Firenze, 30 luglio 2024: “Alla fine il governatore Giani ci ha dato ragione sulla gara unica per il Tpl. Oggi si è reso conto che sarebbe stato meglio dividerla in almeno tre aree considerando l’eterogeneità del territorio toscano. Una valutazione che non potrebbe essere diversa visto che il passaggio al gestore unico sta producendo enormi disagi ai cittadini, in particolare a quelli delle aree interne in cui il Trasporto pubblico locale è di vitale importanza.
Un buon amministratore, però, dovrebbe essere in grado di prevedere le conseguenze delle decisioni assunte ed era chiaro fin dall’inizio che l’operazione non avrebbe portato niente di buono alla Regione. Poi Giani parla come se all’epoca della maxi gara si occupasse di altro, invece aveva un ruolo di primo piano in Toscana visto che era il Presidente del Consiglio regionale.
Oggi AT e la Giunta si complimentano per i risultati raggiunti ma da parte nostra esprimiamo un giudizio ancora negativo. Sono ancora troppi i disagi che ci segnalano quotidianamente i cittadini. Disagi che potevano essere evitati se la gara fosse stata pensata in modo diverso, a partire – anzitutto – da un’organizzazione che non penalizzasse le aree già deboli. Oltre alla gara unica, si è aggiunto l’errore di averla divisa in due fasi (T1 e T2) con i lotti deboli che devono essere attribuiti con gare provinciali, alcune delle quali non sono ancora state completate, e che svantaggiano questi territori. La Regione non sembra ver compreso questo errore, tanto da essere intenzionata a ripeterlo anche nella maxi gara per il cabotaggio marittimo.
Invitiamo i dirigenti di At, il governatore Giani e l’assessore Baccelli a provare a prendere un autobus in città o un pullman che collega Pistoia al capoluogo, per capire cosa sono costretti a subire ogni giorno i cittadini che devono forzatamente prendere un mezzo pubblico” lo dice il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Trasporti Alessandro Capecchi e il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi.