Malattie rare : E’ stata approvata la mozione che chiede il riconoscimento di malattia rara per la mutazione genetica STXBP1

Comunicato stampa
Malattie rare, Capecchi (Fdi): “E’ stata approvata la mozione che chiede il riconoscimento di malattia rara per la mutazione genetica STXBP1”
“Sono molto contento, è un segnale per la piccola Giulia di Monsummano Terme, il piccolo Matteo di Castiglione della Pescaia, e per decine di famiglie in Italia, e migliaia nel mondo, che si trovano a doversi confrontare con questa malattia che colpisce le capacità di apprendimento e motorie dei bambini”
Firenze 04/05/2023 – “E’ stata approvata la mozione che chiede il riconoscimento di malattia rara per la mutazione genetica STXBP1”. Lo annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi firmatario dell’atto assieme ai consiglieri di Italia Viva Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci.
“Sono molto contento, è un segnale per la piccola Giulia di Monsummano Terme, il piccolo Matteo di Castiglione della Pescaia e per altre 48 famiglie in Italia, e un migliaio nel mondo, che si trovano a doversi confrontare con questa malattia che colpisce le capacità di apprendimento e motorie dei bambini -sottolinea Capecchi– Occorre che ci sia un pronto riconoscimento di questa malattia così da attivare i protocolli sanitari con le Asl e vedere riconosciuti i percorsi di assistenza per i bambini sin dai primi anni di vita, per cercare di recuperare i deficit motori e di apprendimento. La mozione approvata chiede alla Regione Toscana di inserire nel Forum Associazioni, che riunisce le Associazioni toscane di pazienti affetti da malattie rare e punto di riferimento per i pazienti e i loro familiari, l’associazione “STXBP1 ITALIA”, e di farsi promotrice, in Conferenza Stato-Regioni, affinché la mutazione genetica STXBP1 venga riconosciuta nei livelli essenziali di assistenza”.
“STXBP1 è una mutazione genetica estremamente rara. Si tratta di una forma di encefalopatia epilettica infantile precoce, caratterizzata, già nei primi mesi di vita, da frequenti crisi epilettiche e da un quadro di “suppression-burst” all’elettroencefalogramma. Ancora non è stata riconosciuta come malattia e questo impedisce un rapporto corretto con la sanità pubblica per attivare percorsi volti a recuperare a livello neurologico questi bambini -ricorda Capecchi– L’Associazione “Giulia smile” è nata per sostenere la famiglia della piccola di Monsummano anche dal punto di vista economico e far conoscere questa sindrome. Le istituzioni hanno l’obbligo di mantenere alta l’attenzione e di finanziare la ricerca per cercare di garantire una vita dignitosa a queste persone”.

Migranti : La Regione Toscana aderisca allo stato di emergenza nazionale

Migranti, Capecchi (Fdi): “La Regione Toscana aderisca allo stato di emergenza nazionale”
“Si rischia di scaricare i problemi dell’accoglienza sulle amministrazioni locali. Il sindaco di Pistoia Tomasi e gli altri sindaci del territorio stanno collaborando a cercare soluzioni ragionevoli ma si ritrovano ad affrontare seri problemi nel reperire strutture adeguate”
Pistoia 03/05/2023 – “Rivolgo un appello al Presidente Giani affinché anche la Toscana aderisca allo stato di emergenza nazionale sull’immigrazione. La posizione ideologica della Regione sta mettendo in difficoltà le prefetture ed in crisi il sistema dell’accoglienza. Si rischia, a fronte di questi flussi importanti, che vengano prese decisioni e scelte localizzative che non c’entrano niente con i principi di umanità e sostenibilità e con un corretto rapporto con i territori ai fini di un’integrazione e convivenza pacifica. Si rischia il muro contro muro, scaricando sui cittadini e le amministrazioni locali il compito di far fronte da soli, e con pochi mezzi, all’accoglienza di centinaia di migranti” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi.
Il sindaco di Pistoia Tomasi e gli altri sindaci del territorio stanno collaborando a cercare soluzioni ragionevoli ma si ritrovano ad affrontare seri problemi nel reperire strutture adeguate -sottolinea Capecchi– La mancata adesione della Regione allo stato di emergenza della Protezione Civile comporta il rischio di sistemazioni di fortuna che, invece, sono assolutamente da evitare”.

