Scuole : Diciamo no ai grembiuli gialli. Si vogliono utilizzare i bambini per una battaglia ideologica sul gender

Scuola, Fratelli d’Italia: “Diciamo no ai grembiuli gialli. Si vogliono utilizzare i bambini per una battaglia ideologica sul gender”
“La differenza è un valore”. Intervento del Dipartimento Regionale Toscano Scuola e dei consiglieri regionali Capecchi e Veneri dopo la decisione dell’istituto Comprensivo “Salutati Cavalcanti” di Borgo a Buggiano
Firenze 13/07/2022 – “Diciamo no ai grembiuli gialli a Buggiano. Viva i bambini e le bambine. Si vogliono utilizzare i bambini per una battaglia ideologica sul gender” dichiarano i consiglieri regionali Gabriele Veneri, componente della Commissione Cultura e Istruzione, e Alessandro Capecchi, Michela Senesi del Dipartimento Regionale Toscano Scuola di Fratelli d’Italia, e Jonathan Innocenti Responsabile del Dipartimento per la provincia di Pistoia, dopo la decisione dell’istituto Comprensivo “Salutati Cavalcanti” di Borgo a Buggiano di intraprendere la battaglia contro gli stereotipi di genere attraverso l’adozione di un grembiule monocolore per tutti gli alunni della scuola d’infanzia.
“Non c’è bisogno di ammantare questa scelta, se davvero è prevista dalla circolare ministeriale, con valutazioni sui diritti. Il diritto di bambini e bambine è quello di non essere tirati in mezzo a dispute ideologiche. La differenza è un valore, la battaglia contro gli stereotipi di genere non si combatte solo con l’adozione di un grembiule monocolore per tutti gli alunni” sottolineano Veneri e Capecchi.
“Grembiuli gialli è ormai diventata notizia diffusa, giustificata con la necessità di rincorrere quella parità di genere che secondo certe menti illuminate dovrebbe risolversi con l’eliminazione di ogni naturale differenza tra uomo e donna. Ci domandiamo come, velatamente, si possa negare che maschi e femmine manifestino le proprie particolarità e differenze, anche e soprattutto nei rapporti sociali. La sola idea che gli alunni non debbano potersi distinguere aprioristicamente tra bambine e bambini, che l’associazione di un determinato colore anziché un altro possa compromettere lo sviluppo identitario, è l’esatto opposto di quelle che sono le necessità primarie per lo sviluppo dell’essere umano e manifesta, tuttavia, l’interesse della società a divulgare il principio di omogeneità che si contrappone al valore inequivocabile della persona. Non dobbiamo aver paura ad affermare che il rispetto reciproco e parità di diritti tra uomini e donne, bambini e bambine, si possano perseguire esclusivamente aggiungendo valore a tutte quelle differenze che caratterizzano la persona nella propria unicità e mai accetteremo ideologie preconfezionate frutto di teorie e moralismi che niente hanno a che fare con la difesa di diritti. Viva i bambini e le bambine, viva i maschi e le femmine” spiega il Dipartimento Regionale Scuola con delega all’Istruzione di Fdi.

Crisi Alival : Dopo la presentazione del piano industriale si parli del futuro dello stabilimento di Ponte Buggianese

Crisi Alival, Capecchi-La Pietra (Fdi): “Dopo la presentazione del piano industriale si parli del futuro dello stabilimento di Ponte Buggianese”
“I lavoratori da tre mesi sono in attesa che l’azienda si renda disponibile ad aprire un vero confronto”
Ponte Buggianese 12/07/2022 – “Si riparta dal piano industriale per evitare la chiusura dei tre stabilimenti di Lactalis a Ponte Buggianese, Reggio Calabria e Cinigiano. E dopo la presentazione del piano industriale si parli del futuro dello stabilimento della Valdinievole: i lavoratori da tre mesi sono in attesa che l’azienda si renda disponibile ad aprire un vero confronto” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ed il senatore Patrizio La Pietra, componente della Commissione Agricoltura e Agroalimentare.
“L’azienda si deve assumere la responsabilità sociale e morale della chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese. Basta con la solita retorica del “chiudiamo tutto”, deve intavolare realmente un confronto serio con i lavoratori sulle prospettive e sugli investimenti –sottolineano Capecchi e La Pietra– Nel recente consiglio comunale aperto è emerso che il canale istituzionale regionale è l’unico praticabile per una trattativa ad ampio raggio, visto che il Ministero dello Sviluppo economico interviene soltanto per casistiche più consistenti. La Regione non deve e non può mollare la presa sollecitando, con tutti i mezzi a disposizione, la proprietà verso una soluzione della crisi che eviti la dismissione dei siti produttivi”.

Viabilità : La Terza corsia dell’A11 è un salto nel futuro, basta con gli annunci e si aprano i cantieri

Viabilità, Capecchi (Fdi): “La Terza corsia dell’A11 è un salto nel futuro, basta con gli annunci e si aprano i cantieri”
“Fondamentale l’infrastruttura ma anche le opere complementari, quindi l’Asse dei vivai, lo spostamento a sud di via del Casello, ed il collegamento con il nuovo casello di Pistoia est”
Pistoia 28/06/2022 – “I cantieri, da Peretola verso Pistoia, devono procedere in modo rapido perché sono circa vent’anni che se ne parla, la prima valutazione della Terza corsia dell’A11 risale al 2006, bene, quindi, che l’infrastruttura venga fatta, fondamentale che le opere complementari vengano realizzate ma occorre dare tempi certi a cittadini e imprese (soprattutto a coloro che subiranno espropri) affinché abbiano la possibilità di programmare le loro attività” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti.
“Ci aspettiamo che Autostrade faccia partire i lavori con un crono-programma concordato con gli enti locali perché altrimenti il sistema della mobilità, soprattutto nella Piana pistoiese, rischia di saltare. Se, infatti, venissero interrotti i collegamenti trasversali (solo nel comune di Pistoia ci sono 7 ponti che sovrastano l’autostrada in direzione nord/sud) si verrebbero a creare danni importanti per le aziende del territorio in particolare per quelle vivaistiche, con imbuti nella movimentazione di merci e persone -sottolinea Capecchi– Fondamentale la Terza corsia ma anche le opere complementari, quindi l’Asse dei vivai, lo spostamento a sud di via del Casello, ed il collegamento con il nuovo casello di Pistoia est. Tanti operatori privati da anni sono come sospesi, aspettano l’inizio dei lavori della Terza corsia per fare scelte anche di carattere produttivo. Sia gli interventi diretti della Terza corsia sia quelli complementari interessano molte aziende, vivaistiche ma non solo, che, da anni, stanno nel limbo in attesa di decidere se investire o meno su terreni e attrezzature dando corso a nuove coltivazioni”.

Droghe : Governo e Regione si impegnino maggiormente a sostenere le comunità di recupero

Droghe, Capecchi (Fdi). “Governo e Regione si impegnino maggiormente a sostenere le comunità di recupero”
Intervento del Consigliere regionale alla vigilia della Giornata mondiale contro la droga. “Durante la discussione in Consiglio regionale sugli Stati generali della Salute ho posto la questione delle dipendenze, all’assessore Bezzini e al Presidente Giani ho chiesto maggiori risorse su questo fronte”
Pistoia 25/06/2022 – “Lo Stato fa ancora poco per lottare contro la cultura della droga e dello sballo e deve impegnarsi maggiormente a sostenere le comunità di recupero che garantiscono, attraverso percorsi di reinserimento sociale e lavorativo, la vita di ragazzi e ragazze. Durante la discussione in Consiglio regionale sugli Stati generali della Salute, ho posto la questione delle dipendenze all’attenzione dell’assessore Bezzini e del Presidente Giani chiedendo maggiori risorse su questo fronte, perché anche al livello regionale, dal punto di vista educativo e dell’intervento socio-sanitario e psicologico, si può e si deve fare di più a sostegno delle comunità di recupero” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, alla vigilia della Giornata mondiale contro la droga.
“Il fenomeno delle sostanze stupefacenti incontra sempre più giovani e giovanissimi, questo perché la società dell’immagine crea fragilità che viene riempita mediante meccanismi artificiali, alienazione da sé e dal contesto in cui si vive e con la volontà di superare i propri limiti. Invece, la vita è fatta di limiti e sacrifici, ed esperienze che devono essere affrontate con la consapevolezza che tutti siamo uguali ed il nostro impegno viene dal miglioramento quotidiano e non dal successo estemporaneo. La vita ha un valore sacro e deve essere preservata e vissuta senza lasciare andare nessuno a comportamenti autolesionistici. Quindi, sì alla cultura della vita contro la cultura dello sballo, promozione di campagne di prevenzione contro la droga e promozione stili di vita sani. Dobbiamo prendere atto del sostanziale fallimento della politica di riduzione del danno: oggi non si parla più del tossicodipendente da eroina ma si parla di altre droghe, alcune delle quali letali per sviluppo e per le capacità neurologiche dei ragazzi” sottolinea Capecchi.

