Sanità: La Regione ha tagliato il trasporto gratuito per i malati oncologici

Sanità, Capecchi (Fdi): “La Regione ha tagliato il trasporto gratuito per i malati oncologici”
Interrogazione di Fratelli d’Italia. “Il trasporto richiesto per tali terapie (chemioterapiche e radioterapiche) non può in alcun modo essere paragonato ai servizi di trasporto di cui si occupano le Società della Salute toscane, ma deve essere gestito dal sistema regionale come servizio sanitario”
Firenze 16/11/2022 – “La Regione, dopo aver tagliato i contributi alle famiglie per le convenzioni con gli asili nido, dal primo di novembre ha tolto anche il trasporto gratuito ai malati oncologici con auto-vettura e soccorritore. La gravissima situazione di bilancio, con oltre 500 milioni di disavanzo, sta pesando su tanti servizi e costringendo a tagli draconiani su servizi sociali essenziali. Chiediamo a Giani di ripristinare immediatamente il trasporto gratuito per i malati oncologici, per i quali le cure sono vitali, definite da molti medici come “prestazioni salva vita”. Il trasporto richiesto per tali terapie (chemioterapiche e radioterapiche), perciò, non può in alcun modo essere paragonato ai servizi di trasporto di cui si occupano le Società della Salute toscane, ma deve essere gestito dal sistema regionale come servizio sanitario” dichiara il Consigliere regionale di Fdi Alessandro Capecchi, primo firmatario di un’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia alla Regione.
“Sgradevole il metodo, il taglio è avvenuto senza alcuna concertazione con il mondo del volontariato, già alle prese con il caro-energia. E’ evidente che in caso in cui il malato oncologico si debba pagare il trasporto è più facile che scelga un mezzo privato -sottolinea Capecchi– Senza dimenticare l’aspetto clinico, le terapie comportano situazioni di notevole spossatezza e nausea ed è quindi comprensibile come sia importante essere riaccompagnati a casa da una persona qualificata. Doversi, invece, arrangiare con un mezzo privato o far ricorso ad un mezzo a pagamento diventa un doppio aggravio per le famiglie: sotto il profilo economico-organizzativo e della sicurezza dei loro cari”.
“Nell’interrogazione abbiamo chiesto alla Regione quali sono i motivi che hanno indotto ad escludere i pazienti oncologici dagli aventi diritto al trasporto sanitario. Se sia preso in considerazione l’ipotesi di predisporre ed approvare, come già fatto da altre regioni italiane, un regolamento per la concessione del trasporto oncologico gratuito” chiede Capecchi.