“Sostegno alla disabilità non solo a parole, la Fondazione Maic ha bisogno dei finanziamenti promessi”


Sanità, Capecchi (Fdi): “Sostegno alla disabilità non solo a parole, la Fondazione Maic ha bisogno dei finanziamenti promessi” Il Consigliere regionale interviene dopo l’allarme lanciato dal Presidente della Fondazione Maic di Pistoia. “Ad ottobre la Fondazione ha ricevuto 130mila euro in meno rispetto allo stesso mese del 2019 nonostante le prestazioni siano in aumento. Presenteremo un’interrogazione urgente”


Pistoia 20/11/2021 – “Raccogliamo l’allarme lanciato dal presidente della Fondazione Maic e vogliamo capire cosa sta succedendo, presenteremo un’interrogazione urgente in Consiglio regionale! La sanità toscana sta subendo i contraccolpi di un clamoroso buco di bilancio che sta mettendo a rischio servizi e prestazioni fondamentali. La vicenda della Maic dimostra che si sta tagliando o, comunque, rallentando il finanziamento di attività anche fondamentali per la cura della persona. Ad ottobre la Fondazione ha ricevuto 130mila euro in meno rispetto allo stesso mese del 2019 nonostante le prestazioni siano in aumento.

Sarebbero stati interrotti anche nuovi progetti proprio perché manca la sicurezza di ricevere i finanziamenti previsti –fa sapere il Consigliere regionale di Fdi, Alessandro Capecchi– La Fondazione a Pistoia rappresenta una realtà di eccellenza per il sostegno alle famiglie e la cura di bambini e bambine, uomini e donne con problemi di disabilità gravi, una realtà che è quotidianamente in prima linea per affrontare e curare i vari disturbi dello spettro autistico. A tal proposito vorrei ricordare come il Consiglio regionale abbia approvato la mozione di Fratelli d’Italia che impegna la Regione a potenziare gli interventi a sostegno dei pazienti con disturbi autistici in relazione alle conseguenze della pandemia”.


Si profila una situazione gravissima per le famiglie visto che la Fondazione assiste oltre duemila pazienti, un problema soprattutto pei bambini e ragazzi in età evolutiva perché determinati disturbi e patologie possono essere mitigati solo se si effettuato cure e prestazioni quotidiane. La Regione sta diventando latitante nei confronti del mondo della disabilità, quasi sorda davanti alle richieste di aiuto da parte di tante famiglie. Ci sono anche rischi occupazionali gravi visto che la Fondazione conta 130 dipendenti, che ogni garantiscono professionalità e competenza” incalza Capecchi.


“La seconda variazione di bilancio, che discuteremo nelle prossime sedute consiliari martedì e mercoledì prossimi, riporta circa 53 milioni di spostamento di spese dal 2021 al 2022-2023 in termini di investimento per dare 53 milioni entro la fine dell’anno alle Asl per spese sugli immobili già effettuate. In più il bilancio regionale si carica di altri 40 milioni destinandoli a fondo di riserva, e quindi sottraendo risorse anche ai servizi sociali, per coprire le perdite delle aziende sanitarie –spiega Capecchi– Una situazione grave che sta mettendo in difficoltà anche tante realtà convenzionate con la Regione, come quella storica della Fondazione Maic”.

 

“Perché a Giani non interessa che il Giro d’Italia passi dalla Toscana?”

Ciclismo, Capecchi (Fdi): “Perché a Giani non interessa che il Giro d’Italia passi dalla Toscana?”Interrogazione di Fratelli d’Italia. “Eppure tra il 2014 ed il 2016 la Regione Toscana, grazie ai proventi dei Mondiali di ciclismo del 2013, ha devoluto 700mila euro per la realizzazione del ciclodromo di Ponte Buggianese. La Giunta come giustifica l’attuale, totale disinteresse al passaggio del Giro 2022 in Toscana?”


Firenze 13/11/2021 – “La Regione non ha fatto niente per sostenere il coinvolgimento della Toscana, ed in particolare dei comuni più legati alla tradizione del ciclismo, tra le tappe del Giro d’Italia 2022. Con un’interrogazione chiederemo conto alla Giunta regionale di questa mancata promozione dei nostri comuni, territori e tradizioni. Si tratta di una grave perdita, colpa di un Governatore miope con un buco di bilancio di oltre 400 milioni di euro” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.


Eppure tra il 2014 ed il 2016 la Regione Toscana, grazie ai proventi dei Mondiali di ciclismo del 2013, ha devoluto 700mila euro per la realizzazione del ciclodromo “Alfredo Martini” di Ponte Buggianese. La Giunta come giustifica l’attuale, totale disinteresse al passaggio del Giro 2022 in Toscana? Il fatto che, come dimostrano le sue dichiarazioni stampa, Giani veda nel Giro solo un costo per il territorio senza evidenziarne le opportunità ed il valore, evidenzia la sua miopia amministrativa. Scarica l’intera responsabilità sui sindaci e si nasconde dietro la contrattazione che potevano fare i Comuni ed i costi a tappa di 100-150 mila euro, spiegando come sia necessario investire altrove! Ma, forse, se la Toscana non si trovasse nell’attuale sprofondo finanziario avrebbe potuto aiutare il territorio a tenere e valorizzare un evento di portata internazionale come il Giro d’Italia. Il valore aggiunto di tali eventi itineranti ha un effetto moltiplicatore sui nostri territori, penso in particolare alla montagna pistoiese e all’attrazione turistica che questa avrebbe potuto esercitare sui fedelissimi delle due ruote e del Giro” sottolinea Capecchi.


“Concordo con i commenti di attenti osservatori, il settore ciclistico sportivo in Toscana è in crisi, nonostante la rinomata tradizione, stiamo perdendo pezzo dopo pezzo la nostra storia di eccellenza –fa notare il Consigliere di Fdi– Considerato l’importante sviluppo di questi ultimi anni del cicloturismo su tutto il territorio nazionale, ed in particolare in Toscana, visti gli investimenti di cui si vanta la Regione relativamente alla realizzazione di oltre 1000 km di percorsi cicloturistici e al cofinanziamento di interventi di mobilità sostenibile con la legge regionale 27/2012, il Giro d’Italia avrebbe potuto essere la vetrina ottimale per massimizzare i risultati dei costi pubblici sostenuti in questi anni promuovendo l’offerta cicloturistica complessiva della Toscana”.