Trasporti: “Va reso obbligatorio il sistema anti deragliamento su tutti i treni merci

Trasporti, Capecchi (Fdi): “Va reso obbligatorio il sistema anti deragliamento su tutti i treni merci”
Interrogazione di Fratelli d’Italia all’assessore regionale Baccelli dopo il deragliamento del carro di un treno merci alla stazione di Castello fra Sesto Fiorentino e Firenze. “Dobbiamo investire sulla sicurezza con i fatti”
Firenze 20/04/2023 – “Il deragliamento del carro di un treno merci alla stazione di Castello fra Sesto Fiorentino e Firenze ripropone la necessità di rendere obbligatori i rilevatori di deragliamento su tutti i convogli merci, almeno su quelli che trasportano sostanze pericolose. Una richiesta più volte avanzata anche dall’associazione dei familiari delle vittime dell’incidente ferroviario di Viareggio “Il Mondo che Vorrei” ma rimasta sempre lettera morta perché l’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria, già nel 2018, fece sapere che l’Europa era contraria all’installazione di questi sistemi. Il deragliamento di un treno merci, oltre che provocare situazioni molto pericolose in caso di trasporto di sostanze infiammabili, può anche determinare il blocco di un intero nodo come avvenuto per l’incidente di Castello di questa mattina, un caos che si ripercuote poi su gran parte delle linee ferroviarie” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, che presenterà un’interrogazione all’assessore regionale Baccelli per avere dettagli su cosa è precisamente accaduto a Castello e su cosa sta facendo quotidianamente la Regione Toscana per garantire la sicurezza ferroviaria.
“Il sistema anti deragliamento è un meccanismo che fa attivare immediatamente la frenata di emergenza che blocca il treno se rileva movimenti anomali. L’Agenzia ferroviaria europea ha rilanciato il dibattito su sistemi antisvio elettronici ma questo potrebbe richiedere anni e anni visto che la maggioranza dei carri merci sono praticamente privi di tecnologia. Mentre è necessario fare adesso tutto il possibile per garantire la sicurezza ferroviaria -sottolinea Capecchi– L’incidente odierno va a sommarsi ai tanti guasti e ritardi che sono costretti a subire i pendolari in particolare nel nodo fiorentino. Il deragliamento di oggi a Castello mette in guardia anche sulla capacità del sistema di affrontare sia le emergenze sia i lavori, che dovranno essere realizzati per l’eventuale sottoattraversamento di Firenze e le opere complementari”.
Nell’interrogazione chiediamo anche alla Regione se intende convocare il Comitato di crisi per richiedere una verifica puntuale dei protocolli di sicurezza adottati e attuati per il trasporto delle merci, pericolose e non –sottolinea Capecchi– E, una volta definita la dinamica dell’incidente, qualora fosse accertato che tale incidente è stato causato dalla violazione dei protocolli di sicurezza del trasporto delle merci, quali penali ed eventuali misure sono previsti dal contratto di servizio”.

