Viabilità : Giani ha fallito! Follia, 2 ore e 55 minuti per spostarsi da Empoli a Calenzano. Fi-Pi-Li sempre più girone infernale

Viabilità, Fratelli d’Italia: “Giani ha fallito! Follia, 2 ore e 55 minuti per spostarsi da Empoli a Calenzano. Fi-Pi-Li sempre più girone infernale”
“Giani ha puntato tutta la campagna elettorale sulla Fi-Pi-Li, promettendo messa in sicurezza, terza corsia e gestione in house tramite Toscana strade spa. Chi paga per i continui disservizi?”
Firenze 14/06/2022 – “Un’altra giornata di ordinaria follia sulla Fi-Pi-Li con automobilisti in coda dall’alba, una fila che ha toccato i 12 chilometri, 2 ore e 55 minuti per spostarsi da Empoli a Calenzano. Tutto bloccato tra Scandicci e Ginestra Fiorentina, tratti chiusi nell’empolese, viabilità secondaria in tilt e forti ripercussioni anche in autostrada. Purtroppo, pendolari ed lavoratori lo sanno molto bene, la superstrada si è progressivamente trasformata in un girone infernale che tiene in ostaggio gli automobilisti e che costituisce un freno alla competitività dell’economia regionale. Giani ha puntato tutta la sua campagna elettorale sulla Fi-Pi-Li, promettendo messa in sicurezza, terza corsia e gestione in house tramite Toscana strade spa, che non vedrà la luce prima della fine del 2023. A quasi due anni di distanza dall’elezione del Governatore la situazione della superstrada è precipitata: possiamo annunciare il primo grande fallimento di Giani nel governare la Regione” dichiarano Francesco Torselli, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, ed i consiglieri Alessandro Capecchi, vicepresidente della Commissione Trasporti, e Diego Petrucci.
“Oltre danno la beffa perché agli automobilisti è stato comunicato, da Avr spa gestore della superstrada, che la chiusura del tratto empolese è stata dovuta a “imprevisti” nei lavori, cause misteriose a fronte di disagi e disservizi molto reali. Poi si è scoperto che la chiusura, tra Ginestra e Empoli Est, sarebbe dovuta avvenire durante la notte per l’installazione di un nuovo cantiere. La riapertura era prevista per le 6 del mattino ma sembra che il guasto a una delle macchine usate per la sistemazione dei divisori di corsia avrebbe fatto saltare il cronoprogramma e sarebbe stato necessario far arrivare un altro mezzo con tutti i ritardi del caso. Ma chi paga per questi continui disservizi? Nel caso specifico tali lavori straordinari erano stati affidati direttamente dalla Regione Toscana all’impresa che eseguiva i lavori nel cantiere del lotto Montelupo-Empoli est. Presenteremo un’interrogazione, e faremo un accesso agli atti, per verificare quanto accaduto e le eventuali penali a carico della ditta”.

Sanità: Lo smantellamento della sanità territoriale è una scelta miope. Ospedale di Pescia è presidio per l’intera Valdinievole

Sanità, Capecchi (Fdi): “Lo smantellamento della sanità territoriale è una scelta miope. Ospedale di Pescia è presidio per l’intera Valdinievole”
“Aspettiamo la risposta all’interrogazione che abbiamo presentato sull’ospedale di Pescia, dove abbiamo effettuato un sopralluogo e incontrato la direttrice sanitaria”
Pescia 13/06/2022 – “Sin da subito ci siamo interessati alla situazione dell’ospedale Cosma e Damiano di Pescia, con tanto di interrogazione, sopralluogo e incontro con la direttrice sanitaria, il Capo dipartimento di Ginecologia e ostetricia, il responsabile dell’Area infermieristica. Mantenere aperto e operativo l’ospedale di Pescia, a partire dal punto nascite, è fondamentale per l’intera Valdinievole e non solo, visto che a Pescia arrivano partorienti anche dalla Piana lucchese. Gli ospedali periferici devono essere dotati anche di un supporto normativo per spingere i giovani medici specializzandi a svolgere in quelle strutture il loro percorso professionale. Ospedali periferici che devono essere sostenuti dalla telemedicina, da servizi innovativi che possono assicurare, in determinate situazioni, il miglior trattamento anche a distanza. Mentre, invece, assistiamo ad un progressivo smantellamento della sanità territoriale senza avere un’idea precisa. Si organizzano Stati generali della salute, passerelle con il ministro Speranza e poi, invece, si tagliano i servizi sui territori” dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro  Capecchi.
“Il capo dipartimento dell’ospedale di Pescia ci ha riferito che sarebbe stato creato un bando unico per il punto nascite di Pistoia e Pescia, i medici vincitori del bando verrebbero poi spalmati sui due presidi sanitari così da garantire la continuità del servizio. Il punto nascite può, infatti, funzionare soltanto con un adeguato livello di personale. L’Asl deve fare in modo di rendere attrattivo il punto nascite di Pescia mettendolo insieme a Pistoia ma, soprattutto, deve assicurare la sicurezza per i bambini, mamme e operatori sanitari. Il numero dei parti deve essere sempre proporzionale alla sicurezza” sottolinea Capecchi.