Infiltrazioni ‘Ndrangheta in Toscana: battaglia in commissione Ambiente

La commissione Ambiente del Consiglio regionale illustra la proposta di legge della Giunta che vuole abrogare l’ormai famoso emendamento pro concerie, contenuto nella normativa sulla depurazione industriale, ma rinvia ogni
decisione. E i consiglieri della Lega Elisa Montemagni e Marco Landi insieme ad Alessandro Capecchi di Fratelli d’Italia tornano all’attacco della maggioranza.

La riunione della commissione, ricordano, “era stata convocata in tutta fretta per trattare dell’ormai famoso emendamento pro-concerie, ma il tutto è stato
rimandato a data da destinarsi per una palese inadeguatezza ed impreparazione, oltre che per l’immotivata assenza, di esponenti
della Giunta che hanno mandato letteralmente allo sbaraglio un
funzionario, il quale non ha saputo rispondere ai nostri quesiti”.
L’intento del centrosinistra era di sbarazzarsi, già nella seduta del Consiglio regionale di questo pomeriggio, della norma che sta creando enormi imbarazzi a seguito dell’apertura da parte della direzione distrettuale antimafia di un’inchiesta sul distretto conciario di Santa Croce (Pisa). “Tutto si è risolto ricordano i tre consiglieri regionali di Lega e Fdi- in un nulla
di fatto ed un’imbarazzata De Robertis, presidente della commissione, ha dovuto prendere atto che il percorso stava diventando particolarmente accidentato”.

Montemagni, Landi e Capecchi sostengono di non capire “questa sollecitudine nel togliere di mezzo un emendamento che non può sortire alcun effetto pratico. Forse- insinuano- qualcuno vuole lavarsi velocemente la coscienza? Insomma – concludono – tanto per cambiare, per manifesta incapacità, la maggioranza esce da questa commissione miseramente con la coda fra le gambe”.