Trasporti : I tagli ai trasporti per la provincia di Pistoia saranno fra gli 800mila ed 1 milione di km

Trasporti, Capecchi (Fdi): “I tagli ai trasporti per la provincia di Pistoia saranno fra gli 800mila ed 1 milione di km”
Lo ha confermato nell’aula del Consiglio regionale l’assessore Baccelli rispondendo ad una interrogazione di Fratelli d’Italia. “Rimodulazione o cancellazione di varie linee sulla montagna pistoiese ma anche in pianura nei comuni di Montale, Quarrata, e altri comuni della Valdinievole. A livello regionale ci saranno tagli per 10 milioni e 800mila km”
Pistoia 19/04/2023 – “I tagli ai trasporti per la provincia di Pistoia saranno fra gli 800mila ed 1 milione di km. Prevista una rimodulazione o cancellazione di varie linee sulla montagna pistoiese (la linea 54 San Marcello-Abetone linea 65 San Marcello-Porrettana da e verso Pracchia, linea 70 Popiglio-Ponte Lima, linea 68 San Marcello-Lizzano linea 82 Maresca-Case Alte) ma anche in pianura nei comuni di Montale, Quarrata, e altri comuni della Valdinievole” dichiara il Consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, alla cui interrogazione ha risposto, stamani, nell’aula del Consiglio regionale l’assessore Baccelli.
“I dati sono stati confrontati con i vari enti locali, ringrazio la nostra consigliera provinciale, e responsabile enti locali, Francesca Capecchi che ha coordinato le interrogazioni che abbiamo posto in tanti comuni della Provincia di Pistoia -sottolinea CapecchiA livello regionale ci saranno tagli per 10 milioni e 800mila km, tagliando 775mila corse all’anno per 132 linee e 4.443 percorsi in meno. E’ un processo che parte da lontano secondo quanto inserito, a suo tempo, nella gara per il  trasporto pubblico del lotto unico regionale, i cui criteri erano stati individuati nel biennio 2012-2014, ben dieci anni fa quando la situazione da un punto di vista socio-economico e politico-istituzionale era completamente diversa. Quando tutti i comuni e le province erano governati dal Pd che subirono, in pratica, la scelta regionale. In questo senso, il T2, il secondo tempo che dovrà partire il primo di novembre 2023 come confermato oggi in aula da Baccelli, vedrà un taglio netto sulle linee a domanda debole e sono in corso in queste settimane ulteriori incontri organizzati dalle province, compresa quella di Pistoia, con i vari comuni ai quali viene richiesto di contribuire economicamente laddove chiedano di mantenere corse destinate ad essere destrutturate o a pagare per intero nel caso in cui si tratti di corse nuove. L’unico servizio che rimane al momento inalterato è il trasporto da e per le scuole”.
“Nulla è stato detto in tema di politica tariffaria. L’assessore Baccelli ha annunciato che al termine di questo percorso di riorganizzazione del trasporto arriverà una delibera di Giunta regionale di chiusura del sistema, prima di passare al T2. Abbiamo chiesto che sia garantita la piena informazione e la possibilità per il Consiglio regionale di incidere prima che vengano prese decisioni definitive con la suddetta delibera” ha detto Capecchi.

Keu: Perché, a distanza di due anni, non sono ancora iniziate le bonifiche nella gran parte dei siti contaminati? La Regione come pensa di tutelare la salute dei residenti?

