Trasporti : Perché la Regione ha effettuato il sopralluogo ai cantieri del raddoppio Pistoia-Montecatini senza invitare alcun consigliere regionale?

Trasporti, Capecchi (Fdi): “Perché la Regione ha effettuato il sopralluogo ai cantieri del raddoppio Pistoia-Montecatini senza invitare alcun consigliere regionale?”
“In Commissione Trasporti abbiamo ascoltato Rfi e Trenitalia proprio sul raddoppio, senza dimenticare che gli eletti sul territorio avrebbero diritto di conoscere la situazione e i tempi dei cantieri del raddoppio ferroviario, rappresentiamo migliaia di cittadini che ci hanno delegati a rappresentare questo territorio”
Pistoia 05/04/2023 – “Siamo dispiaciuti che la Regione, con il Governatore Giani e l’assessore Baccelli, non abbia ritenuto opportuno invitare i rappresentanti del Consiglio regionale eletti in questo territorio durante il sopralluogo effettuato ai cantieri del raddoppio Pistoia-Montecatini. Questo perché in Commissione Trasporti abbiamo ascoltato Rfi e Trenitalia anche su questo, e considerato che gli eletti sul territorio avrebbero diritto di conoscere la situazione e i tempi dei cantieri del raddoppio, rappresentando migliaia di cittadini che ci hanno delegato con il voto a farlo” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti.
Rfi deve garantire la conclusione dei lavori recuperando ritardi ormai annosi. I lavori per il raddoppio ferroviario Pistoia-Montecatini iniziati nel 2016 sarebbero dovuti terminare nel 2019, con entrata in funzione dell’opera nel 2020, ma ad oggi rimane il nodo della galleria di Serravalle che sta comportando cicliche interruzioni del traffico sulla linea -sottolinea Capecchi– Si tratta di un’opera strategica nazionale che va completata al più presto perché, da troppo tempo, si stanno scaricando sui pendolari, lavoratori e studenti, tantissimi disagi. Ci sono, poi, opere connesse alla realizzazione del raddoppio che vanno ad incidere sulla vita dei residenti e delle imprese vicine alla ferrovia. Ribadiamo ad Rfi, lo abbiamo fatto anche con vari atti, di garantire il minor disagio possibile e la massima disponibilità ad accogliere proposte progettuali che diminuiscano al massimo l’impatto acustico, idraulico paesaggistico e sulla viabilità”.

Dissesto idrogeologico : Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie

Dissesto idrogeologico, Capecchi (Fdi): “Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie”
“Il Comune di Pistoia ha ricevuto il finanziamento per la progettazione per la messa in sicurezza di questa frana importante e annosa, ma è corsa contro il tempo per iniziare i lavori prima che mutino le condizioni e si sia costretti a rifare il progetto da capo”
Pistoia 05/04/2023 – “Stiamo sollecitando la Regione a mettere più risorse sulla messa in sicurezza del territorio e, quindi, a finanziare anche gli interventi per la frana in località Le Grazie. Il Comune di Pistoia ha ricevuto il finanziamento per la progettazione per la messa in sicurezza di questa frana importante e annosa, ma è corsa contro il tempo per iniziare i lavori prima che mutino le condizioni e si sia costretti a rifare il progetto da capo” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio, che in Consiglio ha ricevuto risposta dall’assessore Monni alla sua interrogazione sulla difesa del suolo.
Il progetto per la messa in sicurezza della frana a Le Grazie è, come per molti altri, pronto e attuabile nell’immediato ma, per aprire il cantiere, andrebbero comunque adeguati i prezzi dei materiali. Senza dimenticare che, se nel frattempo si modificano le condizioni del contesto, saremmo poi costretti a dover cambiare progetto ripartendo da capo -sottolinea Capecchi– Il problema è che la Giunta regionale per il 2023 non ha fatto un vero e proprio piano ma ha proceduto per stralci e l’ultimo, quello di febbraio, riguarda interventi già finanziati a cui si associa il Pnrr: i progetti finanziati sono al 90% della Regione e, comunque, relativi ai piani degli anni precedenti. Per i comuni sono previsti pochissimi interventi: la Giunta, causa aumento dei prezzi, ha scelto di portare a compimento quei progetti che erano già stati avviati rispetto a nuovi progetti”.
“Il problema, di cui sono coscienti l’assessore Monni e lo stesso Pd, è che senza ulteriori risorse anche i progetti già finanziati e che sono pronti, ma non sono ancora partiti come cantieri, rischiano di diventare carta straccia nel breve periodo, perché se mutano le condizioni di contesto bisognerà poi cambiare i progetti -spiega Capecchi– C’è anche un ragionamento di prospettiva, di programmazione, di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Il Documento operativo di Difesa del suolo si riferisce per una parte agli interventi successivi ad eventi calamitosi, ossia di protezione civile, ma per una buona parte dovrebbe servire a prevenire questi fenomeni con interventi di messa in sicurezza idrogeologica e idraulica. Ma la messa in sicurezza il più delle volte viene disattesa e si finisce per concentrarci inevitabilmente sull’emergenza”.