Intervista a Rai3 del consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi circa la ripresa dei lavori della commissione d’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose in Toscana.
Piano rifiuti. Fratelli d’Italia: “La Giunta non ha piani per il futuro. Non si può lasciare tutto nelle mani di lobby e stakeholder”
“Dopo aver letto la comunicazione dell’assessore all’Ambiente Monni non si può che pensare: che pasticcio questo nuovo Piano rifiuti! La comunicazione dell’assessore non cita numeri, dati certificati, quantità di rifiuti smaltiti oggi e in che modalità e nemmeno quali siano i risultati attesi da qui a lungo termine. Si citano soltanto alcune previsioni e linee guida dell’Unione europea in materia di riduzione dei conferimenti in discarica e poco altro. Si glissa completamente sull’inchiesta ‘keu‘, come se il tema dei rifiuti non sia invece la vera emergenza in Toscana, e questo è confermato anche dai risultati della commissione parlamentare di inchiesta sulle infiltrazioni mafiose del 2018. La Giunta sembra non prendere la questione sul serio e sembra voler rinunciare al ruolo politico in materia: non si possono rimandare ai privati le scelte che definiranno il nuovo disegno regionale degli impianti di smaltimento rifiuti, scelte che gravano su imprese e cittadini. Come si fa, poi, a parlare di futuri scenari se non si parla dell’oggi? Siamo fermi ai dati del 2014! La Regione deve assumere termini e responsabilità precise. I territori e i comuni devono essere coinvolti, devono essere parte attiva del nuovo disegno regionale in materia di smaltimento rifiuti, non si può lasciare tutto nelle mani di lobby e stakeholder. Inoltre, in una comunicazione di due anni e mezzo fa dell’allora assessore Fratoni si parlava di tonnellate e tonnellate di rifiuti non riciclabili, individuando come una via quella dei termovalorizzatori, mentre oggi l’assessore Monni magicamente non ne parla più, preferendo trincerarsi dietro uno scolastico slogan ‘no inceneritori, no discariche’ e parlando di ipotetiche ‘nuove tecnologie’. Dove finiranno quindi questi rifiuti che fino a ieri dovevano essere inceneriti? All’estero? Sotto terra? Quali sono queste nuove tecnologie? Che costi hanno? Quale impatto ambientale? Ora il Piano rifiuti cambia nome e diventa Piano dell’economia circolare, ma in sostanza in Toscana si continua a produrre rifiuti senza essere in grado di riciclarli e trarne energia. Al contrario è necessario intervenire con un Piano preciso e articolato, che si basi su dati certi e previsioni puntuali e realizzabili, con il fine ultimo di abbassare le tariffe in bolletta (che invece continuano a crescere a dismisura). Altrimenti lo smaltimento rifiuti diventerà sempre più possibile campo fertile per divenire preda di infiltrazioni malavitose che stabiliscono business fraudolenti anche nella nostra regione”. Così il gruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano composto da Francesco Torselli, Vittorio Fantozzi, Alessandro Capecchi, Diego Petrucci e Gabriele Veneri.
Sanità, “Sambuca Pistoiese rischia di restare senza pediatra. La Regione intervenga subito”
“Sambuca Pistoiese rischia di restare senza pediatra. Dal 1° novembre la pediatra, del comune di Alto Reno Terme che opera a Sambuca Pistoiese grazie a una convenzione con l’Asl Toscana, non potrà confermare il proprio incarico e sicuramente non sarà facile trovare chi la possa sostituire per poter garantire il servizio. Ci auguriamo che stavolta l’Asl non indirizzi le famiglie e i bambini verso Pistoia per ricevere delle cure – come accaduto a San Marcello Piteglio e ad Abetone Cutigliano – obbligandoli ad affrontare un viaggio lungo e stancante, in condizioni di malattia o sintomi, dove inevitabilmente si allungheranno anche i tempi di presa in carico e cura dei piccoli pazienti. Stavolta la Regione deve intervenire subito mettendo in pratica quanto espresso nella mozione di Fratelli d’Italia votata all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso luglio: mutuare subito il sistema delle Usca, le unità speciali di continuità assistenziale, per assicurare un servizio adeguato e giusto a quei bambini che vivono in aree sprovviste di servizi essenziali come quello della pediatria. Necessario anche garantire incentivi, non solo economici ma anche di carriera, a quei pediatri che decidono di prestare il loro servizio nelle aree interne che altrimenti rischiano di restare scoperte. Non si può promettere alle persone di voler salvaguardare i presidi sanitari periferici e poi non garantire servizi essenziali come quello pediatrico”. Così il consigliere regionale FdI Alessandro Capecchi che annuncia una interrogazione in merito.
“Mi sono attivato non appena sono venuto a conoscenza del pericolo di perdere il pediatra a Sambuca Pistoiese. Garantire l’erogazione dei servizi essenziali, come quello di assistenza pediatrica, in montagna è fondamentale. La nostra montagna è stata sin troppo dimenticata dalle istituzioni: prima i servizi postali, poi le scuole, gli ospedali ed ora anche i medici specialisti. Non si può andare avanti così! Chi vive in montagna deve essere tutelato e non abbandonato dalle istituzioni. Come consigliere non lascerò passare la questione sotto silenzio”, afferma il consigliere comunale di Sambuca Pistoiese (gruppo Tradizioni e Futuro per Sambuca Pistoiese) e consigliere dell’Unione dei comuni dell’Appennino Pistoiese Francesco Cipriani.
