Il nuovo piano regionale di sviluppo e’ finalmente arrivato, con oltre due anni e mezzo di ritardo ed una procedura bizzarra. La regione, da ente programmatori o, è divenuta sempre più ente gestore di grandi risorse statali e comunitarie, ma non ha strumenti adeguati per fare scelte consapevoli e misurarne gli effetti.
Il risultato è un grande guazzabuglio di tabelle, in cui Giani spara numeri a caso, promettendo tutto a tutti.
Nel 2025 cambieremo questo stato di cose, dando una svolta di buon governo alla Toscana, con priorità chiare, risorse definite e obiettivi chiari e misurabili.
Queste le linee fondamentali del mio intervento, se avete voglia ascoltatelo!