RIFIUTI : QUELLO DELLA MAGGIORANZA È UN NON PIANO CHE CONDANNA LA TOSCANA AD ESSERE UNA DELLE REGIONI CON I COSTI PIÙ ALTI

FOTO E COMUNICATO STAMPA – RIFIUTI, CENTRODESTRA: “QUELLO DELLA MAGGIORANZA È UN NON PIANO CHE CONDANNA LA TOSCANA AD ESSERE UNA DELLE REGIONI CON I COSTI PIÙ ALTI”
“Ci rimettono cittadini e imprese. Siamo al lavoro per una proposta alternativa che farà parte del programma per le regionali”
 
Firenze, 15 gennaio 2025:  Un piano dei rifiuti insufficiente, inadeguato, ideologico e giunto fuori tempo massimo.  Una bocciatura netta nel merito e nel metodo, quella del centrodestra in Consiglio regionale. Obiezioni, perplessità e timori per il futuro, a partire dall’aumento delle già alte tariffe, che Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno elencato ed esplicitato nel corso di una conferenza stampa durante la quale sono intervenuti il vicepresidente della commissione Ambiente Alessandro Capecchi (FdI), il capogruppo di Forza Italia Marco Stella, la capogruppo della Lega Elena Meini e il portavoce dell’Opposizione Marco Landi

“Il centrodestra ha lavorato molto sul Piano rifiuti della Toscana – ha detto Alessandro Capecchi – anche perché fin da subito abbiamo rilevato vizi di forma e questioni di sostanza importanti. Il Piano doveva essere pronto nel 2020 ma arriva solo oggi e, soprattutto, non è un Piano perché non localizza gli impianti, non prescrive niente e prevede una fase transitoria della durata di sei anni pari alla durata stessa del Piano secondo la Legge. Ritardi che hanno conseguenze se si pensa che i fondi POR FESR per la Toscana sono bloccati proprio perché la Regione sta tardando l’approvazione del Piano che dovrà ricevere l’avallo dell’Unione Europea.
La Regione Toscana – ha ricordato l’esponente di FdI – è la seconda in Italia per costo pro-capite per la raccolta e smaltimento dei rifiuti, e nel Piano non ci sono né direttive specifiche né termini né indicazioni per realizzare gli impianti necessari che abbatterebbero i costi.  Il rovescio della medaglia è che si continuerà a depositare i rifiuti in discarica e di questo ne è consapevole la Regione perché ha previsto che i rifiuti urbani possano essere conferiti nelle discariche degli speciali. Alla faccia dell’ambiente e dei cittadini che saranno costretti a convivere con le emissioni della discarica a pochi passi da casa!
Rispetto ai 39 impianti presentati dai gestori rispondendo alla manifestazione d’interesse di quattro anni fa e che erano stati accolti dalla Regione, ad oggi abbiamo una quindicina sola di impianti che stanno procedendo più o meno lentamente rispetto alla loro realizzazione. Il risultato è che si continuerà a mettere sotto terra almeno il 25-30% dei rifiuti prodotti in Toscana”, ha concluso Capecchi.

“Il Piano dei Rifiuti ha certificato che le tariffe Tari in Toscana aumenteranno perché il Pd – ha incalzato Marco Stella – ha scelto di non chiudere il ciclo dei rifiuti, ha scelto di non scegliere rispetto alla localizzazione degli impianti, ha tolto i termovalorizzatori. E’ un piano che non serve alla Toscana, non serve alle imprese toscane e non serve ai cittadini. Quella toscana è una delle Tari più care d’Italia, con una delle peggiori raccolte differenziate. Quello che ha di circolare questo piano è il continuo inseguimento del Pd nei confronti del Movimento Cinque Stelle, il quale ha fatto credere al Pd che avrebbe votato il Piano dei Rifiuti, e invece non lo ha fatto. Ma c’è un altro dato politico, oltre al rapporto con i 5 Stelle, ed è la dipendenza della maggioranza dai voti di Italia Viva; oggi c’erano solo 19 consiglieri regionali in aula, si è posta una questione di numero legale alla prima e alla seconda votazione, e questo significa che anche Italia Viva non sta più in questa maggioranza. Il Pd non è autosufficiente e ha perso l’alleanza per le elezioni regionali sia con il M5S che con Italia Viva: questo è il dato politico che emerge”, ha chiuso il capogruppo di Forza Italia.