Trasporti. Controlli Green Pass. FdI: “Giani pensi a dare linee guida chiare invece di fare lo sceriffo”
“È scattato l’obbligo di esibire il Green Pass per salire a bordo di treni, aerei e navi eppure nessun dubbio sugli effettivi controlli è stato sciolto. In particolare per quanto riguarda i treni ad alta velocità occorre tenere conto che anche molti turisti stranieri vi salgono a bordo ma non tutti sono provvisti di Green Pass, perché provenienti da paesi esteri extra Ue, basti pensare ai russi vaccinati con Sputnik, non riconosciuto per poter ricevere il Green Pass. Dal Governo hanno fatto sapere che sono validi i certificati equivalenti alla Certificazione Verde, ma chi deve saper riconoscere questi certificati equivalenti? Con quali strumenti? Perchè di fatto si tratta di una miriade di documenti diversi, dalle app sul cellulare a certificati scritti a mano da un medico, fino a libretti vaccinali con timbri. Come può un controllore essere in grado di verificare la veridicità di questi documenti? Come può sapere se sono validi o meno? Con questa legge caotica e improvvisata dal Governo da un lato si fanno desistere i viaggiatori a prendere i mezzi pubblici perché non certi di essere in regola e dall’altra si finisce per gravare di troppe responsabilità il personale che deve effettuare i controlli a bordo. L’ennesimo caso in cui il Governo lancia delle lacunose linee guida e scarica tutti i problemi su imprese e lavoratori. Giani invece di fare lo sceriffo e pensare di introdurre in Toscana norme ancor più restrittive di quelle nazionali dovrebbe occuparsi di risolvere questi problemi, perché le norme applicative sul controllo del Green Pass sono troppo fumose e mentre regna il dubbio non si può certo impedire alle persone il diritto di circolazione sui mezzi pubblici ad alta velocità”. È quanto dichiarano il capogruppo in consiglio regionale di FdI Francesco Torselli e il consigliere regionale FdI e vice presidente della commissione Ambiente e Trasporti Alessandro Capecchi.
Scuola, Fdi: “Persa un’altra estate. Organizzazione ancora ferma, si parla solo di green pass”
Keu. Ancora terreni avvelenati. (FdI): “La sinistra ha deluso i toscani a furia di promesse. Si proceda subito con le bonifiche”
“Continuano a spuntare altri terreni avvelenati dagli scarti tossici delle concerie pisane smaltiti illecitamente. Un aspetto su cui la commissione d’inchiesta su Infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata in Toscana è chiamata a indagare. Occorre al più presto che la commissione convochi di nuovo in audizione Arpat e l’assessore Monni per illustrare, rispettivamente, i nuovi dati emersi dai rilievi nei territori di Bucine, Crespina e Massarosa e i rischi che si corrono per la popolazione, e cosa intende fare la Regione per sanare il disastro di questa bomba ambientale sotto i nostri piedi. Sono passati ben quattro mesi dallo scoppio dello scandalo ‘keu‘ e in tutto questo tempo la Giunta non ha nemmeno dato il via alla bonifica della strada regionale 429 dove sono state sepolte almeno 8mila tonnellate di scarti tossici. Bisogna agire subito a tutela della salute pubblica e ambientale. Al momento le falde acquifere non sono contaminate ma più passa il tempo e più è probabile che l’area venga irrimediabilmente inquinata. La sinistra aveva assicurato che si sarebbe occupata della bonifica ma niente è stato fatto e migliaia di persone, ormai deluse e abbandonate a sé stesse, attendono ancora risposte e fatti concreti”. Lo dichiarano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Francesco Torselli, presidente del gruppo, e Alessandro Capecchi, membro della commissione d’inchiesta su Infiltrazioni mafiose e criminalità organizzata in Toscana e vice presidente della commissione Ambiente e Territorio.
“Padre lasciato fuori dall’ospedale. Inspiegabile che i guariti dal Covid non abbiano il Green pass”
Consorzio bonifica: “Addio alla sede di Pistoia e i cittadini rischiano il rincaro del contributo”
“Oltre il danno la beffa. Non solo la sede del Consorzio di bonifica Medio-Valdarno sarà smantellato a Pistoia, ma i cittadini rischiano anche di dover pagare un rincaro del contributo di bonifica a fronte di una riduzione dei servizi. Dal primo ottobre dei 31 dipendenti della sede di Pistoia, ben 24 saranno trasferiti a quella di Firenze.
I trasferiti appartengono alle seguenti aree e settori: area appalti espropri e legale, contabilità, affari generali, catasto, personale e ambiente. Pistoia perde la sua sede così vengono ridotti servizi e operatività sul territorio pistoiese nonostante che la zona sia ricca di opere di regimazione idraulica. Ci avevano garantito che l’affitto della maxi sede fiorentina sarebbe stato pagato attraverso la locazione attiva degli uffici che rimarrebbero vuoti. Siamo a ridosso del trasferimento a Firenze ed ancora non c’è alcun contratto d’affitto. Saranno sempre i cittadini a dover pagare le scelte avventate della nostra amministrazione?”. Lo dichiara Alessandro Capecchi, consigliere regionale FdI e vice presidente della Quarta Commissione.