Consigliere della Regione Toscana

Ciclismo : La Regione dovrebbe dar conto dei soldi pubblici spesi per il ciclodromo di Ponte Buggianese, invece di annunciare un nuovo impianto sportivo da 5 milioni in Toscana

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Ciclismo, Capecchi (Fdi): “La Regione dovrebbe dar conto dei soldi pubblici spesi per il ciclodromo di Ponte Buggianese, invece di annunciare un nuovo impianto sportivo da 5milioni in Toscana”
“Giani, in tempo di pandemia e crisi economica, rilancia un’ulteriore pesante spesa per recuperare da un’ennesima brutta figura: quella di aver mancato la partecipazione della Toscana al Giro d’Italia”
Pistoia 04/04/2022 – “Altro giro, altra corsa! La Regione dovrebbe dar conto dei soldi pubblici spesi per il ciclodromo di Ponte Buggianese, invece, il Governatore Giani ha annunciato un nuovo impianto sportivo, un velodromo, da 5 milioni in Toscana. In tempo di pandemia e crisi economica rilancia un’ulteriore pesante spesa, tira fuori dal cilindro un coniglio per recuperare da un’ennesima brutta figura: quella di aver mancato la partecipazione della Toscana al Giro d’Italia. Tra il 2014 ed il 2016 la Regione Toscana, grazie ai proventi dei Mondiali di ciclismo del 2013, ha devoluto ben 700mila euro per la realizzazione del ciclodromo “Alfredo Martini” di Ponte Buggianese, un’opera che manca di adeguate infrastrutture di supporto e le poche volte che viene utilizzato manda in tilt il traffico a Ponte Buggianese” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.
“La pianificazione è una cosa seria e non può essere gestita come un obolo da dispensare qua e là. Avevamo detto a Giani che sarebbe stato opportuno razionalizzare, visto i costi esorbitanti dell’energia e delle materie prime, gli stanziamenti già previsti ad oggi per il Pnrr e per il Piano degli investimenti, invece il Presidente continua a fare promesse da marinaio –sottolinea Capecchi– Siamo a favore del rilancio della tradizione ciclistica toscana, ma la situazione di crisi del nostro ciclismo non si risolve con spot e annunci. Bisognerebbe mettere a regime gli impianti già presenti facendo sinergia con i territori. Considerato l’importante sviluppo di questi ultimi anni del cicloturismo su tutto il territorio nazionale, ed in particolare in Toscana, visti gli investimenti di cui si vanta la Regione relativamente alla realizzazione di oltre 1000 km di percorsi cicloturistici e al cofinanziamento di interventi di mobilità sostenibile con la legge regionale 27/2012, il Giro d’Italia avrebbe potuto essere la vetrina ottimale per massimizzare i risultati dei costi pubblici sostenuti in questi anni promuovendo l’offerta cicloturistica complessiva della Toscana”

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