Keu, Fratelli d’Italia: “Perché, a distanza di due anni, non sono ancora iniziate le bonifiche nella gran parte dei siti contaminati? La Regione come pensa di tutelare la salute dei residenti?”
Interrogazione alla Giunta regionale. “Qual è l’esito della ricognizione regionale, annunciata lo scorso luglio dall’assessore Monni, per l’individuazione di altri nuovi siti potenzialmente contaminati dal Keu?”
Firenze 14/04/2023 – “Perché non sono ancora iniziate le bonifiche nella gran parte dei siti contaminati dal Keu? La Regione come pensa di tutelare la salute dei residenti?”. Lo chiedono, con un’interrogazione, i consiglieri del Gruppo di Fratelli d’Italia, il capogruppo Francesco Torselli, Alessandro Capecchi, componente della Commissione Ambiente e Territorio e già componente della Commissione d’inchiesta sulla criminalità in Toscana, Diego Petrucci, componente della Commissione Sanità, Vittorio Fantozzi e Gabriele Veneri.
“Ci sono siti come la sr 429 tra Empoli e Castelfiorentino dove i terreni sono ancora coperti da teli e i residenti sono stati costretti a più riprese a manifestazioni di protesta. Al Green park di Pontedera sono partite soltanto le prime operazioni di rimozione dei rifiuti mentre all’impianto Le Rose di Bucine nell’aretino si stanno ancora individuando le priorità di intervento -spiegano i consiglieri di FdiVisto che come Fratelli d’Italia siamo stati i primi a chiedere un Commissario nazionale per le bonifiche, perché il decreto 152 lo consentirebbe, ci siamo resi disponibili a sollecitare il Governo per tale nomina. Vorremmo anche sapere qual è l’esito della ricognizione regionale, annunciata lo scorso luglio dall’assessore Monni, per l’individuazione di altri nuovi siti potenzialmente contaminati dal Keu. E per quali motivi la Giunta regionale non ha provveduto ad informare la Commissione Ambiente e Territorio delle relazioni tecniche e degli esiti degli studi in oggetto, come quello del dipartimento di Scienze della Terra  dell’Università di Pisa che ha stabilito che il Keu al momento della sua produzione contiene cromo esclusivamente trivalente ma che in presenza di ossigeno, pioggia e umidità si ossida e si trasforma in esavalente, ossia in una sostanza cancerogena”.
La gravità degli effetti dell’inquinamento diffuso per l’utilizzo dei materiali riciclati contenenti Keu, prodotto dall’impianto Le Rose, erano purtroppo già noti e gli studi del Dipartimento di Scienze della Terra di Pisa confermano l’urgenza di un intervento tempestivo nella bonifica dei terreni contaminati per tutelare la salute dei cittadini e l’ambiente -sottolineano Torselli, Capecchi, Petrucci, Fantozzi e Veneri– Oltre ai 13 siti in cui è stata rilevata la presenza di Keu, a distanza di due anni non è stata data alcuna comunicazione in merito alla ricognizione eseguita su scala regionale dalla Regione per l’individuazione di altri nuovi siti in cui può essere riscontrata la presenza di miscelato contenente Keu. E risulta che non tutti i Comuni interessati abbiano adottato i relativi piani di caratterizzazione. La legge regionale n.30/2006 attribuisce al Comune competente le funzioni amministrative in materia di bonifica, ma qualora il Comune non provveda è la Regione che deve attivarsi per tutelare la salute dei cittadini”.

Trasporti : Valorizzazione della Porrettana? La Regione deve ancora rinnovare il protocollo con i comuni del comprensorio e con l’Emilia-Romagna