“Siamo di fronte a un piano che ha come unica certezza quella dell’insufficienza degli impianti – ha incalzato la presidente del gruppo della Lega Elena Meini – e al contrario lascia tanti interrogativi, comprese le sorti di quelli che hanno passato il primo vaglio della Regione, a partire dal gassificatore di Pontedera, presente nell’elenco, di cui ci è stata anticipata la non realizzazione dal presidente del Consiglio regionale Mazzeo ma di cui ancora non abbiamo conferma. La speranza è che quell’impianto non veda la luce, ma è comunque evidente la frattura interna alla maggioranza.
Il centrodestra invece ha le idee ben chiare su questo piano e anche su una proposta sul tema rifiuti e ambiente su cui stiamo lavorando da tempo e sarà parte del nostro programma elettorale per le regionali. Idee chiare che non ha avuto il centrosinistra che ha viaggiato a fari spenti, varando un piano che non pianifica, che non realizza impianti adeguati ai bisogni di tutte le zone della Toscana, evitando di sovraccaricarne a sfavore di altre, con la conseguenza inevitabile di un aumento della Tari”, ha concluso Meini.

“A circolare non è l’economia – punge Landi – ma i camion che spostano i rifiuti lungo tutta la Toscana, quando non fuori regione o fuori Italia.  E questo perché con il piano la Regione ha deciso di non decidere, demandando ad altri responsabilità che il governo regionale si dovrebbe assumere. E lo si fa spesso per ragioni elettorali, facendo scomparire impianti in prossimità delle elezioni amministrative, mettendo così avanti l’interesse politico a quello della comunità. E’ successo a Empoli con il gassificatore, è successo a Livorno con il termovalorizzatore. E a proposito dell’impianto livornese – puntualizza il portavoce dell’Opposizione – nel Piano c’è scritto che fino a quando non saranno attivi i nuovi impianti resteranno operativi quelli esistenti, compresi quattro termovalorizzatori. Peccato che uno, quello di Livorno, è spento da un anno sancendo una previsione sbagliata, e quello che andrà a sostituirlo, l’ossicombustore di Peccioli, è un’incognita e comunque non vedrà la luce prima del 2030. E nel frattempo? Nel frattempo continueremo a far viaggiare i rifiuti e aumentare le tariffe”.

A margine della conferenza stampa è intervenuto anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi: “Deve fare riflettere soprattutto gli elettori di centrosinistra il comportamento della coalizione che guida la Regione Toscana che da una parte strizza l’occhio e asseconda le proteste ultra-ecologiste e contemporaneamente non si fa scrupoli a portare avanti impianti che sorgeranno a meno di 200 metri di distanza dai centri abitati come quello di Salanetti. Da parte sua il centrodestra sta mostrando di essere una forza alternativa capace di approfondire temi così cruciali”.

LE MISURE DEL GOVERNO MELONI PER LA SICUREZZA NEGLI OSPEDALI STANNO DANDO I LORO FRUTTI, ATTENDIAMO CHE LA REGIONE FACCIA LA SUA PARTE

Pescia, 7 gennaio 2025: “Le misure adottate dal Governo Meloni per garantire maggiore sicurezza al personale a ai pazienti all’interno degli ospedali stanno dando i loro frutti come dimostra quanto avvenuto a Pescia nel fine settimana. Domenica scorsa una donna ha colpito violentemente un medico, fortunamente è arrivata subito sul posto una pattuglia delle forze dell’ordine che ha proceduto all’immediato arresto della donna grazie all’introduzione, voluta dal decreto Schillaci sulla sicurezza negli ospedali, dell’arresto in flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore sanitario.

Si tratta di una delle prime applicazioni della nuova norma nella nostra Regione. Nello specifico questo provvedimento ha l’obiettivo sia di funzionare da deterrente sia di intervenire in modo più efficace quando si verificano episodi di violenza. L’immediato arresto ha infatti permesso di riportare la situazione alla tranquillità in brevissimo tempo.

Da molto tempo, presentando atti puntuali in Consiglio regionale e incontrando il personale socio-sanitario come abbiamo fatto nel novembre scorso all’ospedale di Pistoia, ci stiamo occupando del problema della sicurezza negli ospedali. E’ una battaglia che vogliamo portare avanti, è inaccettabile che coloro che si occupano della nostra salute rischino la loro incolumità.
Ci aspettiamo che anche la Regione faccia la sua parte in quest’ambito: chiediamo nuovamente una mappatura dei reparti e degli orari più a rischio negli ospedali toscani in modo da rafforzare la presenza di vigilanti e forze dell’ordine e un potenziamento dei sistemi di videosorveglianza nel rispetto della normativa sulla privacy” lo affermano i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Diego Petrucci e Alessandro Capecchi.