Consorzio Medio Valdarno : C’è uno sbilancio nei conti del Consorzio di circa mezzo milione

Consorzio Medio Valdarno, Capecchi (Fdi): “C’è uno sbilancio nei conti del Consorzio di circa mezzo milione”
“Era stato annunciato che la nuova mega sede a Firenze sarebbe stata pagata con gli affitti delle vecchie sedi, ma questa operazione non è andata a buon fine come emerge dagli atti pubblicati sul sito del Consorzio”
Pistoia 22/06/2022 – “Da subito abbiamo espresso dubbi sull’operazione di riassetto delle sedi del Consorzio di Bonifica Medio Valdarno, purtroppo stiamo avendo ragione: l’affitto passivo da circa mezzo milione di euro è già partito e lo stiamo pagando mentre gli affitti attivi, che dovevano entrare dalla valorizzazione delle sedi liberate dall’occupazione delle strutture sparse sul territorio, prima fra tutte quella di Pistoia, in realtà non sono andate a buon fine quindi, ad oggi, c’è uno sbilancio nei conti del Consorzio di circa mezzo milioneil Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
Non ci convince la risposta dell’assessore Monni alla nostra interrogazione, nega ciò che, invece, riconosce la legge 79 del 2012: ossia, la vigilanza dell’ente Regione sul Consorzio stesso. In osservanza proprio a questa legge, il Consiglio regionale chiese, a suo tempo, di soprassedere rispetto all’operazione di riassetto delle sedi, ma la prima volta il rappresentante della Regione non si è presentato e la seconda volta ha dato il via libera a tale operazione, che grava e graverà, se non si troveranno soluzioni, sulle tasche dei contribuenti. Sono, infatti, i cittadini che finanziano interamente, con il contributo di bonifica, l’attività del Consorzio -sottolinea CapecchiVogliamo capire, nel riassetto delle sedi, cosa ci perde, secondo noi molto, e cosa ci guadagna, secondo noi poco, il territorio di Pistoia e della Piana che ha bisogno di assistenza e di interventi continui. Vogliamo anche capire se e quando andrà a buon fine l’operazione di razionalizzazione delle sedi. Ci giunge notizia di trattative in corso, ma vorremmo essere informati più nel dettaglio non limitandoci, come ha fatto l’assessore Monni, a dire che questo è un tema che riguarda gli amministratori del Consorzio, come se non fosse un ente pubblico ancorché non economico”.

Viabilità : Stanziati 175mila euro per lo studio di fattibilità della Montalese, ma non saranno assolutamente sufficienti