Trasporti, Capecchi (Fdi): “Valorizzazione della Porrettana? La Regione deve ancora rinnovare il protocollo con i comuni del comprensorio e con l’Emilia-Romagna” 
“Rfi investirà 2 milioni di euro con interventi tra il 29 aprile e il 28 maggio, la Regione deve dimostrare la stessa volontà di voler investire sulla linea per tornare, poi, a promuovere la ferrovia come patrimonio Unesco”
Pistoia 11/04/2023 – “Dopo oltre un anno e mezzo siamo ancora in attesa che la Regione Toscana rinnovi il protocollo, sottoscritto a suo tempo e scaduto, con i comuni de comprensorio della Porrettana e con l’Emilia-Romagna, per la valorizzazione della ferrovia transappenninica che viene considerata strategica ai fini del rilancio economico, sociale e turistico della montagna pistoiese” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente dalla Commissione Trasporti.
“L’ordine del giorno di Fratelli d’Italia, che fu approvato all’unanimità in occasione del Bilancio di previsione 2022-2024, prevedeva anche la possibilità di creare un capitolo di bilancio ad hoc per sostenere iniziative di valorizzazione e promozione della ferrovia Porrettana, ed anche di sostegno economico come sconti per i pendolari -sottolinea Capecchi– Ci sarà un’interruzione di un mese dal 29 aprile al 28 maggio per un ulteriore intervento di sostituzione di quasi un chilometro di binari con una spesa di 2 milioni di euro, che testimonia la volontà di Rfi di investire su questa linea. Adesso tocca alla Regione fare la propria parte. Il protocollo, per la valorizzazione della linea ferroviaria, è stato validato dal Comune di Pistoia, dal Comune di Alto Reno Terme e dalla Regione Emilia-Romagna ma attende ancora il via libera degli uffici della Regione Toscana, anche per tornare, poi, a promuovere la ferrovia come patrimonio Unesco”.
“Ci auguriamo che la Regione vigili non soltanto sui lavori ma, soprattutto, sui servizi di bus sostitutivi. Interventi, che anche su nostra richiesta, sono stati anticipati al periodo primaverile per consentire poi durante l’estate, quando è previsto un maggior afflusso di turisti, una regolare circolazione sulla linea -spiega Capecchi– Un rilancio della Porrettana potrebbe significare un grosso sostegno anche per i residenti della montagna, che potrebbero ritrovarsi un sistema di collegamento con la città affidabile e sicuro. Questo soprattutto in previsione della riorganizzazione al ribasso dei servizi di trasporto pubblico locale, con la seconda parte del contratto di servizio che vedrà andare a gara e tagliare tantissime corse nei cosiddetti lotti deboli”.

Attacchi lupi: La Regione come pensa di dissuadere i lupi ad avvicinarsi ai centri abitati?

Attacchi lupi, Fratelli d’Italia: “La Regione come pensa di dissuadere i lupi ad avvicinarsi ai centri abitati?”
Dopo le caprette sbranate vicino a una casa nella zona della Catena, al confine tra l’abitato di Agliana e quello di Montale. “Come Fratelli d’Italia abbiamo presentato un’interrogazione alla Giunta regionale: vorremmo sapere se la popolazione del lupo in Toscana è adeguatamente monitorata”.
Pistoia 08/04/2023 – “Quali soluzioni intende mettere in campo la Regione per dissuadere i lupi ad avvicinarsi ai centri abitati? La Regione ha presentato richieste di deroga al piano lupo per interventi di contenimento?”. Lo chiedono con un’interrogazione i consigliere regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico e rurale, e Gabriele Veneri, dopo il nuovo episodio che ha visto alcune caprette sbranate vicino a una casa nella zona della Catena, al confine tra l’abitato di Agliana e quello di Montale.
“Riguardo all’attacco di Montale ha generato inquietudine soprattutto il fatto che i lupi siano arrivati così vicini a un’abitazione e nei pressi di aree abitate. Non si tratta infatti di una zona collinare o vicina al bosco, ma di un’area in pianura, costeggiata da strade molto transitate. A poche decine di metri c’è l’abitato di Agliana e, dal lato opposto, la  zona industriale di Montale e di Montemurlo -sottolineano Capecchi, Fantozzi e VeneriVorremmo sapere se la popolazione del lupo in Toscana è adeguatamente monitorata, visto che l’ultimo censimento regionale è stato effettuato nel 2016. Una stima riporta che in Toscana i lupi siano circa 600 e in provincia di Pistoia una cinquantina divisi in una decina di branchi. I lupi scelgono zone sempre più vicine agli uomini anche per la presenza di ungulati, ed altri animali facilmente attaccabili, nelle aree limitrofe alle città. Ci chiediamo se la task force lupo della Regione sia sufficiente ad affrontare il problema. Chiediamo alla Regione se per le aziende zootecniche, oltre agli indennizzi, si stiano programmando misure apposite per sgravare gli allevatori dai costi di rimozione, trasporto e smaltimento delle carcasse. Un costo che ad oggi sta incidendo interamente sugli allevatori stessi”.

Trasporti : Perché la Regione ha effettuato il sopralluogo ai cantieri del raddoppio Pistoia-Montecatini senza invitare alcun consigliere regionale?

