd che se oggi Fidi Toscana va ripensata è anche perché negli ultimi 10 anni è stata governata in maniera disastrosa. La qualità dei crediti si è deteriorata negli ultimi anni? Sicuramente colpa degli eventi, ma chi ha concesso questi Fidi? Vogliamo dire che le concessioni negli ultimi anni sono state, da parte di Fidi, quantomeno ‘allegre’? Oppure facciamo finta di non ricordare quando Fratelli d’Italia, da questi banchi, per bocca di Giovanni Donzelli, chiedeva conto dei Fidi concessi alle aziende di famiglia dell’allora segretario nazionale del Pd, firmate dal padre del suo più stretto collaboratore?”, commenta il capogruppo di Fdi in consiglio regionale Francesco Torselli.
“Fidi Toscana dovrebbe divenire un soggetto di credito che non svolga solo un ruolo finanziario ma che dialoghi con il territorio ed il mondo imprenditoriale toscano, con i cittadini e gli enti locali, coinvolgendo il Consiglio regionale e la Commissione di Controllo nei passaggi fondamentali”, dichiara il consigliere regionale e presidente della commissione Controllo Alessandro Capecchi.
“Attraverso l’intervento delle principali Fondazioni Bancarie si potrebbero riunire i capitali necessari per favorire l’aggregazione tra Casse di Risparmio locali e altre banche private locali, così da costituire un soggetto di credito competitivo nel tempo, facendo tesoro delle risorse umane, capacità ed esperienze attualmente in Fidi Toscana. Un progetto imprenditoriale che possa camminare sulle proprie gambe. Iniziativa che dovrebbe avere come obiettivo quello di convogliare il credito verso famiglie, imprese ed enti pubblici” auspica il Consigliere Diego Petrucci.
“Un progetto imprenditoriale collegato ai nostri territori potrebbe compensare l’inesorabile ritirata dei Gruppi Bancari maggiori ed in particolare del Monte dei Paschi, dare sostegno ai distretti produttivi in una fase di contrazione del credito, offrire agli enti locali la possibilità di avere una controparte bancaria focalizzata sul lungo periodo (oggi servizi di base come le tesorerie comunali sono abbandonati dai Gruppi Bancari Nazionali), ridurre le aree di esclusione finanziaria che portano ad un impoverimento ed al rischio di cadere nella spirale dell’usura”, spiegano i consiglieri di Fdi.