Dalla Regione ristori per gli impianti sciistici

“Finalmente si apre alla sospensione dei canoni di concessione del demanio regionale per gli impianti sciistici. Una vittoria per la nostra montagna!”

Bene per i ristori –commenta il consigliere regionale Alessandro Capecchituttavia non apprezziamo il modello di calcolo iniquo per attribuire i contributi, metodo che nel nostro Paese tenderebbe a concentrare la maggior parte delle risorse nelle regioni del Nord Italia lasciando ancora una volta indietro realtà come quella dell’Appennino tosco-emiliano. La Regione Toscana deve, invece, battersi per una distribuzione equa delle risorse tra tutti gli impianti sciistici a prescindere dalle presenze turistiche e dai ricavi da questi registrati”.

Finalmente, il Consiglio regionale ha votato una risoluzione contenente una richiesta per cui mi batto da mesi: ossia la Regione deve sospendere per il 2020 e 2021 il pagamento dei canoni di concessione del demanio regionale per i terreni adibiti ad impianti di risalita. È una misura giusta in quanto in assenza di attività, si configurano come costi non giustificati  -annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci– Si tratta di una vittoria per la nostra montagna, un aiuto che avevamo chiesto a più riprese da mesi. Soltanto per il Comune di Abetone Cutigliano si tratta di un risparmio di decine di migliaia di euro”.

Podere Rota, Veneri-Capecchi (Fdi): “Ampliamento impossibile, dopo oltre 30 anni la discarica va chiusa. C’è in ballo la salute”

Lo affermano in modo chiaro le direttive europee e il nuovo modello della transizione ecologica: è necessario il superamento delle discariche come sistema di smaltimento dei rifiuti e, dunque, è impossibile un ampliamento della discarica di Podere Rota. Dopo oltre trent’anni di attività la discarica deve essere chiusa, come, del resto, era negli accordi del 2013, e devono cominciare le operazioni di bonifica del terreno visto che l’Arpat ha lanciato l’allarme di una potenziale contaminazione delle acque sotterranee” chiede il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Gabriele Veneri.
“La discarica di Podere Rota, nata alla fine degli anni Ottanta per servire il Valdarno, è diventata  un sito che serve non soltanto la provincia di Arezzo e l’Ato Sud, ma una zona molto più ampia con tonnellate di rifiuti provenienti, ogni giorno, dalla zona fiorentina. Non si può pensare che siano sempre gli stessi territori a subire l’impatto dovuto alla presenza di un impianto di smaltimento dei rifiuti. Come ci sembra ingiustificabile che la Regione definisca l’eventuale ampliamento come una semplice procedura amministrativa, in ballo c’è la salute pubblica perché si tratta anche di rifiuti speciali e non urbani” incalza Veneri.
“Con la sentenza del Consiglio di Stato, che stabilisce che è compito della Regione Toscana provvedere alla bonifica, si risolve un nodo importante nella vicenda di Podere Rota –sottolinea il Consigliere regionale Alessandro Capecchi-. A questo punto la Regione non può che accelerare i tempi e bocciare la richiesta di ampliamento della discarica che metterebbe a rischio la salute dei cittadini per poi, auspicabilmente, mettere mano a un piano regionale dei rifiuti serio e aggiornato. L’inchiesta pubblica sta per volgere al termine e ricordiamo che attendiamo ancora la calendarizzazione dell’audizione dei sindaci del Valdarno aretino in commissione Ambiente”.