Trasporti, Capecchi (Fdi): “Perché la Regione ha effettuato il sopralluogo ai cantieri del raddoppio Pistoia-Montecatini senza invitare alcun consigliere regionale?”
“In Commissione Trasporti abbiamo ascoltato Rfi e Trenitalia proprio sul raddoppio, senza dimenticare che gli eletti sul territorio avrebbero diritto di conoscere la situazione e i tempi dei cantieri del raddoppio ferroviario, rappresentiamo migliaia di cittadini che ci hanno delegati a rappresentare questo territorio”
Pistoia 05/04/2023 – “Siamo dispiaciuti che la Regione, con il Governatore Giani e l’assessore Baccelli, non abbia ritenuto opportuno invitare i rappresentanti del Consiglio regionale eletti in questo territorio durante il sopralluogo effettuato ai cantieri del raddoppio Pistoia-Montecatini. Questo perché in Commissione Trasporti abbiamo ascoltato Rfi e Trenitalia anche su questo, e considerato che gli eletti sul territorio avrebbero diritto di conoscere la situazione e i tempi dei cantieri del raddoppio, rappresentando migliaia di cittadini che ci hanno delegato con il voto a farlo” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti.
Rfi deve garantire la conclusione dei lavori recuperando ritardi ormai annosi. I lavori per il raddoppio ferroviario Pistoia-Montecatini iniziati nel 2016 sarebbero dovuti terminare nel 2019, con entrata in funzione dell’opera nel 2020, ma ad oggi rimane il nodo della galleria di Serravalle che sta comportando cicliche interruzioni del traffico sulla linea -sottolinea Capecchi– Si tratta di un’opera strategica nazionale che va completata al più presto perché, da troppo tempo, si stanno scaricando sui pendolari, lavoratori e studenti, tantissimi disagi. Ci sono, poi, opere connesse alla realizzazione del raddoppio che vanno ad incidere sulla vita dei residenti e delle imprese vicine alla ferrovia. Ribadiamo ad Rfi, lo abbiamo fatto anche con vari atti, di garantire il minor disagio possibile e la massima disponibilità ad accogliere proposte progettuali che diminuiscano al massimo l’impatto acustico, idraulico paesaggistico e sulla viabilità”.

Dissesto idrogeologico : Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie

Dissesto idrogeologico, Capecchi (Fdi): “Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie”
“Il Comune di Pistoia ha ricevuto il finanziamento per la progettazione per la messa in sicurezza di questa frana importante e annosa, ma è corsa contro il tempo per iniziare i lavori prima che mutino le condizioni e si sia costretti a rifare il progetto da capo”
Pistoia 05/04/2023 – “Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie. Il Comune di Pistoia ha ricevuto il finanziamento per la progettazione per la messa in sicurezza di questa frana importante e annosa, ma è corsa contro il tempo per iniziare i lavori prima che mutino le condizioni e si sia costretti a rifare il progetto da capo” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, che in Consiglio ha ricevuto risposta dall’assessore Monni alla sua interrogazione sulla difesa del suolo.
Il progetto per la messa in sicurezza della frana a Le Grazie è, come per molti altri, pronto e attuabile nell’immediato ma, per aprire il cantiere, andrebbero comunque adeguati i prezzi dei materiali. Senza dimenticare che, se nel frattempo si modificano le condizioni del contesto, saremmo poi costretti a dover cambiare progetto ripartendo da capo -sottolinea Capecchi– Il problema è che la Giunta regionale per il 2023 non ha fatto un vero e proprio piano ma ha proceduto per stralci e l’ultimo, quello di febbraio, riguarda interventi già finanziati a cui si associa il Pnrr: i progetti finanziati sono al 90% della Regione e, comunque, relativi ai piani degli anni precedenti. Per i comuni sono previsti pochissimi interventi: la Giunta, causa aumento dei prezzi, ha scelto di portare a compimento quei progetti che erano già stati avviati rispetto a nuovi progetti”.
“Il problema, di cui sono coscienti l’assessore Monni e lo stesso Pd, è che senza ulteriori risorse anche i progetti già finanziati e che sono pronti, ma non sono ancora partiti come cantieri, rischiano di diventare carta straccia nel breve periodo, perché se mutano le condizioni di contesto bisognerà poi cambiare i progetti -spiega Capecchi– C’è anche un ragionamento di prospettiva, di programmazione, di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il Documento operativo di Difesa del suolo si riferisce per una parte agli interventi successivi ad eventi calamitosi, ossia di protezione civile, ma per una buona parte dovrebbe servire a prevenire questi fenomeni con interventi di messa in sicurezza idrogeologica e idraulica. Ma la messa in sicurezza il più delle volte viene disattesa e si finisce per concentrarci inevitabilmente sull’emergenza”.

