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Dissesto idrogeologico : Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie

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Dissesto idrogeologico, Capecchi (Fdi): “Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie”
“Il Comune di Pistoia ha ricevuto il finanziamento per la progettazione per la messa in sicurezza di questa frana importante e annosa, ma è corsa contro il tempo per iniziare i lavori prima che mutino le condizioni e si sia costretti a rifare il progetto da capo”
Pistoia 05/04/2023 – “Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie. Il Comune di Pistoia ha ricevuto il finanziamento per la progettazione per la messa in sicurezza di questa frana importante e annosa, ma è corsa contro il tempo per iniziare i lavori prima che mutino le condizioni e si sia costretti a rifare il progetto da capo” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, che in Consiglio ha ricevuto risposta dall’assessore Monni alla sua interrogazione sulla difesa del suolo.
Il progetto per la messa in sicurezza della frana a Le Grazie è, come per molti altri, pronto e attuabile nell’immediato ma, per aprire il cantiere, andrebbero comunque adeguati i prezzi dei materiali. Senza dimenticare che, se nel frattempo si modificano le condizioni del contesto, saremmo poi costretti a dover cambiare progetto ripartendo da capo -sottolinea Capecchi– Il problema è che la Giunta regionale per il 2023 non ha fatto un vero e proprio piano ma ha proceduto per stralci e l’ultimo, quello di febbraio, riguarda interventi già finanziati a cui si associa il Pnrr: i progetti finanziati sono al 90% della Regione e, comunque, relativi ai piani degli anni precedenti. Per i comuni sono previsti pochissimi interventi: la Giunta, causa aumento dei prezzi, ha scelto di portare a compimento quei progetti che erano già stati avviati rispetto a nuovi progetti”.
“Il problema, di cui sono coscienti l’assessore Monni e lo stesso Pd, è che senza ulteriori risorse anche i progetti già finanziati e che sono pronti, ma non sono ancora partiti come cantieri, rischiano di diventare carta straccia nel breve periodo, perché se mutano le condizioni di contesto bisognerà poi cambiare i progetti -spiega Capecchi– C’è anche un ragionamento di prospettiva, di programmazione, di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il Documento operativo di Difesa del suolo si riferisce per una parte agli interventi successivi ad eventi calamitosi, ossia di protezione civile, ma per una buona parte dovrebbe servire a prevenire questi fenomeni con interventi di messa in sicurezza idrogeologica e idraulica. Ma la messa in sicurezza il più delle volte viene disattesa e si finisce per concentrarci inevitabilmente sull’emergenza”.

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