“Sul Tettuccio ennesima giravolta di Giani. Con le sue promesse elettorali ha tradito le aspettative prendendo in giro Montecatini e la Valdinievole”
“Nel maggio del 2020 Giani, come candidato alla presidenza della Regione e presidente del Consiglio regionale, disse che con l’acquisto del Tettuccio la società delle Terme sarebbe stata risanata. In realtà, o non sapeva di cosa stava parlando o mentiva sapendo di mentire”
Firenze 21/12/2021 – “Sull’acquisto del Tettuccio si è consumata l’ennesima giravolta del Governatore Giani. Nel maggio del 2020, come candidato alla presidenza della Regione e presidente del Consiglio regionale, Giani annunciò che con l’acquisto del Tettuccio la società delle Terme sarebbe stata risanata. In realtà, o non sapeva di cosa stava parlando o mentiva sapendo di mentire, visto che dopo un anno e mezzo i tecnici della Regione e la Corte dei Conti hanno stoppato questa operazione” attaccano il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alessandro Capecchi (Fdi), presidente della Commissione di Controllo ed il senatore Patrizio La Pietra.
“Da un nostro accesso agli atti, è emerso che il parere della Corte dei Conti non è di questi giorni ma è una posizione risalente nel tempo. Sarebbe impossibile da parte della Regione l’operazione di acquisto del Tettuccio perché si violerebbero le norme relative al divieto, da parte di soci delle società pubbliche in perdita, di finanziare le stesse in violazione della legge Madia. Da informazioni raccolte negli uffici dell’assessorato alle Società Partecipate, si è scoperto che l’operazione potrebbe essere realizzata solo nell’ambito di un’eventuale procedura concorsuale –fa sapere Capecchi– Nel Defr rimane il termine del 31 di dicembre e ci aspettiamo che la Giunta, anche in sede di discussione del Bilancio, faccia una proposta perché, nelle attuali condizioni di dissesto finanziario, se ci avviassimo alla liquidazione senza una strategia precisa potrebbe rappresentare l’anticamera del fallimento. Verrebbe smascherata la scelta della Regione di abbandonare Montecatini e la Valdinievole al loro destino mentre, invece, dobbiamo interrogarci fino in fondo sulle alternative alla liquidazione nuda e cruda. Non vuol dire escludere, eventualmente, procedure concorsuali ma significa affrontarle con le idee chiare salvando il salvabile e mettendo sul mercato ciò che non viene ritenuto strategico. Non prescindendo ovviamente dall’intervento della Regione, che non si può sottrarre alle proprie evidenti responsabilità” sottolineano Capecchi e La Pietra.