Trasporti : E’ utopia chiedere ad Autolinee toscane il ripristino del bus cancellato che collegava Viareggio con l’aeroporto d Pisa?

Trasporti, Capecchi e Fantozzi (Fdi): “E’ utopia chiedere ad Autolinee toscane il ripristino del bus cancellato che collegava Viareggio con l’aeroporto d Pisa?”
Interrogazione di Fratelli d’Italia. Marcucci: “Disagio per le migliaia di turisti che arrivano allo scalo Galilei di Pisa ma non sanno come raggiungere la Versilia. Gli albergatori viareggini stanno pensando di attivarsi per predisporre, tramite una società privata di trasporti, un pullman che copra direttamente la tratta Viareggio-Pisa aeroporto”
Viareggio 31/03/2023 – “E’ utopia chiedere ad Autolinee toscane il ripristino del bus cancellato che collegava Viareggio con l’aeroporto d Pisa? L’assessore Baccelli ha sollecitato Autolinee? Presenteremo un’interrogazione alla Regione”. Lo chiedono i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente Commissione Trasporti, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo Economico, ed il responsabile provinciale dei Trasporti di Fdi Christian Marcucci.
“Un tempo c’era un autobus che collegava la Versilia con l’aeroporto internazionale di Pisa, partiva dalla stazione dei pullman di Pietrasanta, fermava all’ospedale Versilia, alla stazione di Viareggio, passava per il centro di Pisa e arrivava fino allo scalo Galilei. Ma quell’autobus diretto rimane un ricordo. Infatti, adesso, si ferma alla stazione ferroviaria di Pisa costringendo i turisti a pagarsi (10 euro tra andata e ritorno) il trasporto con il Pisa mover sino all’aeroporto -sottolineano Capecchi, Fantozzi, Marcucci– La sospensione del collegamento diretto era stata prevista da Autolinee Toscane fino al 31 dicembre 2022, ma con il 2023 la linea per l’aeroporto non è stata ripristinata, il capolinea dell’aeroporto non c’è più. Tanto che gli albergatori viareggini stanno pensando di attivarsi per predisporre, tramite una società privata di trasporti, un pullman che copra direttamente la tratta Viareggio-Pisa aeroporto”.
“E pensare che prima di questo taglio gli albergatori viareggini chiedevano più collegamenti, e, invece, sono stati addirittura tagliati. Il tutto era stato giustificato con i lavori alla piazzola dell’aeroporto, ma quel bus diretto, dal giugno scorso, non è ancora stato ripristinato. I turisti si lamentano perché al treno preferivano il bus per poter raggiungere l’aeroporto senza scali intermedi, e per non dover caricare e scaricare i bagagli. Oltre a dover pagare un salato biglietto aggiuntivo, 5 euro, per fare appena un chilometro e mezzo.Un’interruzione che continua a penalizzare Viareggio e tutta la Versilia. Francamente non è di questo che hanno bisogno le località turistiche!” spiegano Fantozzi, Capecchi, Marcucci.