Viabilità, Capecchi (Fdi): “Stanziati 175mila euro per lo studio di fattibilità della Montalese, ma non saranno assolutamente sufficienti”
“Saltato il cronoprogramma per l’avvio della progettazione. L’accordo è stato stipulato il 19 aprile ma la Provincia di Pistoia ha inviato il nulla osta a procedere alla Regione Toscana solo il 23 maggio”
Pistoia 21/06/2022 – “Con decreto datato 1 giugno sono stati stanziati, dalla Regione, 175 mila euro per realizzare lo studio di fattibilità della variante Montalese, risorse che, purtroppo, non saranno assolutamente sufficienti (ne servono almeno 400 mila euro) perché la soluzione progettuale è complessa e devono essere realizzati anche gli studi geologici”. A dichiararlo è il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti.
E’, inoltre, completamente saltato il cronoprogramma per l’avvio della progettazione della Montalese. L’accordo è stato stipulato il 19 aprile ma la Provincia di Pistoia ha inviato il nulla osta a procedere alla Regione Toscana solo il 23 maggio facendo slittare l’avvio della progettazione e le analisi di fattibilità economica dell’opera. A dimostrazione che finché eravamo in campagna elettorale il Pd aveva interesse a spingere sull’opera che, adesso, è stata frenata dai tempi della burocrazia –sottolinea Capecchi– Per il 4 maggio era prevista la conclusione ed approvazione della progettazione preliminare di fattibilità tecnico-economica, il 19 maggio l’avvio degli incarichi per le indagini correlate alla progettazione, il 3 giugno l’avvio preliminare delle analisi del tracciato. Il contributo regionale, necessario ad elaborare il progetto di fattibilità tecnica ed economica dell’opera, viene erogato alla Provincia di Pistoia dalla Regione con determinate modalità: 50% alla comunicazione da parte della Provincia di Pistoia di avvio della progettazione; 30% alla conclusione del progetto di fattibilità economica e finanziaria, comprensiva di tutte le indagini e della documentazione necessaria per la Via; 20% dopo l’approvazione del progetto di fattibilità tecnico finanziaria. Con il cronoprogramma, al momento, rimasto sulla carta i ritardi si sommano ai ritardi, dopo che già sono stati persi dieci anni per colpa del Pd! Basta ricordare che fu la maggioranza di Sinistra, nel 2012, a non voler inserire il tracciato della variante Montalese nel regolamento urbanistico. Il Centrodestra, invece, ha lavorato per inserirlo all’interno della pianificazione facendosi promotore dell’accordo, identificato con il protocollo di intesa fra Regione, Provincia ed i comuni di Montale e Pistoia, per lo studio di fattibilità”.
“La cosa migliore è, non soltanto realizzare la variante Montalese, ma anche il collegamento con l’asse dei vivai così da snellire il traffico sulla Montalese stessa e nella zona industriale di Pistoia collegata con l’autostrada ma anche verso est con Montemurlo e Prato Un’operazione che costerà diversi milioni di euro” fa notare Capecchi.
“Come gruppo FdI in Consiglio provinciale, presenteremo un’interrogazione per avere chiarimenti sui ritardi nella consegna del nulla osta da parte dell’ente. Più volte è stata sbandierata la volontà di risolvere l’annosa questione, a cui, però, non sono seguiti fatti concreti. Rimaniamo perplessi dalla sicurezza granitica di Tesi che, durante la campagna elettorale, affermava che la situazione era sotto controllo. Non è la prima volta che il consigliere è costretto a fare un passo indietro rispetto ai proclami annunciati. Chiediamo, dunque, maggiore responsabilità e attenzione verso il territorio” dichiarano i consiglieri provinciali Francesca Capecchi, capogruppo, Andrea Tonarelli e Lorenzo Vignali.

Siccità, : “L’assessore Monni venga in Consiglio a riferire quali contromisure sta mettendo in campo la Regione”

