Vicofaro un problema che va risolto. Troppi episodi di violenza e ci sono timori per una accoglienza troppo spinta

CAPECCHI (FDI) “Vicofaro un problema che va risolto. Troppi episodi di violenza e ci sono timori per una accoglienza troppo spinta”

Firenze, 18 gennaio 2025 “I nuovi fatti accaduti a Vicofaro, riportati sulla stampa, purtroppo noti a tutti, ripropongono il problema di una situazione che sta sfuggendo di mano al parroco Don Biancalani. Il suo concetto – molto personale – di accoglienza ha portato infatti a stipare un centinaio di persone in spazi assolutamente non idonei, arrivando a occupare addirittura gli interni della Chiesa, con grande sofferenza per chi vorrebbe essere libero di frequentare la propria Chiesa..
Oltre a questo approccio, discutibile ma che appartiene alla coscienza di ognuno, ciò che più rileva sono gli aspetti sociali e di sicurezza che questa anomalia comporta.
Gli ultimi fatti riportano che una donna abbia applaudito un ospite della parrocchia che espletava i propri bisogni sul muro della sua abitazione, in via Bovio. La reazione è stata verbale, con insulti di varia natura, ma anche materiale, con sassi lanciati verso le abitazioni, le persone e le autovetture.
Si tratta di episodi che si protraggono da troppo tempo, che obbligano le forze dell’ordine a continui interventi per evitare che si arrivi a scontri più gravi, come quelli che si sono verificati qualche mese fa. Chiaramente tutto questo determina una spaccatura sempre più profonda con il quartiere, ormai esasperato, ma anche il fatto che gli agenti sono sottratti ogni volta dal loro presidio del territorio.
Contrariamente a quanto afferma Don Biancalani, non si tratta di contrapposizione politica, ma le perplessità sulla conduzione di Vicofaro sono motivate da preoccupazioni sanitarie, di ordine pubblico, di convivenza con gli abitanti della zona che sono, giustamente, esasperati.
Solo l’equilibrio del sindaco Alessandro Tomasi, insieme al buon senso dei residenti del quartiere e all’impegno di tante istituzioni cittadine ha impedito fino ad oggi che la situazione degenerasse. Ma la misura è colma, e gli abitanti di Vicofaro e la città di Pistoia meritano rispetto” dice Alessandro Capecchi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia per la Toscana.

Il nuovo piano dei rifiuti della Regione Toscana continua a penalizzare la provincia di Pistoia e non risolve le criticità. Si insiste sulle discariche, non hanno tenuto conto dei nostri suggerimenti

Firenze, 16 gennaio 2025 “Il nuovo piano dei rifiuti, approvato dopo tante vicissitudini nella serata di mercoledì, oltre ad evidenziare una spaccatura nel cosiddetto “campo largo”, non risolve nessuna criticità presente in provincia di Pistoia, non risolve problemi annosi dei territori e rappresenta una occasione persa in termini di governance del sistema, di abbattimento delle tariffe e di miglioramento ambientale.
Come gruppo di Fratelli d’Italia abbiamo proposto tante modifiche che avrebbero migliorato l’assetto del settore legato alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti, ma i  nostri emendamenti non sono stati accolti.
Per effetto di questo piano, chi ha dato continua a dover dare e la nostra provincia non sfugge alla regola: al Dano, che doveva essere chiuso e bonificato molti anni fa, l’Ato a maggioranza ha imposto di realizzare  un impianto di recupero della carta, che solo grazie alla Giunta Tomasi si trasformerà in una occasione di recupero ambientale di gran parte della zona.
A Serravalle invece la discarica del Cassero – nonostante i nostri emendamenti a sostegno delle sservazioni presentate dai cittadini, dal comune e anche dalla Provincia stessa – si potrà passare dai rifiuti speciali a un impianto che tratterà i rifiuti urbani, che rischia di avere un forte impatto sulla situazione esistente.
A Montale, dove da decenni c’è l’inceneritore, la cui gestione è stata assegnata di recente  per tre anni a Hera,  abbiamo chiesto – inascoltati – che la Regione prendesse l’impegno di accompagnare la sua  progressiva dismissione, sostituendolo con un impianto collocato altrove, per distribuire il peso di questa attività di incenerimento in zone diverse e non gravare sempre sulle stesse comunità e gli stessi territori: purtroppo anche qui la nostra richiesta è stata disattesa.
Insieme a tutto questo, è in corso l’istruttoria sulla domanda di ampliamento della discarica del Fossetto a Monsummano, perché la Toscana – mentre parla di economia circolare – resta la regione italiana che utilizza più delle altre le discariche, sistema di smaltimento dei rifiuti,  sotterrandone ancora circa il 30%. dei rifiuti
Tutto questo in un contesto di piano deludente in molte sue parti:  che non fissa limiti temporali per la realizzazione dei nuovi impianti, che prosegue appunto a interrare rifiuti in una’area che è al quarto posto per reati ambientali in Italia e in una Regione al secondo posto nazionale per costo pro-capite per lo smaltimento dei rifiuti.
Questo è lo scoraggiante quadro che esce per i pistoiesi e i toscani dopo l’approvazione di uno strumento pianificatorio che poteva consentire un salto di qualità per tutti, ma che invece rappresenta al momento una occasione persa che peserà molto sulle tasche di cittadini e imprese” dice Alessandro Capecchi, Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia per la Toscana