Consigliere della Regione Toscana

Caminetti: Approvata una proposta di legge sui caminetti strumentale e scaricabarile, troppi costi e responsabilità a carico dei Comuni

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Caminetti, Capecchi-Fantozzi (Fdi): “Approvata una proposta di legge sui caminetti strumentale e scaricabarile, troppi costi e responsabilità a carico dei Comuni”
Pdl approvata in Commissione Ambiente e Territorio, riguarda i divieti di accensione dei caminetti e l’inquinamento da Pm10 nella Piana lucchese, Valdinievole e Piana fiorentina. “Passato un emendamento che diminuisce le sanzioni ad un minimo di 300 (anziché 500), ad un massimo di 3.000 (anziché 5000)”
Firenze 16/03/2023 – “Approvata una proposta di legge sui caminetti strumentale e scaricabarile, troppi costi e responsabilità a carico dei Comuni” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, e Vittorio Fantozzi, in relazione all’approvazione in Commissione Ambiente e Territorio della pdl relativa ai divieti di accensione dei caminetti ed all’inquinamento da Pm10 nella Piana lucchese, Valdinievole e Piana fiorentina.
“Determinate questioni risultano irrisolte -spiegano Capecchi e Fantozzi– Se da una parte l’Agenzia recupero risorse è stata chiamata in causa per aiutare i comuni nell’attività di controllo e censimento degli impianti sul territorio, dall’altra parte la legge prevede ancora che i comuni si sobbarchino i controlli senza alcun tipo di sostegno economico da parte della Regione, elevino le sanzioni, facciano un monitoraggio da restituire alla Regione e abbiano a carico il diritto di rivalsa con un meccanismo automatico. Nel caso in cui lo Stato italiano venga condannato dall’Unione europea per la violazione delle due infrazioni già certificate, a sua volta lo Stato si può rivalere sulle regioni e se la Regione dovesse pagare una determinata sanzione ne chiederà conto pro quota ai comuni oggetto dei divieti. Con un meccanismo, che noi contestiamo, e che la legge definisce di “compensazione”. Se un determinato Comune deve ricevere dalla Regione alcuni fondi ma viene considerato inadempiente rispetto agli obblighi richiamati in questa legge con la rivalsa (che però gli uffici considerano già vigente nell’ordinamento) allora si applica una decurtazione diretta, senza contraddittorio: mi devi 100mila euro per aver contribuito a non far diminuire l’inquinamento atmosferico? Invece di trasferirteli 300mila per gli asili nido te li trasferisco soltanto 200mila. Come Centrodestra ci siamo opposti sostenendo che questo meccanismo non è una compensazione perché in realtà la compensazione si applica fra crediti certi, liquidi e ed esigibili”.
Nell’ultima bozza della legge sono spuntate tre delibere di Giunta di marzo nelle quali la Regione dichiara di aver già aperto un tavolo di concertazione con i Comuni, cosa che chiedevamo da tempo, sui controlli, ha previsto le modalità dei controlli, ha modificato i criteri generali dei piani ambientali comunali della qualità dell’aria, il che significa che la legge è diventata quasi superflua. Appare chiaro, in presenza di tali delibere, che si tratta di una toppa peggiore del buco. Serve soltanto a dare copertura a Giani e alla Giunta, nei confronti dei toscani che verranno multati e dai comuni che verranno sobbarcati dai costi -sottolineano Capecchi e Fantozzi– E’ stato, poi, approvato un emendamento che diminuisce la soglia delle sanzioni da un minimo di 500 ad un massimo di 5000 euro riportandole, invece ad un minimo di 300 e ad un massimo di 3000. I cittadini del resto attraversano una situazione economica molto difficile e non posso essere ulteriormente gravati dalla possibile violazione dei divieti, peraltro nemmeno ben conosciuti vista anche la mancanza di campagne informative da parte della Regione. La Toscana in 12 anni ha fatto poco o nulla e, oggi, scarica la responsabilità sui Comuni”.

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