Siccità, Capecchi-Fantozzi (Fdi): “L’assessore Monni venga in Consiglio a riferire quali contromisure sta mettendo in campo la Regione”
“In Commissione Ambiente si convochi l’Autorità idrica. Campi e vivai sono sotto stress, già enormi i danni”
Firenze 20/06/2022 – “E’ ormai allerta siccità, l’acqua continua a mancare, la preoccupazione di agricoltori e vivaisti è tanta e vogliamo sapere quali contromisure sta mettendo in campo la Regione. Visto che lo spauracchio del 2003 è ancora vivo nelle mente di tanti addetti ai lavori, chiediamo che l’assessore Monni venga urgentemente a riferire in Consiglio regionale, attendiamo in tempi brevi una sua comunicazione in aula. Vogliamo sapere a che punto sono gli interventi sugli acquedotti perché tanta acqua potabile viene persa da un sistema vecchio, e a che punto è l’approvvigionamento idrico delle maggiori realtà perché nell’immediato si corre il rischio del razionamento mentre dopo il mese di agosto, come già accaduto nel 2003, la carenza di acqua potrebbe determinare anche un abbassamento della pressione per cui, dal secondo piano in poi, le famiglie potrebbero avere difficoltà ad usare l’acqua. Difficoltà a cui andranno incontro interi quartieri cittadini e frazioni collinari. Chiediamo anche che in Commissione Ambiente venga ascoltata l’Autorità idrica toscana, che ha, per legge, la competenza di monitorare la localizzazione e la quantificazione delle criticità nel sistema idrico ed acquedottistico regionale. Lo scorso 16 giugno l’Ait ha emanato un’ordinanza per i comuni contro la siccità predisponendo che l’uso della risorsa idrica dovrà essere limitato e rivolto in maniera esclusiva agli essenziali scopi igienici e domestici” dichiarano i Consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, e Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico e rurale.
“Da due mesi e mezzo non piove e le temperature elevate non aiutano, alcuni agricoltori sono già dovuti ricorrere a soluzioni di emergenza irrigando con le botti. Il rischio siccità è un problema noto da tempo ma le soluzioni sono rimaste sulla carta e niente è stato fatto. Va cambiata la gestione della risorsa idrica con interventi strutturali come invasi e bacini d’accumulo; occorre lavorare sulla verifica e il recupero di alcuni invasi non utilizzati, importanti in periodi come quello che stiamo vivendo. Dobbiamo fare i conti con una stagione siccitosa agendo nell’immediato e programmando nel breve periodo, del resto a cosa servirebbe metterci a fare la danza della pioggia?” domandano Capecchi e Fantozzi.
“L’allarme lanciato dagli agricoltori va affrontato immediatamente e non sottovalutato soprattutto per una regione come la nostra a vocazione agricola. Gli agricoltori erano già alle prese con gli effetti della guerra in Ucraina, con rincari spropositati per energia e carburanti. Il comparto agricolo garantisce lavoro per migliaia di persone, è un comparto strategico. La Regione Toscana deve chiedere con forza al Governo lo stato di emergenza, come la Coldiretti ha già chiesto al premier Draghi. A livello nazionale si stima già un miliardo di danni nei campi a causa della siccità” ricordano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia.

Ha vinto il modello “Pistoia” ed il buongoverno del centrodestra

Ha vinto il “modello Pistoia” ed il buongoverno del Centrodestra
Le divisioni interne del Pd, le facoltà taumaturgiche di Tomasi, o più semplicemente la verità dei numeri. Gli unici in grado di mettere tutti d’accordo nella riconferma del Centrodestra a Pistoia. I numeri dicono che Fratelli d’Italia ha ottenuto un risultato incredibile: quasi il 70% dei voti della lista arrivano dalle preferenze, i primi 6 eletti, nel complesso, contano 2000 voti, il candidato più “anziano” ha 35 anni la più giovane ne ha 23. Prosegue, dunque, da parte della Destra politica pistoiese, la costruzione di una classe dirigente capace di intercettare consenso, istanze, aspettative, problemi della nostra comunità. A seguire si sono collocate le liste di Forza Italia, del Pd, l’ultima lista, in termini di preferenze, è proprio quella del sindaco le cui preferenze valgono circa il 35% dei voti. Tomasi ha vinto in tutti i seggi, nei quartieri popolari e nelle periferie. Centrodestra sopra il 50% in tantissime sezioni, ha prevalso anche in quartieri che un tempo erano marcatamente “rossi” come il Bottegone, Le Fornaci, il quartiere che ruota attorno al Nespolo, Chiazzano, nelle sezioni 50, 51, 52, 54 il sindaco ha svettato oltre il 60%. Rispetto al 2017 i voti sono stati quasi raddoppiati, mentre, per contro, ha fatto flop la “gioiosa” macchina da guerra del Centrosinistra, che avrebbe dovuto colpire unita seppur marciando divisa. Chi sostiene che il merito sia solo e soltanto del sindaco Tosmasi sbaglia e non di poco. Perché tutti gli assessori uscenti, che si sono ricandidati, hanno riportato risultati lusinghieri, tutti i consiglieri comunali che si sono ricandidati hanno centrato risultati importanti andando ben oltre quanto avevano raccolto 5 anni fa. Un apprezzamento trasversale per il lavoro dell’amministrazione. Ormai possiamo parlare di “modello Pistoia” in cui si afferma la superiorità dal punto di vista amministrativo del Centroedestra, o comunque di quelle forze che il sindaco Tomasi è riuscito a coagulare attorno a se nel 2017 e anche, a maggior ragione, nel 2022 ed alternative all’egemonia del Partito Democratico. Coloro che hanno sostenuto che Pistoia avesse giocato un torneo parrocchiale invece della Champions League hanno raccontato una verità che non esiste, i pistoiesi hanno dimostrato che i “ciuchi non volano” anche se lo sostiene il Pd! Tornino, se ne sono capaci, in mezzo alla gente, diano prova, come abbiamo fatto noi, di voler bene alla città e al nostro Comune, dalla prima fino all’ultima frazione. Adesso, resta la sfida più difficile: la roccaforte di Firenze, dove l’incantesimo ancora resiste. Ma siamo fiduciosi, presto anche i fiorentini capiranno che si può e si deve essere più liberi!

