Mozione di Fratelli d’Italia. La Regione stanzi ristori urgenti per scongiurare chiusura e fallimento delle società o associazioni che gestiscono le piscine pubbliche in concessione a terzi e privati

Piscine, Capecchi (Fdi): “Mozione di Fratelli d’Italia. La Regione stanzi ristori urgenti per scongiurare chiusura e fallimento delle società o associazioni che gestiscono le piscine pubbliche in concessione a terzi e privati”
“Ingestibili gli aumenti del costo dell’energia e del gas. Sta saltando il sistema, si rischia di perdere un enorme patrimonio territoriale e regionale fatto di strutture, competenze e professionalità, proprio nel momento in cui arrivano i fondi europei per realizzare nuovi impianti”
Firenze 21/01/2022 – “Con una mozione abbiamo chiesto alla Regione di stanziare, con una variazione di bilancio, risorse straordinarie per scongiurare la chiusura ed il fallimento delle società o associazioni che gestiscono le piscine pubbliche in concessione a terzi e privati. I costi di gestione si sono moltiplicati a causa degli aumenti considerevoli del costo dell’energia e del gas” chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi.
“Sta saltando il sistema, si rischia di perdere un enorme patrimonio territoriale e regionale fatto di strutture, competenze e professionalità, proprio nel momento in cui arrivano i fondi europei per realizzare nuovi impianti. Il rincaro energetico fa fallire le esperienze di gestione diretta e in concessione degli impianti stessi. Paradossalmente rischiamo di costruire impianti nuovi o di ristrutturare quelli esistenti senza avere società o associazioni che li gestiscano. Infatti, la piscina regionale di 50 metri “Il Pegaso”, che il Presidente Giani sogna, è un salto nel buio visti i costi pazzeschi di gestione e manutenzione che comporterebbe -fa notare Capecchi– Nonostante le misure di contenimento dei super rincari messe in campo dal Governo nazionale, gli aumenti in bolletta di energia elettrica e gas aggravano pesantemente le già compromesse condizioni economiche di alcuni settori, ormai vicini al collasso, quali gli impianti sportivi ed in particolare quelli natatori già duramente provati da pesanti limitazioni delle attività e chiusure degli impianti. Dalle prime stime delle federazioni sportive, i costi per l’utilizzo di energia elettrica di un impianto di nuoto medio passeranno da 5 mila euro a oltre 13 mila mensili: aumento che non rendono sostenibili i costi di gestioni degli impianti stessi. Federnuoto ha dichiarato il rischio di fallimento per molti impianti ed ha previsto perdite per 1 miliardo di euro”.
“Gli impianti sportivi hanno una funzione sociale importante, perché, oltre ad essere luoghi di aggregazione sociale, garantiscono la pratica ludico sportiva, funzionale al benessere fisico della persona. Secondo il Rapporto dello Sport 2019, il nuoto, nello specifico rientra tra i primi cinque sport più diffusi per numero di atleti tesserati nelle province toscane. Ed anche in Toscana il nuoto è tra le discipline più praticate da persone con disabilità fisica e riveste un ruolo importante per tutte quelle associazioni che lavorano con disabilità intellettive e relazionali e la chiusura di questi impianti costituirebbe un ulteriore danno sociale per tutte queste categorie, che già hanno sofferto a causa delle chiusure e delle limitazioni delle attività negli ultimi due anni di pandemia” sottolinea Capecchi.