TRENI : CAOS ANCHE OGGI E IL PD NON VUOLE RIVEDERE GLI INDICI DI PUNTUALITA’ E APPLICARE LE PENALI

TRENI, CAPECCHI (FDI): “CAOS ANCHE OGGI E IL PD NON VUOLE RIVEDERE GLI INDICI DI PUNTUALITA’ E APPLICARE LE PENALI”

“Respinto un nostro Ordine del Giorno”

Firenze, 21 dicembre 2024: “Nei giorni scorsi abbiamo appreso che in Toscana ci sono alcune delle peggiori linee ferroviarie d’Italia. Il rapporto Pendolaria 2025 spiega, infatti, che la linea Firenze-Empoli-Pisa è una delle dieci peggiori d’Italia e che ci sono diverse tratte ancora a gasolio cioè che utilizzano una tecnologia molto vecchia.
Il caos di queste ore che vede treni cancellati o in ritardo sulle linee regionali e dell’Alta Velocità dimostrano ancora una volta quanto sia insostenibile questa situazione.
L’inefficienza del trasporto ferroviario è noto tantoché nel mese di ottobre ben 8 linee ferroviarie su 14 in Toscana non hanno rispettato la soglia minima di affidabilità e sono scattati i rimborsi per gli abbonati. Non ci sorprende che il monitoraggio del Piano regionale della mobilità abbia individuato un calo di quasi il 10% dei pendolari tra il 2019 e il 2023 a causa dell’inaffidabilità del servizio. Significa che migliaia di toscani hanno abbandonato il trasporto pubblico in favore del mezzo privato determinando così un aumento del traffico veicolare e di conseguenza dell’inquinamento.
Per questo ho presentato un Ordine del Giorno collegato al Defr della Regione Toscana che proponeva di rivedere gli indici di puntualità e invitava la Regione Toscana ad applicare le penali nei confronti di Trenitalia.
Gli indici di puntualità presentano delle criticità infatti hanno una valenza giornaliera, non sono quindi in grado di analizzare in modo preciso la situazione dei treni nelle fasce di maggior utilizzo: la situazione può essere ancora peggiore rispetto a quella che emerge. Non comprendiamo poi perché la Regione si opponga a non pretendere le penali da Trenitalia.

La maggioranza ha respinto la mia proposta utilizzando delle motivazioni risibili e cioè dando la colpa al Governo. L’assessore Baccelli e il Pd hanno deciso di incolpare Roma per la situazione delle nostre linee ferroviarie solo da quando Giorgia Meloni è Presidente del Consiglio. Il Pd si contraddice nelle sue argomentazioni. Durante le discussioni sul bilancio regionale, l’ex assessore regionale ai Trasporti aveva difeso Autolinee Toscane dicendo che la società si limita ad erogare il servizio come pattuito con chi ne è titolare, oggi invece il Pd si è scagliato contro Trenitalia (quindi il Governo) ma il servizio erogato dall’azienda è frutto di un Contratto di servizio con la Regione Toscana che durerà fino al 2034.
Per quanto ci riguarda riteniamo inaccettabili le condizioni dei trasporti ferroviari e non da oggi ma da sempre visto che da inizio legislatura abbiamo presentato decine di interrogazioni. Continueremo a monitorare la situazione e a chiedere che la Regione, unico soggetto titolato a farlo, pretenda il rispetto del Contratto di Servizio e degli accordi sulle infrastrutture con Rfi che risalgono al 2022. Invitiamo nuovamente Rfi, Trenitalia e l’Assessore a riferire in Commissione sullo stato del servizio” lo afferma il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Commissione Trasporti Alessandro Capecchi.

Vicini ai 60 lavoratori del call center di S.Agostino che non stanno percependo lo stipendio. Insieme a Tomasi pronti a fare i nostri passi anche in Regione Toscana

CAPECCHI (FDI) “ Vicini ai 60 lavoratori del call center di S.Agostino che non stanno percependo lo stipendio. Insieme a Tomasi pronti a fare i nostri passi anche in Regione Toscana”
Firenze 17 Dicembre 2024 “ Da settimane stiamo seguendo la vicenda dei 60 lavoratori di Softlab che operano nel call center di S.Agostino , che giustamente lamentano il mancato ricevimento di stipendi e compensi maturati con il loro lavoro. Una situazione che mette in difficoltà tante famiglie, peraltro a ridosso di un momento, quello delle festività natalizie, in cui si ha ancora più bisogno di disponibilità economica.
Sono assolutamente d’accordo con le iniziative e le parole prese dal sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi e sono con lui per qualunque, ulteriore opera di sensibilizzazione debba essere adottata.
A questo riguardo credo che sia necessario investire anche il Consiglio Regionale e la Giunta della Regione Toscana della questione, affinché seguano questa vicenda e si facciano sentire dalle società che utilizzano questo call center, che fa capo a due aziende, Softlab e Tecnocall.
Nonostante la solidarietà dei 100 dipendenti di Tecnocall, i 60 impiegati di Softlab stanno appunto soffrendo la crisi di liquidità che ha colpito questa azienda e che ha determinato a cascata continui ritardi nei pagamenti.
Da parte nostra faremo quanto necessario per tenere alta l’attenzione anche a livello regionale su questa crisi, sperando che si risolva quanto prima” dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi

MANOVRA: PIU’ SOLDI A SPECIALIZZANDI E INFERMIERI E AGEVOLAZIONI PER CHI APRE UN’ATTIVITA’, MENTRE IN TOSCANA RIMARRA’ L’AUMENTO DELL’IRPEF

MANOVRA, CAPECCHI (FDI): “PIU’ SOLDI A SPECIALIZZANDI E INFERMIERI E AGEVOLAZIONI PER CHI APRE UN’ATTIVITA’, MENTRE IN TOSCANA RIMARRA’ L’AUMENTO DELL’IRPEF”


Firenze, 10 dicembre 2024: “Il Governo Meloni sta facendo tutto il possibile per ridurre le tasse agli italiani e sostenere i comparti che hanno più bisogno. Non si può dire lo stesso della Regione Toscana dove il Presidente Giani ha già detto che rimarrà l’aumento dell’Irpef disattendendo le promesse fatte lo scorso anno ai toscani.
Siamo molto soddisfatti dell’integrazione alla manovra finanziaria 2025 licenziata ieri sera: la legge è in questo momento in discussione nella Commissione Bilancio della Camera. Sarebbe prevista una flat tax al 5% sugli straordinari degli infermieri e l’introduzione, per la prima volta, di un compenso da 500 euro agli specializzandi. Si tratta di un provvedimento concreto che ha l’obiettivo di fermare la fuga dei sanitari dagli ospedali pubblici garantendo un riconoscimento economico ai professionisti.
Ottima anche la decisione di cancellare il blocco del turn over per forze di polizia, enti locali (come richiesto da Anci), personale Ata e ricercatori. Sono poi state introdotte delle agevolazioni per chi decide di aprire un’attività con la riduzione del 50% del minimo contributivo Inps per i primi tre anni. Un provvedimento importante che mira a stimolare lo sviluppo economico e a stimolare gli imprenditori (soprattutto i più giovani) a investire e rimanere in Italia” lo dice il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e responsabile Enti Locali di FdI-Toscana Alessandro Capecchi.

Tana Termini : Dopo il parere negativo della Conferenza dei Servizi e il no della giunta regionale, la riattivazione dell’impianto non ci sarà

Firenze 2 Dicembre 2024. “Dopo il parere negativo della Conferenza dei Servizi e il no della giunta regionale, possiamo finalmente dire che la riattivazione dell’impianto di Tana Termini non ci sarà.
Una vittoria di chi, come noi, si è battuto da anni affinché questa ipotesi fosse scongiurata, per evidenti motivi ambientali e logistici. Infatti, sostituire il vecchio impianto di compostaggio con un digestore anaerobico che avrebbe trasformato la frazione organica dei rifiuti solidi urbani in biogas, ovvero il biometano,  era e rimane  un progetto inadatto al territorio, che sta sviluppando un turismo sostenibile con sport come il rafting e il canyoning e tante altre attività incompatibili con un impianto di questo tipo. .
Dopo le nostre prese di posizione in commissione e la recente manifestazione di FDI  che ha coinvolto cittadini, imprese e amministratori, erano davvero poche le motivazioni plausibili all’accoglimento di una trasformazione così impattante sul territorio e per l’ecosistema della Lima, con forti ricadute anche sulla parte lucchese di Bagni di Lucca, che avrebbe avuto molte ripercussioni negative.
Appena formalizzato e esecutivo l’accantonamento del progetto del digestore, si potrà pensare a un recupero funzionale della struttura, magari a fini turistici o di altri servizi necessari per l’area di S.Marcello-Piteglio e non solo” dice Alessandro Capecchi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia

Il mio intervento sulla terza variazione del bilancio 2024

Resta l’aliquota Irpef al massimo per i redditi medi, addirittura con un gettito maggiore (quasi 250milioni) a cui Giani è il PD sono costretto ad aggiungere ulteriori 100milioni per chiudere il bilancio della sanità (forse) in pareggio. In 5 anni quasi un miliardo di costi in più rispetto al fondo nazionale.

 

Modifica della normativa sul patrimonio regionale : introdotto il concetto di opere strategiche e la possibilità per la regione di modificare anche gli strumenti urbanistici dei comuni al fine di realizzarle

Nell’ultimo consiglio abbiamo discusso la modifica della normativa sul patrimonio regionale, che introduce il concetto di opere strategiche e la possibilità per la regione di modificare anche gli strumenti urbanistici dei comuni al fine di realizzarle. Una operazione che per noi presenta molti lati oscuri e da correggere.

Ascoltate!