Crisi Alival : Non lasciare soli i lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Bekaert

Crisi Alival, Capecchi-La Pietra (Fdi): “Non lasciare soli i lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Bekaert”
“Poca collaborazione da parte di Lactalis, che si deve assumere la responsabilità sociale e morale della chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese”
Pescia 16/06/2022 – “Lactalis al tavolo ministeriale ha preso ancora tempo mostrando poca collaborazione e, soprattutto, non volendo tornare sui propri passi. Ha annunciato di voler chiudere gli stabilimenti in Toscana e Calabria ma non ha presentato un piano industriale che supporti la volontà di chiudere e licenziare né di reale prospettiva e sviluppo degli altri siti. L’azienda si deve assumere la responsabilità sociale e morale della chiusura dello stabilimento di Ponte Buggianese. Occorre garantire la continuità occupazionale e produttiva del sito pistoiese. Le istituzioni devono rimanere a fianco dei lavoratori, non permetteremo un nuovo caso Beakert!” dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi, ed il senatore Patrizio La Pietra, componente della Commissione Agricoltura e Agroalimentare.
“Il totale atteggiamento di chiusura, con iniziative unilaterali nei confronti dei lavoratori, non conviene a Lactalis. Tale comportamento di netta chiusura al confronto costituisce una pessima pubblicità per la proprietà stessa che, peraltro, ha acquisito importanti marchi italiani” ribadiscono Capecchi e La Pietra, che sono in contatto costante con le rappresentanze sindacali.

Mefit : A che punto è l’accordo di programma alla cui sottoscrizione è subordinata l’erogazione di 2 milioni da parte della Regione?

Mefit, Capecchi (Fdi): “A che punto è l’accordo di programma alla cui sottoscrizione è subordinata l’erogazione di 2 milioni da parte della Regione?”
“Il Meft, purtroppo, sconta annosi ritardi della Regione, ogni settimana persa è un danno”
Pescia 15/06/2022 – “Visto che l’erogazione del contributo di 2 milioni da parte della Regione Toscana è subordinata alla sottoscrizione di un accordo di programma, a che punto è l’accordo di programma?”. Lo chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio.
“Le risorse a disposizione per il Mefit di Pescia sono circa tre milioni di euro, compresi i due recentemente annunciati dalla Regione. Ma per l’effettiva erogazione serve, appunto, la sottoscrizione di un accordo di programma. Il Meft, purtroppo, sconta annosi ritardi della Regione, ogni settimana persa è un danno -spiega Capecchi– Oltre ai tre milioni di euro che sembrerebbero a disposizione, per completare la riqualificazione dell’immobile servono altri 2,5 milioni di euro, che, si dice, possano arrivare dai fondi del Pnrr. Il commissario prefettizio ha annunciato che dopo il 22 giugno le attività al Mercato dei Fiori andranno avanti e ha cercato di rassicurare gli operatori. Il 22 giugno era stato annunciato come il termine oltre il quale si sarebbero dovute interrompere le attività all’interno dell’immobile, che deve essere messo in sicurezza. Fondamentale è che siano salvaguardate le aziende piccole e piccolissime che operano al Mefit, il livello occupazionale e la continuità operativa della struttura” sottolinea Capecchi.